Romeo e Giulietta chiude il Festival Shakespeariano
Teatro Romano di Verona
19-23 luglio 2016, ore 21.15
Khora.teatro e TEATRO STABILE D’ABRUZZO
ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare
con Lucia Lavia, Antonio Folletto e con Alessandro Preziosi nel ruolo di Mercuzio
regia di Andrea Baracco
Il terzo spettacolo shakespeariano è una delle tragedie d’amore più note a livello universale che Verona non poteva non rappresentare in un anno celebrativo come questo. La regia è di Andrea Baracco, esponente di una generazione di registi che si sta imponendo con particolare interesse all’attenzione della critica e del pubblico. Lo spettacolo ha per protagonisti Lucia Lavia (Giulietta), Antonio Folletto (Romeo) e Alessandro Preziosi nella parte di Mercuzio.
LUCIA LAVIA (1992) – Conseguita la maturità classica, nel 2010 debutta nel Malato immaginario di Molière. Nel 2011 al Festival Shakespeariano di Verona è protagonista, nel ruolo di Desdemona accanto a Franco Branciaroli, dell’Otello firmato da Nanni Garella. Nel 2012, sempre a fianco di Branciaroli, interpreta Ifigenia in Aulide di Mircea Eliade. Nella stagione 2012-2013 è Palma in Tutto per bene di Luigi Pirandello e in quella successiva è tra gli interpreti di Celestina, laggiù vicino alle concerie in riva al fiume, spettacolo diretto da Luca Ronconi. Nella stagione 2014-2015 è la Figliastra nei Sei personaggi in cerca d’autore con la regia di Gabriele Lavia. Nella stagione 2015-2016 è tra gli interpreti di Vita di Galileo di Bertolt Brecht ed è Luise Miller in Intrigo e amore di Friedrich Schiller.
ANTONIO FOLLETTO (1988) – Ha esordito otto anni fa in una pièce su Massimo Troisi ed è il camorrista nell’attesissima nuova serie Gomorra 2 (targata Sky e ispirata al romanzo di Roberto Saviano) in onda in maggio. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, Folletto ha al suo attivo otto spettacoli teatrali, sei fiction televisive e diversi film. Tra questi, L’attesa (2015) di Piero Messina accanto a Juliette Binoche, il film tv Sotto copertura di Giulio Manfredonia e Limbo di Lucio Pellegrini. E dopo Gomorra 2 di Stefano Sollima, lo attende la nuova serie Rai I bastardi di Pizzofalcone con la regia di Carlo Carlei.
ALESSANDRO PREZIOSI (1973) – Dopo la laurea in Giurisprudenza, frequenta l’Accademia dei Filodrammatici di Milano dove viene notato dal regista Antonio Calenda che gli affida il ruolo di Laerte in Amleto. Divenuto popolarissimo con la serie televisiva Elisa di Rivombrosa, interpreta Edmund nel Re Lear firmato da Calenda, ed è protagonista di tanti allestimenti teatrali di successo: tra questi, Amleto, Cyrano de Bergerac e Don Giovanni, di questi ultimi due anche regista. Una decina i film interpretati e numerosi gli allestimenti teatrali che l’hanno visto nel ruolo di produttore.
Galleria fotografica della prova generale
ESTATE TEATRALE. Presentata in municipio la tragedia di Shakespeare che debutta stasera al Teatro Romano, con la regia di Andrea Baracco
Romeo e Giulietta, dramma moderno
Simone Azzoni
Protagonisti Antonio Folletto e Lucia Lavia (in platea ci sarà papà Gabriele) e Alessandro Preziosi come Mercuzio. «Il conflitto per il potere uccide l’amore»
martedì 19 luglio 2016 SPETTACOLI, pagina 51
Il Romeo e Giulietta diretto da Andrea Baracco e in scena fino al 23 luglio termina il cartellone della prosa. E la chiusura, ha esordito in conferenza stampa di presentazione il consigliere delegato alla Cultura Antonia Pavesi, «è affidata ad un dramma che ha dato molto alla città: conosciuto certo, ma era necessario farlo in modo più profondo». «Il progetto era creare un percorso», ha spiegato il direttore artistico Gianpaolo Savorelli, «iniziare con il dramma storico, portare una commedia e concludere con la tragedia». Arrivano poi i numeri e gli aneddoti: «Il Festival è iniziato con questo titolo nel 1948. Allora la traduzione fu di Quasimodo e quest’anno utilizziamo la stessa per la dodicesima edizione che passa sul palco del Romano. Una quarantina d’anni fa il Romeo era interpretato da Gabriele Lavia che oggi guarderà dalla platea la figlia Lucia che sarà Giulietta». «Voglio far sapere che ci sarà anche mia nonna in sala», irrompe Antonio Folletto nei panni di uno scatenato Romeo. «Questo è uno spettacolo corale», racconta il giovane attore reduce dalla serie TV Gomorra, «in esso sono i rapporti la cosa più importante, sono quelli che alla fine aiutano a creare il personaggio, è ciò che viene fuori dalle relazioni e i compagni di scena ciò che conta». Con lui c’è appunto Lucia Lavia che ha detto: «Giulietta è complessa e profonda, personalmente non la finisco di scoprire. Ogni giorno, durante le prove, scopro cose nuove e non l’agguanto mai. Ed il bello è avere una continua ricerca del personaggio. Giulietta fa un percorso: parte con l’essere una bambina ed arriva ad essere una donna e in questo percorso perde la spensieratezza e la giovinezza».Nei panni di Mercuzio c’è un sornione Alessandro Preziosi che ritorna al Romano dopo l’Amleto. «Questa versione ci restituisce una lettura energica, fisica che arriva sia ai cultori sia a chi si avvicina al testo per la prima volta. Oggi vedevo in città valanghe di turisti stranieri, l’obbiettivo sarebbe che in 5 giorni lo spettacolo avesse una tale forza che anche chi non comprende l’italiano potesse venire a vederlo». Perché la versione costruita da Andrea Baracco sarà quella di una tragedia romantica ma anche tragedia borghese e generazionale. «Abbiamo cercato di lavorare su una coralità di personaggi», ha detto il regista, «la grandezza del testo è che anche i personaggi principali non esisterebbero se non ci fossero gli altri. Noi abbiamo raccontato l’amore, il vettore che attraversa il testo. Tutti i personaggi sono innamorati». E poi quella frase di Harold Bloom che ritorna: «Romeo e Giulietta è una tragedia che nasce per la supremazia della città tra due famiglie».La piazza dunque e i palazzi in scena perché «abbiamo deciso di creare una situazione simile ad una istallazione. Il luogo è sempre lo stesso, le due case dei Montecchi e dei Capuleti», continua il regista, «Poi c’è la piazza con i conflitti dei personaggi». Sarà classica o contemporanea la rilettura? «Gli abiti sono contemporanei e quindi senza una connotazione d’epoca. Io intendo il classico come qualcosa che si confronta con la contemporaneità. Classico è qualcosa che dura nel tempo e quindi ciò che dura nel tempo va usato. Abbiamo cercato di capire se Romeo e Giulietta può raccontare il contemporaneo». Il lavoro prodotto da Khora Teatro e dallo Stabile d’Abruzzo sarà poi in tournée alla Pergola di Firenze e all’Eliseo di Roma.
QUESTA SERA ALLE 21,15 debutta, in prima nazionale, la celebre tragedia «Romeo e Giulietta» (in replica il 20-21-22-23 luglio alla stessa ora), diretta da Andrea Baracco. Lo spettacolo, prodotto da Khora.teatro in collaborazione conl’Estate Teatrale Veronese e con il Teatro Stabile d’Abruzzo, avrà per protagonisti Lucia Lavia (Giulietta), Antonio Folletto (Romeo) e Alessandro Preziosi nella parte di Mercuzio. Gli altri interpreti sono Gabriele Portoghese (frate Lorenzo), Elisa De Eusanio (Balia), Dario Iubatti (Benvolio), Mauro Conte (Paride), Laurence Mazzoni (Tebaldo), Giacomo Vezzani (Principe), Woody Neri (Padre Capuleti), Roberta Zanardo (Madre Capuleti), Roberto Manzi (Padre Montecchi) e Alessia Pellegrino (Madre Montecchi).La scenografia è di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Irene Monti, le luci di Pietro Sperduti, mentre le musiche sono di Giacomo Vezzani.La tragedia data 1597 ed ebbe da subito un grande successo. La fonte di Shakespeare fu sicuramente Arthur Brooke, autore che lo aveva ispirato anche per «I due gentiluomini di Verona» e nel prologo (in forma di sonetto) c’è sintetizzata tutta la storia.