Il restauro delle opere rubate a Castelvecchio
Museo di Castelvecchio
22-23-24 settembre 2017
Venerdì 22 settembre, alle ore 17.00, in sala Boggian, viene salutato ufficialmente il ritorno al Museo di Castelvecchio, dopo il restauro, delle opere trafugate il 19 novembre 2015 e recuperate il 21 dicembre 2016.
Nell’incontro con il pubblico il sostituto procuratore, dottor Gennaro Ottaviano e i rappresentanti delle Forze dell’ordine ripercorrono le indagini e la soluzione del caso. Inoltre il Soprintendente, dottor Fabrizio Magani, presenterà i restauri eseguiti dal Laboratorio della Soprintendenza.
Nell’occasione verranno ringraziati l’Accademia di Belle Arti e i restauratori privati che hanno offerto il loro intervento su alcuni dei dipinti, oltre al signor Giuseppe Perotti, generoso sostenitore delle spese di ripristino delle cornici climatizzate sulle opere di Giovanni Francesco Caroto, e all’associazione Amici dei Musei d’Arte, con il gruppo Giovani.
L’ingresso alla manifestazione è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Programma della manifestazione
Saluti istituzionali
Federico Sboarina, Sindaco di Verona
Margherita Bolla, Dirigente Musei d’Arte Monumenti
Le indagini, la risoluzione del caso, il rientro dei dipinti
a cura di
Ettore Napione, Conservatore delle collezioni Museo di Castelvecchio
con
Gennaro Ottaviano, Sostituto procuratore, Procura della Repubblica di Verona
Eugenio Masino, Vicequestore, Servizio Centrale Operativo Polizia di Stato
Roberto di Benedetto, Vicequestore, dirigente squadra mobile Polizia di Stato di Verona
Antonio Coppola, Tenente colonnello, comandante Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico
I restauri dopo il recupero
Fabrizio Magani, Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
Nei giorni di sabato 23 e di domenica 24 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, i visitatori hanno l’occasione incontrare vicino a ciascuno dei dipinti – al mattino dalle 10.30 alle 13.00, al pomeriggio dalle 14.30 alle 18.00 – i restauratori, gli studenti dell’Accademia, il curatore delle collezioni e il personale della Direzione del museo e della Soprintendenza, per ricevere spiegazioni sullo stato di salute delle opere e sugli interventi di restauro eseguiti. Per il pubblico è un’occasione inconsueta e interessante di approfondimento culturale e di condivisione delle attività di conservazione e di tutela del Patrimonio svolte dalle Istituzioni del territorio.
Le visite saranno aperte sabato 23 settembre, alle 10.30, dall’assessore alla Cultura, Turismo, Manifestazioni e Parªi opportunità, Francesca Briani.
Nelle due giornate, i cittadini di Verona e della provincia potranno accedere al museo al costo agevolato di 1,00 euro a persona, mentre per gli altri visitatori è previsto un ingresso ridotto a 4,50 euro (per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio).
L’EVENTO. Esposte le tele che da gennaio erano uscite dal museo per i restauri necessari
I 17 capolavori trafugati
tornano a Castelvecchio
Alessandra Galetto
Sabato e domenica visite a 1 euro e incontri con la Sovrintendenza Venerdì alle 17 un dibattito con il pm Ottaviano e le forze dell’ordine
Veronesi e turisti avevano già potuto ammirarli, festeggiandone il rientro, tra dicembre e gennaio, per un mese. Poi i quadri avevano dovuto abbandonare il museo di Castelvecchio per venire restaurati. Ora tornano in mostra i 17 dipinti che erano stati trafugati da banditi armati il 19 novembre 2015, in seguito recuperati in Ucraina e poi restituiti a Verona lo scorso 21 dicembre. I capolavori si potranno ammirare a Castelvecchio sabato e domenica, nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio, con biglietto di ingresso di 1 euro per i veronesi, di 4,50 euro per gli altri visitatori. Inoltre nelle due giornate i visitatori avranno l’occasione incontrare vicino a ciascuno dei dipinti – al mattino dalle 10.30 alle 13, al pomeriggio dalle 14.30 alle 18 – i restauratori, gli studenti dell’Accademia, il curatore delle collezioni e il personale della Direzione del museo e della Soprintendenza, per ricevere spiegazioni sullo stato di salute delle opere e sugli interventi di restauro eseguiti. Per il pubblico è un’occasione inconsueta e interessante di approfondimento culturale e di condivisione delle attività di conservazione e di tutela del Patrimonio svolte dalle Istituzioni del territorio. Le visite saranno aperte sabato 23 settembre, alle 10.30, dall’assessore alla Cultura Francesca Briani. Già il mese di esposizione all’indomani del recupero era stato un grandissimo successo: tanti veronesi avevano fatto la coda per entrare al museo e vedere subito i quadri rientrati nella loro sede dopo lunghi mesi di incertezza e apprensione. Per festeggiare ora il definitivo rientro dei 17 quadri nella loro sede, il museo di Castelvecchio, l’amministrazione comunale e la direzione dei musei civici hanno organizzato anche un momento di incontro e di festa in sala Boggian venerdì pomeriggio, alle 17, dal titolo «Il restauro dopo il furto. Le opere tornano al museo di Castelvecchio». Dopo i saluti del sindaco Federico Sboarina e della responsabile dei musei Margherita Bolla, si parlerà di «Indagini, risoluzione del caso e rientro dei dipinti» a cura del conservatore delle collezioni Museo di Castelvecchio con il pubblico ministero Gennaro Ottaviano, il vicequestore (servizio centrale operativo della polizia di stato) Eugenio Masino, il vicequestore (dirigente della squadra mobile) Roberto di Benedetto, il tenente colonnello comandante del nucleo carabinieri tutela patrimonio artistico Antonio Coppola. Il sovrintendete Fabrizio Magani parlerà invece dei restauri dopo il recupero. Sarà l’occasione per dare voce ai protagonisti del recupero dei quadri e a tutti coloro che si sono adoperati nel restauro dei dipinti e lo hanno eseguito gratuitamente: la Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, l’Accademia di Belle Arti, i restauratori Attilia Todeschini, Studio Cristiani, Egidio Arlango, Stefania Stevanato, Alessandra Zambaldo, Francesca Mariotto.