Verona Jazz porta sul palcoscenico del Teatro Romano Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, Richard Galliano Quintet con un tributo a Nino Rota, Fabrizio Bosso Quartet, John De Leo ed Elisabetta Fadini con il progetto Village Vanguard, Mauro Ottolini & Sousaphonix e per chiudere la rassegna Stefano Bollani. Teatro romano

Verona Jazz 2015


Teatro Romano di Verona
21-25 giugno 2015

Verona Jazz porta sul palcoscenico del Teatro Romano Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, Richard Galliano Quintet con un tributo a Nino Rota, Fabrizio Bosso Quartet, John De Leo ed Elisabetta Fadini con il progetto Village Vanguard, Mauro Ottolini & Sousaphonix e per chiudere la rassegna Stefano Bollani. 

Verona Jazz porta sul palcoscenico del Teatro Romano Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, Richard Galliano Quintet con un tributo a Nino Rota, Fabrizio Bosso Quartet, John De Leo ed Elisabetta Fadini con il progetto Village Vanguard, Mauro Ottolini & Sousaphonix e per chiudere la rassegna Stefano Bollani.

21 giugno 2015, ore 21.00

Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura

Paolo Fresu posa davanti il ritratto di Andrea Sambugaro

Paolo Fresu posa davanti il ritratto di Andrea Sambugaro

Due dei più straordinari musicisti jazz del panorama italiano insieme sul palcoscenico per aprire la rassegna.
Un dialogo in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei.
Protagonisti insieme alle voci corse del coro A Filetta del riuscito progetto “Mistico Mediterraneo” e dell’omonimo disco, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura si ritrovano qui nella dimensione più ristretta del duo.

Un concerto di grande effetto che vive di intimismo e di piccole cose che raccontano i grandi colori dell’universo musicale contemporaneo.

Informazioni sugli artisti su www.danieledibonaventura.com e www.paolofresu.it

22 giugno 2015, ore 21.00

Richard Galliano Quintet

20140613 Richard Galliano Teatro Romano dismappa

Quando sembrava che la fisarmonica non avrebbe mai dovuto incontrare solisti di grande spicco e fosse uno strumento con cui sarebbe stato impossibile swingare, è apparso Richard Galliano a imporre la stessa dignità riservata a tromba e sassofono che sono gli strumenti guida della musica jazz.

Il concerto di Verona sarà dedicato al suo emozionante progetto su Nino Rota: “Ho visto La strada di Federico Fellini con mio padre: ero bambino, avevo sette-otto anni ed è stato un autentico choc emotivo. Ancora adesso, che ho superato la sessantina, me ne ricordo vividamente e, quando ci ripenso, mi vengono i brividi». Così Richard Galliano, il fuoriclasse della fisarmonica tra jazz e musette, rievoca il suo incontro con il cinema d’autore e, soprattutto, con la musica di Nino Rota. E poiché il primo amore non si scorda mai, il fisarmonicista ha riannodato i fili con il proprio passato, rendendo omaggio al grande compositore di colonne sonore.

23 giugno 2015, ore 21.00

Village Vanguard

village vanguard teatro romano veronaProgetto speciale con Elisabetta Fadini (voce narrante), John De Leo (voce), Fabrizio Bosso (tromba), Julian Oliver Mazzariello (pianoforte), Luca Alemanno (contrabbasso) e Nicola Angelucci (batteria).
Lo spettacolo, dedicato al leggendario locale, il Village Vanguard nel Greenwich Village di New York non è solo la rievocazione di un luogo di culto del jazz, uno dei più importanti locali dove il jazz vide i suoi primi albori, ma vuole essere un omaggio ai grandi maestri che ci sono passati “tra poesie, sbronze, fumo e musica”.

La musica, la vita e gli aneddoti dei più grandi musicisti che la storia del jazz abbia visto: Miles Davis, Thelonious Monk, Art Blakey, John Coltrane, Bird-Charlie Parker, Sonny Rollins, Charles Mingus. Un incontro tra brani immortali che sono divenuti gli standard jazz, aneddotica (recitazione) e canto.

L’idea è quella di ripercorrere, sessant’anni di storia e di letteratura in grado di coniugare le piccole grandi storie, le gelosie, le eccentricità, le solitudini e la gioia di tutti questi grandi artisti, con le tensioni di una società in profonda trasformazione e che solo il jazz (o il blues) sono riusciti a mettere sul pentagramma.

Informazioni sull’artista su www.fabriziobosso.eu/artists/village-vanguard

Mauro Ottolini & Sousaphonix

MAURO OTTOLINI SOUSAPHONIX / BIX FACTOR presenta un meraviglioso progetto ispirato dalle musiche del jazz tradizionale dei primi anni del secolo scorso MAURO OTTOLINI Ore 21,00 Mauro Ottolini: trombone, sousaphone e voce Vanessa Tagliabue Yorke: voce Stephanie Ocèan Ghizzoni: voce, washboard Vincenzo Vasi: voce, theremin, elettronica, strumenti giocattolo Paolo Degiuli : cornetta Guido Bombardieri: sax alto, clarinetto Dan Kinzelman: sax tenore, clarinetto, clarinetto basso Paolo Botti : viola, dobro Enrico Terragnoli : banjo, chitarra, podofono Franz Bazzani : pianoforte, armonio liturgico a pedali Galvan Danilo Gallo : contrabbasso Zeno De Rossi : batteria Musicista dell’anno 2012 nella classifica della prestigiosa rivista MUSICA JAZZ, presenta un meraviglioso progetto ispirato dalle musiche del jazz tradizionale dei primi anni del secolo scorso, quando New Orleans e Chicago erano le città che, attraverso i loro teatri e i locali notturni, forgiavano i primi grandi artisti come Louis Armstrong e Bix Beiderbecke. La genialità di Mauro Ottolini si evidenzia proprio nell’azione di rileggere questa tradizione attraverso un’ottica contemporanea e originale, by-passando ma facendone tesoro, tutta l’evoluzione del jazz, free jazz e jazz rock compresi, portandoci un sound fresco che profuma di antico e futuro insieme.

Mauro Ottolini: trombone, sousaphone e voce

Buster Keaton Film Project
Ironia e fantasia nelle immagini in bianco e nero, come nella musica, ricca di mille diverse suggestioni, dagli anni Venti all’avanguardia. Mauro Ottolini, non nuovo a progetti di questo genere, affronta le alterne rapide situazioni del film diretto e interpretato da Buster Keaton Le sette probabilità (1925), scrivendo una musica appositamente concepita per le sue scene ricche di divertimento e azione.

Mauro Ottolini è una delle stelle del nuovo jazz italiano, un leader fantasioso e sorprendente. Alla sua ascesa ha contribuito la fiducia di grandi musicisti: Rava, D’Andrea, Petrella, Bearzatti e anche il grande cantautore Vinicio Capossela. Suona e incide con Frank Lacy, Trilok Gurtu, Kenny Wheeler, Han Bennink, Carla Blay, Tony Scott, Maria Schneider. Collabora anche con alcuni grandi nomi della black music come Grace Jones, Gino Vannelli, Emy Stewart e ha curato gli arrangiamenti di artisti come Negramaro, Malika Ayane, Pacifico. Mauro Ottolini nel 2013 vince il prestigioso referendum TOP JAZZ come miglior musicista jazz italiano. Nel 2015 vince il Jazzit Award come miglior trombonista italiano, mentre i SOUSAPHONIX vincono come miglior gruppo italiano.

Il gruppo Sousaphonix costituisce una vera scatola sonora: i quattro dischi prodotti finora ( Sousaphonix, The Sky Above Braddock, Bix Factor e Musica per una società senza pensieri) sono grandi affreschi sonori, con un sound dirompente che parte dalle polifonie di New Orleans e ingloba gli stili del jazz fino all’avanguardia europea, ma anche influenze del rock in tutte le sue varianti, della musica popolare, del cantautorato e di ogni altro materiale tematico adatto o adattabile.

Informazioni sull’artista su www.mauroottolini.com

25 giugno 2015, ore 21.00

Stefano Bollani

Stefano Bollani è indubbiamente uno dei pianisti italiani più geniali e creativi, personaggio istrionico capace di catalizzare l’attenzione del suo pubblico in modo quasi unico.

Ideatore ed interprete di innumerevoli progetti musicali, in piano solo o insieme ad altri musicisti, è sempre estremamente affascinante ed unico.

Informazioni sull’artista su www.stefanobollani.com 

Galliano, Sousaphonix e il piano solo di Bollani

domenica 21 giugno 2015 SPETTACOLI, pagina 50

Domani sera, torna in città quello che molti critici considerano il più autorevole fisarmonicista al mondo, ovvero Richard Galliano che porterà al Teatro Romano la sua rilettura delle musiche di Nino Rota alla testa del suo quintetto La strada. Il gruppo leggermente rimaneggiato rispetto alla all star che incise il disco quattro anni fa, riproporrà tutti i grandi temi del celebre compositore italiano a partire da quello scritto per «La strada» di Fellini, un film che, ha detto Galliano, costituì per lui un «autentico choc emotivo». Martedì 23 giugno l’attrice Elisabetta Fadini torna in compagnia di grandi nomi del jazz per raccontare l’epopea di un locale leggendario nella storia del jazz come il Village Vanguard di New York, locale che aprì i battenti nel 1935, dove quasi tutti i giganti della musica afroamericana hanno suonato e inciso i loro dischi dal vivo. La serata unirà una parte recitativa a cura della Fadini con la musica suonata da Fabrizion Bosso (tromba), John De Leo (canto), Julian Oliver Mazzariello (piano), Luca Alemanno (contrabbasso)e Nicola Angelucci (batteria). Il concerto del 24 giugno vedrà sul palco i Sousaphonix del trombonista veronese Mauro Ottolini, una formazione che combinano il rigore dell’interpretazione più raffinata con l’ironia e la l’intimo senso di libertà dell’improvvisazione. La serata sarà incentrata sul «Buster Keaton Project», una sonorizzazione dal vivo del film «Seven Chances» di Buster Keaton, da lui diretto nel 1925. Le musiche sono tutte originali e arrangiate dallo stesso Ottolini. Assieme al giornale «L’Arena» nei giorni prima del concerto sarà disponibile il nuovo disco dal vivo di Ottolini edito da Azzurra Musica, in cui è contenuto un coupon che dà diritto a un ingresso omaggio a chi acquista un biglietto per la serata. La rassegna si chiuderà il 25 giugno con il piano solo di Stefano Bollani, uno spettacolo in cui ironia, genialità e grande jazz si coniugano alla perfezione. Tutti gli spettacoli niziano alle 21.