Con gli sposi Il pianista di strada Paolo Zanarella si esibisce in Piazza Erbe a Verona Piazza Erbe

Il pianista in Piazza Erbe


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Nuovo sgombero del pianista di strada
Il Comune: nessuno lo ha «sgomberato»

IL CASO. Sei mesi fa era stato fatto sloggiare da piazza Bra, stavolta da piazza Erbe. Per aver sforato i tempi concessi. Zanarella amareggiato: «Non verrò più». Esercenti del centro stupiti: «Alla gente piace e lo cacciano?»

VERONA. È accaduto di nuovo. A distanza di sei mesi, nel vivo del centenario areniano che vorrebbe celebrare Verona capitale della lirica e della musica nel mondo, il pianista di strada Paolo Zanarella è stato fatto sloggiare dal centro città. La dinamica è differente ma il risultato non cambia. A dicembre, Zanarella aveva iniziato senza autorizzazione a picchiettare magistralmente, così almeno raccontano le centinaia di fans che in molte città d’Italia si fermano ad ascoltarlo, i tasti del suo pianoforte in piazza Bra. L’altro giorno, invece, ha proseguito l’esibizione oltre il tempo stabilito. Due ore circa di sforamento rispetto agli orari imposti da palazzo Barbieri: dalle 9 alle 13. In tutti e due i casi, il concerto è stato stoppato dagli agenti della polizia municipale che, accertata l’irregolarità della prestazione artistica, lo hanno fatto allontanare. Ma se la prima volta, su invito dello stesso sindaco Tosi, si era esibito qualche tempo dopo sotto la stella della Bra la notte del 24 dicembre, questa volta difficilmente il maestro concederà un bis. Zanarella infatti sfrutterà il primo e l’ultimo sabato di luglio i prossimi due sudati permessi, «per ottenerli ho impiegato circa cinque mesi, a fronte di continui solleciti», precisa, poi considererà conclusa l’esperienza Verona. «Con dispiacere, s’intende. Ma è davvero troppo complicato suonare nella vostra città». «Ho sbagliato a sforare il tempo concessomi», prosegue Zanarella che tiene a sottolineare la professionalità e la cortesia dei vigili che gli hanno intimato d’andarsene, mostrando l’orologio. «La questione è proprio nell’orario: perché solo quattro ore? In tutte le altre città in cui mi esibisco non ci sono fiscalità e limitazioni tanto rigide, francamente incomprensibili. Giovedì ero a Pisa: là non ho dovuto attendere più di una settimana per avere le carte in regola per suonare», spiega il pianista, che tra le sue ultime tappe annovera le piazze più belle di Perugia ed Assisi. E che a Verona, invece, per potersi esibire, causa pedonalizzazione del centro, ha dovuto trascinarsi il pianoforte a coda per le viuzze del centro. «Non ho avuto l’autorizzazione a percorrere la strada con il furgone per caricare e scaricare il piano. Così l’ho spinto», spiega tra l’ironico e lo stupito. A favore del pianista si sono già schierati alcuni residenti ed esercenti del centro. «È inaudito. Saremmo noi a dover pagare questo artista affinché si esibisca, allietando i veronesi e richiamando i turisti, regalando così uno splendido ricordo della nostra città. E invece l’amministrazione gli riserva un trattamento simile», dice Giuseppina Marani della Gabbia d’Oro. «I nostri clienti hanno dimostrato di gradire molto la compagnia della sua musica. Fosse per noi, lo ascolteremmo da mattina a sera», spiegano al Mazzanti.

E intanto il Comune sottolinea in una nota che «non c’è stato nessuno sgombero da Piazza Erbe, nella giornata di domenica scorsa, del sedicente “pianista di strada” Paolo Zanarella da parte della Polizia Municipale di Verona». «Una pattuglia di agenti della Polizia Municipale, controllando come di norma le presenze e le occupazioni di suolo pubblico nel centro storico, lo ha avvicinato e cortesemente gli ha chiesto di esibire il permesso necessario per l’occupazione del suolo e per l’esibizione. Pur constatando che il signor Zanarella aveva sforato di 30 minuti il tempo concesso dall’Amministrazione, la pattuglia si è limitata a chiedergli di rispettare i termini della concessione, gratuita, rilasciatagli dall’Amministrazione comunale, senza applicargli alcuna sanzione. L’orario per l’esibizione stabilito dal permesso è – da regolamento che il Comune non può certo trasgredire – a tutela del diritto al riposo dei cittadini residenti e il signor Zanarella ne era ben consapevole. Al mondo ci sono artisti che salgono alla ribalta delle cronache per le loro qualità artistiche, ma ve ne sono altri che conoscono un solo modo per essere protagonisti sui mass media: fare o suscitare inutili polemiche». (fonte)[/learn_more]