Presentazione de La Bohéme italiana di Emilio Salgari
Sabato 10 maggio 2014 alle ore 11.00 presso la Sala Farinati, la Biblioteca Civica di Verona organizza, in collaborazione con il Premio “Emilio Salgari” di Letteratura Avventurosa, la presentazione del volume La Bohéme italiana di Emilio Salgari a cura di Claudio Gallo e Giuseppe Bonomi. Si tratta del primo e unico romanzo salgariano non d’avventura, nella versione originale recuperata attraverso le bozze di Giuseppe Turcato.
Interverranno, i curatori, Agostino Contò e Roberto Fioraso.
Turcato, il maggiore studioso novecentesco dell’opera salgariana, negli anni Sessanta del secolo scorso ebbe la possibilità di consultare il manoscritto originale della Bohème italiana, confrontandolo puntigliosamente con l’edizione a stampa del 1909 e trascrivendo le varianti su due quaderni di grande formato conservati nei fondi salgariani della Biblioteca Civica di Verona. Da quello straordinario lavoro nasce questa edizione, che riproduce per la prima volta fedelmente l’originale salgariano in tutta la sua potenza immaginativa.
Come racconta Darwin Pastorin nell’introduzione “è per Bemporad che Salgàri scrisse il suo primo e unico romanzo non d’avventura pubblicato nel 1909, La Bohème italiana: un’apparente anomalia nella storia letteraria dello scrittore veronese. Per questo romanzo, infatti, aveva sottoscritto con l’editore fiorentino, nel 1907, un contratto separato, ricevendone in compenso la modesta somma di duecento lire. Assai poco rispetto alle duemilacinquecento lire corrisposte per tutti gli altri lavori. È prova che la Bohème italiana, d’evidente derivazione scapigliata, fu imposta proprio dall’autore che voleva così dimostrare non solo di saper sperimentare nuovi ambiziosi percorsi letterari, ma anche che la sua opera nell’insieme non era estranea alle grandi correnti letterarie del tempo.
Dimenticate pirati e corsari, oceani e giungle, principesse e cinici colonialisti. Mettete da parte Sandokan e il Corsaro Nero. Gli assalti, le sfide finali, le vendette e i tradimenti. Concentratevi, per favore, soltanto sull’autore di tutto questo, su Emilio Salgari, il “padre degli eroi”. Osservatelo mentre, sorridendo, sì sorridendo per la prima volta dopo tanto tempo, comincia a scrivere la sua di storia: un ritorno alla giovinezza veronese, alle notti lunghe con gli amici a discorrere di tutto e niente, a bere vino, a meditare scherzi, a immaginarsi narratore e navigatore”.
Emilio SALGARI | 1862-1911 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nasce a Verona (Italia) il 21 agosto 1862. Esordisce nel 1883 su La Nuova Arena di Verona con il romanzo “La tigre della Malesia”, cui fa seguito il volume “La favorita del Mahdi” pubblicato dall’editore Guigoni, a Milano, nel 1887. Nel 1892 si sposa con l’attrice teatrale Ida Peruzzi, da cui avrà quattro figli. Si trasferisce a Torino dove lavora per l’editore Speirani, pubblicando una trentina titoli tra il 1892 e il 1898. Nel 1897 il re, Umberto I, lo nomina cavaliere della Corona. Nel 1898 si trasferisce a Genova e comincia a lavorare per Antonio Donath. Nonostante il succeso delle sue opere, consistenti in oltre duecento romanzi e numerosi racconti, la sua vita è un inferno: non sa gestirsi economicamente, è oppresso dai debiti e la moglie, impazzita, ha bisogno di cure e assistenza. Lo scrittore disperato e in depressione viene salvato da un primo tentativo di suicidio nel 1910, ma l’anno seguente si dà la morte tagliandosi il ventre e la gola secondo il suicidio rituale dei samurai, lasciando una lettera per i figli e una per gli editori, indicando nella loro avidità la causa della sua morte e chiedendo loro di pagare almeno il suo funerale. Muore in questo modo, neppure cinquantenne, a Torino (Italia) il 25 aprile 1911. Si moltiplicano le edizioni dei suoi libri, dopo la sua scomparsa, a cominciare dalla collane della milanese Casa Editrice Sonzogno. A destra: Emilio Salgari in un’illustrazione di Walter Molino (cliccando: l’illustrazione completa, con lo scrittore ritratto tra i suoi personaggi più famosi). Numerose sono le trasposizioni a fumetti di romanzi e racconti salgariani.
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