Match d’Improvvisazione Teatrale – Torneo Città di Verona
Si svolgerà sabato 16 marzo al Teatro Nuovo di Verona (Piazza Viviani 10, ore 21), la finalissima del Campionato di Improvvisazione Teatrale, dove le due finaliste si giocheranno la vittoria. Il “Torneo Città di Verona” è alla sua seconda edizione (la prima fu vinta lo scorso anno dalla squadra di Firenze, guidata dal Capitano della Nazionale Italiana Giovanni Palanza): le due finaliste, Verona e Torino, si batteranno a suon di fantasia e creatività, dopo aver battuto le squadre di Siena e di Brescia con due agguerriti match vinti entrambe all’ultimo istante, prova dell’altissimo livello dei giocatori-attori che hanno preso parte alla manifestazione.
Curiosità: il Match d’Improvvisazione Teatrale è uno spettacolo nato nel 1977 in Canada come avanspettacolo delle partite di Hockey, sport nazionale canadese, e ideato da due attori esperti di improvvisazione teatrale, Gravel e Leduc. Con il passare degli anni questo divertentissimo spettacolo è emigrato a macchia d’olio in moltissime nazioni: dal Messico allo Zaire, dall’Argentina al Belgio, fino ad approdare in Italia nel 1989 grazie a Francesco Burroni, che ne è tuttora il Direttore Artistico Nazionale.
C’è comunque uno scambio continuo tra le diverse nazioni, di conoscenze e di esperienze, prova ne sono i Campionati Mondiali, che l’Italia ha ospitato lo scorso anno classificandosi seconda dopo la Spagna. Una curiosità: tutte le squadre che prendono parte alla competizione hanno l’obbligo di recitare nella lingua del Paese ospitante. Nel 1998 l’Italia vinse in Francia contro la squadra di casa, improvvisando in francese, mentre quest’anno la Spagna si è aggiudicata il titolo di campione del mondo improvvisando in italiano. Ovviamente, là dove l’attore fatica ad esprimersi con la lingua, è chiaramente costretto a compensare esprimendosi con il fisico e l’espressività…
Per la finale del “Torneo Città di Verona” è prevista una gara particolarmente accesa, non solo per i protagonisti che si contendono il premio, ma anche per il pubblico scaligero che si è dimostrato, nelle prime due tappe, particolarmente coinvolto e partecipe rispetto a quello di altre città, manifestando le proprie opinioni soprattutto nei confronti dell’arbitro che di fatto è diventato il bersaglio preferito per il lancio delle pantofole che vengono consegnate dallo staff all’ingresso del teatro.
Questo tipo di manifestazioni mette in evidenza un punto di vista diverso, un’interpretazione curiosa: la performance di un attore e quella di un altro si mescolano insieme per divenire un’unica cosa, con intuito e spirito di collaborazione, dove la prestazione dell’uno non potrebbe essere se non grazie e insieme a quella dell’altro, e le capacità del singolo si possono mettere in evidenza solo grazie a quelle del gruppo, ma non del proprio gruppo, di quello più allargato composto dai propri compagni e dall’avversario, tutti insieme a creare la realtà inventata sul momento, ognuno alla ricerca della propria migliore performance che non potrebbe essere senza la performance degli altri.
Federico Stefanelli, l’arbitro tanto “amato-odiato” dal pubblico veronese, è anche il Direttore Organizzativo della rete nazionale, nonché l’insegnante della sede di Verona. Per chi volesse mettersi alla prova con questa divertentissima disciplina, l’ultimo weekend di giugno verrà organizzato proprio a Verona uno stage aperto a tutti. Per informazioni sullo stage o prenotazioni dei biglietti per la finale del 16 marzo, è possibile inviare una email all’indirizzo: scuolateatro@teatrostabileverona.it