Teatro Stabile Verona spettacolo per macchina da proiezione e attore solo di e con Paolo Valerio | macchina da proiezione muta Hellman 1929 | materiale, creazione filmica A. Polato | musiche A.L. Webber | J.S. Bach | B. Holiday | G. Puccini T. Waits M. Nyman | R. Schumann luci Enrico Berardi
«Vi siete mai chiesti che fine fanno i film che avete visto al cinema? O domandati dove rinchiudono questi frammenti di emozioni?» Pellicole disposte confusamente sul pavimento accompagnano il pubblico in un luogo fantastico al di là dello schermo cinematografico. Scorrono immagini rovesciate di vecchi film, una preziosa cucitura di vecchie pellicole salvate nel corso di sessant’anni di attività da Aristide Polato, operatore di cinema dal 1926. Su questo campionario della memoria cinematografica, vive il protagonista, un giovane distruttore di pellicole, che come un macellaio affetta, accetta, frantuma quegli stessi fotogrammi che confonde con la sua stessa vita. Lacerato dal dramma di dover annientare ciò che più ama, vive sospeso tra la realtà e la fascinazione delle immagini effimere che deve distruggere.
Teatro Stabile Verona spettacolo per macchina da proiezione e attore solo di e con Paolo Valerio | macchina da proiezione muta Hellman 1929 | materiale, creazione filmica A. Polato | musiche A.L. Webber | J.S. Bach | B. Holiday | G. Puccini T. Waits M. Nyman | R. Schumann luci Enrico Berardi
«Vi siete mai chiesti che fine fanno i film che avete visto al cinema? O domandati dove rinchiudono questi frammenti di emozioni?» Pellicole disposte confusamente sul pavimento accompagnano il pubblico in un luogo fantastico al di là dello schermo cinematografico. Scorrono immagini rovesciate di vecchi film, una preziosa cucitura di vecchie pellicole salvate nel corso di sessant’anni di attività da Aristide Polato, operatore di cinema dal 1926. Su questo campionario della memoria cinematografica, vive il protagonista, un giovane distruttore di pellicole, che come un macellaio affetta, accetta, frantuma quegli stessi fotogrammi che confonde con la sua stessa vita. Lacerato dal dramma di dover annientare ciò che più ama, vive sospeso tra la realtà e la fascinazione delle immagini effimere che deve distruggere.