La strada della Neri Pozza continua con Matthew Thomas, l’autore newyorchese emergente di cui la casa editrice sta per pubblicare il libro Non siamo più noi stessi. Queste 600 pagine, storia struggente di immigrati irlandesi, faranno da palestra per il neonato book club di Verona, che rispondendo al progetto di una società letteraria dei giorni nostri, leggerà, commenterà e giudicherà: insomma recensirà in anteprima, a voce e poi su internet, sul blog della Neri Pozza (www.bookclub.neripozza.it).
Il book club veronese, formatosi spontaneamente ma aperto in futuro a nuovi ingressi, annovera tra i lettori Gianpaolo Trevisi, poliziotto-scrittore famoso per l’autobiografico Fogli di via e in questi giorni perché, lui che a Genova c’era, fa vedere agli allievi poliziotti il film sulle torture alla scuola Diaz. Il gruppo di lettura si aggiunge ai due già attivi a Milano, a quelli romano e padovano; presto ne nascerà uno anche a Vicenza. Lo scopo lo spiegano Alessandro Zelger, amministratore delegato della Neri Pozza e del gruppo Athesis, il direttore editoriale della casa editrice e Paolo Valerio che ospita la presentazione al teatro Nuovo: «Fare critica letteraria in una società che troppo spesso si ferma a considerazioni banali»«all’interno di questa società dello spettacolo, dominata dalla cultura pop che fa cadere ogni differenza tra alto e basso, la cosa migliore da fare per sopravvivere è tornare alle origini. Al solco aperto da Neri Pozza: l’editore geniale che per primo pubblicò Parise, Gadda, e poi Montale, Buzzati… Ci stiamo provando, innanzitutto costruendo un catalogo letterario con autori di prim’ordine, per i cui diritti competiamo a livello internazionale. E con i book club: gruppi che seguano il nostro progetto letterario, leggano in anteprima le nuove uscite, e quindi commentino liberamente».
I venti partecipanti si incontreranno una volta al mese nel foyer del Teatro Nuovo, sempre con un libro diverso ancora in bozza. Gli spunti più interessanti di ogni discussione saranno riportati in internet, sul blog, dal coordinatore Marco Ardielli, e serviranno al pubblico dei lettori per avere una prima idea delle nuove uscite Neri Pozza. «Non è vero che la cultura digitale uccide i libri», aggiunge. «Gli e-book, per esempio, hanno avuto un momento felice quando ancora erano una novità. Ma in Italia rappresentano il 4 per cento del mercato e non crescono più. I grandi concorrenti sono i colossi come Amazon. Ma allora, contro la quantità occorre schierare la qualità. Identità, progetto editoriale, radicamento sul territorio, capacità di scovare i nuovi talenti».
Per citarne uno: Tracy Chevalier; il suo La ragazza con l’orecchino di perla è divenuto un caso editoriale, un milione di copie. Ecco il fiuto che premia. Matthew Thomas, il primo autore su cui si eserciterà il book club, è stato definito dal Guardian «il nuovo Jonathan Franzen», altra buona premessa. Mentre talenti italiani arrivano dal premio per inediti Neri Pozza, che all’esordio ha visto partecipare 1.781 autori, cinque già pubblicati, fra i quali sono spuntati Wanda Marasco ora in corsa per lo Strega. E quast’anno il premio Neri Pozza fa il bis. L.CO.