Veneto Night Verona – Notte europea della ricerca 2017
Cortile Mercato Vecchio e Piazza dei Signori
Venerdì 29 settembre 2017, dalle 14.30
Partecipazione libera
Cortile Mercato Vecchio e Piazza dei Signori
Venerdì 29 settembre 2017, dalle 14.30
Partecipazione libera
Tornano le serate estive in compagnia di “Unifestival 2013. Infinitamente Cinema”, il tradizionale appuntamento che l’Università di Verona dedica agli studenti, alla comunità accademica e alla cittadinanza per augurare buone vacanze.
La rassegna cinematografica, in programma dal 24 al 28 giugno alle 21.30 di ogni sera, nell’accogliente cornice del giardino del Polo Zanotto, quest’anno è dedicata all’ “Attrazione” tema centrale dell’edizione 2013 del Festival di scienze e arti “Infinitamente”. La rassegna ad ingresso libero, accessibile a chi si sposta in carrozzina, ha una particolare attenzione per il genere fantascientifico e si contraddistingue per la proposta particolarmente accurata ed elegante: i film sono proiettati in pellicola con la presenza del proiezionista e vengono preceduti da una presentazione affidata a docenti e critici: Giancarlo Beltrame, Alberto Scandola, Alessandro Tedeschi Turco.
In programma lunedì 24 “The Host” di Andrew Niccol, martedì 25 “Nella casa” di Francois Ozon. La rassegna prosegue mercoledì 26 con la proiezione di “Cosmopolis” di David Cronenerg e il 27 con il film “The Words” di Brian Klugman per chiudersi venerdì 28 con la proiezione di “Treno di Notte per Lisbona” del regista Bile August.
[learn_more caption=”Tutti i film in programma”]
lunedì 24 giugno
Un film di Andrew Niccol. Con Saoirse Ronan, Emily Browning, Jake Abel e William Hurt. Titolo originale: The Host. Durata 125 min. USA 2013.
Introduce: Giancarlo Beltrame
Il film è basato sul romanzo di Stephenie Meyer “L’ospite”, edito da Rizzoli (collana 24/7) nel 2008.
Il nostro pianeta è stato invaso da una razza aliena di Anime che hanno preso definitivamente possesso dei corpi dei terrestri. Il mondo è diventato pacifico, pulito, sono scomparse le malattie e i crimini, ma anche la quasi totalità degli esseri umani. I sopravvissuti vivono in clandestinità nel deserto. La giovane Melanie sta per raggiungerli, quando viene catturata da una “cercatrice”. Nel suo corpo prende posto un’anima chiamata Wanderer. L’amore di Melanie per il fidanzato Jared e per il fratellino Ian, però, è talmente forte che la sua voce non si lascia mettere a tacere e resiste nella mente di Wanderer, spingendola ad unirsi ai ribelli.
“Questo è un buon film di fantascienza che può vivere tranquillamente di luce propria, facendo anzi impallidire (è il caso di dirlo) la saga con i “parenti vampiri” (l’autrice è la medesima) (…) Un thriller futuribile che mette tensione”. (Maurizio Acerbi, Il Giornale)
martedì 25 giugno
Un film di François Ozon. Con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner e Denis Menochet. Titolo originale: Dand la maison. Durata 105 min. Francia 2012.
Introduce: Alberto Scandola
Il film si ispira alla pièce teatrale “Il ragazzo dell’ultimo banco” del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga
Un ragazzo di 16 anni si insinua nella casa di un suo compagno di classe per trovare ispirazione per i suoi componimenti scolastici. Colpito dal talento e dall’indole insolita dello studente, il suo professore di francese ritrova il gusto dell’insegnamento, ma l’intrusione scatenerà una serie di eventi incontrollabili.
“Nella casa è una specie di puzzle sul tema della creazione, vista volta a volta come condivisione, voyeurismo, compensazione, invidia, sogno (e anche qui, chi più ne ha più ne metta) ma è soprattutto una nuova variazione sul tema dell’apparenze e della realtà (…)”. (Paolo Mereghetti, Il Corriere della Sera)
mercoledì 26 giugno
Un film di David Cronenberg. Con Robert Pattinson, Samantha Morton, Jay Baruchel, Paul Giamatti, Kevin Durand e Juliette Binoche. Titolo originale: Cosmopolis. Durata 105 min. Canada, Francia, Italia, Portogallo – 2012.
Introduce: Alberto Scandola
Il film è stato presentato in concorso al 65esimo Festival di Cannes; è basato sul romanzo di Don DeLillo “Cosmopolis”, edito da Einaudi (collana Supercoralli) nel 2003.
Erick Packer è un brillante giovane che controlla gli oscuri meccanismi dell’alta finanza. Tutto è a sua disposizione, a partire da una limousine bianca con tanto di autista e guardia del corpo. È una giornata difficile per Manhattan. C’è il Presidente degli Stati Uniti in visita e la viabilità è stata rivoluzionata. Ma Erick ha un obiettivo preciso: vuole raggiungere il suo parrucchiere di fiducia che sta all’altro capo della città. Per fare ciò è disposto ad affrontare le sommosse contro la situazione economica che stanno mettendo a ferro e fuoco New York. È pronto anche a trovarsi dinanzi colui che, secondo più di un segnale attendibile, vuole ucciderlo.
“Apocalittico e disintegrato. È il mondo d’oggi che sta lasciandosi trasportare verso la distruzione e la morte. Un futuro da incubo che è già cominciato.(…) David Cronenberg in “Cosmopolis” non nasconde affatto la propria convinzione beffardamente “marxista” sul capitalismo, sconvolto dalla sua stessa e mascherata identità che si chiama crisi globale. Muovendo la macchina da presa quasi unicamente dentro una limousine bianca, e possedendo come bussola gli straordinari dialoghi del romanzo di Don De Lillo, scritto quando l’orizzonte non era ancora così plumbeo, Cronenberg riassume nel giovane pescecane di Wall Street, Erick Packer, interpretato da Robert Pattinson, l’insensata religione di una società sbranata dalla finanza e dai suoi riti assurdi e cinici”. (Natalino Bruzzone, Il Secolo XIX)
giovedì 27 giugno
Un film di Brian Klugman, Lee Sternthal. Con Bradley Cooper, Jeremy Irons, Dennis Quaid, Olivia Wilde e Zoe Saldana. Durata 97 min. USA 2012.
Introduce: Alessandro Tedeschi Turco
Il film è stato presentato (première internazionale) al Sundance Film Festival
Film d’esordio degli sceneggiatori Brian Klugman e Lee Sternthal, è un dramma intrigante intorno al tema della narrazione, una riflessione sull’arte di raccontare storie, o più propriamente sul bisogno di farlo. Al punto di rubare un manoscritto per farsi scorrere tra le dita il piacere delle parole o di ripudiare la propria consorte per averle perdute. Storia dentro un’altra Storia che diventa Storia, The Words è affollato di personaggi col vizio della scrittura: chi lo fa per mestiere, chi ha un romanzo nel cassetto, chi ha perduto il libro della vita insieme alla propria vita. Tutti registrano un’urgenza di comunicare, di esplorare e di esplorarsi, di dare uno sfogo alla tristezza e una forma alla vita, di ritrovare quello che si è sprecato, di scoprire quello che non si è mai avuto. La cornice del film è un reading letterario, letteralmente narrante, dove non è nemmeno sempre chiaro cosa è vero e cosa no, chi è chi, chi ha scritto cosa, chi ha inventato chi.
“Cinque attori si rubano la scena in questo bizzarro film d’autore americano sul furto artistico (…) Attori magnifici. Specialmente un Jeremy Irons barbuto e pungente”. (Francesco Alò, Il Messaggero)
venerdì 28 giugno
Un film di Bile August. Con Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Jack Huston, Martina Gedeck e Tom Courtenay. Durata 111 min. Svizzera, Portogallo, Germania 2013. Titolo originale: Night train to Lisbon.
Introduce: Alessandro Tedeschi Turco
Il film è basato sul romanzo di Pascal Mercier “Treno di notte per Lisbona”, edito da Mondadori nel 2006.
Ogni mattina, il professor Raimund Gregorius si reca nella scuola di Berna dove insegna. Ma una mattina riscrive per sempre il suo percorso: una ragazza disperata è in procinto di buttarsi da un ponte ed è proprio Raimund a fermarla prima che sia troppo tardi. La ragazza scappa, ma lascia dietro di sé un libro e un biglietto ferroviario per Lisbona. Raimund, spinto dal bisogno di cambiamento e da un’improvvisa sete di avventura, sale sul treno e, una volta in Portogallo, si mette sulle tracce dell’autore del libro.
Nordico ramingo e regista in bella calligrafia, Bille August ci conduce in un thriller gestito dal pensieroso Irons che, cambiando di botto la propria vita, indaga su uno scrittore partigiano contro il regime Salazar. Elegante denuncia al tè, con tanti camei d’autore, Rampling e Ganz, ma la migliore è Mèlanie Laurent. (Maurizio Porro, Il Corriere della Sera)[/learn_more]
La Biblioteca centralizzata “Arturo Frinzi” dell’Università degli Studi di Verona, che nell’entrata principale ha alcuni scalini, è accessibile dalla porta laterale che si trova all’interno del Chiostro San Francesco. Continue Reading
Biblioteca Arturo Frinzi, Università di Verona
La mostra, al primo piano della Biblioteca, è accessibile e si può raggiungere con l’ascensore, entrando dall’ingresso della biblioteca nel Chiostro.
fino al 31 gennaio 2013