Ricordo della nipote Eleonora Ferrari
Cara la mia zietta, fin da piccola passavo giornate intere a casa tua a giocare e per anni abbiamo pranzato insieme tutti i giorni con il nostro imperdibile beautiful e le ore passate a insegnarmi che cosa fossero i siti web come crearli e come usare photoshop tra qualche mia ruota e spaccata… tra i duemila set fotografici improvvisati in giardino e le creazioni di orecchini con le perline che tanto ti piacevano a quel tempo… eravamo legate come non mai… poi sono cresciuta e tu sei andata a vivere in centro e ci siamo allontanate ma ho sempre avuto un posticino speciale per te… come anche tu per me.. quando mi hanno dato la notizia che tu stavi male il mondo mi è crollato addosso e ho lasciato tutto per correre da te perché sapevo che avevi bisogno di me… i mesi a seguire sono stati impegnativi… i medici non ci avevano dato grandi prospettive… ma noi ce li siamo vissuti al massimo delle nostre possibilità… mangiando ogni giorno in un ristorante diverso e svaligiando i negozi con il nostro shopping compulsivo… ma tra tutti il momento che preferivo era la sera… quando a casa c’eravamo solo io e te ed è stato in quei momenti che ci siamo messe a nudo l’una davanti all’altra… quanto abbiamo riso… fino a notte fonda a chiacchierare e guardare film mangiando popcorn sul divano.. ma ci sono state anche sere in cui abbiamo pianto… pianto tanto… perché la vita fin da Giovane è stata ingiusta dura e crudele con te… ma tutti gli ostacoli che hai incontrato lungo il tuo cammino lì hai sempre superati con un gran sorriso tanta positività e grande forza… purtroppo alcuni ostacoli non si possono superare… si possono combattere con tutte le forze e sfidarli con quel sorriso che tu sbattevi in faccia alla vita ogni giorno… ma non sempre è abbastanza… abbiamo lottato tutti insieme fino alla fine. Ti ho sempre vista come una grande donna… con una grande cultura e intelligenza ma soprattutto un grande cuore sempre pronta ad aiutare gli altri… ma prima di tutto tu hai sempre creduto in me e in tutte le persone a cui volevi bene… questa primavera ci siamo prese un anello uguale con una stella… il simbolo del nostro “terzo dito” verso questa vita che ti ha sempre ostacolata… ed è per questo che ogni tanto semplicemente con uno sguardo complice partiva in coro un “stellina” che solo noi capivamo.. sono onorata che tu abbia chiesto a me di continuare il tuo prezioso progetto DisMappa… nulla sarà più come prima senza di te ma meriti che questa iniziativa continui perchè è stata una grande battaglia che hai combattuto e ora noi dobbiamo continuare a combattere perchè come dicevi tu “accessibile è meglio”.
Brilla anche lassù come facevi qui con noi.
Mi mancherai tanto.
Ti voglio bene la tua amata nipotina.