Il leone di San Marco in Piazza delle Erbe a Verona Palazzo della Gran Guardia

Venezia e l’antico sul Lago di Garda: i marmi della Scuola Grande di San Marco


QUARTO INCONTRO DEL CICLO DI CONFERENZE DEL MUSEO DI CASTELVECCHIO
Martedì 15 gennaio 2013, ore 17.30

Conferenze di Castelvecchio in Gran Guardia - incontro CagliotiFrancesco Caglioti
VENEZIA E L’ANTICO SUL LAGO DI GARDA: I MARMI DELLA SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO
Palazzo della Gran Guardia, Sala Conferenze
Piazza Bra, Verona

Martedì 15 gennaio, alle ore 17,30, si terrà il quarto incontro del ciclo di conferenze promosse dal Comune di Verona, Cultura, Direzione Musei d’Arte e Monumenti e dall’Università degli Studi di Verona, Facoltà di Lettere, Corso di Laurea in Beni Culturali. L’iniziativa si avvale del supporto del Centro Iniziative Educazione Artistica e della collaborazione degli Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d’Arte di Verona.
Il programma, particolarmente ricco, propone l’intervento di specialisti legati a diverse istituzioni nell’ambito della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali su varie tematiche di storia e critica d’arte, di museologia e su importanti mostre del 2012-2013. Si consolida così ulteriormente il rapporto con l’Università di Verona e in particolare con gli studenti che frequentano numerosi gli appuntamenti annuali.
Il quarto incontro accoglie la lezione di Francesco Caglioti, professore presso l’Università “Federico II” di Napoli, sul tema Venezia e l’antico sul Lago di Garda: i marmi della Scuola Grande di San Marco. Fra le storiche “scuole grandi” di Venezia, quella di San Marco è sempre stata la più cospicua. Nel Rinascimento essa fu anche, non a caso, l’unica a dotarsi di una pala d’altare in marmo, anziché semplicemente dipinta su tavola o su tela, così come fu invece per tutte le altre “scuole”. La pala di San Marco, commissionata nel 1498 allo scultore Giovanni Dalmata, rimase
tuttavia incompiuta due anni dopo, quand’era ormai quasi pronta, poiché i suoi esiti delusero i committenti. Gli studi moderni hanno sempre creduto che essa fosse andata anche perduta, ma Francesco Caglioti l’ha ritrovata quattro anni fa lungo la riviera veronese del Lago di Garda, dove i suoi tre pannelli maggiori sono stati riallestiti sulla metà del Cinquecento all’interno di un giardino privato. La presentazione odierna mira a far conoscere non solo queste sculture sacre e le ragioni del loro primo insuccesso, ma anche le circostanze e i modi del loro fortunato riallestimento profano, così perfettamente congeniale alla nuova sede, da aver ingannato finora tutti i visitatori e
gli studiosi che su quel giardino hanno meditato e scritto nel corso dei secoli.

Francesco Caglioti si è laureato in Storia dell’arte moderna all’Università “Federico II” di Napoli e dal 1989 al 1991 ha svolto il dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove è stato ricercatore dal 1993 al 2001. Nello stesso anno 2001 è diventato professore associato presso l’Università “Federico II” di Napoli, dove tuttora insegna come professore ordinario (dal 2006). Dal 2002 è coordinatore dell’Indirizzo storico-artistico del Dottorato di ricerca in Discipline archeologiche e storico-artistiche e dal 2008 direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte del medesimo ateneo. È membro della redazione delle riviste“Prospettiva” e “Perspective. La revue de l’INHA”; e fa parte del comitato consultivo internazionale della rivista “Zbornik za Umetnostno Zgodovino / Archives d’histoire de l’art / Art History Journal” dell’Università di Lubiana. Dal 2001 è accademico delle Arti del Disegno di Firenze e dal 2011 membro del Consiglio Direttivo del Dizionario biografico degli italiani (Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Roma). Nel 2012 è entrato nel Collegio Scientifico della Fondazione Zeri dell’Università di Bologna. I suoi ambiti principali d’indagine sono la scultura, la committenza, il collezionismo e la letteratura artistica del Quattro e Cinquecento italiani (particolarmente a Firenze e in Toscana, a Roma e a Napoli).
Oltre ai due tomi di Donatello e i Medici: storia del David e della Giuditta (Firenze 2000), ha pubblicato numerosi articoli per volumi miscellanei e prestigiose riviste, oltre che saggi e gruppi di schede per cataloghi di mostre in Italia e all’estero.
Le conferenze sono ospitate nella Sala Conferenze sita al terzo piano del Palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, e sono aperte al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili.
A fine corso, con obbligo di firma, ai docenti di Educazione artistica, di Storia dell’Arte, agli studenti delle ultime classi degli Istituti Superiori, agli allievi dell’Accademia di Belle Arti “G.B. Cignaroli” e del corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Università di Verona, verrà rilasciato un attestato di frequenza valido per 2 crediti formativi universitari.
Le conferenze proseguiranno con il seguente calendario
martedì 05 febbraio 2013, ore 17.30
BERNARD AIKEMA
Arte del paesaggio, il paesaggio nell’arte nel Cinquecento italiano
martedì 26 febbraio 2013, ore 17.30
SANDRINA BANDERA
Vermeer e l’Italia: il percorso dell’artista e le sue affinità con la tradizione italiana
martedì 19 marzo 2013, ore 17.30
FRANCESCA CAPPELLETTI
Splendori e fragilità del Barocco: il collezionismo di dipinti a Roma nella prima metà del Seicento
martedì 16 aprile 2013, ore 17.30
ANNA OTTANI CAVINA
Federico Zeri, viaggio nella storia dell’arte
Per informazioni:
Museo di Castelvecchio – Corso Castelvecchio 2 – 37121 Verona
Telefono 045 8062611 fax 045 8010729
castelvecchio@comune.verona.it


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