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Ridere fa bene (anche) al lavoro


L’umorismo nei luoghi di lavoro

PoiesisMercoledì 19 settembre 2012 alle ore 17 in Sala Farinati si svolgerà la conferenza dal titolo L’umorismo nei luoghi di lavoro. Come il sorriso migliora la nostra vita organizzata dall’associazione Poiesis ed dal Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona.

L’incontro sarà condotto dal Prof. Agostino Portera (Università di Verona). Interverranno il Dott. Battistino Sanna, il Dott. Riccardo Mauroner e l’Avv. Guariente Guarienti. Continue Reading


Dove arrivò l’Adige nell’inondazione del 17 settembre 1882


targa inondazione fiume adige del 1882 a VeronaLa targa commemorativa dell’inondazione della piena dell’Adige del 1882, in via San Girolamo 22

L’inondazione di Verona del 1882 fu una inondazione del fiume Adige che colpì la città nel settembre del 1882. Fu una delle più devastanti piene del fiume e causò numerosi danni e vittime. A seguito di ciò Verona iniziò, pochi anni più tardi, la costruzione di alti muraglioni come argine.

Il ponte Nuovo di Verona crolla durante l'inondazione del 1882 - Verona ha certamente tratto grandi vantaggi dalla sua posizione nell'ansa del fiume, ma ha subito anche grosse distruzioni a causa delle sue piene. Paolo Diacono e papa Gregorio I raccontano la disastrosa alluvione del 17 ottobre 589 che sommerse la città e distrusse parte delle mura cittadine.[1]Precedenti inondazioni della città  Sulla facciata della Chiesa di Santo Stefano troviamo un graffito che ricorda la piena del 1195, su un affresco a San Zeno il ricordo di quella del 1239.  Successivamente si ricordano altre piene nel 1512 e 1568. Nel XIX secolo l'Adige straripò anche nel 1835 e 1868 fino ad arrivare alla più devastante piena, quella del1882

Il crollo del ponte Nuovo di Verona durante l’inondazione del 1882

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Io e lui – Mostra di pittura alla Galleria Massella


Mostra del mese

Galleria Massella
Orario della galleria: 17.00 – 19.30
via Dietro Filippini 13, 37121 Verona
tel. 045 8034916
fax 045 8068035

Ho intitolato questa mostra “Io e Lui” pensando alle opere di Umberto Ammannati che ci presentano la figura del volto in primo piano e quelle di Massimo Modisti in cui sono rappresentate figure umane intere.
Si tratta di icone, per le quali si riconoscono ormai i due artisti, evidentemente espresse con stile diverso e che in comune hanno solo la posizione frontale. Opere tutte su carta, a pennarello 50X35 cm le prime, a tecnica mista 70X50 cm le altre. Continue Reading