20150207_p1260082 Pittura

Charlie – Versi d’amore


Palazzo della Gran Guardia
7 – 23 febbraio 2014
Ingresso libero

Sarà Philippe Daverio a inaugurare, con una conferenza all’auditorium della Gran Guardia sabato 7 febbraio alle 17, la mostra di pittura «Versi d’amore» di Charlie: il nome d’arte che da vent’anni si è scelto Francesco Pasquali, oggi non può che richiamare la tragedia di Parigi. Ma è invece un mondo sognante e colorato quello che approderà nel palazzo in Bra fino al 23 febbraio (ingresso libero). È la prima personale in città dell’artista, originario del Basso Veronese, che ha già esposto a Roma, Praga, Parigi, Edimburgo: una retrospettiva a partire dagli anni Novanta, quando il pittore ha iniziato a dipingere nel suo stile di segni e colori astratti, in cui però emergono figure. Il tema delle opere è l’amore «inteso non solo come sentimento», spiega l’autore, «ma, soprattutto, come l’energia dirompente da cui ogni cosa creativamente prende vita e da cui scaturisce il desiderio umano di generare bellezza. Una celebrazione ludica dell’amore che vuole trasmettere un senso di gioia». Alla mostra sarà presentato anche il volume Versi d’Amore, 170 pagine con le riproduzioni delle opere e testi, tradotti anche in inglese e russo, di Silvia Zanolla, Philippe Daverio, Giorgio Gioco e Bruno Prosdocimi. «Se a prima vista al visitatore potrà sembrare di trovarsi di fronte ad opere astratte», spiega Silvia Zanolla, «che intendono comunicare l’istantaneità di uno stato d’animo, a uno sguardo più attento emergerà una complessa e stratificata tessitura di immagini e l’affiorare di figure che fanno capolino tra l’intreccio di linee e colori, per poi ritrarsi non appena si tenti di metterne a fuoco il profilo. Si tratta di opere in cui l’elemento figurativo resiste al processo astrattivo per dare vita ad una dinamica visibile-invisibile che richiama l’esperienza onirica».

 

Il pittore Charlie Charlie nasce a Legnago, in provincia di Verona, il 22 aprile del 1952.
Il suo approccio con l’arte avviene fin da giovanissimo, periodo in cui si dedica ai primi studi sul disegno e l’anatomia che continueranno fino alla fine degli anni settanta. Di questa fase rimangono, purtroppo, solo alcuni interessanti bozzetti.
All’età di vent’anni, durante un prolungato e proficuo soggiorno a Roma, ha la possibilità di osservare e approfondire l’arte di Raffaello, la scultura di Michelangelo e la luce di Caravaggio.
Nella città eterna frequenta, inoltre, gli atelier di via Margutta, cuore della cultura pittorica dell’epoca.
Significativi, negli stessi anni, i viaggi in Provenza e in Andalusia.
Nel 1992 partecipa e vince il primo premio a tre concorsi nazionali di pittura (non parteciperà a concorsi fino al 1999).
Nel 1993, vent’anni dopo la sua prima esposizione personale, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Mantova gli allestisce la mostra “appunti di emozioni” presso la “casa di Rigoletto” (oltre 10000 visitatori).
In questa occasione Mons. Ciro Ferrari, presidente del Museo D’Arco scrive di Charlie: “…A me è gradito significarLe quello che in Lei apprezzo: la sincerità, l’entusiasmo, la fedeltà ad un’aspirazione potente che lo colloca, al di fuori di ogni scuola, nella nobile area degli operatori d’arte…”.

Questa sua continua ricerca, che lo colloca al di fuori di ogni corrente, gli ha permesso di realizzare fin dagli inizi degli anni Novanta un’arte personalissima e inconfondibile.

Sempre in occasione dell’esposizione nella città di Mantegna, Carlo Caporal scrive: “…Ecco che la pittura trascende l’immagine, la pittura di Charlie riferisce il sogno…il paesaggio diventa brandello di colore, le macchie messaggi…”.
Alla fine di questa importante mostra l’opera di Charlie è richiesta nelle maggiori capitali europee: Bratislava, Praga, Parigi, Edimburgo e Montecarlo, dove esporrà i propri quadri nei mesi successivi.
Nel 1994 il Comune di Malcesine, sul lago di Garda, propone un allestimento dei suoi lavori all’interno del museo del Castello Scaligero.
Nello stesso anno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ospedaletto Euganeo, in provincia di Padova, presenta la mostra “Simultaneità e suono”, che fa registrare un’affluenza di oltre 15000 persone.
Queste le parole del Professor Federico Bellomi, prima cattedra per la pittura dell’accademia Cignaroli di Verona: “…Le opere d’arte vanno anche ascoltate. Queste di Charlie hanno i rumori e i suoni del nostro tempo e potrebbero divenire pagine del nostro sentire contemporaneo…”.
Nel 1996 il Governo della Repubblica Slovacca gli allestisce la mostra “il gesto della nuova poesia” nel castello di Topolcianky a Nitra, residenza del Presidente della Repubblica e importante centro culturale del paese (15000 presenze).
In merito a questo evento si possono citare:
“…Charlie è buon ambasciatore di cultura e di amicizia per la nostra comunità. Così possa essere ogni viaggio e ogni incontro pieno di aspettative e di stupefazione…”. Pergamena dei Sindaci della Bassa Veronese alle Autorità e al Popolo Slovacco.
(Testo di Giorgio Marangoni, 1996)

“…Le opere di Charlie rappresentano il festeggiamento della natura…Una mostra così non si dimenticherà tanto facilmente. E’ così che si deve presentare e rappresentare la Slovacchia ad alto livello…”. (Eva Laukà, Bratislava, 1996)

“…è come se Charlie gettasse un sasso nell’acqua stagnante dell’ovvio. Da quel gesto, neonate correnti e insospettati bagliori, e la forza racchiusa nelle cose esplode in una girandola di pensieri mai prima espressi. Per questo la pittura di Charlie è un’occasione rara, momento irripetibile di crescita…”
(Vera Meneguzzo, Verona, 1996)

“…Uno choc gustoso: grandi dipinti di gestualità Pollockiana, un’esplosione di vitalità gioiosa sapientemente modulata anche in chiave scenica…”.
(Paolo Rizzi, Treviso, 1996)

In questi anni Charlie è chiamato costantemente a presiedere le giurie di vari concorsi artistici e a tenere corsi scolastici completi sulle tecniche pittoriche.
Nel 1999 le sue opere risultano vincitrici in tre concorsi internazionali:
Primo premio assoluto per la pittura al “Grand Trophée Ville de Nice” in Francia;
Primo premio assoluto per la pittura al “Omaggio alla Riviera Apuana” in Toscana;
Primo premio assoluto per la pittura al “Concorso internazionale Repubblica di San Marino” a San Marino.
Nel novembre 1999 viene allestita una mostra di Charlie a Parigi.

Fra il 1999 e il 2000 dipinge, in un grande soffitto della sua casa di Bonavicina (VR), “La leggenda della torre antica”, disponendo figure e simboli in un continuo movimento rotatorio, dove rappresenta, in una personale visione filosofica, le varie fasi del giorno, della nascita, della vita.
Nel 2000 gli viene assegnato il Leone d’oro di Venezia per la pittura.
Nello stesso anno vince il primo premio assoluto al concorso “città di Montecatini Terme” ed espone al Palazzo dei congressi di Lugano in Svizzera.
Di questi anni le seguenti dichiarazioni sulla sua arte:
“…Ho conosciuto il mondo pittorico di Charlie nella Repubblica di S. Marino e per me è stata una folgorazione. Soprattutto per la suggestione, l’attrazione emotiva che i suoi dipinti esercitavano su di me…”.
(Manrico Testi, Viareggio, 1999)

“…Fantasia e intuizioni espressive conferiscono alla sua ricerca una sorta di levità quasi egli volesse liberare nello spazio, sospendendoli nel vuoto, gli affascinanti colori della sua ispirazione creativa…”.
(Giorgio Trevisan, Verona, 1999)

“…Colore e luce sono un binomio che bene si accorda nella struttura compositiva che l’autore sa creare e che ne evidenzia un lirismo poetico capace di suscitare nel fruitore grandi emozioni…”.
(Paul Tomatis -Franco Pedrinzani, Nizza, 1999)

“…La realtà appare in un oblò di fiori, in una fantasia di colori, in una mareggiata di emozioni. Poi si confonde, le cose si fondono una con l’altra, i colori si fanno entusiasmo, un brivido percorre la tela…”.
(Raffaello Bertoli, Lugano, 2000)

Nel 2001 espone a Porto Rotondo, in Sardegna, da maggio ad ottobre.
Nello stesso anno gli allievi sono oltre 250; dal momento che l’impegno diventa troppo gravoso per il suo mondo artistico, Charlie decide di porre fine all’insegnamento.
Nel 2001 partecipa e vince per la seconda volta il premio “Repubblica di San Marino”.
Nel 2002 vince il primo premio per la pittura alla terza quadriennale “Città di Roma”.
Nel 2003 espone al palazzo Maffei-Marescotti nella città del Vaticano.
“…L’associazione sensoriale del colore, della forma con il mondo del suono, rivelano il perfetto inserimento di Charlie nella cultura artistica europea, anche se è evidente che i molti viaggi compiuti in Europa, non lo hanno imprigionato entro schemi geometrici precostituiti dai quali si svincola per elevare l’arte a puro sentire…”.
(Veronica Brovedani, Roma, 2003)

Nel 2006 progetta e realizza un mosaico in marmo, che lo vede tuttora impegnato, su un vasto pavimento della sua casa.
Nel 2009-2010, sempre nella sua casa, dipinge pareti e soffitto di una stanza da pranzo, dove sono rappresentate le allegorie della musica, della poesia, della pittura, della commedia e del volo.
Nel 2011 espone in Francia ad Auvers-sur-Oise.

Il comune di Verona in collaborazione con quello di S. Pietro di Morubio e la locale Pro Loco stanno organizzando una mostra antologica che sarà allestita presso il palazzo della Gran Guardia a Verona e presentata da un critico di fama internazionale nell’auditorium (622 posti) Sabato 7 febbraio 2015 alle ore 17.

fonte http://www.charlieart.it/biografia-charlie