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Lou Reed all’Arena di Verona – 7 settembre 1983


Ventinove anni fa il concerto di Lou Reed in Arena, durante il tour mondiale per il disco Legendary Hearts, registrato per il doppio vinile Live in Italy

Il sublime duetto di Lou Reed e Antony per una commovente Candy Says (dal live di Berlin del 2008)

foto trovate su http://digilander.libero.it/eleplace/loureed.htm 

Lou Reed: Live In Italy

Copertina di Lou Reed Live In Italy

Lou Reed – “Live in Italy”il maestro, l’icona, la storia del rock n’ roll e del rock in generale che si esibisce in Italia nell’Arena di Verona prima, e all’Olimpico di Roma poi, e che decide di registrare tutto e farne il suo quarto live album ufficiale. Questa la breve introduzione per raccontare e descrivere quello che successe in quelle storiche date del 7 e 10 settembre del 1983, giusto a coronare il tour successivo a “The Blue Mask”, album che aveva riportato Lou ad un prepotente successo di critica, non pienamente corrisposto però dal pubblico in termini di vendite.

Ci sarebbe molto da dire su di lui, e in particolare sul periodo che stava attraversando in quel periodo, tra il rapporto sempre in contrasto con le etichette, a quello di amore/odio con Robert Quine. Ma forse è meglio passare subito al disco in questione senza troppe storie.

Parlare di un disco live di Lou Reed non è mai facile e si rischia sempre di essere poco originali e scontati, allora partiamo col dire che la scaletta è quella che è: d’altronde se uno si permette di piazzare al primo posto un pezzo leggendario come “Sweet Jane” (abitudine storica del vecchio Lou, stavolta nella sua versione più breve e leggera), vuol dire che ci sarà da divertirsi… I classici che hanno scolpito la sua mitica carriera ci sono tutti: dai suoi pezzi solisti come “Satellite Of Love”, “Waves Of Fear”, “Walk In The Wild Side”; ai velvetiani come “I’m Waiting For My Man”, “White Light White Heat”, fino a “Heroin” e“Rock N’ Roll” che chiudono il disco. L’apice si tocca manco a dirlo con la storica “Sister Ray”, nel quale però risulta un gran peccato il medley con “Some Kinda Love”, senza nulla togliere a quest’ultima, da sola e integrale il classico del secondo album Velvet sarebbe stato ancora meglio e più eccitante.

Questo il breve racconto del disco, perchè in effetti non si tratta di un disco che si segnala per qualcosa in particolare, ovvero, è un disco che scivola proverbialmente liscio come l’olio, senza cedimenti ma anche senza particolari sussulti degni dei migliori episodi del Lou live. Se nei precedenti c’è sempre stato qualcosa che ne sancisse lo status di album storico, come ad esempio le lunghe cavalcate strumentali di “Rock N’ Roll Animal”, o ancor più l’incontenibile aspetto polemico e sarcastico dell’artista, manifestatosi al suo apice nell’ancor più epocale “Live Take No Prisoners” di qualche anno prima; quì non ci sono aspetti in particolare da segnalare.

Insomma quì ci troviamo di fronte ad un Lou che mette semplicemente in scena la sua musica, che ovviamente parla da sola, ma che in assenza di altri particolari fattori come i precedenti elencati, rende questo “Live In Italy” la testimonianza di un concerto normale, se così si può chiamare un concerto di un tipo come Lou Reed che ha letteralmente scritto di mano sua la storia del rock. La testimonianza di un live come un altro, eccezionale per la qualità fuori dal comune dell’artista e della sua band ( a proposito, il sempre acclamato Quine anche quì da dimostrazione della sua classe, ma senza strafare), ma senza niente di particolare che renda questo disco epocale come successo ai precedenti.

Live in Italy (Lou Reed album)

From Wikipedia, the free encyclopedia
Live In Italy is an album by Lou Reed recorded live in Verona and Rome on September 7 and 10, 1983 by the Rolling Stones Mobile Unit. It was issued on vinyl only in Germany and Japan. At the time, Reed and his band were on a world tour to promote the album, Legendary Hearts. A live video, A Night with Lou Reed, filmed at a New York concert, was also released to coincide with the album. The video omitted the songs, “Betrayed”, “Sally Can’t Dance”, “Average Guy” and “Some Kinda Love/Sister Ray”, while adding the songs, “Don’t Talk to Me About Work”, “Women”, “Turn Out the Light” and “New Age”.

Track listing

All songs written by Lou Reed except as indicated.

Side one

  1. “Sweet Jane” (3’46)
  2. “I’m Waiting for My Man” (4’00)
  3. “Martial Law” (4’06)
  4. “Satellite of Love” (5’06)

Side two

  1. “Kill Your Sons” (5’35)
  2. “Betrayed” (3’05)
  3. “Sally Can’t Dance” (3’24)
  4. “Waves of Fear” (3’16)
  5. “Average Guy” (2’54)

Side three

  1. “White Light/White Heat” (3’10)
  2. “Some Kinda Love/Sister Ray” (Reed, John Cale, Sterling Morrison, Maureen Tucker) (15’30)

Side four

  1. “Walk on the Wild Side” (4’28)
  2. “Heroin” (8’34)
  3. “Rock & Roll” (6’10)

Personnel

  • Lou Reed – Guitar, vocals
  • Fred Maher – Drums
  • Robert Quine – Guitar
  • Fernando Saunders – Bass

References

Berlin: Live At St. Ann’s Warehouse is a concert film and live album by Lou Reed released in 2008. The concert film was directed by Julian Schnabel, live at St. Ann’s Warehouse in Brooklyn, NY during five nights in December 2006. Background shots of the characters Jim and Caroline were done by Lola Schnabel.

The Berlin tour was the first time Lou Reed had played the full album live in over 30 years, after theoriginal album was a critical and commercial flop. Individual songs had been played, but not the whole thing.[5]

The concert film and album both feature three additional songs, “Candy Says”, “Rock Minuet” and “Sweet Jane”, not from the original Berlin.

Berlin: Live at St. Ann’s Warehouse

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

1leftarrow.pngVoce principale: Lou Reed.

Berlin: Live At St. Ann’s Warehouse

Berlin: Live At St. Anns Warehouse è un album dal vivo di Lou Reed, pubblicato nel 2008, tratto dai concerti svoltisi al St. Ann’s Warehouse di Brooklyn i giorni 15 e 16 dicembre 2006. Nella stessa occasione è stato prodotto anche il film omonimo, diretto da Julian Schnabel.

Tracce

Testi e musica di Lou Reed.

  1. Intro – 1:51
  2. Berlin – 2:34
  3. Lady Day – 4:12
  4. Men Of Good Fortune – 6:35
  5. Caroline Says (I) – 4:31
  6. How Do You Think It Feels? – 5:37
  7. Oh, Jim – 8:16
  8. Caroline Says (II) – 4:33
  9. The Kids – 8:08
  10. The Bed – 5:59
  11. Sad Song – 8:21
  12. Candy Says – 6:04
  13. Rock Minuet – 7:18
  14. Sweet Jane – 5:31

Musicisti

Berlin (album)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Berlin (1973) è il terzo album da solista di Lou Reed e il seguito dell’album di grande successoTransformer. Sorprendente è la scelta dell’artista di porre Berlin in netto contrasto con il disco precedente; difatti a differenza di Transformer, si pone come un disco dai toni distintamente lugubri e drammatici. Berlin, inizialmente di scarso successo, negli anni a venire raggiunse un certo prestigio tra gli appassionati, e oggi alcuni lo considerano uno dei migliori concept album degli anni 70. Nel 2007 Lou Reed intraprese un tour mondiale, che ha toccato anche l’Italia, dedicato proprio a questo album, con un gruppo comprendente anche Steve Hunter, un coro di voci bianche e una piccola orchestra.