Tocatì 2015, tutti i colori in gioco a Verona
Centro storico di Verona
17 – 20 settembre 2015
Inaugurazione venerdì 18 settembre, ore 18.00
L’edizione di quest’anno del Festival Internazionale dei giochi di strada “Tocatì”, che sarà dedicata alla Catalunya, si aprirà con la cerimonia di inaugurazione venerdì 18 settembre alle ore 18 in piazza Santa Anastasia. Durante il festival saranno proposti circa 40 giochi tradizionali provenienti dalla Catalunya e dalle diverse regioni italiane protagoniste dell’evento. Il pubblico avrà la possibilità di provare gratuitamente tutti i giochi tradizionali presentati, grazie alla presenza di gruppi di appassionati, che saranno pronti a condividere antichi gesti ludici e a raccontare abitudini e storia del loro territorio.
Tra le novità della 13ᵃ edizione, tre mostre in programma: alla Biblioteca Civica, con l’esposizione “Giro del mondo in 70 mappe – Tre secoli di tesori cartografici nella letteratura per ragazzi”, a cura della Internationale Jugendbibliothek (IJB) di Monaco di Baviera; all’Arena Museo Opera – Amo, con “Giochi, aria, luce – il mondo di Giulia Orecchia”, di Fondazione Sarmede, a cura di Monica Monachesi.
Mappa e programma Tocatì 2015
I colori del festival
ROSSO: GIOCHI E GIOCATORI
Al Tocatì si sono incontrati giocatori, appassionati e Comunità ludiche arrivate da tutto il mondo che a Verona hanno trovato i loro spazi, creando curiosità e relazioni tra mondi che si pensavano chiusi in sé stessi ma che col tempo hanno capito che il linguaggio della cultura ludica è universale. Il colore rosso identifica l’attività cardine del Festival, il gioco.
BLU: NARRAZIONI IN GIOCO
Il colore blu contraddistingue gli incontri, luoghi e momenti dove le parole diventano racconto di esperienze, memorie, emozioni e futuro. Sono incontri con persone diverse, scrittori, giornalisti, editori, studiosi , che in occasione del Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada, portano le loro riflessioni sul tema del gioco.
Incontri
GIALLO: SUONI E SAPORI
Il colore giallo rappresenta la sezione del Festival suoni e sapori. Dove trovi questo colore significa che si possono degustare le specialità locali e ascoltare i concerti musicali. Gioco e osteria sono da sempre binomio inseparabile. Si tratta di una sezione del festival ormai consolidata dove trovano spazio le espressioni musicali popolari.
VERDE: EVENTI
Il colore verde indica tutti gli appuntamenti della sezione Eventi del Festival. Dove trovi questo colore potrai assistere a concerti e danze, alle sfide dei giochi più spettacolari o all’ormai tradizionale Tocasa, per scoprire ed imparare le tradizioni dei cittadini di Verona. Quest’anno anche gli artigiani del centro storico aprono le loro botteghe ai visitatori del festival per trasmettere il loro sapere, una nuova sperimentazione la ToBottega.
FORUM INTERNAZIONALE
Il Forum della Cultura Ludica è uno spazio che l’Associazione Giochi Antichi dedica a chi vuole approfondire i temi legati alla pratica e alla diffusione dei giochi tradizionali. Una vera piazza dove fermarsi a riflettere e per incontrare i protagonisti delle comunità ludiche. Insieme a loro ci sono i rappresentati dei musei etnografici che garantiscono non solo la conservazione delle culture tradizionali, ma che si interrogano sul loro futuro.
Forum Internazionale
GRIGIO: PROGETTI COLLATERALI
Il colore grigio rappresenta la sezione del Festival dedicata ai progetti collaterali. Dove troverai questo colore potrai partecipare ad attività realizzate in collaborazione con vari enti pubblici o privati già presenti sul territorio, che in occasione del Tocatì con grande fiducia hanno deciso di mettersi in gioco, ideando e proponendo laboratori dedicati ai temi, cari al Festival, quelli del gioco, della sostenibilità o della tradizione.
Progetti Collaterali
IL FESTIVAL DI STRADA. La tredicesima edizione ha portato a Verona decine di migliaia di turisti. Festa per la Catalunya
Verona
fa scuola
in Europa
Elena Cardinali
Rafting sul fiume con i gommoni, le torri umane nell’antico foro romano, cerbottane, bowling, giochi antichi: tutto esaurito in città
Oggi, alle 15, in Sala Farinati della Biblioteca Civica, nell’ambito dell’incontro «Vitali, creativi, immateriali: patrimoni culturali e tempo libero», sarà resa pubblica la Dichiarazione di Verona, un documento condiviso dalle associazioni che si occupano della promozione dei giochi tradizionali affinchè questa forma culturale venga diffusa nelle scuole e venga adottata anche nei sistemi didattici. A spiegare l’iniziativa è Guy Jaouen, presidente dell’Ajest, l’Association Européenne des jeux e des sports traditionnels, organizzazione non governativa accreditata all’Unesco dal 2010, di cui fa parte anche l’Associazione Giochi Antichi di Verona. «L’associazione ha tra i suoi scopi il riconoscimento dei valori che i giochi tradizionali sanno trasmettere», precisa Jaouen, «e Verona, che ormai è una delle capitali mondiali dei giochi tradizionali, grazie al Tocatì, diventa ora la sede ideale per presentare questo progetto educativo che affonda le sue radici nella cultura popolare. Perchè un popolo che non sa da dove viene, non sa neppure dove andare. Il valore dei giochi tradizionali è molteplice: trasmette un sapere consolidato tra generazioni e mantiene l’identità di un popolo. Per questo ora è materia di studio e strumento pedagogico a livello mondiale. Il mio auspicio è che il Ministero dell’Istruzione italiano faccia propria questa dichiarazione e la attivi nei suoi programmi scolastici. E l’anno prossimo il Tocatì potrebbe proprio essere dedicato alla scuola». E.CARD.
Finora il 13, numero dell’edizione di quest’anno, ha portato fortuna al Tocatì: giornate con clima estivo, affluenza record di visitatori e turisti, tutto esaurito ai giochi. E per gli ambienti del centro storico è stata una manna: pieni i ristoranti, le pizzerie, i bar e le gelaterie, per non parlare dell’affollamento alla cucina del festival in lungadige San Giorgio e all’Osteria del Gioco a San Giacomo alla Pigna.Bastava girare per le piazze e le strade dove si svolgevano i giochi tradizionali per misurare, a vista, il successo della manifestazione che l’anno scorso ha contato circa 300mila partecipanti. In piazza Nogara, liberata dalle auto, compreso il parcheggio messo a disposizione dal Banco Popolare, main sponsor del Tocatì, gruppi di bambini si sono avvicendati a provare i giochi d’abilità, tra cui il superclassico hula-hoop.«Non vuole più venire via», ha confessato la mamma di una bambina di cinque anni alle prese con il cerchio da far ruotare intorno ai fianchi. Per non parlare della «goduria» di lanciare contro dei bersagli colorati frecce di carta con la cerbottana, in piazzetta Chiavica. Sembrava l’assalto a Fort Knox. E vuoi mettere l’abilità di lanciare monete nella bocca di una rana di metallo? Tutto tranne che facile, ma il divertimento è assicurato. E se destrezza dev’essere, allora si provi il Bitless de 6, gioco della tradizione catalana che si disputa in via Massalongo: sei grossi birilli di legno da buttar giù lanciandovi contro da uno a tre bitllots, una specie di palla allungata di legno. Un bowling d’altri tempi ma non meno impegnativo. Più in là, sull’Adige, coda al «molo» dei gommoni, a San Giorgio, per provare l’ebbrezza di un giro sul fiume, decorato con grandi globi bianchi.Così il Tocatì, nell’epoca dei videogames e dello smartphone tuttofare (ma alla fine fai tutto lì, sempre con gli occhi fissi su un video, senza interagie con il mondo circostante), rivela la bellezza del gioco dove è la persona che si mette in gioco, che gareggia con i suoi simili, e lo fa per divertirsi, per sport, quello vero, quello dove non c’è niente da guadagnare, se non qualche soddisfazione.Ieri è stata inaugurata anche una delle tradizioni recenti del festival, Tocasa, cioè la tua casa, un viaggio domestico nelle abitazioni dei veronesi che hanno deciso di aprire le porte agli ospiti del festival, a cui si aggiungono Tobottega e da quest’anno anche Toquartier, nel rione di San Giovanni in Valle, dove privati ed enti, come l’Ostello della Gioventù, ieri visitato da un centinaio di persone, si sono messi a disposizione dei visitatori per far conoscere meglio la loro storica realtà.In piazza Catalunya, alias piazza dei Signori, folla variegata per ascoltare le esibizioni musicali del gruppo Cobla Sant Jordi, che coltiva tutte le aree del repertorio della cobla, la musica tradizionale catalana. La Catalunya, ospite d’onore quest’anno, ha portato, oltre che giocatori, anche danzatori e uno staff di collaboratori. Applauditissima, come nella sera dell’inaugurazione, l’esibizione dei Castells, le torri umane che l’Unesco ha iscritto tra i patrimoni culturali immateriali dell’umanità.In Cortile Mercato vecchio si trova il «cervello» del festival, con le aree dedicate ai libri e la sede dello staff del Tocatì. Qui sono confluiti numerosi giornalisti che con i loro servizi stanno proiettando l’immagine di Verona in molte parti del mondo. Ieri in circolazione c’era l’inviato del Tg1, Massimo Mignanelli, che stava realizzando dei servizi sul festival e sugli incontri culturali, a partire dal Forum della cultura ludica che è lo spazio che Aga dedica a chi vuol approfondire i temi legati ai giochi. Oggi in questo spazio, sempre in Cortile Mercato vecchio, sono previsti cinque appuntamenti tra le 10 e le 18.«La cosa che mi ha più sorpreso è stata la marea umana che si è formata venerdì sera dietro al corteo dei gruppi catalani», dice Paolo Avigo, presidente dell’Associazione Giochi Antichi che, con il Comune, organizza il festival. Non ricordo una simile ressa la sera dell’inaugurazione. E oggi (ieri per chi legge, ndr) c’è un brulicare incredibile di persone in tutti i luoghi dove sono organizzati i giochi. Questa manifestazione ormai è conosciuta in tutta Italia e attira migliaia di appassionati. Ma sono soprattutto i veronesi a godersi questi giorni in cui si riappropriano della città».
EVENTI/1. TUTTI GIÙ PER TERRA. Comincia oggi la tredicesima edizione del Festival internazionale dei giochi di strada
Tocatì, scacchi alla Stazione
E giro del mondo in biblioteca
Ilaria Noro
Porta Nuova e la Civica ospiteranno le prime sfide a partire dalle 15.30. In sala Farinati incontri su spiritualità e gioco alle 18. Viabilità rivoluzionata per garantire sicurezza
Le sagome stilizzate dei bimbi con il cappello a punta fanno capolino dalle piazze e dai vicoli del centro. I colori italiani e spagnoli sventolano all’aria nelle strade più centrali. E i cartelli che informano sui, molti, divieti di sosta sono posizionati in bella vista in strade, piazze, parcheggi.Si apre oggi la tredicesima edizione del Tocatì, il Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzato dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune, che vivrà i suoi momenti clou durante il fine settimana. E la città antica è pronta a giocare.Il conto alla rovescia è ormai finito e la macchina organizzativa del Festival, che ha il proprio quartier generale nella sala Lodi di San Giovanni in Valle, si prepara ad affrontare i prossimi giorni. Fino a domenica, infatti, migliaia di bambini accompagnati dalle proprie famiglie faranno rotta in città per riscoprire il piacere di giocare nelle vie e nelle piazze del centro storico.Quest’anno, il Festival ha come ospite la Catalunya, un antico territorio affacciato sul Mediterraneo, ricco di tradizioni e di fascino. E il centro ospita in questi giorni circa quaranta giochi tradizionali italiani e catalani, insieme a musiche, spettacoli, installazioni e danze.Da quest’anno il Tocatì è anche più ecologico, avendo ottenuto lo standard internazionale (ISO 20121) elaborato per garantire che un evento o un soggetto coinvolto nell’evento operi in maniera sostenibile. «Ben vengano le manifestazioni come questa che rappresentano un valore aggiunto a tutte le nostre attività, volte a promuovere comportamenti ambientali rispettosi e sostenibili», plaude il presidente dell’Amia Andrea Miglioranzi.La prima giornata di Tocatì oggi vede protagoniste la Biblioteca Civica e la stazione di Porta Nuova dove oggi dalle 15,30 alle 19 prende il via Stazione in Gioco con tavoli di scacchi, dama, backgammon. In Civica, invece, apre oggi la mostra “Giro del mondo in 70 mappe” mentre in sala Farinati si tengono gli incontri Spiritualità e Gioco, alle 18, e Narrazioni in Gioco con Andrea Vitali, alle 21.Il rovescio della medaglia, però, riguarda la viabilità. Per consentire lo svolgimento della manifestazione, l’area interessata dai giochi all’interno dell’ansa dell’Adige e alcune zone limitrofe resteranno, infatti, chiuse al traffico. Numerosi sono soprattutto i divieti di sosta, anche per i motorini, nelle principali strade del centro che scatteranno già dalle 14 di oggi e che comprendono da lungadige Re Teodorico a via Pellicciai, oiazza Viviani, via Massalongo, corte Sgarzerie, piazza Duomo e molte altre strade. È previsto, però, un parcheggio alternativo per i residenti: dalle 8 di domani 18 e fino a lunedì mattina, i titolari di permesso Ztl sono autorizzati a parcheggiare anche negli stalli giallo/blu delle zone limitrofe all’area interessata dal festival. Da domani, inoltre, ai divieti di sosta si aggiungeranno anche i divieti di transito – ad eccezione dei mezzi di pronto soccorso ed intervento, dei disabili, degli organizzatori muniti di apposito contrassegno, dei Taxi, dei clienti diretti agli alberghi e dei frontisti, e specifici autorizzati – : dalle ore 12 del 18 alle 6 del 21 settembre e comunque fino al termine delle esigenze legate all’evento. Non si potrà passare, ad esempio, in piazza Viviani, piazza Indipendenza, via Cairoli, via Massalongo, piazzetta Chiavica, corte Melone, corte Sgarzerie, piazzetta Monte, via Duomo, vicolo Conventino. Tutti i provvedimenti, in dettaglio, sono pubblicati sul sito de L’Arena www.larena.it.Fuori le auto, dunque. Ora è tempo, per le strade e le piazze del centro storico, di giochi, riti, musiche e danze.
GLI INCONTRI CULTURALI. Si parte questa sera alle 21 nella Sala Farinati della Biblioteca Civica con Andrea Vitali
Scrittori e artisti scendono in campo
per scoprire le nuove regole del gioco
Alessandra Galetto
Da non perdere, l’appuntamento con Joseph Joffo, autore di «Un sacchetto di biglie», e con Maurizio Maggiani che presenta «Il romanzo della Nazione»
Il gioco come contesto in cui, per eccellenza, impariamo a esplorare e prevedere, a condividere diversità, a rinegoziare nella leggerezza le regole, a creare o reinventare oggetti e spazi a nostra misura, in una parola, a «narrare», intendendo con narrazione quel procedimento in cui le parole, i significanti, diventano creatrici di significati. E, con ciò, si capisce subito che il gioco è una cosa seria.Il Tocatì, il Festival internazionale dei giochi in strada, lo ha dimostrato già da diversi anni, affiancando alle attività ludiche una carrellata di incontri con protagonisti del mondo culturale che di quelle attività ci hanno lasciato scoprire i risvolti antropologici più complessi e profondi. Anche quest’anno il calendario degli appuntamenti con artisti e scrittori è da non perdere. La filosofia di fondo che impronta questi sia pur differenti incontri è indicata, dagli organizzatori, attraverso la citazione di un pensiero di Beniamino Sidoti, grande esperto di giochi e scrittura creativa: «Il gioco», afferma, «incarna una metafora quasi perfetta del postmoderno: rispetto al confortevole mondo delle grandi narrazioni, in cui ognuno sapeva chi era e quale fosse il suo compito, la nostra società ci spinge a cambiare ruolo con frequenza…a vivere in ambiti separati e diversamente regolati… È così che non abbiamo più una Storia a cui far riferimento ma molti giochi cui partecipare o meno».ANDREA VITALI. Giochiamo dunque con gli autori che interverranno al Tocatì. E già questa sera alle 21 nella Sala Farinati della Biblioteca Civica possiamo incontrare lo scrittore Andrea Vitali, che arriva a narrare la vita di provincia, con i suoi personaggi, i piccoli e grandi drammi e i momenti di svago. Lo farà partendo dal suo ultimo romanzo, «Le belle Cece», ambientato nella Bellano degli anni Trenta. GIULIANO SCABIA. Domani alle 17 al conservatorio Dall’Abaco incontreremo invece lo scrittore e drammaturgo Giuliano Scabia, autore che ha segnato una svolta radicale nel modo di praticare il teatro, basti pensare al gigantesco cavallo azzurro all’ospedale psichiatrico di Trieste, realizzato insieme a Vittorio e Franco Basaglia. Protagonista, nel pomeriggio di domani, sarà anche la musica.ALESSANDRO DAL LAGO. Sabato mattina alle 11 torniamo in Sala Farinati alla Civica e giochiamo con il sociologo Alessandro Dal Lago al gioco del calcio, scoprendo che, al di là della sua trasformazione in sport planetario e commerciale, è oggetto di un’infinità di narrazioni e prove poetiche.DE LUCA E GHIGLIONE. Nel pomeriggio di sabato, alle 15, ci spostiamo nello spazio Nervi della Biblioteca Civica per incontrare Maria Novella De Luca, inviata di cronaca di «Repubblica» e Federico Ghiglione, autore del libro «I papà spiegati alle mamme», e ascoltare una riflessione a due voci su come nelle famiglie oggi viene abitato lo spazio del gioco anche attraverso il farsi di nuove identità paterne che mai come adesso si presentano come identità in costruzione, ricche di rimandi continui più che di simboli stabili.JOSEPH JOFFO. Sabato è davvero una giornata intensa, perchè alle 17 nel chiostro del conservatorio Dall’Abaco ci aspetta un altro incontro da non perdere, quello con lo scrittore francese Joseph Joffo, autore di «Un sacchetto di biglie», il romanzo tradotto in diciotto lingue che racconta l’infanzia di un bambino ebreo durante l’occupazione nazista. A Tocatì sarà presentato in prima assoluta lo spettacolo tratto dal romanzo a cura di Lorenzo Bassotto.MAURIZIO MAGGIANI. Ancora sabato, alle 21, alla Biblioteca Civica arriva Maurizio Maggiani che porta al Festival «Il romanzo della Nazione» fresco di stampa. Vi narra le radici culturali del nostro paese attraverso la storia della sua famiglia. L’incontro sarà anche l’occasione per parlare di tradizioni e di gioco nell’Italia di ieri e di oggi alla ricerca di usanze e valori che ancora affiorano nella nostra società.GIOVANNI BIGNAMI. Domenica alle 17,30 nello spazio Nervi della Biblioteca Civica potremo ancora incontrare Giovanni Bignami, accademico di Francia e dei Lincei, che è stato presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana e ora dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. La storia dell’esplorazione spaziale, lo stato attuale della ricerca scientifica e gli sviluppi della futura società globale sulla Terra.Oltre agli incontri in programma con protagonisti del mondo culturale, Tocatì, come di consueto, porta per quattro giorni in città una serie di laboratori per grandi e piccini e in Cortile Mercato Vecchio il Forum della cultura ludica, con momenti di confronto e riflessione sul mondo del gioco tradizionale.
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