Il violino romantico di Uto Ughi al Teatro Romano di Verona
Recital del Violinista Uto Ughi
accompagnato dall’Orchestra de “I Filarmonici di Roma”.
Teatro Romano, giovedì 6 giugno 2013 ore 21,00
Al Teatro Romano la zona disabili (poltronissima) prevede un prezzo per l’accompagnatore di 57,50 €.
Per prenotare scrivere a info@eventiverona.it
Programma da definire
Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, UTO UGHI ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Johann Sebastian Bach ed alcuni Capricci di Niccolò Paganini.
Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”.
Ha iniziato le sue grandi tournées europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.
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Uto Ughi – Home Page
Uto Ughi
Uto Ughi, pseudonimo di Diodato Emilio Ughi[1], (Busto Arsizio, 21 gennaio 1944[2]), è un violinista italiano.
Biografia
Uto Ughi è nato a Busto Arsizio il 21 gennaio 1944 da genitori di Pirano d’Istria. Il padre è un avvocato triestino appassionato di musica, la madre nata aVoltago Agordino (BL). Uto Ughi ha iniziato da piccolo («6 – 7 anni» dice lui stesso) lo studio della musica e l’apprendimento delle tecniche violinistiche presso la scuola di musica Giovanni Battista Pergolesi a Varese sotto la guida del maestro Ariodante Coggi, debuttando a soli sette anni al Teatro Lirico di Milanoimponendosi subito all’attenzione della critica e del pubblico come uno straordinario talento. Già a dodici anni Uto Ughi veniva considerato un artista tecnicamente ed espressivamente maturo. È considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana ed è fra i massimi interpreti contemporanei.
Ha studiato con i maestri George Enescu a Parigi e Corrado Romano a Ginevra e all’Accademia Chigiana di Siena e in seguito ha proseguito gli studi conRiccardo Brengola, incontrando nel ricco ambiente culturale senese Andrés Segovia e Pablo Casals.
Nel 1967 esegue il Concerto per violino e orchestra (Beethoven) diretto da Sergiu Celibidache nel Cortile di Palazzo Ducale (Venezia) per il Teatro La Fenice.
Oltre alla prolifica attività musicale, sia in sala di incisione, sia in numerose tournée, Uto Ughi è un protagonista anche nell’animazione culturale: ha fondato e anima diversi festival, manifestazioni e rassegne musicali: “Omaggio a Venezia” (1976), finalizzato alla raccolta di fondi per il restauro dei monumenti della città, “Omaggio a Roma” (1999-2002), per la diffusione del patrimonio musicale. Dal 2003 gli ideali di tali eventi sono stati ripresi nel festival “Uto Ughi per Roma”, del quale Uto Ughi è fondatore e direttore artistico. Da ricordare anche l’istituzione con Bruno Tosi del premio “Una vita per la Musica”.
Il 4 settembre 1997 gli venne conferita l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica, per i suoi significativi meriti in campo artistico, mentre nell’aprile del 2002 ricevette la Laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazioni. Fra le altre onorificenze ricevute da Uto Ughi, vi sono il titolo diAccademico di Santa Cecilia (1978), di Commendatore della Repubblica (18 febbraio 1981, conferitogli dal presidente Pertini) di Gran Ufficiale (2 giugno 1985). Tra i premi più significativi vinti da Uto Ughi vi sono il premio “Una vita per la musica – Leonard Berstein” (23 giugno 1997), il premio “Galileo 2000” (8 luglio2003) ed il premio internazionale “Ostia Mare” di Roma (8 agosto 2003).
Tra i violini in possesso di Ughi, due strumenti sono oltremodo preziosi: lo Stradivari Van Houten-Kreutzer[3] del 1701, appartenuto al violinista omonimo al quale Beethoven aveva dedicato la sonata in la maggiore op.47, ed il Guarneri del Gesù Cariplo-Hennel-Rosé[4] del 1744, appartenuto ad Arthur Grumiaux. Ha posseduto anche lo Stradivari Sinsheimer-General Kyd-Perlman[5] (1714) e i Guarneri Kortschak; ex-Wurlitzer[6] (1739) e Ole Bull[7] (1744).
Il 14 dicembre 2010 si è esibito presso il Conservatorio di musica di Lussemburgo, in occasione dei 150 anni della Repubblica italiana (1861-2011). Accompagnato al pianoforte dal celebre maestro Alessandro Specchi, pianista preferito di Uto Ughi, con il quale si è già esibito negli auditori più rinomati, Uto Ughi ha riscosso un grande successo tra la comunità italiana in Lussemburgo, distinguendosi, oltre che per il suo virtuosismo, anche per la sua eccezionale capacità comunicativa con il pubblico. Le riprese del concerto saranno trasmesse in Italia nel 2011.
Presenza in TV [modifica]
Dal 7 giugno 2008, Uto Ughi ha condotto su Rai Uno il programma Uto Ughi racconta la musica. Si trattava di una serie di dieci brevi episodi della durata fra i 15 ed i 20 minuti, trasmessi a mezzanotte, in cui il violinista introduce gli ascoltatori ad un aspetto della musica classica, ad un compositore, ad un brano celebre e simili; il programma, registrato in location sempre diverse, si compone di tre parti: una breve spiegazione iniziale seguita dell’esecuzione di uno o più brani e conclusa da un’informale discussione fra il maestro ed un gruppo di giovani.
Puntate [modifica]
- 07/06/2008, Basilica di Santa Sabina all’Aventino a Roma – La musica figurativa: Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni (Estate: III Presto, Inverno: II Largo, Autunno: III Allegro)
- 09/06/2008, Auditorium Conciliazione a Roma – Carmen fantasy: Pablo de Sarasate, Fantasia dall’opera Carmen (trascrizione per violino & orchestra dalla Carmen di Georges Bizet)
- 10/06/2008, Sale Apollinee del Gran Teatro La Fenice a Venezia – Il primo movimento de “La morte e la fanciulla”: Franz Schubert, La morte e la fanciulla (I Allegro)
- 11/06/2008, Sale Apollinee del Gran Teatro La Fenice a Venezia – Il secondo movimento de “La morte e la fanciulla”: Franz Schubert, La morte e la fanciulla (II Andante con moto)
- 13/06/2008, Basilica di Santa Sabina all’Aventino a Roma – Mendelssohn e Massenet: Felix Mendelssohn, Concerto per pianoforte e orchestra n.2 op.40(III Rondò); Jules Massenet, Thaïs (Meditazione)
- 14/06/2008, Auditorium Conciliazione a Roma – Paganini e Saint-Saëns: Niccolò Paganini, Concerto per violino in si minore no. 2 op. 7 “La campanella”(III Rondo à la clochette); Camille Saint-Saëns, Introduzione e rondò capriccioso
- 16/06/2008, Tempio Kichijyouin a Manazuru – Una Ciaccona di Bach: Johann Sebastian Bach, Partita in re minore per violino solo BWV 1004 (V Ciaccona)
- 17/06/2008, Tokyo Metropolitan Art Space a Tokyo – L’eleganza di Brahms 1: Johannes Brahms, Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 77(I Allegro ma non troppo)
- 19/06/2008, Tokyo Metropolitan Art Space a Tokyo – L’eleganza di Brahms 2: Johannes Brahms, Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 77(II Adagio, III Allegro giocoso, ma non troppo vivace)
- 20/06/2008, Tempio Kichijyouin a Manazuru / Tokyo Metropolitan Art Space a Tokyo – Bach e Paganini: Johann Sebastian Bach, Partita per violino n. 3BWV 1006 (III Gavotta en rondò); Johann Sebastian Bach, Concerto per due violini in re minore BWV 1043 (I Vivace) / Niccolò Paganini, Fantasia daiCapricci
Discografia
- 1996 – Il trillo del diavolo (Tartini)
- 2000 – Franck/Grieg – Sonate per violino e pianoforte (con Bruno Canino)
- 2004 – Live in Roma
Onorificenze e riconoscimenti
Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana | |
— Roma, 2 giugno 1985[8] |
Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana | |
— Roma, 2 maggio 1996[9] |
Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte | |
— Roma, 17 marzo 2004[10] |
Sigillo Longobardo | |
Note
- ^ Si veda l’intestazione delle onorificenze: Cavaliere di Gran Croce
- ^ Come da voce su Enciclopedia Italiana Treccani
- ^ Stradivari “Van Houten-Kreutzer” su Cozio.com. URL consultato in data 31-07-2010.
- ^ Guarneri “Cariplo-Hennel-Rosé” su Cozio.com. URL consultato in data 31-07-2010.
- ^ Stradivari “Sinsheimer-General Kyd-Perlman” su Cozio.com. URL consultato in data 31-07-2010.
- ^ Guarneri “Kortschak; ex-Wurlitzer” su Cozio.com. URL consultato in data 31-07-2010.
- ^ Guarneri “Ole Bull” su Cozio.com. URL consultato in data 31-07-2010.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
Scritti di Uto Ughi:
- Alberto Cantù, Respighi compositore, Torino, Eda, 1985 (Introduzione di Uto Ughi).
- Attilio Piovano,Sapeva di erica, di torba e di salmastro, Palermo, rueBallu edizioni, 2009 (Prefazione di Uto Ughi).
- Salvatore Costantino, George Enescu. Vita e musica; con un’intervista al Maestro Uto Ughi, Bologna, Clueb, 2008.
- Jean-Michel Molkhou, Uto Ughi, in Les grands violonistes du XXe siècle. Tome 1- De Kreisler à Kremer, 1875-1947, Paris, Buchet Chastel, 2011, pp. 293-295.
Beautiful pictures!