Prove di regia con Antonio Albanese
Oggi le prove di regia del «Don Pasquale» aperte agli studenti
Teatro Filarmonico aperto agli studenti del triennio delle superiori e agli universitari, oggi alle 17, per le prove di regia del Don Pasquale di Gaetano Donizetti, l’opera che la Fondazione Arena ha scelto per aprire la stagione 2013-´14 dell´opera e del balletto chiamando a svolgere la regia Antonio Albanese, l´attore comico che è anche appassionato di melodramma: i ragazzi potranno seguire gratuitamente la prova e al termine dialogare con Albanese sulla messa in scena di un´opera lirica e sulla figura del regista teatrale.
Don Pasquale inaugurerà la stagione della Fondazione Arena, come da tradizione, la sera del 13 dicembre, andando in scena alle 20,30. Il titolo donizettiano, con un nuovo allestimento, viene proposto dopo 15 anni di assenza dalle scene scaligere. Ed è la prima volta che Albanese si cimenta come regista per la Fondazione Arena. Le scene sono di Leila Fteita e i costumi di Elisabetta Gabbioneta. L´orchestra e il coro areniani saranno diretti dal maestro Omer Meir Wellber. Le repliche sono previste nelle domeniche 15 e 22 dicembre alle 15.30 e martedì 17 e giovedì 19 dicembre alle 20.
«I protagonisti del Don Pasquale – ha spiegato Albanese – attingono dalla tradizione popolare: maschere immerse in una trama antica e ben rodata ma capaci di elevarsi al rango di archetipi, quanto mai riconoscibili per la loro attualità». Albanese propone una lettura molto attuale del dramma composto da Donizetti alla fine del 1842: «Maturo e con grande senso dell’umorismo; un’opera che sa ‹raccontare con sagacia e intensità situazioni che ancora oggi sono attuali».
«La comicità – ha concluso Albanese – è strumento per svelare verità profonde, altrimenti drammatiche». Per questo titolo di apertura della nuova stagione la Fondazione areniana presenta un cast d’eccezione. Nel ruolo di Don Pasquale si alterneranno Simone Alaimo e Omar Montanari; come ‘Dottor Malatestà per la prima volta con l’Arena di Verona Mario Cassi e Vittorio Prato, nei panni di ‘Ernestò Francesco Demuro ed Edgardo Rocha, debuttante sul palco scaligero, nell’amata ‘Norina’ Irina Lungu e Barbara Bargnesi. La produzione vede impegnati orchestra, coro e tecnici dell’Arena di Verona. In calendario quattro repliche. La fondazione Arena dedica questo allestimento al ricordo di Alida Ferrarini, apprezzato soprano veronese scomparso lo scorso giugno.
Libretto opera Don Pasquale in pdf
Don Pasquale
Don Pasquale | |
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Lingua originale | italiana |
Genere | Opera buffa |
Musica | Gaetano Donizetti |
Libretto | Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti (libretto online) |
Fonti letterarie | Angelo Anelli, Ser Marcantonio, libretto per Stefano Pavesi (1808) |
Atti | tre (cinque quadri) |
Epoca di composizione | novembre-dicembre 1842 |
Prima rappr. | 3 gennaio 1843 |
Teatro | Théâtre-Italien, Parigi |
Personaggi | |
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Autografo | Archivio Ricordi, Milano |
Don Pasquale è un’opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti.
Il libretto, firmato da Michele Accursi, è in realtà opera dello stesso Donizetti e di Giovanni Ruffini ed è ricalcato sul dramma giocosodi Angelo Anelli Ser Marcantonio, musicato da Stefano Pavesi nel 1810.
La prima rappresentazione dell’opera ebbe luogo al Théâtre-Italien di Parigi il 3 gennaio 1843 con un cast d’eccezione formato daGiulia Grisi (Norina), Luigi Lablache (Don Pasquale), Antonio Tamburini (Malatesta), Mario (Ernesto) e Federico Lablache (notaio).[1][2]
Genesi
Donizetti, ormai giunto al culmine della celebrità (aveva già composto le sue opere più famose, tra cui Anna Bolena, L’elisir d’amore,Lucia di Lammermoor, La Favorita e La figlia del reggimento), decise di comporre il Don Pasquale dopo la lettura casuale del vecchio libretto di Angelo Anelli. La storia vuole che l’opera sia stata composta in soli undici giorni[3], ma è probabile che in questo periodo siano state composte “solo” le linee vocali e che l’orchestrazione abbia invece richiesto altro tempo.
Trama
L’azione si svolge a Roma, agli inizi dell’Ottocento.
Atto Primo
Don Pasquale è un anziano e ricco settantenne che è adirato con il nipote Ernesto, futuro erede delle sue fortune, perché questi rifiuta di sposare una ricca e nobile zitella come lo zio vorrebbe. Ernesto è invece innamorato di Norina, una vedova giovane e carina ma di modeste condizioni. Lo zio decide allora di diseredarlo sposandosi egli stesso e a tal scopo ha chiesto al dottor Malatesta di trovargli una moglie adeguata. Questi però, amico di Ernesto, ordisce un piano per aiutare i due giovani. Pertanto il dottore propone a Don Pasquale di sposare sua sorella Sofronia, donzella bella e pura e appena uscita dal convento. Don Pasquale accetta esultante e, per cominciare, scaccia di casa il nipote Ernesto. Ma il dottor Malatesta chiede a Norina di impersonare Sofronia, per organizzare un finto matrimonio e dopo le nozze ridurre alla disperazione Don Pasquale. Ernesto però non è a conoscenza del piano del dottor Malatesta.
Atto Secondo
Ernesto, saputo del matrimonio, si dispera e decide di partire per terre lontane ed esce affranto. Don Pasquale riceve la visita del dottor Malatesta e della finta Sofronia, che è Norina velata; egli si invaghisce subito della bella ragazza e vuole immediatamente concordare il matrimonio. Alla presenza di Carlo, cugino di Malatesta e finto notaio, Don Pasquale firma un contratto di nozze con il quale dona alla ragazza la metà dei suoi beni. Appena firmato il contratto, Norina muta immediatamente contegno, diventando arrogante e impertinente. In più comanda e spadroneggia per la casa e si dà a spese folli: raddoppia il salario alla servitù, ordina nuove carrozze e nuovi cavalli, progetta grandi feste, fa chiamare sarti e gioiellieri ma soprattutto disdegna le affettuose attenzioni del marito.
Atto Terzo
Don Pasquale è in preda allo sconforto per le ingenti spese che la moglie gli procura e i continui cambiamenti per la casa. Esasperato proibisce alla moglie di andare a teatro quella sera ma si busca come risposta un sonoro ceffone. Inoltre Norina gli fa credere di avere anche un amante. Disperato egli chiede aiuto a Malatesta, il quale però mette subito al corrente Ernesto del piano in corso e gli chiede di far la parte dello spasimante. Ernesto, nascosto nel boschetto del giardino della casa, canta una serenata alla sua bella e poi entrambi cantano un duetto d’amore. Don Pasquale, insieme a Malatesta, esce dal nascondiglio da dove osservava tutta la scena e accusa la finta Sofronia. Ernesto, uscito di nascosto dal bosco ora rientra dal giardino e viene accolto da Don Pasquale che gli annuncia, per far dispetto alla moglie e convincerla ad andarsene, che egli potrà sposare Norina la quale diverrà la nuova padrona di casa. A questo punto però al vecchio viene rivelato l’intrigo ordito ai suoi danni ed egli, infine, ben lieto di essersi liberato della terribile finta moglie, perdona tutti e benedice le nozze fra Ernesto e Norina.
Organico orchestrale
La partitura di Donizetti prevede l’utilizzo di:
- 2 flauti (II. anche ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti
- 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni
- timpani, grancassa e piatti
- archi
Da suonare internamente:
- Tamburello, 2 chitarre
Struttura
- Sinfonia
Atto primo
- Introduzione Son nov’ore… (Don Pasquale, poi Malatesta)
- Bella siccome un angelo, cantabile di Malatesta (poi Recitativo tra Malatesta e Don Pasquale)
- Ah, un foco insolito, cantabile di Don Pasquale
- Recitativo Son rinato… (Don Pasquale, poi Ernesto)
- Sogno soave e casto, cantabile di Ernesto
- Mi fa il destin mendico, duetto tra Don Pasquale ed Ernesto
- Quel guardo il cavaliere… Sa anch’io la virtù magica, cavatina di Norina
- Recitativo E il dottor non si vede…
- Pronta io son, duetto tra Norina e Malatesta
Atto secondo
- Povero Ernesto […] Cercherò lontana terra, Se tu sei ben mio felice, recitativo, Aria e Cabaletta, di Ernesto; la cabaletta, anche se molto piacevole e significativa come testo, non sempre viene eseguita;
- Recitativo Quando avrete introdotto… (Don Pasquale, poi Malatesta e Norina)
- Sta a vedere, o vecchio matto… Terzetto (Norina, Don Pasquale e Norina)
- Recitativo Non abiate paura (Malatesta, Don Pasquale e Norina)
- È rimasto là impietrato, Riunita immantinente…, Ah, son tradito, beffegiato, Quartetto (Don Pasquale, Norina, Malatesta, Ernesto)
Atto terzo
- I diamanti, presto, presto… Coro di Introduzione (Camarieri, servi)
- Recitativo Ah, vediamo!… (Don Pasquale)
- È finita, Don Pasquale (Norina e Don Pasquale)
- Recitativo Qualche nota di cuffie… (Don Pasquale)
- Che interminabile andirivieni Coro (Servi)
- Questa repentina chiamata… (Malatesta, poi Don Pasquale)
- Cheti, cheti immantinente, duetto tra Malatesta e Don Pasquale
- Com’è gentil la notte a mezzo april!, serenata di Ernesto
- Tornami a dir che m’ami, duettino (definito in partitura notturno) tra Norina ed Ernesto
- Recitativo Eccoli, attenti ben (Don Pasquale, Norina, Malatesta, poi Ernesto)
- La morale in tutto questo… (Norina, Don Pasquale, Malatesta, Ernesto, Coro)
Incisioni discografiche (scelta)[modifica | modifica sorgente]
Anno | Cast (Don Pasquale, Dottor Malatesta, Norina, Ernesto) | Direttore |
---|---|---|
1932 | Enresto Badini, Afro Poli, Adelaide Saraceni, Tito Schipa | Carlo Sabajno |
1952 | Sesto Bruscantini, Mario Borriello, Alda Noni, Cesare Valletti | Mario Rossi |
1964 | Fernando Corena, Tom Krause, Graziella Sciutti, Juan Oncina | István Kertész |
1978 | Donal Gramm, Alan Titus, Beverly Sills, Alfredo Kraus | Sarah Caldwell |
1979 | Evgeny Nesterenko, Bernd Weikl, Lucia Popp, Francisco Araiza | Heinz Wallberg |
1982 | Sesto Bruscantini, Leo Nucci, Mirella Freni, Gösta Winbergh | Riccardo Muti |
1988 | Enzo Dara, Alessandro Corbelli, Luciana Serra, Aldo Bertolo | Bruno Campanella |
1993 | Renato Bruson, Thomas Allen, Eva Mei, Frank Lopardo | Roberto Abbado |