L’Arena di Verona canta amore e applaude i negramaro

Un bombardamento di spot pubblicitari, neanche fosse la finale del mondiali di calcio. Così, quando Giuliano Sangiorgi attacca Ti è mai successo? e dà inizio al concerto dei Negramaro in un’Arena tutta esaurita e straripante di entusiasmo, sono già le 21,40. Finisce il primo tempo di Argentina-Germania e Giuliano ha appena terminato La giostra, adattandola per l’occasione («L’Arena è una giostra…»). Ma non c’è spettatore con il pensiero al Maracanà: l’anfiteatro pulsa con i Negramaro, canta con loro, trascina anche i più riottosi.
Nuvole e lenzuola è un coro, così come Meraviglioso, un duetto tra gli spettatori e Sangiorgi, un grandioso omaggio a Modugno, con le coppie che si guardano, si dedicano la canzone che stanno interpretando. Del resto le dediche, in questa serata, si sprecano. Anche per Giuliano, tanto che partono due «Ti amooo!!!» urlati a squarciagola, uno femminile ma anche uno maschile.
Poi le scariche rock di Via le mani dagli occhi, braccia in alto mentre esplodono le luci, un’esplosione di colori e di sovrapposizioni di immagini sul grande schermo alle spalle della band e sui due laterali. Con continui riferimenti al numero sei: celle esagonali di alveari che scaniscono e si tramutano in sei bolle. E poi sei gemme che piroettano. Non a caso: «Siamo perfetti insieme, come numero del lotto», avevano ripetuto i sei Negramaro – Giuliano, Andrea Mariano, Lele Spedicato, il neo sposo Ermanno Carlà, Danilo Tasco e Andrea Pupillo – che hanno regalato momenti dance, techno, rock, mediterranei, oltre che intimi. Estate, Tre minuti e Sei sono una pausa per ricaricarsi, prima dell’ondata finale annunciata da Mentre tutto scorre che termina con Voglio molto di più.
Il bello deve ancora venire: Solo per te è dedicata con alcuni secondi di silenzio a tutti i bambini vittime delle guerre, infine Un amore così grande, quello per il nostro Paese e la sua storia, un’unica voce di dodicimila voci (e Una storia semplice). Merito dei Negramaro è ripescare perle della canzone italiana e riproporle, rigenerarle, anche per chi magari non le aveva mai sentite prima. Doveva essere la canzone dei Mondiali azzurri, Un amore così grande, ma chi se ne frega? Ha vinto la Germania? Per il pubblico areniano la sera del 13 luglio sarà quella dei Negramaro. Che non a caso, dopo il concerto di sabato all’Hard Rock Live a Roma, saranno i primi e per ora unici artisti italiani a essere presenti nella catena dei ristoranti Hard Rock di tutto il mondo con alcuni video. E nei locali italiani Hard Rock saranno esposti alcuni memorabilia che il gruppo ha donato: abiti di scena, scritti autografi di Giuliano Sangiorgi, la chitarra di Lele, il basso di Ermanno e la batteria di Danilo.