La Musica nuda di Magoni&Spinetti
MUSICA NUDA a Verona folk
Photo e video gallery del concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, meglio conosciuti come “Musica Nuda”, ieri 3 luglio in Piazza Carlo Alberto a Valeggio sul Mincio, per la Rassegna Verona folk.
Il concerto in 10 foto:
Galleria fotografica completa su flickr:
Video gallery:
“Musica Nuda” è un percorso musicale di ricerca, complicità e sperimentazione nato dall’incontro casuale tra Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Dopo dieci anni, sette album e moltissimi concerti in Italia e nel mondo, la sfida e l’esigenza artistica di Petra e Ferruccio sembra essere vinta: il suono viene messo a nudo con l’arte di saper spogliare le opere musicali del repertorio lirico, jazz, pop o soul, per poi interpretarle, con complicità ed umorismo, in una giostra sensibile che contrappone due estremi: una voce baciata dal cielo ed un contrabbasso genialmente anacronistico.
PETRA MAGONI «Musica Nuda era un rischio Il pubblico ci ha ripagati»
L’Arena, giovedì 03 luglio 2014 SPETTACOLI, pagina 52
Ferruccio Spinetti e Petra Magoni, stasera a Valeggio
L’ultima volta che avevano partecipato a Verona Folk – in quell’occasione al Castello di Montorio – avevano fatto un memorabile pienone. Stasera alle 21,30 Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, ovvero il duo noto come Musica Nuda, saranno nuovamente protagonisti della rassegna organizzata da Box Office Live, questa volta nella Piazza Carlo Alberto di Valeggio sul Mincio. Che concerto sarà quello di Musica Nuda, un progetto avviato nel 2003 e che ormai può contare su un repertorio di cinque album di studio e due live? Lo chiediamo a Petra Magoni, curiosi anche di sapere se ci sarà qualche ospite, visto che nel tour dell’anno scorso, relativo all’ultimo album Banda Larga, è salito talvolta sul palco Daniele Di Gregorio, polistrumentista e arrangiatore dell’album.
«Dovremmo esserci soltanto noi due» risponde Petra, che tuttavia non esclude «che all’ultimo momento, a sorpresa, arrivi qualche amico. Faremo un po’ di tutto, un mix di pezzi vecchi e recenti, e sicuramente anche brani non ancora incisi».
Dopo anni di dischi e concerti a due, in Banda Larga vi siete addirittura «allargati» con l’Orchestra delle Marche. Cos’è, un cambio di direzione totale rispetto a voce e contrabbasso, che vi ha così fortemente caratterizzato?
No, Banda Larga è stato un episodio. Una maniera per celebrare, nel 2013, il decennale del nostro matrimonio artistico. E allora come è giusto fare quando si celebra una ricorrenza importante, abbiamo voluto metterci per una volta i vestiti più eleganti, magari quelle scarpe luccicanti e bellissime seppur un po’ scomode. Finita la celebrazione, siamo tornati nel più «comodo» duo di Musica Nuda. Suonare e cantare con un’orchestra era un sogno nel cassetto, e naturalmente non è stato facile, un grosso sforzo in tutti i sensi, anche economico. Ma ci ha gratificato, anche per ripagare un pubblico che ci ha seguito negli anni al di là delle nostre aspettative. Quando, nel 2003, ho proposto a Ferruccio di creare un duo solo voce e contrabbasso, e di chiamarlo Musica Nuda, lui era fortemente perplesso, ma alla fine ha deciso di fidarsi di me. E ha funzionato».
Tu e Ferruccio soltanto, per più di dieci anni. Sono più i pro o i contro, quando si viaggia in un gruppo così ristretto?
Effettivamente è un po’ come la vita di coppia, anche se la nostra partnership è solo artistica e facciamo vite separate. Sicuramente c’è tra noi un’intesa sul palco che si rinnova ogni volta che c’incontriamo, che rende Musica Nuda un progetto agile, in cui ci capiamo facilmente, anche quando, come talvolta capita, abbiamo pareri e idee diverse. Certo il rischio di conoscersi fin troppo bene, di avvertire cali di tensione c’è, ma sappiamo che comunque Musica Nuda è una scelta primaria, anche se sia io che Ferruccio facciamo anche altre cose, che servono ad arricchirci. La settimana scorsa, ad esempio, a Berchidda in Sardegna ci siamo «incrociati» con Paolo Fresu e Paola Turci. Ed è stato bellissimo.
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