Foto Concerto in bronzo per sculture diari di Gino Bogoni; Sbibu, Massimo Totola reading, Guillermo Gonzales al canto armonico, Luca Donini al sassofono, David Cremoni alla chitarra, Maria Giuliana Gardoni danza Teatro Camploy

Premio Giorgio Totola 2015


Teatro Camploy di Verona
2 maggio – 6 giugno 2015

Torna, dal 2 maggio al 6 giugno al teatro Camploy, l’appuntamento con il teatro d’autore contemporaneo italiano del Premio Giorgio Totola. L’evento, organizzato dal Comune in collaborazione con la Compagnia Giorgio Totola, rappresenta l’unica rassegna teatrale in ambito non professionista che porta in scena solo testi della più recente drammaturgia. La 13ª edizione proporrà sei spettacoli, tra i quali cinque in concorso (selezionati tra quasi 50 partecipanti) ed un sesto, fuori concorso, offerto dalla Compagnia teatrale Giorgio Totola.

Il Premio ha l’obiettivo di trovare le eccellenze nell’ambito delle compagnie amatoriali del nostro Paese e al contempo di valorizzare i testi italiani. La giuria, presieduta dal regista, critico teatrale e docente universitario al Dams di Bologna Giuseppe Liotta, è composta dalla moglie di Giorgio Totola, insegnante e presidente della compagnia teatrale a lui intestata Lina Corsini, dal docente universitario e storico del cinema Mario Guidorizzi, dal docente di didattica e pedagogia presso l’Università di Verona Alberto Agosti e dalla funzionaria del Comune di Verona Paola Bonfante.

11 studenti dell’Ateneo veronese saranno i giovani giurati con il compito di assegnare il premio speciale Giuria Giovani, e avranno la possibilità di entrare in contatto con la prosa di recenti autori italiani e di valutare testi attuali.

20150503 Premio Giorgio Totola Verona dismappa

PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Festival nazionale dedicato all’autore italiano contemporaneo, unica rassegna teatrale in ambito non professionista che rappresenta esclusivamente testi della più recente drammaturgia, registrati in Siae dopo l’1.1.1980.

Sabato 2 Maggio, ore 20.45
COMPAGNIA DELLE MUSE di Cremona
GENTE DI FACILI COSTUMI
di NINO MANFREDI e NINO MARINO
Regia di Luciano Sperzaga

Sabato 9 Maggio, ore 20.45
GRUPPO TEATRALE LA BETULLA di Brescia
ALCESTI O LA RECITA DELL’ESILIO
di GIOVANNI RABONI
Regia di Bruno Frusca

Sabato 16 Maggio, ore 20.45
TEATRO C.L.A.E.T. di Ancona
XANAX
di ANGELO LONGONI
Regia di Davide Giovagnetti

Sabato 23 Maggio, ore 20.45
LABORATORIO MINIMO TEATRO di Ascoli Piceno
TRE SULL’ALTALENA
di LUIGI LUNARI
Regia di Mario Gricinella

Sabato 30 Maggio, ore 20.45
COMPAGNIA LUNA NUOVA di Latina
LA COSTRUZIONE
di ROBERTO RUSSO
Regia di Sara Pane

Sabato 6 giugno, ore 20.45
Premiazione e Fuori concorso
COMPAGNIA GIORGIO TOTOLA
… E POI CREBBE L’ERBA
Omaggio a BERTO PEROTTI
Regia di Massimo Totola

Tutti gli spettacoli andranno in scena alle 20.45. Il costo del biglietto sarà di 8 euro per l’intero e 6 per il ridotto. L’abbonamento ai 6 spettacoli avrà un costo di 30 euro.

Giorgio Totola

Autore, attore e regista, Giorgio Totola è stato attivo ed infaticabile operatore culturale nel mondo del teatro di base nazionale. La sua grande aspirazione è stata quella di cambiare il volto del teatro amatoriale, valorizzandolo e modernizzandolo, affinché uscisse dal ghetto dopolavoristico nel quale spesso era relegato.

Negli anni ’60 le formazioni teatrali erano attività, se pur volenterose che si esibivano per parenti e amici nei teatrini parrocchiali. Giorgio cominciò a parlare di dizione, della necessità di studiare ed affinare la tecnica della recitazione, di porsi costantemente dei problemi.
Fu il primo a teorizzare sul teatro nel momento stesso in cui lo metteva in pratica, fu il primo a imporre l’idea concreta di dover dare al lavoro dell’attore la dignità di un’autentica professione. Perciò puntava soprattutto sulla formazione dell’attore frequentando ed istituendo corsi di teatro tenuti da maestri qualificati. La sua vita è stata caratterizzata da una sete insaziabile di scoperta, un bisogno di andare sempre avanti, che hanno fatto di lui uno straordinario scopritore e instancabile indagatore dell’arte teatrale. Si dovevano conoscere i grandi maestri del teatro Grotowski, Barba, la Commedia dell’Arte, Copeau.
L’attore doveva munirsi di un bagaglio di esperienze, esercitazioni e tecniche.

La sua dote più grande come regista, fu la sua capacità di istruire gli attori con la sua arte di interprete. Era capace di fare spettacolo anche solo con un fascio di luce. Fu il primo anche nell’uso della musica e delle fonti luminose sulla scena.
Ha spronato sempre le compagnie a raggiungere il massimo della qualità e a fare scelte drammaturgiche coraggiose, in modo che accanto ai grandi autori noti, affrontassero anche autori italiani sconosciuti.

Ha vinto numerose volte i Festival di Pesaro, Macerata, Gorizia, Rovereto, Mantova, Trento, Milano. Ha rappresentato l’Italia in Germania, Francia e Svizzera.

Un percorso che è stato alla base del processo di formazione di varie realtà veronesi ed è continuato fino ad oggi trasmettendo i suoi insegnamenti nella Compagnia Giorgio Totola con la moglie Lina e i figli Carla e Stefano, nonché nelle Associazioni Culturali “Punto in movimento” diretto dal figlio Roberto e Marina Furlani, “Mamadanzateatro” diretto dal figlio Massimo e Maria Gardoni.
Ebbe l’occasione di entrare a far parte del mondo professionista con la compagnia di Franco Enriquez e al Teatro stabile di Bolzano come regista. Ma non volle abbandonare mai la sua Verona che amava tanto.

fonte http://www.totolateatro.it/giorgio-totola

TEATRO CAMPLOY. Domani alle 20,45 in scena la Compagnia delle Muse di Cremona

L’ironia di Nino Manfredi
apre il Premio Totola

In «Gente di facili costumi» il burrascoso rapporto tra una prostituta e un serioso scrittore, una commedia brillante sui vizi della società

venerdì 01 maggio 2015 SPETTACOLI, pagina 56

Si inaugura domani al teatro Camploy (alle 20,45) la tredicesima edizione del Premio Giorgio Totola, che ha consolidato un grande prestigio nell’ambito dei festival nazionali riservati alle compagnie amatoriali. Il festival è organizzato dal Comune di Verona in collaborazione con la Compagnia Teatrale Giorgio Totola che cura anche la direzione artistica. L’atteso appuntamento con il teatro d’autore contemporaneo italiano vede cinque spettacoli in gara più uno fuori concorso.
Il festival sarà inaugurato domani da un testo di Nino Manfredi e Nino Marino Gente di facili costumi presentato dalla Compagnia Delle Muse di Cremona, per la regia di Luciano Sperzaga. Questa commedia brillante, scandita da litigi e confessioni, racconta la storia del burrascoso rapporto fra una ruspante «signorina di facili costumi» e uno scrittore in crisi esistenziale. Due differenti solitudini si incontrano per caso, poi si respingono, si scambiano i ruoli, alla fine si attraggono: Anna, una vivace e travolgente prostituta troppo rumorosa, e Ugo, uno scrittore insonne in crisi e disilluso dalla quotidianità. L’uomo, un po’ pedante e saccente, spesso soccomberà davanti alla logica elementare ma stringente della donna. Si sviluppano frizzanti situazioni con scontri e momenti di forte passionalità. In un travolgente finale, i due si scoprono molto più vicini di quanto si immaginasse all’inizio.
In questo spettacolo ironico, malinconico ed estremamente divertente, ma dal finale commovente, emergono tematiche molto attuali. Con leggerezza si fa riferimento alla decadenza morale della società moderna dove il rispetto per i valori umani non trova più spazio per affermarsi, e i letterati per guadagnarsi da vivere sono obbligati a mettere da parte il loro bagaglio culturale per «vendere» prodotti di basso livello, ma dall’elevato valore commerciale.
La scelta di rappresentare questa commedia è da leggersi come un omaggio all’indimenticabile Manfredi attraverso il testo che teatralmente lo ha più rappresentato e che è stata anche la sua ultima apparizione sulle scene.
Proprio Manfredi presentava così la pièce: «Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l’onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? Lo sport diventa sempre più truffa e violenza. Gli ideali politici difendono gli interessi più strettamente privati. La creatività e la fantasia sono messi al servizio dell’imbonimento pubblicitario. Senza continuare a fare altri esempi, è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all’utile».
Sui personaggi della sua commedia l’attore aggiungeva: «Un intellettuale e una prostituta, protagonisti della commedia, assumono il ruolo emblematico di rappresentanti di questa mutevole società. Con questi due personaggi vogliamo raccontare con l’ironia del “castigat ridendo mores” quanto siamo diventati un po’ tutti “gente di facili costumi”… esclusi i presenti, naturalmente». Un testo che, con ironia e senso del ridicolo rispetto ai vizi e ai difetti umani, ci interroga sul nostro modo di vivere e scendere a compromessi.
Gli altri spettacoli sono Alcesti o la recita dell’esilio della Betulla di Brescia il 9 maggio, Xanax di Teatro Claet di Ancona il 16 maggio, Tre sull’altalena di Laboratorio Minimo Teatro di Ascoli Piceno il 23 maggio, La costruzione di Luna Nuova di Latina il 30 maggio, premiazione il 6 giugno con la Compagnia Giorgio Totola in E poi crebbe l’erba.
Posto unico 8 euro, ridotto 6 euro, abbonamento 6 spettacoli 30 euro, in vendita al teatro Camploy dalle 20 nei giorni di rappresentazione.