Rilancio dell’arte nera – Nuovo laboratorio tipografico tra passato e futuro
Giovedì 7 maggio 2015 – Inaugurazione
Cooperativa S. Giovanni Calabria
LABORATORIO TIPOGRAFICO PER IL RILANCIO DELL’ARTE NERA
L’iniziativa nasce grazie a un joint project con l’Università di Verona in partnership con la start-up veronese Lino’s Type e con Verona Innovazione, che si sono aggiudicate il concorso nazionale indetto dalla Fondazione Telecom Italia sulla valorizzazione dei beni invisibili e il recupero delle tradizioni artigianali attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
L’obbiettivo è rivitalizzare la stampa a caratteri mobili, storica eccellenza del territorio veronese, anche grazie ai processi digitali, per creare occasioni di integrazione sociale, di lavoro, di formazione, cultura e nuova imprenditorialità.
La presentazione del progetto è in programma giovedì 7 maggio alle ore 18.30 nella sede della Cooperativa S. Giovanni Calabria (Via Gardesane 212 a Verona, zona Bassona)
Il nuovo affascinante laboratorio tipografico è perfettamente accessibile a chi si muove in sedia a rotelle, a piano terra senza scalini o altre barriere architettoniche.
L’introduzione di Francesco Benedetti
La presentazione di Daniela Brunelli
Galleria fotografica dell’inaugurazione
A tutti gli invitati è stata regalata la stampa a torchio in tiratura limitata di un estratto della poesia “Ode alla tipografia” di Pablo Neruda:
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LA FONDAZIONE TELECOM SCEGLIE UN PROGETTO VERONESE
PER RILANCIARE UN BENE INVISIBILE: L’ARTE DELLA TIPOGRAFIA
Recuperare la stampa a caratteri mobili per legare tradizioni artigiane e nuove tecnologie: un’eccellenza del territorio si rinnova per creare lavoro, formazione, cultura, attività sociali
Capofila dell’iniziativa è la Cooperativa sociale Centro di lavoro San Giovanni Calabria, in joint project con l’Università di Verona e la partnership di Verona Innovazione. Il concept e il supporto strategico è della start-up veronese Lino’s Type, giovane start-up creata da un gruppo di imprenditori veronesi già attivi nell’ambito del web, delle nuove tecnologie, del marketing e della strategia aziendale per legare professionalità innovative e manifattura artigianale
L’obbiettivo è rivitalizzare la stampa a caratteri mobili, storica eccellenza del territorio veronese, anche grazie ai processi digitali, per creare occasioni di integrazione sociale, di lavoro, di formazione, cultura e nuova imprenditorialità.
Un progetto innovativo che rilancia le tradizioni della tipografia veronese, l’“arte nera” che vanta solide radici già nel Quattrocento, fin dall’adozione della stampa a caratteri mobili, e ha generato realtà artigianali e industriali d’eccellenza. Verona è un distretto di valore internazionale che però sta soffrendo la crisi globale e la concorrenza internazionale, al punto che ogni anno sul territorio vanno perdute decine di imprese.
L’iniziativa, che unisce le abilità degli antichi mestieri alle più recenti applicazioni della tecnologia digitale e ai nuovi modelli di business, è stata scelta da Fondazione Telecom Italia con altri sette progetti su ben 478 idee presentate..
Il progetto, che si svilupperà lungo un arco di 18 mesi, potrà contare su un ingente investimento per dare vita a impresa, lavoro, cultura e solidarietà. L’obiettivo finale è la creazione di un nuovo modello di progettazione e di distribuzione dei servizi tipografici tradizionali, in grado di riattivare il settore e di confrontarsi con un mercato globale sempre più competitivo
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ARTIGIANI E INNOVAZIONE. Progetto in joint project con l’Università
L’antica arte del torchio rivive grazie al digitale
Francesca Lorandi
Domani l’inaugurazione del nuovo centro tipografico alla Cooperativa don Calabria
Un torchio Albion della metà dell’Ottocento come simbolo di una tradizione artigianale del territorio, l’arte nera, che torna a rivivere grazie ai processi digitali e ai nuovi modelli di business. Ruota intorno a questo antico strumento il nuovo centro tipografico che domani verrà inaugurato alla Cooperativa San Giovanni Calabria: si tratta di un laboratorio che fa parte di un ampio progetto, in joint project con l’Università di Verona, proprietaria del torchio, in partnership con Verona Innovazione e con il supporto strategico e operativo fornito dalla start-up Lino’sType.
In questo laboratorio docenti e studenti dell’ateneo potranno fare ricerca e formazione, approfondendo i segreti dell’arte tipografica. Ma lo spazio sarà anche il cuore del progetto «Il digitale per rilanciare l’arte nera» volto a generare impresa, lavoro, cultura e solidarietà.
L’obiettivo finale è la creazione di un nuovo modello di progettazione e di distribuzione dei servizi tipografici tradizionali, in grado di riattivare il settore, rendendolo in grado di confrontarsi con un mercato globale sempre più competitivo. Si parte da un presupposto: «Verona è stata una capitale dell’artigianato tipografico, ma le attività stanno chiudendo al ritmo di venti all’anno perché non sono state in grado di adeguarsi al mercato globale», spiega Tommaso Cinti di Lino’s Type, project manager, «vogliamo quindi ripensare il mestiere, al fine di usare questi strumenti secondo il gusto moderno».
Questo significa anche passare attraverso le nuove tecnologie: torchio e attrezzature storiche saranno usate con cliché e caratteri mobili prodotti da stampanti 3d e «laser cutter», semplificando l’utilizzo e riducendo pure i costi. Attraverso new media ed eventi verrà sensibilizzato il pubblico, che potrà comporre e richiedere stampe in rilievo via web o app, dando lavoro a giovani grafici e alle tipografie artigiane locali. E qui entra in gioco Verona Innovazione, grazie alla quale verranno coinvolti 480 aspiranti e imprese già attive.
Ci sarà anche un risvolto sociale, perché grazie alla Cooperativa San Giovanni Calabria, presieduta da Francesco Bendetti, saranno avviate al lavoro le persone diversamente abili o socialmente svantaggiate, alle quali verranno affidate alcune lavorazioni. Il progetto è stato premiato da Fondazione Telecom Italia, che ha lanciato il bando «Beni invisibili: luoghi e maestria delle tradizioni artigianali», per sostenere con un investimento di 1,5 milioni di euro otto progetti (su 478 idee presentate), volti alla conservazione e al recupero di un patrimonio culturale sconosciuto, per rivitalizzare lavori e territori.
La Fondazione ha premiato il progetto veronese con 200mila euro, necessari per raggiungere nei prossimi diciotto mesi questi diversi obiettivi.