Segui Fossy – Percorso accessibile al Museo di Storia Naturale
Museo di Storia Naturale di Verona
Inaugurazione 22 ottobre 2015, ore 17.00
Progetto svolto da Guendalina Righetti per il Museo di Storia Naturale di Verona, coniugando competenze scientifiche ed esperienze dirette nella disabilità motoria.
Studiato per visitatori con disabilità motorie, il percorso è consigliabile e fruibile da chiunque voglia effettuare una visita, lasciandosi emozionare e incuriosire.
Il progetto è stato anticipato da un’attenta analisi per l’individuazione delle barriere architettoniche e culturali presenti nel Museo.
Simbolo del progetto è il pesciolino FOSSY, che accompagna il visitatore lungo il percorso museale.
Tra le svariate collezioni presenti nel Museo, Guendalina Righetti ha scelto di valorizzare alcuni reperti che ha ritenuto significativi per interesse scientifico, storico e culturale, valutandone visibilità e fruibilità.
Il percorso prevede 12 tappe che si snodano all’interno delle Sale espositive del Museo e che corrispondono ai reperti individuati.
Il visitatore può ritirare in Portineria una guida cartacea in modo che possa effettuare una visita in completa autonomia. Ogni reperto segnalato da FOSSY è illustrato in una scheda che fornisce informazioni e ne evidenzia alcuni aspetti.
Brugnoli, ha proposto interventi per il superamento degli ostacoli strutturali, al fine di permettere a tutti una visita in sicurezza.
Ha elaborato delle pagine web per fornire informazioni utili ai possibili visitatori: illustrazione del percorso museale, pubblicazione della versione in pdf della guida cartacea, indicazioni per i parcheggi riservati e per gli spostamenti con i mezzi pubblici e privati, allegando foto e cartine stradali.
Ha consigliato i periodi migliori per effettuare la visita ed ha indicato il tempo previsto per la visita (circa 1h 30 minuti). Nel cavedio centrale del Museo, ha previsto un pannello mobile illustrativo del percorso.
Un’apposita segnaletica accompagna il visitatore tra i piani e le sale del Museo.
Nella sala di Bolca, ha applicato sul pavimento una suggestiva immagine che ricrea quello che doveva essere l’ambiente naturale preistorico.
Le parole che identificano questo percorso sono: accessibilità, fruibilità, emozione, curiosità e autonomia.
Le tappe di Fossy:
TAPPA 1: Al di là della vita
Una sepoltura a cista litica: al suo interno è possibile osservare uno scheletro rannicchiato; essa risale al Neolitico medio rinvenuta nella necropoli di Quinzano (VR).
TAPPA 2: I tropici in montagna
I fossili ritrovati nella zona di Bolca (VR): si tratta di organismi animali e vegetali. Una ricostruzione a pavimento ricrea l’habitat del periodo.
TAPPA 3: L’era glaciale a Quinzano
Il cranio parzialmente ricostruito di un Mammuth lanoso rinvenuto a Quinzano (VR).
TAPPA 4: Tra scimmia e uomo
Il calco di uno scheletro rinvenuto in una miniera a Baccinello (GR).
TAPPA 5: Maxi tartaruga
Lo scheletro di una tartaruga marina, rinvenuto sui Monti Lessini (VR).
TAPPA 6: Le miniere di Verona
Esemplari di Ferro-Manganese e di Limonite.
TAPPA 7: Un coccodrillo in chiesa
Il cranio di un Coccodrillo del Nilo: una leggenda circonda la storia di questo esemplare che fu portato a Verona da un cavaliere crociato.
TAPPA 8: I denti della balena
Il cranio e la vertebra di una balenottera comune.
Il TAPPA 9: Africa a Verona
Il cranio di un esemplare di Elefante africano di boscaglia, (donato dal Museo dai Padri Comboniani).
TAPPA 10: Resti d’Egitto e prime collezioni veronesi
Alcuni resti provenienti dall’Egitto, un Basilisco, un fossile di Bolca, probabile esemplare proveniente dalla collezione Calzolari, e modellini in scala 1:5 che ricostruiscono alcune sale dei primi collezionisti veronesi.
TAPPA 11: Celacanto: “Chi l’ha visto?”
Un esemplare di Celacanto dalla caratteristica pigmentazione azzurro splendente: questo pesce, che si credeva estinto, fu pescato nel 1938 nelle acque del sud Africa.
TAPPA 12: La casa infestata
Gli insetti che possono infestare le nostre case, suddivisi in tre categorie: innocui, dannosi e utili per l’uomo.
GUENDALINA RIGHETTI
Nasce a Negrar nel 1984 ed è da sempre disabile motoria
Nel 2011 si laurea in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi dal titolo “Un parco per tutti (Accessibilità e fruibilità)”. Un lavoro che nasce dal tirocinio formativo svolto da Guendalina Righetti presso il Parco delle Energie Rinnovabili “Fenice” (PD).
Nell’elaborato viene sviluppata un’ipotesi di percorso, accessibile e fruibile a persone con disabilità motoria e visiva, che potrebbe essere realizzato nella zona golenale del Parco stesso.
Su richiesta, è possibile ricevere la tesi in formato pdf per conoscere tutti gli aspetti di questo progetto (segnaletica, pannelli illustrativi su flora e fauna, ecc.).
Da allora, Guendalina unisce la sua passione per le Scienze Naturali con il suo impegno a favore delle disabilità, analizzando e progettando percorsi per disabili all’interno di aree naturali e di percorsi museali. È consulente di strutture pubbliche e private sia a titolo personale sia all’interno dell’Associazione Magy’s, di cui è fondatrice nel 2014.
Dal 2012 collabora con il prof. Marco Tonon, ex docente a contratto di Museotecnica e Museologia Naturalistica presso l’Università degli Studi di Padova. Il sodalizio trova oggi piena realizzazione con l’adesione del professor Marco Tonon a Magy’s.
Dal 2012 al 2014 ha svolto un tirocinio presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Un’esperienza di fondamentale importanza, dalla quale è scaturito il progetto “SEGUI FOSSY. Percorso accessibile e fruibile da tutti tra emozioni e curiosità”. L’incontro con la professionalità e sensibilità di Angelo Brugnoli ha ulteriormente rafforzato Guendalina Righetti nella sua vision e ampliato la propria rete di contatti.
Dal 2014 è consulente per il Parco Natura Viva di Bussolengo (VR), parco faunistico membro di UIZA (Unione Italiana Giardini Zoologici e Acquari), EAZA (European Association of Zoos and Aquaria) e WAZA (World Association of Zoos and Aquariums).
MAGY’S www.magys.it
L’Associazione MAGY’S – Vivere l’emozione degli spazi in autonomia, nasce nel 2014 dalla fusione delle esperienze di un gruppo interdisciplinare di studio, ricerca e consulenza per l’accessibilità fisica e culturale alle strutture e agli spazi naturali.
Il Gruppo è formato da cinque professionisti:
Guendalina Righetti, prima promotrice di Magy’s, laureata in Scienze Naturali, disabile motoria, progettista dell’accessibilità e fruibilità di percorsi museali e aree naturali;
Marco Tonon, giardiniere di percorsi museali;
Giancarla Albertoli, psicologa e psicoterapeuta;
Anna Checchinato, pedagogista;
Susanna Brugnoli, visual designer.
Mission di Magy’s è il riconoscimento di barriere sia architettoniche che culturali al fine di rendere gli spazi museali e naturali accessibili a tutti grazie allo studio e la progettazione di interventi concreti.
Grande attenzione viene riservata a concetti quali Autonomia e Sicurezza che permettono di godere delle visite in modo più completo, gestendo personalmente tempistiche e approfondimenti delle diverse sezioni e aree. Ausili informatici, strumenti compensativi e tecnologici vengono proposti da Magy’s per consentire a persone diversamente abili la fruizione dei percorsi senza la necessità di un accompagnatore, il tutto favorito da un approcio interdisciplinare.
Il valore fondamentale nell’attività di Magy’s è rappresentato dalla Persona, posta al centro di ogni progetto. Rilevante diviene dunque l’aspetto emotivo, così che ogni esperienza culturale diventi significativa e unica.
Progettare per le persone diversamente abili si traduce in un vantaggio per tutti: l’analisi preventiva dei molteplici pubblici di riferimento e la successiva progettazione garantiscono maggiori accessibilità e fruibilità, offrendo migliore comunicazione a beneficio della partecipazione e della comprensione di chiunque.
Il progetto di Guendalina Righetti migliora la complessiva accessibilità del museo Civico di Storia Naturale.
E’ stato presentato ieri a Palazzo Barbieri dalla consigliera incaricata alla Cultura Antonia Pavesi, insieme all’assessore ai Servizi sociali Anna Leso, il progetto Segui Fossy – percorso accessibile e fruibile da tutti tra emozioni e curiosità promosso dal Comune di Verona all’interno del museo Civico di Storia Naturale. Presenti il responsabile dei Servizi del museo Civico di Storia Naturale Angelo Brugnoli e Guendalina Righetti, disabile motoria, tirocinante del museo dal 2012 al 2014 ed ideatrice del progetto.
«Un importante progetto di accessibilità ed attenzione all’altro – spiega Pavesi – che nasce all’interno dell’esperienza di tirocinio effettuata da Guendalina Righetti e propone un percorso espositivo studiato per visitatori con disabilità motorie, ma fruibile da chiunque, ed una guida informativa cartacea che permette di effettuare in autonomia la visita completa del museo. Il simbolo del progetto è un pesciolino stilizzato denominato “Fossy” – conclude la consigliera – che accompagna il visitatore lungo il percorso di 12 tappe che si snodano all’interno delle sale espositive».
«La liberta di movimento e di partecipazione sociale – dichiara Leso – è una ricchezza straordinaria, spesso da noi dimenticata, che dovrebbe essere riconosciuta e raggiungibile da tutti. Un obbiettivo che prende forma nel progetto di Guendalina Righetti e che trasforma, attraverso il suo punto di vista, la complessiva accessibilità del museo Civico di Storia Naturale. Per la sua realizzazione – precisa l’assessore – sono stati infatti proposti interventi per il superamento degli ostacoli strutturali, al fine di permettere a tutti una visita in sicurezza».
Per la realizzazione del progetto l’ideatrice, in collaborazione con il responsabile Brugnoli, ha creato pagine web per fornire informazioni utili ai visitatori; versione pdf della guida cartacea, con indicazioni fotografiche e cartine stradali per i parcheggi riservati e per gli spostamenti con i mezzi pubblici e privati; pannello mobile illustrativo del percorso installato nel cavedio centrale del museo; segnaletica che accompagna il visitatore tra i piani e le sale del museo. Inoltre, con le informazioni sull’esposizione, sono fornite al visitatore indicazioni sui periodi migliori in cui recarsi al museo ed il tempo previsto per la visita (circa 1ora e 30 minuti). Nella sala di Bolca un’immagine applicata sul pavimento ricrea quello che doveva essere l’ambiente naturale antico. Ogni reperto delle 12 tappe segnalate da “Fossy” è illustrato in una scheda che fornisce al visitatore informazioni e ne evidenzia alcuni aspetti.
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