Mostra Ritorno a scuola e Il disegno come autobiografia
L’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea
presenta la mostra storico-documentaria
Ritorno a scuola
L’educazione dei bambini e dei ragazzi ebrei a Venezia tra leggi razziali e dopoguerra
dal 4 febbraio al 2 marzo 2013
Biblioteca Civica Ragazzi, via Cappello 43
vedi Galleria fotografica
La mostra narra con immagini e parole le vicende di bambini e di ragazzi ebrei colpiti dalle leggi razziali promulgate da Mussolini nel 1938: dall’espulsione dalle scuole pubbliche, alla Scuola ebraica istituita tra il 1938 ed il 1943, al ritorno a scuola dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
La Scuola ebraica di Venezia riprende a funzionare in Ghetto vecchio a poche settimane dalla Liberazione, in una situazione di grave difficoltà, dato che gli ebrei veneziani sopravvissuti alla Shoah sono appena usciti da un anno e mezzo di clandestinità, segnata da privazioni e persecuzioni. La Comunità ebraica affronta da subito il problema di raccogliere i bambini privati della loro infanzia, che avevano vissuto nascosti, spesso lontani dai loro genitori, senza poter frequentare la scuola, fornendo loro, oltre a un pasto caldo, il recupero degli anni scolastici perduti.
Il racconto segue il filo delle vicende di due sorelle, Alba e Lia Finzi: la loro cacciata dalla scuola, la frequenza della scuola ebraica, l’esilio in Svizzera per sfuggire alla deportazione, il ritorno e l’impegno sociale e pedagogico dopo la guerra.
Saranno loro le prime maestre della rinata Scuola ebraica. L’attività didattica e creativa dei bambini della scuola è testimoniata attraverso le fotografie, i quaderni, i disegni e i giornalini da loro gelosamente custoditi e ora riprodotti nella mostra, arricchita da documenti e materiali provenienti anche dall’Archivio-biblioteca Maestro della Comunità Ebraica di Venezia, dall’Archivio storico comunale, dall’archivio della direzione didattica San Girolamo, dall’archivio fotografico del Museo Correr e dall’archivio Iveser. La mostra – curata da Maria Teresa Sega, con la collaborazione di Alba Finzi, Lia Finzi, Renata Segre – è stata organizzata, nel gennaio del 2011, dall’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser), rEsistenze, l’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia, con il sostegno della Presidenza del Consiglio comunale e in collaborazione con la Comunità Ebraica di Venezia e la Municipalità di
Venezia Murano Burano, nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria 2011.
► INAUGURAZIONE
Lunedì 4 febbraio, ore 16.30, Sala Farinati
Saluti del Presidente dell’IVrR, Maurizio Zangarini
e del responsabile associazione Figli della Shoah, Roberto Israel Comunità Ebraica di Verona
Interventi di
Maria Teresa Sega e Laura Voghera Luzzatto, curatrici della mostra
Donatella Levi, psicanalista e arteterapeuta
Lia Finzi e Carla Viterbo, testimoni
► IL DISEGNO COME AUTOBIOGRAFIA
Incontro seminariale di Donatella Levi
MARTEDÌ 19 FEBBRAIO, ORE 16.30
Biblioteca Civica Ragazzi, via Cappello 43
Si può guardare senza vedere, la fenomenologia aiuta a vedere. Ascoltare con gli occhi ciò che le parole non sanno o non possono dire è stato l’insegnamento che ho cercato di trasmettere in tanti anni di lavoro sul disegno infantile. Il disegno dei bambini può essere un grande strumento per essere veramente toccati dal loro mondo. Si tratta di un’altra lingua e, come adulti, per comprenderlo, dobbiamo liberarci da psicologismi preconfezionati e senza interpretazioni. Dare importanza alla comunicazione non verbale ci porta oltre la parola, verso ciò che il soggetto – mentre muove i colori sul foglio – sa solo in parte, perché poco consapevole di ciò che sta mostrando e di ciò che sta nascondendo.
Come inizia un’autobiografia? Io sono… Gli insegnanti possono essere guidati nella comprensione del proprio alunno aprendosi allo svelamento di sentimenti, storie e percezioni. Questo metodo è valido per cominciare ad osservare il corpo, anche quello delle donne maltrattate. I disegni dei bambini durante la guerra nella Scuola ebraica di Venezia ci possono guidare verso i segreti, il nascosto, se riusciamo ad essere liberi da pregiudizi intellettuali e culturali.
Gli insegnanti, su richiesta, possono ricevere attestato di frequenza.
Donatella Levi nasce da una famiglia ebrea, nel 1939, a Verona, dove vive e lavora. Ha esercitato per molti anni l’attività di psicoanalista, professione a cui è arrivata dopo un percorso personale e una formazione che l’ha portata ad avere quali suoi interlocutori e maestri J. Cremerius, S. Resnik, F. Morgenthaler e G. Muraro. Ha fondato ed è presidente dell’Associazione Bambino maltrattato di Verona, Abiemme. Attualmente si occupa di comunicazione verbale e non verbale e lavora in qualità di consulente per alcune Usl del Veneto.
► Venerdì 22 febbraio, ore 9.30, Biblioteca Civica Ragazzi
Bianca e Lucia. Due ragazze ebree scampate all’inferno
Proiezione del videodocumentario e conversazione con gli autori (su prenotazione).
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