Un ballo in maschera inaugura il Festival lirico areniano 2014
Nel programma dell’Arena di Verona 2014 spicca il melodramma in 3 atti di Giuseppe Verdi “Un ballo in Maschera” diretto da Andrea Battistoni.
Un Ballo in maschera
20 e 27 giugno, 11-19-24-31 luglio, 8 agosto 2014
Arena di Verona
Melodramma in 3 atti di Giuseppe Verdi
Libretto di Antonio Somma
Galleria fotografica della prima di Un ballo in maschera il 20 giugno 2014
Direttore d’orchestra Andrea Battistoni
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Coreografia Renato Zanella
Lighting designer Vincenzo Raponi
Maestro del coro Armando Tasso
Direttore corpo di ballo Renato Zanella
Direttore allestimenti scenici Giuseppe De Filippi Venezia
INTERPRETI
Riccardo: Francesco Meli
Renato: Luca Salsi
Amelia: Hui He
Ulrica: Elisabetta Fiorillo
Oscar: Serena Gamberoni
Silvano: William Corrò
Samuel: Seung Pil Choi
Tom Deyan: Vatchkov
Un giudice: Antonio Feltracco
Un servo: di Amelia Saverio Fiore
Primi ballerini: Alessia Gelmetti, Evghenij Kurtsev
ORCHESTRA, CORO, CORPO DI BALLO E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA
Video della prima di Un ballo in maschera
Vedi anche la galleria foto e video degli applausi della prima di Un ballo in maschera
Sinopsi Un ballo in maschera
UN BALLO IN MASCHERA – ATTO I
Quadro Primo
Una sala nella casa del governatore.
Riccardo sta esercitando le sue funzioni di governatore della città di Boston. Il paggio Oscar gli porta la lista degli invitati ad un ballo per l’approvazione: fra essi è Amelia, di cui il conte è innamorato. Renato, marito di Amelia e segretario fidatissimo, lo avverte che si sta preparando una congiura contro di lui, ma Riccardo rifiuta di conoscere i nomi dei congiurati e preferisce raccomandarsi all’amore del popolo. Rifiuta anche di firmare il bando contro l’indovina Ulrica, indotto anche dalle insistenze di Oscar. Si propone peraltro di conoscere la maga e invita tutti ad un convegno nell’abitazione di lei, dove egli si presenterà travestito da pescatore.
Quadro Secondo
La casa dell’indovina.
Il Conte e i suoi amici arrivano all’abitazione dell’indovina. Poco dopo vi giunge anche Amelia che, ricambiando l’amore di Riccardo, chiede a Ulrica un mezzo per liberarsi dalla sua passione colpevole. Riccardo è nascosto in un angolo e può quindi ascoltare, beandosene, la confessione d’amore della donna. L’indovina dà istruzioni ad Amelia di recarsi da sola a mezzanotte a raccogliere un’erba magica in un luogo sinistro fuori città. Riccardo si propone di seguirla. Amelia si allontana e tutti rientrano e Riccardo può finalmente interrogare Ulrica sul suo destino. La risposta è funesta: egli sarà ucciso in breve dalla persona che per prima gli stringerà la mano. In quel momento entra Renato ed è lui che compie l’amichevole gesto. Riccardo si lascia riconoscere e premia ugualmente l’indovina, scherzando peraltro sulle sue assurde profezie.
UN BALLO IN MASCHERA – ATTO II
Un luogo solitario nei dintorni di Boston.
Amelia giunge, in preda al terrore nel luogo indicatole da Ulrica. Il posto è maledetto ed accresce l’angoscia della donna, già divisa tra amore e dovere. L’arrivo del Conte la getta in ulteriore turbamento. In un serrato colloquio egli riesce a strappare alla donna la confessione voluta: lei ricambia il suo amore. Ma subito sopraggiunge Renato sulle tracce dei congiurati che hanno seguito il Conte per ucciderlo. Amelia ha appena il tempo di coprirsi il volto con un velo. Riccardo è esortato a fuggire e deve cedere alle insistenze dell’amico. Gli lascia però il compito di ricondurre la donna velata in città, esigendo da lui la promessa di non tentare di scoprirne l’identità. Renato promette. Subito dopo arrivano i congiurati Samuel e Tom che hanno scambiato Renato per il Conte e sono certi di aver colto l’occasione sperata. La disillusione per lo scambio di persone desta la loro curiosità: vorrebbero scoprire l’identità della dama velata. Amelia è quindi costretta a togliersi il velo, gettando il marito in un abisso di desolazione ed esponendolo alle feroci ironie di Tom e Samuel.
UN BALLO IN MASCHERA – ATTO III
Quadro primo
Una stanza da studio nell’abitazione di Renato.
Renato ha deciso la vendetta e si è accordato con Tom e Samuel, cui ha dato convegno in casa sua. Egli annuncia alla moglie la decisione di ucciderla, ma le concede un ultimo colloquio con il figlio. Egli però non intende compiere la vendetta sulla fragile donna ma sul suo seduttore. Quando Samuel e Tom giungono, egli espone loro i suoi piani; infine viene deciso che solo uno di loro sarà l’uccisore. I tre nomi sono posti in un’urna ed Amelia è chiamata ad estrarne uno. La sorte tocca Renato. Un invito del Conte, recato da Oscar, suggerisce l’occasione migliore: si tratta di un ballo mascherato.
Quadro Secondo
Sontuoso gabinetto del Conte.
Riccardo ha deciso di rinunciare al suo amore impossibile e firma l’ordine di rimpatrio in Inghilterra per Amelia e Renato. Nel frattempo Oscar porta un foglio consegnatogli da un’ignota. Esso avvisa il Conte di guardarsi da quella festa, ma egli non tiene alcun conto della minaccia.
Quadro Terzo
La sala del ballo.
Renato riesce con astuzia a farsi dire il costume del Conte. Questi può ancora incontrare Amelia e darle l’estremo addio. Il congedo amarissimo è però interrotto dal colpo di pugnale di Renato. Prima di morire, Riccardo ha modo di spiegare i fatti, discolpare Amelia e perdonare l’uccisore.