Presentazione decima edizione Art Verona

Il guerriero morente greco, scelto come immagine icona di Artverona (vedi la scheda a destra), si rialza e pare reggersi alla sua immagine speculare: l’arte contemporanea è aperta a ogni interpretazione (Non ci capisco niente, è intitolato l’ultimo saggio sul tema), ma se ci si vuole vedere una volontà di rilancio si è autorizzati dalle parole di Guidalberto di Canossa. È ottimista il vicepresidente di Verona fiere, che da quest’anno gestisce la manifestazione giunta alla decima edizione: «Gli espositori sono passati da 119 a 144. Questo comparto tiene ed è un asset fondamentale per l’Italia. Il mondo dell’arte e della cultura muove il 15,3 per cento del valore aggiunto nazionale, equivalente a 213 miliardi di euro». Di Canossa ricorda anche «il fondo acquisti di 100mila euro, per cui ringraziamo la Fondazione Domus, braccio della Fondazione Cariverona che si occupa d’arte» e ringrazia i promotori della manifestazione, Massimo Simonetti e Danilo Vignati, che nel decennale passano il testimone alla gestione di Verona fiere.
La rassegna si aprirà giovedì 9 ottobre con un convegno moderato da Antonio Calabrò, «Io sono cultura. L’italia della qualità e della bellezza sfida la crisi». Tra i relatori, Domenico Mauriello di Unioncamere, Roberto Zuccato presidente Confindustria Veneto, il senatore Corradino Mineo, Ugo Bacchella presidente della fondazione Fitzcarraldo, Pino Bosazza presidente di Trend Group, Giovanni Bonotto imprenditore tessile (Fabbrica Lenta).
«Un lavoro collettivo che coinvolge Verona», riassume Antonia Pavesi, consigliere delegata alla Cultura del Comune di Verona, «e crea opportunità per tante persone». Perché, solo in fiera, oltre ai padiglioni «sessanta artisti creeranno una “quadreria” contemporanea», anticipa il direttore artistico della manifestazione, Andrea Bruciati. Ma poi ci sono anche i 27 indipendenti e le attività no-profit, tradizione mantenuta di Artverona, e tutte le iniziative correlate che durante la manifestazione, fino al 13 ottobre, ma anche oltre, usciranno dalla fiera per coinvolgere la città. Agli Scavi Scaligeri, nel centro della città antica dove è in vista la stratificazione delle sue epoche storiche, approderà per esempio l’«Archeologia del futuro» nelle foto del palestinese Steve Sabella. «Gli oggetti archeologici che fotografo sono finti», spiega, «le immagini creano un mondo a sè, un viaggio verso il futuro».
Dalla fantarcheologia alla natura, invece, con le opere di creativi contemporanei che saranno esposte al Museo di storia naturale: un dialogo tra i reperti fossili più preziosi al mondo, regno animale e vegetale, e gli artisti d’oggi.
La videoarte dalla Biblioteca Civica di via Cappello, sede dell’Archivio regionale Veneto, si allargherà ad altre sedi in città (vedi qui a destra).
Tra le tante altre iniziative esterne (il programma completo è sul sito www.artverona.it) da segnalare la mostra del cinese Zhu Renmin, pittore e architetto del paesaggio che in Cina ha rifatto quartieri e intere rive fluviali (Palazzo Bernini, corso porta Palio 12, ore 10-18, il 9 ottobre 14-18).