Celebra la centralità del mare e della navigazione nella storia della Danimarca, il nuovo M/S Maritime Museum of Denmark, aperto da poche settimane a Helsingør, poco meno di cinquanta chilometri a nord di Copenhagen. Progettato da BIG – Bjarke Ingels Group, studio internazionale con sedi a New York e nella capitale danese, attualmente attivo in Europa, Nord America, Asia e Medio Oriente, l’edificio si caratterizza per la presa di possesso di un bacino di carenaggio del porto cittadino, tramite tre gallerie-passerelle. Nell’invaso, un tempo destinato ad ospitare le imbarcazioni da riparare, si trovano ora un sistema di promenade per l’ingresso al museo e le sale per mostre temporanee; il bacino è inoltre divenuto la fonte di luce e aria degli spazi espositivi e degli altri servizi sviluppato al di sotto del livello di accesso.
Con l’intento di salvaguardare le preesistenze portuali come “monumento storico industriale”, i volumi si innestano con vigore tra le sponde opposte del bacino, incontrano una superficie, memore di oltre cinquanta anni di attività portuale, volutamente inalterata. Un’ulteriore scelta di rispetto nei confronti del contesto si manifesta infine nel proposito di mantenere il museo volumetricamente invisibile dinanzi all’adiacente Castello di Kronborg, Patrimonio UNESCO dal 2000 e tra i siti più visitati del paese, anche grazie alla tragedia “Amleto”, ambientata da William Shakespeare tra le sue mura…
Celebra la centralità del mare e della navigazione nella storia della Danimarca, il nuovo M/S Maritime Museum of Denmark, aperto da poche settimane a Helsingør, poco meno di cinquanta chilometri a nord di Copenhagen. Progettato da BIG – Bjarke Ingels Group, studio internazionale con sedi a New York e nella capitale danese, attualmente attivo in Europa, Nord America, Asia e Medio Oriente, l’edificio si caratterizza per la presa di possesso di un bacino di carenaggio del porto cittadino, tramite tre gallerie-passerelle. Nell’invaso, un tempo destinato ad ospitare le imbarcazioni da riparare, si trovano ora un sistema di promenade per l’ingresso al museo e le sale per mostre temporanee; il bacino è inoltre divenuto la fonte di luce e aria degli spazi espositivi e degli altri servizi sviluppato al di sotto del livello di accesso.
Con l’intento di salvaguardare le preesistenze portuali come “monumento storico industriale”, i volumi si innestano con vigore tra le sponde opposte del bacino, incontrano una superficie, memore di oltre cinquanta anni di attività portuale, volutamente inalterata. Un’ulteriore scelta di rispetto nei confronti del contesto si manifesta infine nel proposito di mantenere il museo volumetricamente invisibile dinanzi all’adiacente Castello di Kronborg, Patrimonio UNESCO dal 2000 e tra i siti più visitati del paese, anche grazie alla tragedia “Amleto”, ambientata da William Shakespeare tra le sue mura…