VERONA. Il Museo Archeologico al Teatro Romano ha dichiarato guerra alle barriere architettoniche e con il prossimo anno si prepara a diventare completamente accessibile, senza più ostacoli e gradini per chi si sposta in carrozzina. Ieri mattina, è stato inaugurato il nuovo ingresso al Museo a cui ora si accede da piazzetta Martiri della Libertà: dunque sulla destra, dando le spalle all’Adige e guardando il Teatro Romano. Molto più ampio rispetto all’entrata di prima, che era dalla strada e affacciata sullo stretto marciapiede delle Rigaste Redentore, ora è anche privo di barriere architettoniche grazie ad un’ampia rampa che viaggia parallela alla strada e garantisce una completa accessibilità al sito.
«Per location, bellezza e suggestione, il Teatro Romano è uno dei nostri musei più belli, offuscato però dalla grandezza dell’Arena. Vogliamo che veronesi e turisti lo apprezzino sempre di più, e questo intervento di riqualificazione va proprio nella direzione di valorizzare sempre di più il nostro patrimonio artistico e culturale e di renderlo accessibile a tutti, come promesso in campagna elettorale», ha commentato il sindaco Federico Sboarina.
Lavori a strade e marciapiedi dissestati, a segnaletica rovinata, a edifici scolastici e impianti sportivi, a monumenti. Il tutto per oltre quaranta milioni. Sarà un 2018 all’insegna delle manutenzioni. Lasciando opere pubbliche nuove ai due anni successivi. È quanto contenuto nel piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020, licenziato dalla Giunta comunale e che resterà pubblicato per sessanta giorni prima del via all’operazione bilancio preventivo.«Nel programma avevamo detto di non voler attuare opere faraoniche e comunque la capacità di spesa del Comune è limitata. Quindi abbiamo deciso di concentrarci, nel primo anno di amministrazione, su manutenzioni dell’esistente, tenendo conto del fatto che fin dai primi giorni del nostro insediamento abbiamo ricevuto numerosissime segnalazioni di buche su strade, segnaletica stradale ed edifici bisognosi di sistemazioni», dice il sindaco Federico Sboarina, dopo la riunione di Giunta. Illustrando il piano con gli assessori ai lavori pubblici Luca Zanotto, alle strade e giardini e decentramento Marco Padovani e allo sport Filippo Rando, presente Giorgio Zanoni, dirigente comunale.«Tutto questo all’interno del percorso di vendita di quote del Comune in varie società, il che determinerà l’acquisizione di soldi», precisa il sindaco. Sono messi a bilancio nel 2017 dunque, in previsione di attuarli nel 2018, numerosi interventi. I principali sono adeguamenti tecnologici per 2,8 milioni, lavori a strade e giardini per 2,3 e a edifici scolastici per 2,8. Altre manutenzioni a impianti sportivi per 1,3 e a monumenti per 33,5; ad altri lavori per 2,2. In totale si considerano interventi per 534 milioni, ma gli amministratori ricordano che 492 si riferiscono al passante nord con traforo delle Torricelle, opera «sub judice» ed ecco perché si parla di lavori per circa quaranta milioni. Di questi 25 vengono coperti con contributi, altri 20 sono fondi propri del Comune, mentre 3,5 per progettazioni. Ne 2018 si lavorerà al piano di riqualificazioni delle periferie con 18 milioni, con altri 18 finanziati dallo Stato. Nove milioni da impiegare per lavori stradali attingendo a nove sui 14,5 del contributo comunale in origine per l’Arsenale; nove di cui 4,2 del Comune e 4,8 di Agsm dati con l’Art Bonus. Un altro milione 100mila euro ad adeguamenti impiantistici alla Biblioteca civica; mezzo milione per completare ascensori al museo archeologico del Teatro Romano, altri 800mila per il restauro della Torre Pentagona, in centro, quindi 300mila per una rotatoria in via Albere, all’uscita della tangenziale; 1,9 per manutenzioni stradali nei quartieri, poi 200mila per piste ciclabili e 200mila per eliminare barriere architettoniche.E ancora: 300mila per lavori all’asilo nido Il paese dei colori di Borgo Santa Croce, in via Turandot, e altri 370mila il nido Cucciolo, Golosine, in via Bacchiglione. Altri 500mila per Palazzo Nervi della Biblioteca civica, poi 1,3 per riqualificare il ricovero notturno Camploy, a Veronetta, e 250mila per la copertura della scale mobili del parcheggio Centro, all’ex Gasometro. Sul fronte edilizia sportiva: 800mila euro tra cui lavori al campo di Quinzano, in via Rizzoni, e 230mila euro per le tribune della palazzina Consolini, in Basso Acquar.Per progettazioni vanno a bilancio – poi si vedrà se ci sarà la totale copertura – un milione per recuperi urbani a Veronetta, altri 80mila per la Torre Pentagona e 100mila per valutazioni sismiche all’ex caserma Rossani, dove andrà il comando della Polizia municipale. Inoltre 250mila per progettare l’intervento di ristrutturazione del Ponte Nuovo, che verrà realizzato nel 2019 e costerà dai tre ai quattro milioni. Nel 2018, ricorda Padovani, manutenzioni stradali per un milione 50mila euro.Nel piano triennale, ricorda Zanotto, lavori alla pista ciclabile tra i canali Biffis e Camuzzoni, e per implementare con altre 15 stazioni il bike sharing, anche prevedendo quelle per le biciclette elettriche, «il che consentirà di avere le stazioni più distanti e di coprire maggiori distanze». E nel 2018 si prevede inoltre di completare la progettazione del primo lotto di mille posti auto al parcheggio scambiatore della Genovesa e della piscina in Strada Le Grazie, in Borgo Roma, opera da 4 milioni.
MONUMENTI. Inaugurato l’accesso da piazzetta Martiri della Libertà
Il Museo Archeologico al Teatro Romano ha dichiarato guerra alle barriere architettoniche e con il prossimo anno si prepara a diventare completamente accessibile, senza più ostacoli e gradini per chi si sposta in carrozzina. Ieri mattina, è stato inaugurato il nuovo ingresso al Museo a cui ora si accede da piazzetta Martiri della Libertà: dunque sulla destra, dando le spalle all’Adige e guardando il Teatro Romano.Molto più ampio rispetto all’entrata di prima, che era dalla strada e affacciata sullo stretto marciapiede delle Rigaste Redentore, ora è anche privo di barriere architettoniche grazie ad un’ampia rampa che viaggia parallela alla strada e garantisce una completa accessibilità al sito. «Per location, bellezza e suggestione, il Teatro Romano è uno dei nostri musei più belli, offuscato però dalla grandezza dell’Arena. Vogliamo che veronesi e turisti lo apprezzino sempre di più, e questo intervento di riqualificazione va proprio nella direzione di valorizzare sempre di più il nostro patrimonio artistico e culturale e di renderlo accessibile a tutti, come promesso in campagna elettorale», ha commentato il sindaco Federico Sboarina. L’intervento, iniziato con la precedente amministrazione, è costato 80mila euro. Ed è solo la prima delle due fasi che porteranno il Museo Archeologico ad essere completamente privo di barriere architettoniche. Se l’ingresso, con una prima sala espositiva in cui è in mostra il plastico del Teatro Romano, è accessibile, arrivare al Museo è ancora impervio. Quando arriva qualche ragazzo in sedia a rotelle, spesso è il personale interno a sollevarlo e portarlo oltre la scalinata fino alle sale interne, spiegano gli addetti ai lavori. Ma si tratta ovviamente di una non soluzione: urge una via sicura per chi viaggia in sedia a rotelle ma anche per gli anziani e tutte le persone che non riescono ad arrampicarsi lungo la ripida e irregolare scalinata del Teatro Romano. Questa via sarà realizzata entro l’anno, forse già la prossima estate, sfruttando la fermata intermedia della funicolare che, attraverso un breve tragitto dal parco San Pietro, permetterà di accedere direttamente al chiostro del Museo.«Stiamo già lavorando alla realizzazione del percorso che verrà utilizzato anche da anziani o genitori con bimbi piccoli al seguito», ha specificato l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Zanotto. Intanto, «la nuova piazza, con i gradoni e la rampa adiacente, soddisfa l’esigenza di dare all’ingresso del Museo più vasto respiro, permettendo ai visitatori di sostare in sicurezza lontano dal traffico veicolare. Un elemento architettonico non solo funzionale ma anche decorativo, in perfetta sintonia con il contesto del teatro Romano, che viene ulteriormente valorizzato dal nuovo sistema di illuminazione serale», ha aggiunto Zanotto. Il nuovo ingresso, attivo in realtà già da un paio di mesi, è stato presentato alla città in occasione dell’inaugurazione della mostra Le misure dei Romani, allestita in una sala del Museo Archeologico e realizzata con reperti propri del museo e che espone un centinaio di oggetti di età romana restaurati appositamente.