Le colonne sonore di Ennio Morricone all’Arena di Verona
Arena di Verona
Sabato 12 settembre 2015, ore 21.00
Ennio Morricone è conosciuto soprattutto per i suoi temi immortali composti per i film di Sergio Leone, dalla trilogia del dollaro alla trilogia del tempo, ma, durante la sua carriera, il Maestro ha composto anche per registi del calibro di Giuseppe Tornatore (“Nuovo cinema paradiso”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “Baarìa”), Terrence Malick (“I giorni del cielo”), John Carpenter (“La cosa”), Brian de Palma (“Gli intoccabili”) e tanti altri.
Da Hollywood a Cinecittà, è riuscito a ricreare in ogni circostanza la perfetta atmosfera: da quella più epica a quella più comica o inquietante, collaborando alla realizzazione di oltre cinquecento pellicole.
Ha ricevuto diversi e numerosi premi, tra cui David di Donatello, Nastri d’argento, Grammy awards, Golden globe, Baftas, e soprattutto un Leone d’oro alla carriera nel 1995 e un Oscar alla carriera nel 2007.
- sito ufficiale dell’artista
www.enniomorricone.org
Il video del concerto di Ennio Morricone all’Arena di Verona il 28 settembre 2002
1-Cinema Paradiso
2-Once upon a time in America
3-The legend of 1900
4-The good, the bad and the ugly
5- Once upon a time in the West
6- A fistful of dynamite
7-The good, the bad and the ugly (2)
8-La luz prodigiosa
9-Battle of Algeri
10-Sacco e Vanzetti
11-Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
12-Sostiene Pereira
13-La classe operaia và in paradiso
14-Casualities of war
15-Queimada – Abolisson
16-Il deserto dei Tartari
17-Richard III
18-Il deserto dei Tartari (2)
19-The mission
Ennio Morricone
Ennio Morricone (Roma, 10 novembre 1928) è un compositore, musicista e direttore d’orchestra italiano. Con una formazione da trombettista, ha scritto le musiche di più di 500 tra film e serie TV[1], oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici ed influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi[2]. Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi.
Nato a Roma, la produzione di musica assoluta di Morricone include più di 100 brani classici composti a partire dal 1946. Nel corso dei tardi anni cinquanta fu assunto come arrangiatore di studio dalla RCA italiana, ruolo nel quale arrangiò oltre 500 canzoni, lavorando con musicisti come Paul Anka, Chet Baker e Mina. Ciò che diede però fama mondiale a Morricone come compositore furono le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo portarono a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, C’era una volta il West, Il grande silenzio, Il mercenario, Giù la testa, Il mio nome è Nessuno.
Durante gli anni sessanta e settanta, Morricone compose per numerosi generi cinematografici, che andavano dallacommedia al melodramma, al thriller ai film storici, consolidando il successo commerciale con parecchie composizioni. Tra il 1964 ed il 1980 poi Morricone fu anche trombettista e co-compositore con il gruppo avanguardistico diimprovvisazione libera Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza. Nel 1978 scrisse il tema ufficiale dei mondiali di calcio.
Dagli anni settanta Morricone fu un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols ed Oliver Stone. Morricone scrisse le musiche per numerose pellicole premiate all’Academy Award come I giorni del cielo, Mission, The Untouchables – Gli intoccabili, Nuovo Cinema Paradiso. Negli anni ottanta e novanta, Morricone continuò inoltre a comporre musiche per registi europei.
Nel 2007 Morricone ha ricevuto l’Academy Honorary Award “per i suoi contributi magnificenti e sfaccettati all’arte della musica da film”. Nella sua carriera è stato nominato agli Oscar per 5 volte tra il 1979 ed il 2001. Morricone ha poi vinto tre Grammy Awards, due Golden Globes, cinque BAFTAs tra il 1979 ed il 1992, dieci David di Donatello, undici Nastro d’Argento, due European Film Awards, un Golden Lion Honorary Award ed un Polar Music Prize.
Ennio Morricone è Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea. Morricone ha venduto più di 70 milioni di dischi.[3][4]
Biografia
Gli inizi
Originario di Arpino in provincia di Frosinone, ma nato a Roma, ricevette la sua formazione musicale al Conservatorio Santa Cecilia, presso il quale si diplomò in tromba (7/10), strumentazione per banda (9/10 con Antonio D’Elia) e composizione(9,50/10 con Goffredo Petrassi). Ha studiato anche musica corale e direzione di coro. Contemporaneamente ha lavorato come trombettista in varie orchestre romane creandosi una rete di conoscenze nel mondo dello spettacolo.
Cominciò a scrivere musiche per film nel 1955, lavorando parallelamente come arrangiatore di musica leggera per orchestre e per i dischi della RCA Italiana, pur prediligendosi collocare tra gli autori della cosiddetta musica colta.
Nel 1956 sposò Maria Travia: dal matrimonio nacquero quattro figli (Marco, Alessandra, Andrea, musicista, e Giovanni, regista e sceneggiatore). Nel 1958 venne assunto come assistente musicale dalla RAI ma dette le dimissioni lo stesso giorno non appena ebbe appreso che gli sarebbe stata preclusa ogni possibilità di carriera e che, per volontà del direttore generale Filiberto Guala, le musiche da lui composte, in quanto dipendente dell’ente radiotelevisivo pubblico, non sarebbero state trasmesse[5].
Nel 1966, insieme con Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo (autori del testo) compose e arrangiò Se telefonando, uno dei più celebri successi della carriera di Mina.
Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza
Dal 1964 entra a far parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, un gruppo di compositori fondato qualche anno prima da Franco Evangelisti, con cui Morricone suonò e registrò album fino al 1980. L’ensemble, che si occupava principalmente di musica d’avanguardia e di improvvisazione libera, si proponeva di ricercare nuovi metodi musicali nel campo dell’improvvisazione.
La collaborazione con Sergio Leone[modifica | modifica wikitesto]
Morricone e il regista Sergio Leone erano compagni di classe alle scuole elementari[6] e nel 1964 cominciarono a collaborare. Nello stesso periodo Morricone iniziò a collaborare anche con Bernardo Bertolucci. La prima colonna sonora che scrisse per Leone fu per il film Per un pugno di dollari, nel 1964, proseguendo per tutta la serie successiva di spaghetti-western diretti dal regista romano: Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il West (1.260.000 copie vendute in Francia[7]), Giù la testa. Un sodalizio che durò fino all’ultimo film di Leone, il gangster-movie C’era una volta in America, sodalizio che gli permise di comporre alcune tra le sue musiche più apprezzate, contribuendo notevolmente al successo dei film di Leone.
Tuttavia, per quanto siano le più note e imitate, le colonne sonore scritte per Leone rappresentano solo una parte della vena creativa del compositore, il quale si è cimentato praticamente con tutti i generi cinematografici: dalla fantascienza al thriller, dal film erotico alla commedia di costume. In tal senso, estremamente variegate e spesso curiose le sue collaborazioni con i molti registi italiani e internazionali come Carlo Verdone e John Carpenter.
L’amicizia con Eva Fischer
Fino all’inizio degli anni sessanta, Morricone visse con la moglie Maria e i figli, nel popolare rione romano di Trastevere. Sopra al suo appartamento viveva la pittrice Eva Fischer, importante figura femminile dell’arte romana dal dopoguerra. Con lei vi fu un intenso scambio culturale, culminato nel 1992 con la pubblicazione dell’album CD “A Eva Fischer Pittore” annesso a un libro con le riproduzioni delle opere pittoriche della Fischer ispirate alla musica dell’amico Ennio.
L’amicizia con Bruno Nicolai
Ennio Morricone incontrò Bruno Nicolai al conservatorio di Santa Cecilia, entrambi allievi di Goffredo Petrassi. Tra i due nacque un lungo rapporto di amicizia e una collaborazione professionale durata negli anni. Nicolai collaborò a diverse partiture cinematografiche di Morricone come Metti, una sera a cena, alcune delle quali firmate a quattro mani. L’amicizia s’incrinò però a causa di alcune collaborazioni non ufficiali tra i due, che fecero nascere controversie legali. Tuttora non è certo chi dei due abbia ideato, nel corso delle molteplici collaborazioni, certe soluzioni stilistiche negli arrangiamenti entrate a far parte successivamente dello stile di entrambi i musicisti. Di certo il 33 giri CAM SAG 9032, colonna sonora del film: “Quando le donne avevano la coda” riporta Musiche di Ennio Morricone dirette da Bruno Nicolai, Coro I Cantori Moderni di Alessandroni, successo discografico e di botteghino.
I primi riconoscimenti ufficiali
Vinse il suo primo Nastro d’Argento nel 1965 per il film Per un pugno di dollari di Sergio Leone e il successivo nel 1970(anno in cui intraprese l’insegnamento compositivo presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, alla cui nascita aveva attivamente contribuito) grazie alle musiche di Metti, una sera a cena, e il terzo solamente un anno dopo perSacco e Vanzetti.
La prima nomination per un Premio Oscar arrivò nel 1979 per la colonna sonora di I giorni del cielo (Days of Heaven), al quale seguirono nel 1986 quella per Mission (The Mission), che vincerà comunque il BAFTA (The British Academy of Film & Television Arts) e il Golden Globe, poi nel 1987 per Gli intoccabili (The Untouchables), che vincerà il Nastro d’argento, il BAFTA, il Golden Globe e il Grammy Award, per Bugsy nel 1992 e nel 2001 per Malèna.
Nel 1984, vinse un altro BAFTA per la colonna sonora di C’era una volta in America, l’ultimo film di Sergio Leone.
Il Premio Oscar
Il 25 febbraio 2007, dopo cinque nomination non premiate, gli venne conferito, accompagnato da una standing ovationtributatagli dalla platea, il Premio Oscar alla carriera, “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film”.
A consegnargli il premio l’attore Clint Eastwood, icona dei film western di Sergio Leone.
« Voglio ringraziare l’accademia per questo onore che mi ha fatto dandomi questo ambito premio, però voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno voluto questo premio per me fortemente, e hanno sentito profondamente di concedermelo. Veramente; voglio ringraziare anche i miei registi, i registi che mi hanno chiamato con la loro fiducia, a scrivere musica nei loro film, veramente non sarei qui se non per loro. Il mio pensiero va anche a tutti gli artisti che hanno meritato questo premio e che non lo hanno avuto. Io gli auguro di averlo in un prossimo vicino futuro. Credo che questo premio sia per me, non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi al servizio del cinema e al servizio anche della mia personale estetica sulla musica applicata. Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama moltissimo […] e io la amo alla stessa maniera e questo premio è anche per lei. » |
(Ennio Morricone alla platea la sera della sua premiazione con l’Oscar alla carriera.[8]) |
In corrispondenza a questo evento fu pubblicato un album-tributo la cui realizzazione era iniziata già nel 2006 dalla Sony BMG: nel disco, intitolato We All Love Ennio Morricone, i maggiori successi di Morricone interpretati da noti musicisti: Metallica, Céline Dion, Andrea Bocelli, Bruce Springsteen, Roger Waters e molti altri. Céline Dion, come omaggio al compositore, durante la premiazione dell’Oscar ha cantato il brano I Knew I Loved You, contenuto nel cd ed ispirato al tema del film C’era una volta in America.
Il Polar Music Prize
Nel 2010 è il primo italiano a ricevere il Polar Music Prize dall’Accademia Reale svedese di musica, assieme alla cantante islandese Björk, con la seguente motivazione:[9]
(EN)« The Polar Music Prize 2010 is being awarded to Italian composer, arranger and conductor Ennio Morricone. Ennio Morricone’s congenial compositions and arrangements lift our existence to another plane, making the mundane feel like dramatic scenes in full Cinemascope. When, in 1964, Ennio Morricone scored the soundtrack for the Western “A Fistful of Dollars” (“Per un pugno di dollari”), budgetary constraints prevented him from using a full orchestra. Instead, he built up a brand new kind of music that set the tone for half a century of film music, but also influenced and inspired a number of musicians in the spheres of pop, rock and classical music. » | (IT)« Il Polar Music Prize 2010 è stato assegnato al compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra italiano Ennio Morricone. Le coinvolgenti composizioni e gli arrangiamenti di Ennio Morricone trasportano la nostra esistenza su un altro piano, rendendo il quotidiano simile alle scene di un film. Quando, nel 1964, Ennio Morricone ha scritto la colonna sonora per il western “Per un pugno di dollari” vincoli economici gli impedirono di utilizzare una grande orchestra. Così ha creato un nuovo tipo di musica che per mezzo secolo ha dettato lo stile della musica da film, ma che ha anche influenzato e ispirato un gran numero di musicisti, nell’ambito del pop, del rock e della musica classica. » |
Gli altri premi
Nel 1994, è il primo compositore non americano a ricevere il premio alla carriera dalla “SPFM – Society for Preservation of Film Music”. Nel 1995 riceve il Leone d’Oro alla carriera nel corso della 52ª Mostra del cinema di Venezia (finora, unico compositore ad aver ricevuto tale riconoscimento) ed il premio “Rota”, istituito dalle “Edizioni CAM” e dal più importante periodico di spettacolo americano,Variety, ai quali vanno aggiunti altri, numerosissimi, premi onorari.
Nel 2010 gli fu conferita a Taormina la corona d’alloro honoris causa Europclub Regione Siciliana, consegnata dal Segretario Generale di Noi in Europa Europclub Avv. Enzo Ocera
Nel 2012 gli è stato conferito a Roma il prestigioso Premio Aquila D’Oro, per la sezione “Musica”, con la seguente motivazione: “Per aver saputo coniugare e diffondere due particolari linguaggi, quello della musica e quello del cinema, facendoli fondere e vivere per nella loro completezza, primeggiando come artista in maniera assoluta a livello mondiale, portando così il nome dell’Italia a levature culturali uniche ed inarrivabili“.
I tributi e le “imitazioni”
Le musiche di Ennio Morricone sono state più volte riprese da altri artisti, che ne hanno creato numerose “cover” in varie occasioni: Hugo Montenegro con una sua versione del tema principale di Il buono, il brutto, il cattivo raggiunse la vetta delle classifiche tanto in Gran Bretagna quanto negli USA nel 1968, e John Zorn registrò un intero album di musica di Morricone a metà degli anni ottanta. Anche Mike Patton sia con i Mr. Bungle che con i Fantômas ha in varie occasioni ripreso le musiche di Ennio Morricone, tra cui Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto presente nell’album The Director’s Cut dei Fantômas, Metti, una sera a cena, Città violenta, Muscoli di velluto eseguite durante i concerti dai Mr. Bungle. Ha inoltre pubblicato nel 2005, tramite la sua etichetta Ipecac Recordings, una raccolta di brani di Ennio Morricone dal titolo Crime and Dissonance. Da segnalare, inoltre, la citazione del tema di Il buono, il brutto, il cattivo nel singolo Clint Eastwood nel 2001.
I Metallica usano il brano L’estasi dell’oro come introduzione per i loro concerti dal 1983, ed hanno recentemente registrato una cover metal del brano inserita nell’album-tributo We All Love Ennio Morricone. Anche l’Orchestra Sinfonica di San Francisco ha eseguito questo brano nell’album Metallica’s Symphonic Rock album. I Ramones hanno usato la colonna sonora da Il buono, il brutto, il cattivo come introduzione per i loro concerti. La colonna sonora del film Per un pugno di dollari è stata anche usata come introduzione nei concerti del gruppo dei The Mars Volta. I Muse adottano il brano Man With a Harmonica, tratto da C’era una volta il West come introduzione a Knights of Cydonia, durante le esecuzioni dal vivo. Il pezzo è eseguito con armonica a bocca dal bassista Chris Wolstenholme. Bruce Springsteen, ha eseguito spesso Badlands, facendola precedere dalla colonna sonora di C’era una volta il west suonata dal pianista della E Street Band, Roy Bittan. La stessa colonna sonora apriva il concerto di San Siro del 2003 (The rising tour), sul cui sottofondo entrava la Band. Quentin Tarantino in Kill Bill e Bastardi senza gloria cita volutamente le musiche di Morricone realizzate per Sergio Leone e per i Fratelli Taviani (Allonsanfan) così come Gore Verbinski in Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo, sempre riferite ai suoi temi western.
A partire dal 2009 il Bif&st di Bari assegna un Premio intitolato a Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche tra i film del festival.
Direttore d’orchestra
Nell’estate del 2006 Morricone viene invitato a dirigere per la prima volta alcune delle sue più conosciute colonne sonore con l’Orchestra filarmonica del Teatro alla Scala di Milano in una tournée che oltre all’Arena di Verona riguarda anche altri importanti teatri ed arene, tra cui il teatro greco-romano di Taormina. Per la prima volta il maestro dirige l’Orchestra e il Coro della Scala nell’esecuzione delle sue più celebri colonne sonore. Dal 2001 il maestro Ennio Morricone esegue le sue musiche in concerto in collaborazione con l’Orchestra Roma Sinfonietta e dal soprano Susanna Rigacci.
Il 19 maggio 2014 annuncia di essere costretto a sospendere l’attività direttoriale a causa di un’ernia del disco[10].
Il 10 giugno 2015 ha diretto Missa Papae Francisci (Messa di papa Francesco), sua composizione dedicata al pontefice italo-argentino[11].
Programmi e film televisivi
- RAI.
- Tempi d’amore, con Achille Millo e Fausto Cigliano, musiche elaborate e dirette da Ennio Morricone, regia Lino Procacci martedì 30 maggio 1961 ore 22,15.
- ORTF, Italiques de Marc Gilbert.
- Paolo Borsellino – I 57 giorni, regia di Alberto Negrin (2012).
Politica
Il 14 ottobre 2007 ha partecipato alle primarie del Partito Democratico come candidato in una lista a sostegno di Walter Veltroni, risultando eletto all’Assemblea costituente del partito.[12] Nel suo impegno politico ha anche preso a cuore le sorti dell’insegnamento della musica nelle scuole, scagliandosi spesso contro le mancate riforme delle metodologie e l’inadeguatezza delle strutture scolastiche.[13]
Curiosità
Detiene la seconda categoria nazionale negli scacchi.[14]
- Il 23 agosto 2006 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria da diversi comuni italiani: il comune di Cervara di Roma, conosciuto come il “paese degli artisti”.[15], L’Aquila[16] e Catanzaro.
- Il 27 ottobre 2006 il comune di Bagheria conferisce la cittadinanza onoraria, città natale di Giuseppe Tornatore, per il quale pochi anni dopo comporrà le colonne sonore del film Baarìa.
- A lui è dedicato l’auditorium della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
- Nel 1987 ha collaborato con i Pet Shop Boys nel brano It Couldn’t Happen Here, incluso nel loro album Actually. Il brano poi divenne la colonna sonora portante dell’omonimo film-documentario uscito nel 1988.
- Nel 2007 ha partecipato al documentario Bonaviri ritratto di Massimiliano Perrotta dedicato allo scrittore Giuseppe Bonaviri, autore del testo della composizione “Ode”.
- Nel 2008 ha partecipato al documentario Il falso bugiardo di Claudio Costa dedicato a Luciano Vincenzoni, sceneggiatore suo amico che lavorò con Sergio Leone.
- Nel 2010, ad onore delle eccellenze della città di Bologna, presenta un brano appositamente composto per l’Expo di Shanghai, negli ambiti musicali delle prescelte Urban Best Practices.[17]
- Nel 2011, in occasione della festa del primo maggio e del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, ha composto e diretto, con la collaborazione dell’Orchestra Roma Sinfonietta e con l’accompagnamento del Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano, in concerto in Piazza San Giovanni a Roma, l’“Elegia per l’Italia”. La composizione è il risultato del connubio fra opere musicali che hanno accompagnato il risorgimento italiano: tra queste risaltano il “Va, pensiero“, tratto dal Nabucco verdiano, e l’Inno Nazionale di Goffredo Mameli. Il maestro Morricone, prima di esibirsi, ha tenuto a precisare che il “Va, pensiero”, rappresentando un’opera caratterizzante l’iter unitario italiano, non può essere oggetto d’indebite appropriazioni, appartenendo al popolo italiano tutto. È evidente il riferimento alla Lega Nord che si è servita dell’opera per contrapporla all’Inno di Mameli.[18] L’“Elegia per l’Italia”, inoltre, vanta la collaborazione dell’attore e doppiatore italiano Mariano Rigillo, il quale ha interpretato un testo di Giovanni Fontana, appositamente scritto per l’occasione.[19]Sempre nel 2011 scrive la presentazione al cd Free emotion (ed. Videoradio – Rai Trade) con musiche originali del compositore italiano Andrea Ferrante.[20]
- The Edge, chitarrista degli U2 ha dichiarato che Morricone è il suo artista preferito e la canzone Magnificent dell’album No Line on the Horizon è a lui dedicata.
- Sergio Pizzorno, chitarrista dei Kasabian, ha dichiarato di aver chiamato suo figlio Ennio in onore dello stesso compositore che, Sergio, ascoltava da bambino.
- I Muse sono soliti nei live suonare Man with the Harmonica, colonna sonora di C’era una volta il West, prima di eseguire Knights of Cydonia.
- I Metallica, band metal statunitense, sono soliti aprire i loro concerti con il brano The Ecstasy of Gold, tratto dal film il Buono, il Brutto, il Cattivo in evidente omaggio al Maestro.
- È stato per ben due volte (1996 e 2010) Presidente della Giuria del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto”.[22]
Controversie
Nel mese di ottobre 2011, Ennio Morricone, Julio Iglesias, Sting, Rod Stewart ed Eros Ramazzotti hanno tenuto concerti a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, come eventi principali del festival culturale che vi si organizza con periodicità annuale.[23] Le polemiche nascono dal fatto che il festival è considerato espressione del potere dittatoriale di Islam Karimov, la cui figlia, Gulnara Karimova, è promotrice e organizzatrice dell’evento.[23] Il festival fornisce uno strumento di visibilità, propaganda e consenso a uno dei peggiori regimi del pianeta, considerato, secondo i rapporti di Human Rights Watch, tra i più truci e repressivi del mondo, tanto da contendersi il primato negativo con i regimi di Corea del Nord e Birmania.[23]
Premi e riconoscimenti principali
- 1965 – Nastro d’Argento per Per un pugno di dollari
- 1969 – Premio Spoleto Cinema
- 1970 – Nastro d’Argento per Metti, una sera a cena
- 1971 – Nastro d’Argento per Sacco e Vanzetti
- 1972 – Premio Cork Film International per La Califfa
- 1979 – Nomination all’Oscar e il BAFTA per I giorni del cielo (Days of Heaven)
- 1981 – Premio della critica discografica per Il prato
- 1985 – Riceve il Nastro d’argento e il BAFTA per C’era una volta in America
- 1986 – Nomination all’Oscar, BAFTA e Golden Globe Award per Mission
- 1988 – Nastro d’argento, BAFTA, Grammy Award e nomination all’Oscar per Gli intoccabili
- 1989 – David di Donatello per Nuovo Cinema Paradiso
- – Nint Annual Ace Winner per Il giorno prima
- – Pardo d’onore del Festival internazionale del film di Locarno
- 1990 – BAFTA, Prix Fondation Sacem del XLIII Festival di Cannes e David di Donatello per Nuovo Cinema Paradiso
- 1991 – David di Donatello per Stanno tutti bene
- 1992 – Nomination all’Oscar per Bugsy
- – Grolla d’Oro alla carriera (Saint-Vincent)
- 1993 – David di Donatello ed Efebo d’Argento per Jona che visse nella balena
- 1994 – Premio Golden Soundtrack dell’ASCAP (Los Angeles)
- 1995 – Leone d’Oro alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
- 1996 – Premio Città di Roma per la poesia Roma amore pubblicata nel libro Roma nostra di Augusto De Luca[24].
- 1999 – Golden Globe per La leggenda del pianista sull’oceano
- 2000 – David di Donatello per Canone inverso – Making Love,
- – Su proposta del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, il Presidente della Repubblica gli conferisce il Diploma e la Medaglia di Prima Classe di Benemerito dell’Arte e della Cultura,
- – L’Università di Cagliari gli conferisce la Laurea “Honoris Causa”;
- 2001 – Nomination all’Oscar per Malèna
- 2002 – Riceve la Laurea “Honoris Causa” dalla Seconda Università di Roma;
- 2007 – Premio Oscar alla carriera
- 2008 – Orden al Mérito Artístico y Cultural Pablo Neruda
- 2009 – Premio alla carriera della Regione Autonoma Valle d’Aosta consegnato durante il festival regionale Musicastelle
- – Premio America della Fondazione Italia USA
- 2010
- – David di Donatello per Baarìa
- – Corona d’alloro honoris causa Europclub Regione Siciliana Provincia di Messina
- – Polar Music Prize, Stoccolma.
- 2012
- – Premio AQUILA D’ORO per la Sezione MUSICA
- 2013
- 2014
- – Riceve il Grammy Trustees Award per il grande contributo nel campo della registrazione musicale
- – Premio Sonora alla carriera[25]
Onorificenze
Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana | |
— 2 giugno 1995[26] |
Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte | |
— 25 febbraio 2000[27] |
Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana | |
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — 14 luglio 2005[28] |
Cavaliere della Legion d’onore (Francia) | |
«Attraverso la sua musica intere generazioni hanno potuto avvicinarsi a diverse forme di composizioni arricchite dal loro reciproco incontro» — 12 marzo 2009[29] |
Discografia
Colonne sonore
- Alla conquista dell’America (film TV), regia di Sergio Giordani
- Il federale, regia di Luciano Salce
- Verrò (cortometraggio)
- Vicino al ciel (cortometraggio)
- La cuccagna, regia di Luciano Salce
- Diciottenni al sole, regia di Camillo Mastrocinque
- I motorizzati, regia di Camillo Mastrocinque
- La voglia matta, regia di Luciano Salce
- I basilischi, regia di Lina Wertmüller
- Duello nel Texas (Gringo), regia di Riccardo Blasco
- Le monachine, regia di Luciano Salce
- Il successo, regia di Mauro Morassi
- I due evasi di Sing Sing, regia di Lucio Fulci
- …E la donna creò l’uomo, regia di Camillo Mastrocinque
- El Greco, regia di Luciano Salce
- In ginocchio da te, regia di Ettore Maria Fizzarotti
- I maniaci, regia di Lucio Fulci
- I malamondo, regia di Paolo Cavara
- I marziani hanno 12 mani, regia di Castellano e Pipolo
- Per un pugno di dollari, regia di Sergio Leone
- Le pistole non discutono, regia di Mario Caiano
- Prima della rivoluzione, regia di Bernardo Bertolucci
- Agente 077 missione Bloody Mary, regia di Sergio Grieco
- Altissima pressione, regia di Enzo Trapani
- Gli amanti d’oltretomba, regia di Mario Caiano
- Idoli controluce, regia di Enzo Battaglia
- Menage all’italiana, regia di Franco Indovina
- Non son degno di te, regia di Ettore Maria Fizzarotti
- Per qualche dollaro in più, regia di Sergio Leone
- Una pistola per Ringo, regia di Duccio Tessari
- I pugni in tasca, regia di Marco Bellocchio
- Il ritorno di Ringo, regia di Duccio Tessari
- Se non avessi più te, regia di Ettore Maria Fizzarotti
- Slalom, regia di Luciano Salce
- Thrilling (Film a Episodi), regia di Ettore Scola, Gian Luigi Polidoro e Carlo Lizzani
- La Trappola Scatta A Beirut (Agent 055 Todesfalle Beirut), regia di Manfred R. Kohler
- La battaglia di Algeri, regia di Gillo Pontecorvo
- Il buono, il brutto, il cattivo, regia di Sergio Leone
- Come imparai ad amare le donne, regia di Luciano Salce
- Un fiume di dollari, regia di Carlo Lizzani
- Mi vedrai tornare,regia di Ettore Maria Fizzarotti
- Navajo Joe, regia di Sergio Corbucci
- 7 pistole per i MacGregor, regia di Franco Giraldi
- Svegliati e uccidi, regia di Carlo Lizzani
- Uccellacci e uccellini, regia di Pier Paolo Pasolini
- Un uomo a metà, regia di Vittorio De Seta
- Ad ogni costo, regia di Giuliano Montaldo
- Arabella, regia di Mauro Bolognini
- L’avventuriero, regia di Terence Young
- La Cina è vicina, regia di Marco Bellocchio
- I crudeli, regia di Sergio Corbucci
- Da uomo a uomo, regia di Giulio Petroni
- Dalle Ardenne all’inferno, regia di Alberto De Martino
- Faccia a faccia, regia di Sergio Sollima
- Il giardino delle delizie, regia di Silvano Agosti
- L’harem, regia di Marco Ferreri
- Matchless, regia di Alberto Lattuada
- OK Connery, regia di Alberto De Martino
- La ragazza e il generale, regia di Pasquale Festa Campanile
- La resa dei conti, regia di Sergio Sollima
- Scusi, facciamo l’amore?, regia di Vittorio Caprioli
- 7 donne per i MacGregor, regia di Franco Giraldi
- Le streghe Episodio: La Terra vista dalla Luna, regia di Pier Paolo Pasolini
- I cannoni di San Sebastian (Guns for San Sebastian), regia di Henri Verneuil
- C’era una volta il West, regia di Sergio Leone
- Comandamenti per un gangster, regia di Alfio Caltabiano
- Corri uomo corri, regia di Sergio Sollima
- Diabolik, regia di Mario Bava
- …e per tetto un cielo di stelle, regia di Giulio Petroni
- Escalation, regia di Roberto Faenza
- Il grande silenzio, regia di Sergio Corbucci
- Grazie zia, regia di Salvatore Samperi
- Gli intoccabili, regia di Giuliano Montaldo
- Il mercenario, regia di Sergio Corbucci
- Partner, regia di Bernardo Bertolucci
- Roma come Chicago, regia di Alberto De Martino
- Teorema, regia di Pier Paolo Pasolini
- Tepepa, regia di Giulio Petroni
- Appunti per un film sull’India (documentario), regia di Pier Paolo Pasolini
- L’alibi, regia di Adolfo Celi, Vittorio Gassman e Luciano Lucignani
- L’assoluto naturale, regia di Mauro Bolognini
- Un bellissimo novembre, regia di Mauro Bolognini
- Una breve stagione, regia di Renato Castellani
- Il clan dei Siciliani (Le Clan des Siciliens), regia di Henri Verneuil
- Cuore di mamma, regia di Salvatore Samperi
- La donna invisibile, regia di Paolo Spinola
- Ecce Homo – I sopravvissuti, regia di Bruno Gaburro
- Un esercito di 5 uomini, regia di Don Taylor e Italo Zingarelli
- Fraulein Doktor, regia di Alberto Lattuada
- Galileo, regia di Liliana Cavani
- Gott mit uns, regia di Giuliano Montaldo
- H2S, regia di Roberto Faenza
- Mangiala, regia di Francesco Casaretti
- Metti, una sera a cena, regia di Giuseppe Patroni Griffi
- La monaca di Monza, regia di Eriprando Visconti
- Queimada, regia di Gillo Pontecorvo
- Ruba al prossimo tuo, regia di Francesco Maselli
- La stagione dei sensi, regia di Massimo Franciosa
- Sai cosa faceva Stalin alle donne?, regia di Maurizio Liverani
- Senza sapere niente di lei, regia di Luigi Comencini
- La tenda rossa (Красная палатка/Krasnaja palatka), regia di Mikheil Kalatozishvili
- Un tranquillo posto di campagna, regia di Elio Petri
- Vergogna schifosi, regia di Mauro Severino
- Gli avvoltoi hanno fame, regia di Don Siegel
- La Califfa, regia di Alberto Bevilacqua
- I cannibali, regia di Liliana Cavani
- Città violenta, regia di Sergio Sollima
- Le foto proibite di una signora per bene, regia di Luciano Ercoli
- Giochi particolari, regia di Franco Indovina
- Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, regia di Elio Petri
- I lupi attaccano in branco (Hornet’s nest), regia di Phil Karlson e Franco Cirino
- Metello, regia di Mauro Bolognini
- La moglie più bella, regia di Damiano Damiani
- Quando le donne avevano la coda, regia di Pasquale Festa Campanile
- L’uccello dalle piume di cristallo, regia di Dario Argento
- Uccidete il vitello grasso e arrostitelo, regia di Salvatore Samperi
- Vamos a matar, compañeros, regia di Sergio Corbucci
- Addio fratello crudele, regia di Giuseppe Patroni Griffi
- La classe operaia va in paradiso, regia di Elio Petri
- Correva l’anno di grazia 1870, regia di Alfredo Giannetti
- La corta notte delle bambole di vetro, regia di Aldo Lado
- Forza “G”, regia di Duccio Tessari
- Il gatto a nove code, regia di Dario Argento
- Giornata nera per l’ariete, regia di Luigi Bazzoni
- Giù la testa, regia di Sergio Leone
- Incontro, regia di Piero Schivazappa
- L’istruttoria è chiusa: dimentichi, regia di Damiano Damiani
- Una lucertola con la pelle di donna, regia di Lucio Fulci
- Maddalena, regia di Jerzy Kawalerowicz
- Mio caro assassino, regia di Tonino Valerii
- Oceano, regia di Folco Quilici
- Gli occhi freddi della paura, regia di Enzo G. Castellari
- 4 mosche di velluto grigio, regia di Dario Argento
- Sacco e Vanzetti, regia di Giuliano Montaldo
- Gli scassinatori (Le casse), regia di Henri Verneuil
- Senza movente (Sans mobile apparant), regia di Philippe Labro
- La tarantola dal ventre nero, regia di Paolo Cavara
- Tre donne (Ciclo 3 film TV), regia di Alfredo Giannetti
- Tre nel mille, regia di Franco Indovina
- Veruschka, regia di Franco Rubartelli
- Viva la muerte… tua!, regia di Duccio Tessari
- Nessuno deve sapere (miniserie TV), regia di Mario Landi
- Il Decameron, regia di Pier Paolo Pasolini
- Anche se volessi lavorare, che faccio?, regia di Flavio Mogherini
- L’attentato (L’attentat), regia di Yves Boisset
- La banda J. & S. – Cronaca criminale del Far West, regia di Sergio Corbucci
- Barbablù (Bluebeard), regia di Edward Dmytryk e Luciano Sacripanti
- Che c’entriamo noi con la rivoluzione?, regia di Sergio Corbucci
- Chi l’ha vista morire?, regia di Aldo Lado
- Cosa avete fatto a Solange?, regia di Massimo Dallamano
- La cosa buffa, regia di Aldo Lado
- Crescete e moltiplicatevi, regia di Giulio Petroni
- D’amore si muore, regia di Carlo Carunchio
- Il diavolo nel cervello, regia di Sergio Sollima
- Le due stagioni della vita (Les deux saisons de la vie), regia di Samy Pavel
- I figli chiedono perché, regia di Nino Zanchin
- Imputazione di omicidio per uno studente, regia di Mauro Bolognini
- L’Italia vista dal cielo, regia di Folco Quilici
- Il maestro e Margherita (Maestro i Margarita), regia di Aleksandar Petrovic
- La proprietà non è più un furto, regia di Elio Petri
- Quando la preda è l’uomo, regia di Vittorio De Sisti
- Questa specie d’amore, regia di Alberto Bevilacqua
- Il ritorno di Clint il solitario (El retorno de Clint el solitario), regia di Alfonso Balcázar
- L’ultimo uomo di Sara, regia di Maria Virginia Onorato
- La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza?, regia di Giulio Petroni
- La violenza: quinto potere, regia di Florestano Vancini
- Un uomo da rispettare, regia di Michele Lupo
- I racconti di Canterbury (film), regia di Pier Paolo Pasolini
- Allonsanfan, regia di Paolo Taviani e Vittorio Taviani
- Ci risiamo, vero Provvidenza?, regia di Alberto De Martino
- Crescete e moltiplicatevi, regia di Giulio Petroni
- Giordano Bruno, regia di Giuliano Montaldo
- Libera, amore mio!, regia di Mauro Bolognini
- Il mio nome è Nessuno, regia di Tonino Valerii
- Quando l’amore è sensualità, regia di Vittorio De Sisti
- Rappresaglia, regia di George Pan Cosmatos
- Revolver, regia di Sergio Sollima
- Sepolta viva, regia di Aldo Lado
- Il serpente (Le serpent), regia di Henri Verneuil
- Il sorriso del grande tentatore, regia di Damiano Damiani
- L’anticristo, regia di Alberto De Martino
- La cugina, regia di Aldo Lado
- Fatti di gente perbene, regia di Mauro Bolognini
- Il fiore delle Mille e una notte, regia di Pier Paolo Pasolini
- Il giro del mondo degli innamorati di Peynet, regia di Cesare Perfetto
- Milano odia: la polizia non può sparare, regia di Umberto Lenzi
- Mussolini ultimo atto, regia di Carlo Lizzani
- Il segreto (Le secret), regia di Robert Enrico
- Sesso in confessionale, regia di Vittorio De Sisti
- La smagliatura (Der dritte grad), regia di Peter Fleischmann
- Spasmo, regia di Umberto Lenzi
- Trio infernale (Le trio infernal), regia di Francis Girod
- Mosè (sceneggiato televisivo), regia di Gianfranco De Bosio
- Assassinio sul ponte (Der Richter und sein Henker), regia di Maximilian Schell
- Attenti al buffone, regia di Alberto Bevilacqua
- Divina creatura, regia di Giuseppe Patroni Griffi
- La donna della domenica, regia di Luigi Comencini
- Un genio, due compari, un pollo, regia di Damiano Damiani
- Gente di rispetto, regia di Luigi Zampa
- Il giustiziere (The Human factor), regia di Edward Dmytryk
- Labbra di lurido blu, regia di Giulio Petroni
- Leonor, regia di Juan Luis Buñuel
- Macchie solari, regia di Armando Crispino
- Per le antiche scale, regia di Mauro Bolognini
- Il poliziotto della brigata criminale (Peur sur la ville), regia di Henri Verneuil
- Salò o le 120 giornate di Sodoma, regia di Pier Paolo Pasolini
- Storie di vita e malavita, regia di Carlo Lizzani
- L’ultimo treno della notte, regia di Aldo Lado
- L’Agnese va a morire, regia di Giuliano Montaldo
- Il deserto dei tartari, regia di Valerio Zurlini
- L’eredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini
- Novecento, regia di Bernardo Bertolucci
- Per amore, regia di Mino Giarda
- San Babila ore 20: un delitto inutile, regia di Carlo Lizzani
- Todo modo, regia di Elio Petri
- Tre simpatiche carogne (Renè la Canne), regia di Francis Girod
- Una vita venduta, regia di Aldo Florio
- Autostop rosso sangue, regia di Pasquale Festa Campanile
- L’esorcista II – L’eretico (Exorcist II: The Heretic), regia di John Boorman
- Forza Italia!, regia di Roberto Faenza
- Il gatto, regia di Luigi Comencini
- Holocaust 2000, regia di Alberto De Martino
- Il mostro, regia di Luigi Zampa
- L’orca assassina (Orca), regia di Michael Anderson
- Il prefetto di ferro, regia di Pasquale Squitieri
- Stato interessante, regia di Sergio Nasca
- Drammi gotici (serie TV), regia di Giorgio Bandini
- Corleone, regia di Pasquale Squitieri
- Così come sei, regia di Alberto Lattuada
- Dove vai in vacanza?, regia di Mauro Bolognini, Luciano Salce, Alberto Sordi (episodio Sarò tutta per te)
- I giorni del cielo (Days of Heaven), regia di Terence Malick
- Invito allo Sport (Programma TV)
- L’immoralità, regia di Massimo Pirri
- Le mani sporche, regia di Elio Petri
- One, Two, Two: 122, rue de Provence, regia di Christian Gion
- L’umanoide, regia di Aldo Lado
- Viaggio con Anita, regia di Mario Monicelli
- Il vizietto (La cage aux folles), regia di Edouard Molinaro
- Noi lazzaroni (serie TV), regia di Giorgio Felloni
- Il prigioniero (film TV), regia di Aldo Lado
- Le buone notizie, regia di Elio Petri
- Dedicato al mare Egeo, regia di Masuo Ikeda
- Dietro il processo (Docu/Fiction TV) episodi: Il caso Pasolini e Il caso Montesi, regia di Franco Biancacci
- Il giocattolo, regia di Giuliano Montaldo
- I… come Icaro (I… comme Icare), regia di Henri Verneuil
- Linea di sangue (Bloodline), regia di Terence Young
- La luna, regia di Bernardo Bertolucci
- Ogro, regia di Gillo Pontecorvo
- Orient-Express (miniserie TV), regia di Daniele D’Anza
- Il prato, regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani
- Professione figlio, regia di Stefano Rolla
- La banchiera (La banquiere), regia di Francis Girod
- Il bandito dagli occhi azzurri, regia di Alfredo Giannetti
- Bugie bianche, regia di Stefano Rolla
- L’isola (The Island), regia di Michiael Ritchie
- Il ladrone, regia di Pasquale Festa Campanile
- Un sacco bello, regia di Carlo Verdone
- Si salvi chi vuole, regia di Roberto Faenza
- Stark System, regia di Armenia Balducci
- La storia vera della signora delle camelie, regia di Mauro Bolognini
- Uomini e no, regia di Valentino Orsini
- Il vizietto II (La cage aux folles II), regia di Edouard Molinaro
- Windows, regia di Gordon Willis
- Bianco, rosso e Verdone, regia di Carlo Verdone
- Butterfly – Il sapore del peccato (Butterfly), regia di Matt Cimber
- La disubbidienza, regia di Aldo Lado
- Jeans dagli occhi rosa (So fine), regia di Andrew Bergman
- Joss il professionista (Le professionnel), regia di Georges Lautner
- Occhio alla penna, regia di Michele Lupo
- La tragedia di un uomo ridicolo, regia di Bernardo Bertolucci
- Alzati spia (Espion lève-toi), regia di Yves Boisset
- Cane bianco (White Dog), regia di Samuel Fuller
- Copkiller (L’assassino dei poliziotti), regia di Roberto Faenza
- La cosa (The Thing), regia di John Carpenter
- Extrasensorial (Blood link), regia di Alberto De Martino
- Marco Polo (Sceneggiato TV), regia di Giuliano Montaldo sceneggiato tv
- Il ruffiano, regia di Josè Giovanni
- Il tesoro delle 4 corone, regia di Ferdinando Baldi
- La chiave, regia di Tinto Brass
- Il giustiziere del passato (A time to die), regia di Matt Cimber
- Hundra l’ultima amazzone (Hundra), regia di Matt Cimber
- Nana, regia di Dan Wolman
- Professione: poliziotto (Le marginal), regia di Jacques Deray
- Le ruffian, regia di José Giovanni
- Sahara, regia di Andrew V. McLaglen
- Les voleurs de la nuit, regia di Samuel Fuller
- Scarlatto e nero (The Scarlet and the Black) (miniserie TV), regia di Jerry London
- C’era una volta in America, regia di Sergio Leone
- Don’t Kill God, regia di Jacqueline Manzano
- La gabbia, regia di Giuseppe Patroni Griffi
- Matrimonio con vizietto (La cage aux folles III (Elles se marient)), regia diGeorges Lautner
- Il pentito, regia di Pasquale Squitieri
- Via Mala (Serie TV), regia di John Knittel
- Yado, regia di Richard Fleischer
- Mission, regia di Roland Joffé
- Mosca addio, regia di Mauro Bolognini
- La piovra 2 (Serie TV), regia di Florestano Vancini
- La venexiana, regia di Mauro Bolognini
- Assassino senza colpa? (Rampage), regia di William Friedkin
- Il giorno prima, regia di Giuliano Montaldo
- Gli intoccabili (The Untouchables), regia di Brian De Palma
- Gli occhiali d’oro, regia di Giuliano Montaldo
- La piovra 3 (Serie TV), regia di Luigi Perelli
- Quartiere, regia di Silvano Agosti
- Il segreto del Sahara (film TV), regia di Alberto Negrin
- Gli angeli del potere (film TV), regia di Giorgio Albertazzi
- Frantic, regia di Roman Polanski
- Il grande odio (A time of destiny), regia di Gregory Nava
- Gli indifferenti (miniserie TV), regia di Mauro Bolognini
- Nuovo Cinema Paradiso, regia di Giuseppe Tornatore
- The Endless Game (film TV), regia di Bryan Forbes
- L’ombra di mille soli (Fat Man and Little Boy), regia di Roland Joffé
- La piovra 4 (Serie TV), regia di Luigi Perelli
- Il principe del deserto (miniserie TV), regia di Duccio Tessari
- I Promessi Sposi (Sceneggiato TV), regia di Salvatore Nocita
- Vittime di guerra (Casualties of War), regia di Brian De Palma
- Amleto, regia di Franco Zeffirelli
- Cacciatori di navi, regia di Folco Quilici
- The Big Man, regia di David Leland
- Dimenticare Palermo, regia di Francesco Rosi
- Gioco senza fine (The Endless Game), regia di Bryan Forbes
- Légami! (¡Átame!), regia di Pedro Almodóvar
- Mio caro dottor Gräsler, regia di Roberto Faenza
- La piovra 5 – Il cuore del problema (Serie TV), regia di Luigi Perelli
- Stanno tutti bene, regia di Giuseppe Tornatore
- Stato di grazia (State of Grace), regia di Phil Joanou
- Tempo di uccidere, regia di Giuliano Montaldo
- Tre colonne in cronaca, regia di Carlo Vanzina
- Il viaggio del terrore: la vera storia dell’Achille Lauro (film TV), regia diAlberto Negrin
- Bugsy, regia di Barry Levinson
- La domenica specialmente (Film A Episodi), regia di Francesco Barilli,Marco Tullio Giordana, Giuseppe Tornatore, Giuseppe Bertolucci
- Money – Intrigo in nove mosse (Money), regia di Steven Hiliard Stern
- La villa del venerdì, regia di Mauro Bolognini
- Beyond Justice, regia di Duccio Tessari
- La città della gioia (City of Joy), regia di Roland Joffé
- La piovra 6 – L’ultimo segreto (Serie TV), regia di Luigi Perelli
- Una storia italiana, regia di Stefano Reali
- Jona che visse nella balena, regia di Roberto Faenza
- Il lungo silenzio, regia di Margarethe Von Trotta
- Missus (miniserie TV), regia di Alberto Negrin
- Nel centro del mirino (In the Line of Fire), regia di Wolfgang Petersen
- La scorta, regia di Ricky Tognazzi
- Piazza di Spagna (miniserie televisiva) (miniserie TV), regia di Florestano Vancini
- Abramo (miniserie televisiva) (miniserie TV), regia di Joseph Sargent
- Love Affair – Un grande amore (Love Affair), regia di Glenn Gordon Caron
- Una pura formalità, regia di Giuseppe Tornatore
- Rivelazioni (Disclosure), regia di Barry Levinson
- Wolf – La belva è fuori (Wolf), regia di Mike Nichols
- Il Barone (miniserie TV), regia di Enrico Maria Salerno
- Con rabbia e con amore, regia di Alfredo Angeli
- La notte e il momento, regia di Anna Maria Tatò
- Pasolini, un delitto italiano, regia di Marco Tullio Giordana
- La piovra 7 – Indagine sulla morte del commissario Cattani (miniserie TV), regia di Luigi Perelli
- Sostiene Pereira, regia di Roberto Faenza
- L’uomo delle stelle, regia di Giuseppe Tornatore
- L’uomo proiettile, regia di Silvano Agosti
- Giuseppe (Joseph) (miniserie TV), regia di Roger Young
- La lupa, regia di Gabriele Lavia
- I magi randagi, regia di Sergio Citti
- Ninfa plebea, regia di Lina Wertmuller
- Nostromo (Joseph Conrad’s Nostromo) (miniserie TV), regia di Alastair Reid
- La sindrome di Stendhal, regia di Dario Argento
- Vite strozzate, regia di Ricky Tognazzi
- Lolita, regia di Adrian Lyne
- Marianna Ucrìa (assieme a Franco Piersanti), regia di Roberto Faenza
- In fondo al cuore (miniserie TV), regia di Luigi Perelli
- U Turn – Inversione di marcia (U Turn), regia di Oliver Stone
- Il quarto re (film TV), regia di Stefano Reali
- Bulworth – Il senatore (Bulworth), regia di Warren Beatty
- Cartoni animati, regia di Franco Citti e Sergio Citti
- La casa bruciata (film TV), regia di Massimo Spano
- Il fantasma dell’Opera, regia di Dario Argento
- I guardiani del cielo, regia di Alberto Negrin
- La leggenda del pianista sull’oceano, regia di Giuseppe Tornatore
- Ultimo (miniserie TV), regia di Stefano Reali
- Morte di una ragazza perbene (miniserie TV), regia di Luigi Perelli
- Ultimo – La sfida (miniserie TV), regia di Michele Soavi
- Canone inverso, regia di Ricky Tognazzi
- Malèna, regia di Giuseppe Tornatore
- Mission to Mars, regia di Brian De Palma
- Padre Pio – Tra cielo e terra (miniserie TV), regia di Giulio Base
- Vatel, regia di Roland Joffé
- Aida degli alberi, regia di Guido Manuli
- Un altro mondo è possibile (Documentario Collettivo)
- La ragion pura, regia di Silvano Agosti
- La piovra 10 (serie TV), regia di Luigi Perelli
- Un difetto di famiglia (film TV),regia di Alberto Simone
- Il gioco di Ripley (Ripley’s game), regia di Liliana Cavani
- The Last Game (documentario TV), regia di T. Patrick Murray e Alex Weinress
- Perlasca – Un eroe italiano (miniserie TV), regia di Alberto Negrin
- Senso ’45, regia di Tinto Brass
- L’ultimo pistolero (cortometraggio), regia di Alessandro Dominici
- Al cuore si comanda, regia di Giovanni Morricone
- La fine di un mistero (La luz prodigiosa), regia di Miguel Hermoso
- Musashi (cartoon/film TV), regia di Mitsunobu Ozaki
- Il papa buono (miniserie TV), regia di Ricky Tognazzi
- Ics – L’amore ti dà un nome (miniserie TV), regia di Alberto Negrin
- Guardiani delle nuvole, regia di Luciano Odorisio
- 72 metra (72 метра), regia di Vladimir Khotinenko
- Ultimo – L’infiltrato (miniserie TV), regia di Michele Soavi
- Cefalonia (miniserie TV), regia di Riccardo Milani
- E ridendo l’uccise, regia di Florestano Vancini
- Il cuore nel pozzo (miniserie TV), regia di Alberto Negrin
- Karol – Un uomo diventato papa (film TV), regia di Giacomo Battiato
- Lucia (film TV), regia di Pasquale Pozzessere
- Senza destino (Sorstalanság), regia di Lajos Koltai
- Gino Bartali – L’intramontabile (film TV), regia di Alberto Negrin
- Giovanni Falcone, l’uomo che sfidò Cosa Nostra (miniserie TV), regia diAndrea Frazzi e Antonio Frazzi
- Karol – Un papa rimasto uomo (film TV), regia di Giacomo Battiato
- La provinciale (miniserie TV), regia di Pasquale Pozzessere
- La sconosciuta, regia di Giuseppe Tornatore
- I Demoni di San Pietroburgo, regia di Giuliano Montaldo
- Tutte le donne della mia vita, regia di Simona Izzo
- L’ultimo dei corleonesi (film TV), regia di Alberto Negrin
- Pane e libertà (film TV), regia di Alberto Negrin
- Resolution 819, regia di Giacomo Battiato
- Baarìa, regia di Giuseppe Tornatore
- Mi ricordo Anna Frank, regia di Alberto Negrin
- Filumena Marturano (TeleTeatro), regia di Massimo Ranieri e Franza Di Rosa
- Come un delfino (miniserie TV), regia di Stefano Reali
- Napoli milionaria! (TeleTeatro), regia di Massimo Ranieri e Franza Di Rosa
- Questi fantasmi (TeleTeatro), regia di Massimo Ranieri e Franza Di Rosa
- L’isola (Serie TV), regia di Alberto Negrin
- Paolo Borsellino – I 57 giorni (film TV), regia di Alberto Negrin
- Sabato, domenica e lunedì (TeleTeatro) regia di Massimo Ranieri e Franza Di Rosa
- Come un delfino – la serie (miniserie TV), regia di Raoul Bova e Stefano Reali
- La migliore offerta, regia di Giuseppe Tornatore
- Ultimo – L’occhio del falco (miniserie TV), regia di Michele Soavi
- The Hateful Eight, regia di Quentin Tarantino
- La corrispondenza, regia di Giuseppe Tornatore
Composizioni
Orchestra[modifica | modifica wikitesto]
- 1957 – Concerto
- 1989 – Epso
- 1991 – Una via Crucis (Introduzione a forma di croce)
- 1992 – Una via Crucis (Secondo intermezzo)
Solisti e orchestra[modifica | modifica wikitesto]
- 1984/85 – Secondo concerto (per flauto, violoncello e orchestra)
- 1990/91 – Terzo concerto (per chitarra, marimba e orchestra d’archi)
- 1991 – Ut (per tromba, archi e percussioni, dedicato a Mauro Maur)
- 1993 – Quarto concerto (per organo, due trombe, due tromboni e orchestra)
- 1993 – Brevissimo I, II, III (per contrabbasso e archi)
- 1969/96 – Refrains (Tre omaggi per sei, per pianoforte e strumenti)
- 1997 – Ombra di lontana presenza (per viola, orchestra d’archi e nastro magnetico)
- 1998 – Notturno e passacaglia per Cervara (per flauto, oboe, clarinetto, pianoforte e archi)
- 2001 – Immobile, n. 2 (per armonica a bocca e 12 archi)
Opere Liriche[modifica | modifica wikitesto]
Musica vocale con orchestra[modifica | modifica wikitesto]
- GESTAZIONE (1980) per voce femminile e strumenti, suoni elettronici preregistrati e orchestra d’archi ad libitum
- FRAMMENTI DI EROS (1985) Cantata per soprano, pianoforte e orchestra su testi di S. Miceli per il Teatro La Fenice di Venezia nel Chiostro di San Niccolò al Lido cantata da Alide Maria Salvetta
- CANTATA PER L’EUROPA (1988) per soprano, due voci recitanti, coro misto, orchestra
- UNA VIA CRUCIS. I Stazione (1991). “…Fate questo in memoria di me” per doppio coro e strumenti su testi di S. Miceli
- UNA VIA CRUCIS. IX Stazione (1991). “Là crocifissero Lui e i due malfattori” per recitante, tenore, baritono e orchestra su testi di S. Miceli
- UNA VIA CRUCIS. XIII Stazione (1991). “Lo avvolse in un candido lenzuolo” per soprano, coro e strumenti su testi di S. Miceli
- UNA VIA CRUCIS. V Stazione (1992). “Crucifige! Crucifige!” per contralto e orchestra su testi di S. Miceli
- VIDI AQUAM (1993) per soprano e piccola orchestra
- DUE PEZZI SACRI (1995) per coro a quattro voci miste e orchestra (Salmo XVIII – Alleluja, Alleluja)
- PASSAGGIO SECONDO (1996) per voce recitante e orchestra su testi tratti da “Diario Indiano” di Allen Ginsberg
- GRIDO (1998) per soprano, orchestra d’archi e nastro magnetico ad libitum
- MUSICA PER UNA FINE (1998) per coro a quattro voci miste, orchestra e nastro con la registrazione di un testo di P. P. Pasolini letto dal poeta
- NON DEVI DIMENTICARE (1998) per soprano, voce recitante e orchestra
- ODE (1999) per soprano, voce maschile recitante e orchestra su testo di Giuseppe Bonaviri
- SE QUESTO È UN UOMO (2001) per soprano, voce recitante, violino solo e archi su testo di Primo Levi
- VOCI DAL SILENZIO (2002) per voce recitante, coro, coro registrato e orchestra
- NEODISCANTO (2004) per voce recitante, pianoforte, percussioni su testo di S. Miceli
- VUOTO D’ANIMA PIENA (2008) – Cantata per flauto, orchestra e coro per il millennio della Basilica Cattedrale di Sarsina, su testo di Francesco De Melis.
Coro con o senza strumenti[modifica | modifica wikitesto]
- TRE SCIOPERI (1975-88) per una classe di 36 bambini (voci bianche) e un maestro (grancassa) su testi di P.P. Pasolini
- ECHI (1988) per coro femminile (o maschile) e violoncello ad libitum
- IL SILENZIO, IL GIOCO, LA MEMORIA (1994) per coro di voci bianche su testi di S. Miceli
- DUE PEZZI SACRI (1995) per coro a quattro voci miste e orchestra
- AVE REGINA CÆLORUM (1995) per coro a quattro voci miste e strumenti
- AMEN (1998) per sei cori di voci miste
- PIETRE (1999) per doppio coro, percussioni, violoncello solista
Voce sola o voci sole con o senza strumenti[modifica | modifica wikitesto]
- WOW! (1993) per voce femminile
- COPRIRLO DI FIORI E DI BANDIERE (1995) per soprano, clarinetto, violino e violoncello su testo di A. Gatto
- FLASH (1996) per soprano, contralto, tenore e basso su testi di Edoardo Sanguinetti
- GRILLI (1999) per quattro quartetti su testo di Stefano Benni
- IL PANE SPEZZATO (1999) per dodici voci miste, strumenti e archi ad libitum sul testo liturgico della Messa
- PER I BAMBINI MORTI DI MAFIA (1999) per soprano, baritono, due voci recitanti e sei strumenti su testo di Luciano Violante
- ABENDDÄMMERUNG (2000) per soprano (o mezzosoprano), violino, violoncello e pianoforte su testi di H. Heine
- FLASH (Seconda versione) (2000) per otto voci e quartetto d’archi su testi di Stefano Benni, Sergio Miceli, Edoardo Sanguineti ed anonimo del ‘600
Musica da camera[modifica | modifica wikitesto]
- QUATTRO PEZZI (1957) per chitarra
- RAG IN FRANTUMI (1986) per pianoforte
- CADENZA (1988) per flauto e nastro dal “Secondo concerto per flauto, violoncello e orchestra”
- NEUMI (1988) per clavicembalo
- MORDENTI (1988) per clavicembalo
- QUATTRO STUDI (1984/89) per pianoforte
- SPECCHI (1989) per 5 strumenti
- STUDIO (1989) per contrabbasso
- RIFLESSI (1989/90) per violoncello solo
- FRAMMENTI DI GIOCHI (1990) per violoncello e arpa
- ELEGIA PER EGISTO (1993) per violino solo
- CANONE BREVE (1993) per tre chitarre
- CANONE BREVE (1993) per chitarra, trascrizione dall’originale per 3 chitarre di G. Seneca
- A L. P. 1928 (1996) per quartetto d’archi
- SCHERZO (1996) per violino e pianoforte
- IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO (1997) per violino e viola
- GRILLI (1999) per quattro quartetti su testo di Stefano Benni
- QUINTO STUDIO (2000) per il pianoforte
- METAMORFOSI DI VIOLETTA (2001) per clarinetto in si bemolle e quartetto d’archi
- VIVO (2001) per violino, viola, violoncello
- NOTTURNO E PASSACAGLIA PER CERVARA (2001) Versione per clarinetto, violino e pianoforte
- NOTTURNO E PASSACAGLIA (2011) Versione per sassofono soprano e pianoforte
- 2 x 2 (2002) due pezzi per clavicembalo
- FINALE (INVENZIONE IMPROVVISATA) (2002) per due organi
- COME L’ONDA (2004) per 2 violoncelli
Fiati[modifica | modifica wikitesto]
- TOTEM SECONDO (19891) per 5 fagotti e 2 controfagotti
- BLITZ I, II, III (1995) per quattro saxofoni
- BLITZ I, II, III (1995) per corno, due trombe, trombone e tuba
- S.O.S. (1998) (suonare o suonare) per corno, tromba e trombone
Ensemble
- Fluidi (1988) per 10 strumenti
- Esercizi (1992/93) per 10 archi
- Quattro anacoluti per A.V. (1997) per archi
Composizioni e arrangiamenti di musica leggera[modifica | modifica wikitesto]
- 1961 – Faccio finta di dormire per Edoardo Vianello (testo di Carlo Rossi)
- 1961 – Cicciona cha cha, firmata con lo pseudonimo Dansavio, per Edoardo Vianello (testo di Carlo Rossi)
- 1962 – Quello che conta per Luigi Tenco (testo di Luciano Salce)
- 1962 – Go-Kart twist per Gianni Morandi (testo di Pilantra)
- 1963 – Pel di carota per Rita Pavone (testo di Francesco Migliaccio)
- 1963 – Nel corso per Gino Paoli (testo di Lina Wertmuller)
- 1963 – Ti ho conosciuto, firmata con lo pseudonimo Dansavio, per Rosy (testo di Carlo Rossi)
- 1964 – Lonesome Billy per Peter Tevis (testo di Peter Tevis)
- 1964 – Domani prendo il primo treno per Paul Anka (testo di Carlo Rossi)
- 1965 – L’amore gira per Rosy (testo di Franco Migliacci)
- 1965 – Penso a te per Catherine Spaak (testo di Franco Migliacci)
- 1965 – Le cose più importanti per Pierfilippi (testo di Sergio Bardotti)
- 1965 – Ho messo gli occhi su di te per Dino e Anna Moffo (testo di Sergio Bardotti)
- 1965 – Questi vent’anni miei per Catherine Spaak (testo di Forti e Castoldo)
- 1966 – Se telefonando per Mina (testo di Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara)
- 1966 – Uccellacci e uccellini per Domenico Modugno (testo di Pier Paolo Pasolini)
- 1967 – Vai via malinconia per Maysa Matarazzo (testo di Sergio Bardotti)
- 1968 – Scirocco per Renato Rascel (testo di Ghigo De Chiara)
- 1968 – Canzone della libertà per Sergio Endrigo (testo di Luciano Lucignani)
- 1968 – Filastrocca vietnamita per Sergio Endrigo (testo di Leoncarlo Settimelli e Sergio Endrigo)
- 1969 – Una breve stagione per Sergio Endrigo (testo di Sergio Bardotti e Sergio Endrigo)
- 1971 – The ballad of Sacco & Vanzetti per Joan Baez (testo di Joan Baez)
- 1971 – Here’s to you per Joan Baez (testo di Joan Baez)
- 1971 – Ho visto un film per Gianni Morandi (testo italiano di Franco Migliacci; cover di Here’s to you)
- 1989 – Libera l’amore per Zucchero Fornaciari (testo di Zucchero Fornaciari)
Arrangiamenti di musica leggera.
- 1958 – 2ª Sagra della Canzone Nova di Assisi RCA Italiana Artisti Vari
- 1959 – Buon Natale a tutto il mondo (45 giri) Domenico Modugno Fonit SP 30712
- 1959 – Ma guardatela (45 giri) Edoardo Vianello
- 1960 – Il barattolo/Quanta paura (45 giri) Gianni Meccia
- 1960 – Siamo due esquimesi (45 giri) Edoardo Vianello
- 1961 – Il Capello (45 giri) Edoardo Vianello
- 1962 – Miranda Martino (33 giri) Miranda Martino
- 1962 – Pinne fucile ed occhiali/Guarda come dondolo (45 giri) Edoardo Vianello
- 1963 – Rita Pavone (33 giri) Rita Pavone
- 1963 – Abbronzatissima (45 giri) Edoardo Vianello
- 1963 – O mio Singore (45 giri) Edoardo Vianello
- 1964 – Sapore di sale (45 giri) Gino Paoli
- 1964 – Tremarella (45 giri) Edoardo Vianello
- 1964 – Ogni felicità/Ti chiedo scusa (45 giri) Donatella Moretti
- 1965 – Il Peperone (45 giri) Edoardo Vianello
- 1965 – Il Mondo/Allora sì (45 giri) Jimmy Fontana
- 1965 – Il duca della luna/Quando a settembre (45 giri) Mariolino Barberis
- 1965 – Le cose più importanti/Sarà come una volta (45 giri) Pierfilippi
- 1965 – Questi vent’anni miei e Penso a te (33 giri) Catherine Spaak
- 1966 – Stasera Rita (33 giri) Rita Pavone
- 1966 – C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones/Se perdo anche te (45 giri) Gianni Morandi
- 1970 – Per un pugno di samba (33 giri) Chico Buarque de Hollanda
- 1974 – Anima (33 giri; 5 canzoni) Riccardo Cocciante
- 1978 – Bandierine (33 giri) Renzo Zenobi
- 1985 – Il profumo del tempo (45 giri) Amedeo Minghi e Katia Ricciarelli
- 1985 – C’era una volta la terra mia (45 giri) Katia Ricciarelli
- 2001 – Pura Luce (45 giri) Renato Zero
- 2009 – Questo piccolo grande amore in collaborazione con Claudio Baglioni
Edizioni musicali
- Quattro pezzi per chitarra (1957), Suvini Zerboni, SZ 9826
- Quattro studi per il pianoforte (1983-89), Suvini Zerboni, SZ 10150
- Distanze (1973), per violino, violoncello e pianoforte, Salabert, SLB 1814, ISMN M-048-02320-8
Note
- ^ Internet Movie Database
- ^ Italian composer Morricone scores honorary Oscar, Reuters.com, 23 febbraio 2007. URL consultato il 22 settembre 2013.
- ^ Zammerumaskil, Roma
- ^ Fondazione Italiani
- ^ tisbe
- ^ repubblica
- ^ InfoDisc: Les 45 T. / Singles les plus vendus en France
- ^ YouTube – Ennio Morricone receiving an Honorary Oscar
- ^ Polarmusicprize.org
- ^ Ennio Morricone malato. Sospesa la tournée
- ^ Articolo dedicato , con video del concerto
- ^ Partito Democratico – Liste nel collegio 11 Roma-Don Bosco
- ^ Morricone attacca il sistema di insegnamento scolastico – Articolo su Rockit
- ^ «Noi musicisti giocatori Io scambierei l’Oscar per la Coppa di scacchi»
- ^ Monti Simbruini tutelati, le Alpi di Roma ! – ENNIO MORRICONE, un’Anima Simbruina sulle MONTAGNE DI ROMA
- ^ Ennio Morricone diventa cittadino onorario dell’Aquila
- ^ Corriere.it
- ^ «Concerto Primo Maggio 2011: Ennio Morricone esegue Elegia per l’Italia, il video | Music Fanpage»
- ^ Rassegna.it
- ^ Videoradio Edizioni Musicali
- ^ [1]
- ^ Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto”.
- ^ a b c Marco Fraquelli, Al dittatore piace la musica. Ramazzotti in concerto in Uzbekistan: chi sono i preferiti dei potenti, da «Lettera43»
- ^ Corriere della Sera. Premio città di Roma
- ^ Premio Sonora 2014. URL consultato il 29-10.2014.
- ^ Dettaglio decorato dal sito web del Quirinale.
- ^ Dettaglio decorato dal sito web del Quirinale.
- ^ Dettaglio decorato dal sito web del Quirinale.
- ^ Legion d’onore per Ennio Morricone in Corriere della Sera, 12 marzo 2009.URL consultato il 10 dicembre 2012.
Bibliografia
- Valerio Mattioli, Roma 60. Viaggio alle radici dell’underground italiano. Parte seconda, Blow Up, numero 188 gennaio 2014, Tuttle Edizioni
Collegamenti esterni
L’EVENTO. Tutto esaurito in Arena per il concerto del Maestro, 87 anni a novembre. Grandi classici e una sorpresa finale: Elisa canta la ballata di «Sacco e Vanzetti»
Morricone, la magia non conosce età
Giulio Brusati
Da Gli intoccabili a Mission, tutti in piedi ad applaudire il suo repertorio Un problema fisico lo limita nei movimenti: «Ho pensato di rinunciare»
Nessuna foto (quella che vedete in pagina è di repertorio) e nessuna ripresa. Vietati i fotografi e niente telecamere. E per entrare nel suo camerino serviva uno speciale braccialetto che solo pochissimi avevano. Ma perché tutta questa segretezza intorno a EnnioMorricone che ieri sera all’Arena ha richiamato oltre 12mila persone (tutto esaurito), in coda ordinata ben prima dell’inizio dello spettacolo? Il mistero è svelato dallo stesso Maestro. «Non parlo mai prima di un concerto», dice subito dopo essere salito sul palco a sipario ancora abbassato. «Mi esprimo con la musica ed è lei a parlare per me. Ma è successo qualcosa che vi devo spiegare. Ad agosto sono caduto e mi sono rotto il femore. Ho pensato di disdire questa serata in Arena: non potevo fisicamente dirigere l’orchestra. Poi il mio medico mi ha spiegato che potevo farcela. E allora ho pensato: sì, forse c’è la farò». Poi ha chiesto scusa: «Non potrò girarmi per rispondere ai vostri non scontati applausi», e si è seduto su una carrozzina, davanti al leggio, con la bacchetta in mano per dirigere l’Orchestra Roma Sinfonietta che ieri, con il Coro Lirico Sinfonico di Verona, l’ha «aiutato», come ha detto lui stesso. Da un repertorio sterminato ha enucleato diversi temi come «La vita e la leggenda», che comprende brani da Gli intoccabili a C’era una volta in America e La leggenda del pianista sull’oceano. Il Maestro dirige nervoso e si capisce che restare seduto gli deve costare molto, specialmente nella parte in cui esplora la modernità del mito nei western di Sergio Leone. Qui le musiche hanno ormai da tempo superato le immagini e si ascoltano i temi di C’era una volta il West e Giù la testa a se stanti, tra romanza e easy listening, con parti cantabili in qualsiasi lingua (fateci caso: le può fischiettare chiunque, in qualsiasi parte del mondo). Durante la tensione de L’estasi dell’oro, Morricone guarda verso i fiati con una bella grinta. E tutti in piedi, quasi prima che finisca, ad applaudire la musica ma pure la forza con cui ha affrontato la serata. Nella seconda parte risplende «Chi mai» da Maddalena (un tema finito anche in classifica in Gran Bretagna) e la melodia di Nuovo Cinema Paradiso. Poi la sezione «tragica, lirica, epica» con l’apoteosi di Mission, da considerarsi ormai opera contemporanea più che colonna sonora. Come si fa a non amare questa musica popolare eppure inevitabilmente colta? E come si potrebbe non amare chi l’ha creata per il nostro piacere? Anche perché riserva una sorpresa finale: Elisa (non annunciata) canta emozionata «The ballad of Nick & Bart», da Sacco e Vanzetti, già interpretata da Joan Baez.
Il Maestro Ennio Morricone ha diretto seduto in carrozzina a causa di un intervento, e per questo sono state severamente vietate fotografie e riprese video e oscurato il podio sul palco: si rispettano le scelte d’immagine, ma dispiace sia ancora ritenuta una vergogna stare seduti.