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Reading a Verona dell’ultimo romanzo di Paolo Giordano


In occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo Il corpo umano (Mondadori), Paolo Giordano incontra i lettori in un reading musicale insieme a Plus (Minus&Plus).

Il reading si svolge domani, 20 novembre, alle ore 18.00, presso la sede del CTG, via Santa Maria in Chiavica 7, entrata libera.

E` un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L’ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent’anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, l’autore de La solitudine dei numeri primi (Premio Strega e Premio Campiello opera prima 2008, due milioni di copie vendute), delinea con precisione i contorni delle “nuove guerre”. E nel farlo, ci svela l’esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.

Paolo Giordano è lo scrittore del best seller La solitudine dei numeri primi. Paolo Giordano è stato tradotto in tutto il mondo, ha acquisito consensi e il cinema invece ha acquisito i diritti per il suo primo romanzo. La solitudine dei numeri primi è diventato un film. Un bel film. Un film forse sottovalutato, ma molto bello.

Paolo Giordano torna nelle librerie con il suo nuovo e attesissimo romanzo Il corpo umano, dopo 5 anni di silenzio. Edito Mondadori, il nuovo romanzo è la metafora della guerra in tutte le sue possibili incarnazioni, quella che si combatte sul campo, in famiglia o contro se stessi. La descrizione perfetta del disorientamento alla soglia dei 30 anni.

Questa la descrizione dello stesso autore:

“Nel dicembre del 2010 ho intrapreso un viaggio in Afghanistan insieme ai militari italiani, con l’idea di scriverne un breve reportage. Per pura coincidenza, o per destino, ho raggiunto un avamposto ancora poco esplorato dai civili a sud del Paese, nel distretto del Gulistan, al centro di un deserto circondato da montagne. Alla fob “Ice” – questo il nome dell’avamposto – ho incontrato ragazzi della mia età. Mi sono accorto che, se è vero che ogni generazione ha la sua guerra, il conflitto in Afghanistan appartiene alla mia. Ho immaginato me stesso al posto dei soldati, in quel contesto paradossale, e al ritorno ho iniziato a scrivere “Il corpo umano”. L’energia delle suggestioni che avevo ricevuto in appena dieci giorni trascorsi laggiù si è rivelata più forte di ogni paura o riluttanza e mi ha trascinato fino al termine, un anno e mezzo dopo. Il risultato è un romanzo di guerra, anzi, un romanzo sulla guerra, nelle sue molteplici incarnazioni: la guerra propriamente detta, quella dell’Afghanistan; la guerra dei rapporti intimi, affettivi e famigliari; e la guerra, invisibile e pericolosissima, contro se stessi. I molti personaggi della storia sono ognuno alle prese con il doloroso passaggio fra l’essere giovani e il ritrovarsi d’un tratto adulti, cambiati, con responsabilità che ancora non vorrebbero o non sono pronti ad assumere”.

 

 

Paolo Giordano (scrittore)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Paolo Giordano (Torino, 19 dicembre 1982) è uno scrittore italiano.[1]

Nel 2008 ha vinto il Premio Strega con il suo primo romanzo, La solitudine dei numeri primi.

Biografia

Paolo Giordano vive a Torino. Il padre Bruno è un ginecologo, la madre Iside è un’insegnante d’inglese; ha una sorella maggiore, Cecilia, di tre anni più grande.[4]

Nel 2001 si è diplomato con 100/100 al liceo scientifico statale “Gino Segré” di Torino; dopo aver conseguito con lode, nell’anno accademico 2005-2006, la laurea specialistica in fisica delle interazioni fondamentali presso l’Università degli studi di Torino, con una tesi premiata fra le migliori, ha vinto una borsa di studio per frequentare il corso di dottorato di ricerca in fisica delle particelle, presso la Scuola di dottorato in Scienza e alta tecnologia del medesimo ateneo. In un progetto co-finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sta studiando le proprietà del quark bottom, in particolare il decadimento inclusivo del mesone B nel canale semileptonico e radiativo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica teorica nel 2010.

È autore del romanzo La solitudine dei numeri primi, edito da Arnoldo Mondadori Editore nel gennaio del 2008, che vince nello stesso anno il Premio Campiello Opera Prima, il Premio Fiesole Narrativa Under 40, il Premio Strega e il Premio letterario Merck Serono; a 26 anni è il più giovane scrittore ad aver vinto lo Strega. Secondo TuttolibriLa solitudine dei numeri primi è il libro più venduto in Italia nel 2008, con più di un milione di copie acquistate.

È un libro “stimolante e inquietante che fa riflettere sul disagio di settori del mondo giovanile, simbolicamente rappresentato dai numeri primi, cioè come i protagonisti, strettamente uniti eppure invincibilmente divisi”. Secondo l’autore, Mattia e Alice, i protagonisti del romanzo, “estremamente rappresentativi di un certo mondo giovanile della borghesia, della borghesia opulenta, che garantisce agiatezza ai propri figli lasciandoli nella più assoluta solitudine spesso abbandonati a se stessi”, sono due numeri primi gemelli, cioè separati da un unico numero pari che non permette loro di scontrarsi, nonostante siano così vicini. Tale idea di fondo de La solitudine dei numeri primi è nata durante la fase di scrittura (durata nove mesi); Giordano, infatti, non era a conoscenza dell’esistenza di questo tipo particolare di numeri primi, ma li ha scoperti consultando Wikipedia.

Il titolo del romanzo fu scelto da Antonio Franchini, editor Mondadori, nell’ottobre del 2007; Giordano lo aveva intitolato in origine Dentro e fuori dall’acqua, che rimane come titolo del quinto capitolo. Per la copertina, è stato usato l’autoscatto di una ventenne olandese di nome Mirjan, pubblicato su deviantART il 14 ottobre 2007; Giordano stesso pone la particolare copertina, che mostra un viso volutamente ambiguo, fra le concause del successo dell’opera, indicando come molte persone, alle presentazioni del libro, abbiano dichiarato di “essere state indotte ad acquistarlo da quello sguardo in copertina”. La dedica del libro (“A Eleonora, perché in silenzio te l’avevo promesso”) è per un’amica dei tempi del liceo.

Il 10 settembre 2010 è uscito nelle sale italiane il film tratto dal romanzo, una coproduzione italiana, francese e tedesca, con il supporto della Film Commission Torino Piemonte, in concorso alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il film, girato fra la fine di agosto del 2009 e il gennaio del 2010, è diretto da Saverio Costanzo, curatore della sceneggiatura assieme a Giordano; nel cast, Alba Rohrwacher nella parte di Alice e Isabella Rossellini.

La solitudine dei numeri primi è stato tradotto in diverse lingue europee e pubblicato nei seguenti paesi:

  • in Francia (La Solitude des Nombres Premiers) da Éditions du Seuil;
  • nei Paesi Bassi (De eenzaamheid van de priemgetallen) da De Bezige Bij;
  • in Portogallo (A Solidão dos Números Primos) da Bertrand;
  • nel Regno Unito (The Solitude of Prime Numbers) da Doubleday;
  • in Spagna, in lingua spagnola (La soledad de los números primos) da Salamandra, in catalano (La solitud dels nombres primers) da Edicions 62, e in basco (Zenbaki lehenen bakardadea) da Alberdania;
  • in Germania (Die Einsamkeit der Primzahlen) da Blessing Verlag;
  • in Russia (Одиночество простых чисел) da Ripol-Classic;
  • in Macedonia (Осаменоста на простите броеви) da Matica.
  • in Brasile (A solidão dos números primos) da Editora Rocco.
  • in Polonia (Samotność liczb pierwszych) da W.A.B.
  • in Israele (בדידותם של המספרים הראשונים) da Keter.
  • in Serbia (Usamljenost prostih brojeva), Dereta
  • in Svezia (Primtalens ensamhet); översättning: Helena Monti (Stockholm, Forum, 2009)
  • in Bulgaria (Самотата на простите числа) da Colibri;
  • in Islanda (Einmana prímtölur) da Bjartur;
  • nella Repubblica Ceca (Osamělost prvočísel) da Euromedia-Odeon;
  • nella Repubblica Slovacca (Osamelosť prvočísiel) da Slovart.
  • in Ungheria (A prímszámok magánya) da Europa.

Giordano ha ricevuto il 9 luglio 2008 il premio Premio letterario Merck Serono nella sezione narrativa e il 23 agosto 2008 il Premio letterario Frignano opera prima. È anche il vincitore della XIV edizione del Premio letterario Alassio Cento libri – Un Autore per l’Europa, che ha ricevuto il 13 settembre 2008, ed è stato tra i finalisti della XVIII edizione del Premio PEN Club Italiano.

Nel 2006-2007, Giordano ha frequentato due corsi esterni della Scuola Holden; qui ha incontrato Raffaella Lops, divenuta successivamente suo editor e agente. Ha una rubrica su Gioia, dove scrive racconti prendendo spunto da una notizia e un numero. Ha pubblicato il racconto La pinna caudale sul numero 41 (gennaio-marzo 2008) della rivista Nuovi Argomenti, in uno speciale dedicato ai «Non ancora trentenni», agli autori nati negli anni ottanta. Il 12 giugno 2008, al VII Festival delle Letterature di Roma, ha presentato il racconto inedito Vitto in the box.

Dopo aver visitato nel 2006 un progetto di Medici Senza Frontiere a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, nel quale l’organizzazione assiste i malati diAIDS e le prostitute del quartiere Masina, ha scritto il racconto Mundele (il bianco), presentato il 16 maggio 2008 a Milano al festival Officina Italia e pubblicato nel novembre del 2008 nell’antologia Mondi al limite. 9 scrittori per Medici Senza Frontiere, curata da MSF per Feltrinelli.

Nella seconda serata del Festival di Sanremo 2009, il 18 febbraio 2009, una sua lettera scritta per l’occasione viene letta dall’attore Alessandro Haber.

Nell’ottobre 2012 Giordano pubblica il nuovo libro:Il corpo umano.

Opere

Romanzi

  • La solitudine dei numeri primi, Mondadori, 2008.
  • “Il corpo umano”, Mondadori, 2012