Viaggio nel Mediterraneo, in musica e parole
Biblioteca Civica di Verona, Sala Affreschi
Venerdì 2 ottobre 2015, ore 17.30
Entrata libera
Viaggiare nel Mediterraneo: Da Zyriab e i trovatori a i Barconi della Speranza.
Il duo Sarab racconta il Mediterraneo. Un algerino e una siciliana si incontrano a Verona, si accorgono di avere in comune più affinità che contrasti così raccontano il loro mare, le loro città, la loro terra in musica. Dalla “cammaria di scirocco” ai souq dell’est dell’Algeria, da Ippona a i monti peloritani. In un periodo storico in cui l’altro fa paura il duo Sarab è un incontro: un incontro di due culture, di due religioni, di due storie. La sicilia vista da un algerino, l’Algeria vista da una siciliana in un viaggio colorato e profumato nel mare nostrum. Il duo è attivo dal 2014 ed esegue musiche originali proprie.
Il mare unisce, il mare separa. Il mare è vita, il mare è morte.
Storie che si intrecciano in un’unica grande civiltà che non può essere raccontata con le parole.
Nel IX secolo d.C. sbarca sulla Sponda Andalusa l’immigrato iracheno di origine curde Zyriab che inventerà letteralmente la musica Andalusa. Il mare, le Palme, simbolo del Mediterraneo, così come i Souq che raccolgono tutti i sapori e i colori delle civiltà bagnate dal Mare Nostrum. In Spagna, in Grecia, in Algeria, in Sicilia questi grandi mercati all’aperto sono il simbolo degli incontri che il mare favorisce. E anche in Sicilia la musica dei Ciaramiddari (Suonatori di Zampogna) o le Tarantelle Timpistuseportano con sé l’eredità di Zyriab. Nelle sere in cui sale la Cammaria di Scirocco (la bonaccia che lo Scirocco genera al suo passaggio) è facile avvistare al largo delle coste i sogni di chi, come Zyriab, abbandona la propria terra, i Labirinti dei quartieri antichi in cui è cresciuto alla ricerca della vita. Qui, nel Cammino della notte, è possibile ascoltare le voci degli Spettri del Mare: coloro i quali hanno lasciato annegare i propri sogni in un turbinio di onde.
Il mar colore del vino come i suoi tramonti, il mare colore del vino come i drammi che inghiotte.
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Organizzato da La Fenice Onlus