La storia di Verona nel documentario di Anna Lerario
Biblioteca Civica di Verona, Sala Farinati
Giovedì 3 marzo 2016, ore 17.30
Ingresso libero
Proiezione del documentario “La storia di Verona” di Anna Lerario
La Storia di Verona, un viaggio lungo 2000 anni
Frutto di anni di studio e di ricerche, “La Storia di Verona” racconta 2000 anni di vita di una città straordinaria. La ‘polis megale’ dell’impero romano, la città regia di Teodorico, la meta dei ghibellini, la gloria scaligera, l’urbs picta di Venezia, la Porta d’Italia di Francesi e Austriaci. Un approfondito viaggio fra le testimonianze di tutte le epoche che mostra la multiforme bellezza della città ed evidenzia il suo ruolo strategico, la sua eccezionale importanza storica nel corso dei secoli. Con ricchezza di immagini e documenti, il filmato racconta le origini e la fondazione, illustra le ultime scoperte sulla Verona Romana e svela la misteriosa Verona dei re barbari.
Le spettacolari immagini girate in alta definizione delle piazze, i panorami, le opere d’arte, gli interni delle magnifiche chiese, delle rievocazioni storiche, sono state raccolte in anni di lavoro della regista sul territorio.
CURRICULUM VITAE DELLA REGISTA ANNA LERARIO
Coniugata, nata a Verona il 21-08-69, nel 1994 si laurea al D.A.M.S. di Bologna con punteggio 110 e lode e tesi sulla trasposizione cinematografica e teatrale.
A partire dal 1992 svolge attività di giornalista, sceneggiatrice e relatrice in corsi e rassegne sul cinema, il teatro, la narratologia (quotidiano ‘La Cronaca’, libri ‘Lampi metropolitani’ e ‘Dentro la lanterna magica’ Cierre edizioni, programmi radiofonici per la Fatmo).
Sempre nel 1992 pubblica il suo libro di poesie ‘Aghi’.
Nel 1993 inizia la sua attività di sceneggiatrice e regista con i seguenti quattro documentari:
L’ultima acqua per la Regione Veneto (documentario sull’inquinamento delle acque del Veneto),
Il Sogno di Alfredo per i Missionari Comboniani,
A scuola d’Arti e Mestieri e L’organo per la Regione Lombardia (su scuole di restauro).
Nel 1995 frequenta la scuola Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi.
Nel 1996 dirige alcuni video-clip per l’autore David Conati (CP records).
Nel 1998 cura molteplici filmati istituzionali della nota ditta di architettura d’esterni Paghera.
Negli anni 1999-2001 insegna materie cinematografiche presso il Centro Studi Andrea Palladio.
Nel 2003 cura per gli Stand Together il video sul loro The Musical Show ripreso al teatro romano.
Per quanto riguarda la fiction:
Nel 1998 il suo mediometraggio ‘22’ vince il Giglio d’Oro al Festival nazionale “Valdarno Cinema Fedic” e il Premio speciale della giuria al Festival nazionale di Castrocaro “Fotogramma d’oro”.
Nel 2001 il suo lungometraggio ‘2000’ vince il primo premio della sezione Vetrina al Festival nazionale “Valdarno Cinema Fedic”; il film ‘2000’ viene proiettato al Fotogramma d’oro di Castrocaro, a Verona al SanGio’festival in piazza dei Signori, ai cinema Nuovo e Mazziano.
Nel 2002 il suo film ‘Agharti’ viene proiettato al cinema Mazziano e al Six Days Sonic festival di Benevento.
Dal 2004 ad oggi Anna Lerario con Video Cinema scrive e dirige i seguenti documentari:
Nella Bella Verona, la storia e l’arte (per la Provincia di Verona -15.000 copie distribuite)
Giulietta e Romeo – Verona per sempre: la città del mito (per la Provincia di Verona)
La Provincia di Verona: labirinto di emozioni (per la Provincia di Verona – in fase di pubblicazione)
Il restauro di Palazzo Altieri, sede dell’ABI a Roma
Per l’arte e per la storia, le tecniche del restauro
Il ritorno di Tommaso Porta, pittore paesaggisista del ‘700
Tiro a segno: il campione olimpionico Roberto Di Donna
L’arte nel Duomo di Verona, nelle chiese di S.Fermo e di S.Zeno
Il poeta di Verona – la vita di Berto Barbarani,
In lavorazione: Il restauro del Teatro Ristori, Il restauro della basilica di Sant’ Anastasia, La villa palladiana di Montorso Vicentino.
LA FORZA COMUNICATIVA DEL DOCUMENTARIO
Il genere del documentario può rappresentare un’arma potente: può avere l’appeal del cinema e può avvicinare chiunque ai temi più grandi, complessi e sottili dell’umanità come l’arte, la storia, la filosofia.
Si tratta di un prodotto audiovisivo, in quanto tale conta su una sapiente orchestrazione dei suoi tre elementi costituenti. Con le immagini, il testo e la musica, infatti, si può creare un ritmo coinvolgente, proprio come in una sinfonia, che varia continuamente a seconda del momento espressivo e cresce d’intensità fino al finale.
Questa concezione musicale del documentario determina una struttura forte e pertanto incisiva, come spiegato da Ejzenstein, il primo grande teorico del montaggio.
Ejzenstein, nei suoi trattati, fa spesso paragoni con l’architettura: se in un documentario non si costruisce una struttura, agganciando i tre elementi con forti legami e variandone la reciproca supremazia, il video risulta debole, si sfalda, comunicando una fastidiosa sensazione di fragilità e di inconsistenza.
Noi di Video Cinema sappiamo che non si deve dire mai una cosa se non la si può anche mostrare con le immagini: sarebbe andare contro la natura dell’audiovisivo. Ma ciò che spinge a lavorare con questo rigore è anche l’urgenza di raccontare quanto si è ricercato nelle fonti con meticolosità e passione. E’ fantastico avere l’opportunità di trasmettere allo spettatore l’arte, la storia culturale europea e dei nostri territori tramite il mezzo più efficace: l’audiovisivo. La cultura ha il potere di aprire le menti.
Il Veneto deve conoscere quello che è stato, centro culturale europeo e fucina del Rinascimento italiano, un concentrato di arte unico al mondo.
La bellezza del Veneto è la nostra arma più forte: la bellezza architettonica, figurativa, naturalistica, che dobbiamo coltivare. Per questo obiettivo bisogna aumentarne la consapevolezza, da qui l’importanza della diffusione della conoscenza attraverso l’audiovisivo.
Fonte www.italiandoc.it/img_up/curriculum_2232.doc