L’Altro Teatro 2014/2015 al Camploy
L’Altro Teatro – Teatro di innovazione e di ricerca 2014-2015
Teatro Camploy di Verona e Teatro Nuovo
12 novembre 2014 – 11 marzo 2015
Programma L’Altro Teatro
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Presentazione della Rassegna L’Altro Teatro di Giampaolo Savorelli:
Antonia Pavesi parla del Manifesto dei Teatri Accessibili e della promozione Teatri 10 e lode
Paolo Valerio e la collaborazione tra i teatri
«L’Altro Teatro» il linguaggio contemporaneo
Daniela Bruna Adami
Filippo Timi apre con «Skianto» la rassegna di nove spettacoli: Rezza, Manfredini, Santamaria, Babilonia Zanco e artisti veronesi. Novita sull’abbonamento
sabato 01 novembre 2014 SPETTACOLI, pagina 51
Non lo si può considerare teatro di nicchia, quanto invece il «nuovo teatro contemporaneo». È quello della rassegna L’Altro Teatro alla sua undicesima edizione, organizzata dal Comune di Verona in collaborazione con Arteven, partner storico, e con il Teatro Stabile di Verona e l’associazione EXP Are We Human, che inizia il 12 novembre al Nuovo e prosegue al Camploy con nove spettacoli totali fino all’11 marzo.
Le novità sono un abbonamento personalizzabile: cinque spettacoli da scegliere tra le nove proposte, a 40 euro. E il biglietto per le persone disabili a 10 euro compreso il posto per l’accompagnatore.
«È grazie alle collaborazioni che riusciamo a fare L’Altro Teatro anche quest’anno» ha spiegato il consigliere comunale delegato alla Cultura Antonia Pavesi, «unendo le forze, organizzative ed economiche». E Giampaolo Savorelli direttore artistico ha aggiunto che «stavolta abbiamo diviso la prosa dalla danza, che avrà un mese dedicato, aprile. Lo spirito della rassegna rimane quello di completare con il teatro d’innovazione le proposte della città. Oltre ai giovani, vogliamo arrivare anche a tutti coloro che sono curiosi verso forme teatrali anticonvenzionali, provocatorie».
Pierluca Donin, direttore di Arteven, ha sottolineato «la alta qualità delle proposte e l’attenzione ai nuovi talenti: la rassegna ha infatti portato a Verona negli anni artisti che si sono poi affermati a livello nazionale e internazionale. Paolo Valerio, direttore del Teatro Stabile ha assicurato la più ampia promozione presso il pubblico degli altri due cartelloni di prosa del Nuovo, Il Grande Teatro e Divertiamoci a Teatro, «per scardinare le abitudini e contaminare il pubblico delle diverse rassegne».
Per capire la portata e lo spirito della rassegna basta vedere come si apre e come si chiude. Il primo spettacolo (il 12 novembre) è Skianto di e con Filippo Timi e la chitarra di Andrea Di Donna, un racconto fatto di ricordi d’infanzia da parte di uno degli attori più interessanti e anticonformisti del teatro italiano. E l’ultimo è Jesus di Babilonia Teatri (l’11 marzo) fresco di debutto al festival Vie di Modena. La storia di Gesù vista come storia popolare, da parte di una compagnia che ha cambiato il linguaggio del teatro.
Un altro volto noto al grande pubblico è Claudio Santamaria, in scena il 6 febbraio in Gospodin di Philipp Löhle, diretto per la prima volta da Giorgio Barberio Corsetti, un altro nome di spicco del teatro contemporaneo. L’associazione EXP ha portato nella rassegna due spettacoli: Fratto X di e con Antonio Rezza e le installazioni di Flavia Mastrella (5 dicembre). Rezza, ha spiegato Tommaso Rossi di EXP, «premio Ubu lo scorso anno, ha una comicità irresistibile dentro una performance totalmente teatrale, dissacrante e crudele, tanto da essere definito «l’erede di Artaud». E Vocazione di Danio Manfredini (27 febbraio), altro protagonista di spessore del teatro di ricerca, quattro volte premio Ubu, che, «dopo aver sempre portato in scena gli ultimi» spiega Rossi, «stavolta parla dell’attore, tra le paure e le consapevolezze del mestiere».
Protagonista femminile è Patricia Zanco (16 gennaio), che in Onorata società racconta la tragedia del Vajont, che è simbolo di eventi che si ripetono sistematicamente se a dominare è il profitto.
Nella rassegna sono presenti anche realtà veronesi. Il 23 gennaio Punto in Movimento propone La vita… è un blues di Marco Pasetto e Roberto Totola. L’11 febbraio il Teatro Scientifico sarà in scena con una versione rock della Vedova scaltra di Goldoni, e il 20 febraio Ippogrifo rilegge l’Ariosto in Furiosa.