20141002_p2580631 Theatre Art Verona

TheatreArtVerona 2014


8 – 13 Ottobre 2014
Teatro Nuovo e Piccolo Teatro di Giulietta

THEATREARTVERONA 2014

Il cartellone di quest’anno non parla né di ostinate resistenze, di teatrografie ai confini dei territori commerciali né di vibrazioni che pulsano sotto chissà quali torpori creativi. Anzi. Abbiamo voluto creare dentro la cornice. Ogni evento una creazione, un progetto, un’idea nata guardando ciò che resta di ciò che ritenevamo possibile. Da un lato il ground zero di un’arte che vogliamo riprendere a fabbricare e dall’altro l’artigianalità che scorre viva dietro le quinte delle macchine oliate da finanziamenti pubblici e sponsor. Ci interessava puntare i piedi ma esserci con le mani. Fare dell’altro per continuare a fare, restituendo all’arte il suoi natali di bottega, relazione con gli spazi, creatività in itinere. Ancora una volta meravigliandoci degli incontri nati sui progetti, e  del molto che nasce dal poco: questo sì fuori cornice.

Paolo Valerio & Simone Azzoni

Video della conferenza stampa




8 ottobre ore 18.00 / Piccolo Teatro di Giulietta

“MATTEO LEVAGGI – CORPICRUDI”

video monografia

di Matteo Levaggi | Corpicrudi
presentazione ufficiale alla presenza degli artisti
con: Matteo Levaggi, Samantha Stella e Sergio Frazzingaro
Ingresso libero dal Cortile di Giulietta, Via Cappello

Un’occasione per ripercorrere con una videomonografia il connubio artistico tra il danzatore e coreografo Matteo Levaggi, formatosi nel Balletto Teatro di Torino, e Corpicrudi, il progetto artistico fondato da Samantha Stella e Sergio Frazzingaro, oggi presente presso gallerie d’arte contemporanea, musei e teatri. La ricerca artistica cresciuta negli anni attraverso i differenti linguaggi (fotografia, video, installazioni con elementi strutturali e corporei) ha messo in luce le loro riflessioni sul corpo, la morte, la bellezza, l’armonia e l’eternità. La collaborazione tra il duo di artisti visivi e il coreografo Matteo Levaggi nasce nel 2007. Il dialogo artistico costruisce importanti produzioni di danza per il teatro, presentati a Lyon, New York, Belgrado, Miami, Aix-en-Provence, Biarritz, oltre che in numerosi teatri italiani; lavori e quadri installativi come il famoso Preludio per una Sinfonia in Nero che avrà il suo debuto americano in occasione della Los Angeles Fashion Week questo ottobre

9 ottobre ore 21.00 / Colonnato del Teatro Nuovo

“ORDINARY LOVERS”

9 ottobre ore 21.00 / Colonnato del Teatro Nuovo

di e con Marco Campedelli
Ingresso libero

Il cortile di Giulietta è un santuario laico. Milioni di turisti segnano il loro passaggio affidando al destino e alla speranza le loro identità trascritte sui muri, sui foglietti. Post-it come preghiere appese, o infilate nelle sacche del tempo. Qualcosa rimane, qualcosa si perde, nell’anonimato, nel vandalismo. Ordinary Lovers ferma il segno su carta. L’identità di coppia si fissa con uno spray nella mascherina di uno stencil. Le tracce e l’aura del cortile di Giulietta contaminano luoghi limitrofi del Teatro Nuovo e assumono le forme di uno stereotipo in cui incasellare l’eternità kitsch della coppia. Ordinary Lovers è una performance interattiva. Gli spettatori sceglieranno se essere Romeo e Romeo, Giulietta e Giulietta o Romeo e Giulietta. L’artista firma il poster, souvenir, prêt-à-porter di un pellegrinaggio iniziatico.

9 ottobre ore 19.00 / Teatro Nuovo

“ZENIT: fotografia in arte”

mostra fotografica di Massimo Sestini
Inaugurazione giovedì 9 ottobre ore 19.00
La mostra resterà poi aperta al pubblico fino a lunedì 13 ottobre, negli spazi del Teatro Nuovo

10 ottobre ore 21.00 / Teatro Nuovo

“L’ ARTE E’ UNA CARAMELLA”

“L’Arte è una caramella”, è una sorta di performance per “attore atipico”, Carlo Vanoni, attraverso un percorso descrittivo tra i “grandi misteri” dell’arte contemporanea: che rapporto c’è tra Raffaello e il “taglio” di Fontana? Perché “l’orinatoio” di Marcel Duchamp è considerato una scultura? Come possono dialogare Leonardo da Vinci e Andy Warhol?

11 ottobre ore 17.30 / Piccolo Teatro di Giulietta

“FRANCIS BACON: le “atmosfere” letterarie”

presentazione del libro

11 ottobre ore 21.00 / Piccolo Teatro di Giulietta

“SEGNO D’ ACQUA”

conferenza spettacolo
di e con Alessandro Sanna
Violino: Massimo Barba
Ingresso libero dal Cortile di Giulietta, Via Cappello

L’arte dell’illustratore Alessandro Sanna è da sempre segnata dall’acqua. Medium che assume i toni e le profondità dei personaggi che navigano nei testi delle fiabe. Acqua  come medium, come sorpresa, come preparazione, come colore.

Molti dei suoi libri sono fatti semplicemente con acqua e colore. Due fra tutti: Fiume lento (Rizzoli) e Moby Dick quest’ultimo realizzato con un giovanissimo editore veronese: Alessandro Berardinelli. Tra una parola e l’altra sul raccontare per immagini, Sanna parla del suo metodo, dei suoi mondi, dei suoi personaggi, del loro nascere e del loro liberarsi sulla pagina per dialogare con la fantasia dei lettori più giovani.

Con lui naviga il maestro Massimo Barba, didascalia sonora, contrappunto di violino alle tavole disegnate dal vivo.

12 ottobre ore 16.00 / Teatro Nuovo

“PERMESSI”

Vedi articolo

PERMESSI, altre Odissee al Teatro Nuovo

 


Theatre Art Verona dove si incontrano arte, teatro e danza

Dunya Carcasole
Apre Matteo Levaggi con «Corpicrudi». Poi Carlo Vanoni nel monologo su Leonardo da Vinci, gli artisti Sestini, Campedelli, gli spettacoli di Sanna e Azzoni
venerdì 03 ottobre 2014 SPETTACOLI, pagina 55

Il coreografo Matteo Levaggi, che apre Theatre Art Verona|Da sinistra Simone Azzoni, Sara …
Dall’8 al 12 ottobre torna Theatre Art Verona. Alla sua quinta edizione, la rassegna di teatro contemporaneo prosegue sul tracciato del dialogo tra arti e generi intrapreso nelle passate stagioni e propone un cartellone «nato dallo spirito del dono e dell’amicizia che lega e si crea tra i protagonisti», spiega Simone Azzoni, curatore del progetto assieme a Paolo Valerio. Tutti gli incontri saranno a ingresso gratuito, a parte lo spettacolo di venerdì 10 che vede, sul palco del Nuovo, il volto televisivo dell’arte contemporanea Carlo Vanoni in L’arte è una caramella.
Il sipario si apre, mercoledì 8 ottobre alle 18, al Piccolo Teatro di Giulietta con una video installazione che percorre il connubio artistico tra il ballerino Matteo Levaggi e il progetto Corpicrudi, di Samantha Stella e Sergio Frazzinaro. Corpicrudi è un percorso di ricerca sul corpo, la bellezza, l’armonia e l’eternità attraverso differenti linguaggi, oggi presente nelle gallerie e musei d’arte come nei teatri.
Giovedì 9 è previsto un doppio appuntamento. Alle 19 l’ingresso del Nuovo si trasforma in galleria ed espone le fotografie aeree di Massimo Sestini. La mostra, dal titolo Zenit, rimarrà aperta fino al lunedì successivo offrendo un punto di vista insolito del mondo. Alle 21, nel colonnato del Nuovo, l’artista Marco Campedelli colloquia con il pubblico nella performance Ordinary Lovers. Quale location migliore del santuario laico di Romeo e Giulietta per indagare e fissare su poster i percorsi identitari delle coppie?
Per il monologo teatrale di Carlo Vanoni, L’arte è una caramella, alle 21 di venerdì si aprono le porte del Teatro Nuovo. Lo spettacolo, diretto da Gianmarco Montesano, percorre la storia dell’arte da Leonardo Da Vinci ai giorni nostri e svela come ciò che diamo per assodato non sempre lo sia stato. «In realtà», spiega Vanoni, «tutta l’arte è contemporanea e l’arte è un bel modo per farci ragionare».
Alle 17,30 di sabato il Piccolo Teatro di Giulietta ospita la presentazione del libro di Marco Tonelli Francis Bacon: le “atmosfere” letterarie e alle 21 la conferenza spettacolo Segno d’acqua che racconta l’opera di Alessandro Sanna in un dialogo triagolare tra la musica del violinista Massimo Barba e le immagini e i gesti dell’illustratore.
Il cartellone si chiude domenica 12 alle 16 con lo spettacolo Permessi scritto da Luisa Scandola e diretto da Simone Azzoni. Protagonisti sul palco, i ragazzi stranieri ospiti del Don Calabria. Partiti da diversi luoghi, come moderni Ulisse, hanno percorso rotte tormentate alla ricerca di una nuova accoglienza.

THEATRE ART VERONA. Due incontri al foyer del Nuovo (17,30 e 21)

Francis Bacon e Sanna
Ispirazione dell’arte
spiegata ai «profani»

Dunya Carcasole

Il pittore di Dublino e l’illustratore contemporaneo

sabato 11 ottobre 2014 CULTURA, pagina 49

Theatre Art Verona prosegue il percorso di indagine e comprensione delle ispirazioni che influenzano gli artisti. Che siano intimo legame con la terra natia o emozioni ricevute da altri artisti. Al foyer del teatro Nuovo, oggi alle 17.30, introduce in anteprima l’ultimo saggio del critico d’arte romano Marco Tonelli dal titolo Francis Bacon: atmosfere letterarie. Il testo analizza il background letterario e poetico del pittore irlandese, necessario per comprenderne approfonditamente il lavoro. La conversazione con l’autore sarà intervallata dalla lettura dei frammenti ispirativi da parte di Paolo Valerio, curatore assieme a Simone Azzoni della rassegna. Alle 21, parola e segno passano all’illustratore Alessandro Sanna che, accompagnato dal violinista Massimo Barba, si esibirà nella conferenza-spettacolo Segno d’acqua, raccontando per immagini come nascano i suoi libri. Il suo metodo, i suoi mondi e il dialogo con la fantasia dei lettori più giovani, primi destinatari delle sue opere. Entrambi gli incontri sono a ingresso libero.
Francis Bacon nacque nel 1909 a Dublino in una famiglia che millantava una lontana parentela con l’omonimo filosofo empirista. Sembra che si convinse a dedicarsi totalmente alla pittura dopo la scoperta, a una mostra del 1927, delle opere di Picasso. In contrasto col padre, a causa dell’attitudine all’arte e alle inclinazioni omosessuali, si era trasferito giovanissimo prima a Londra e poi Parigi, e aveva iniziato la sua formazione da autodidatta nei circoli che ruotavano attorno allo scrittore Harold Acton e studiando Nietzsche. Tra le altre fonti letterarie che lo ispirarono: Shakespeare, T.S. Eliot e Yeats.
Alessandro Sanna è nato a Nogara nel 1975, è pittore per vocazione e un apprezzato illustratore di libri per ragazzi per mestiere ma anche per il desiderio di riproducibilità delle sue opere. La sua mano leggera e i toni fluidi degli acquarelli che usa s’ispirano allo scorrere delle acque del Po e a quelle stesse nebbie che ispirarono grandi poeti. Nei suoi disegni il richiamo all’acqua è immediato e profondo.


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