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I Verona Paintings di Phil Sims


Le 4 grandi tele monocrome di Phil Sims alla Gran Guardia, tutte pitture ad olio su lino del 2001, per la serie Verona Paintings: Dark Blue Red – Bottom Painting Red #6, Violet Grey – Bottom Painting Grey #2, Orange red – Bottom Painting Red #1, Medium Grey – Bottom Painting Grey #1. 

Phil SIMS (Richmond, California – USA, 1940)

Formatosi al San Francisco Art Institute, Phil Sims viene influenzato dai più rigorosi esponenti dell’astrazione pittorica americana degli anni ’50 e ’60 (Rothko, Newman e Still su tutti) ma, sensibile anche alla grande tradizione dell’arte europea (da Piero della Francesca a Rembrandt), sul finire degli anni settanta sviluppa una pittura ‘monocroma’ che rinnova, nei decenni successivi, la riflessione che ha contraddistinto la stagione dell’arte minimalista.
I lavori dell’artista statunitense, infatti, testimoniano sia la ricerca di un metodo analitico di esecuzione pittorica sia la volontà di rapportarsi allo scenario ambientale-architettonico in cui tali lavori sono collocati.
Sims adotta una tecnica che rende la tela una superficie vibratile e animata dalla sovrapposizione di più strati dello stesso pigmento colorato. Elemento primo della sua poetica, il colore è steso con pennellate di varia ampiezza che si incrociano, reagiscono o si aggiungono alla gradazione sottostante, e permettono alla luce di infiltrarsi con più o meno forza, di intrecciare zone opache e zone lucide, di espandersi alternativamente e ritmicamente. Stendere il colore, per Sims, è come comporre il respiro, talora regolare e talora difforme, di un organismo vivente, è un “colorato stato di grazia” che riflette una vitale e drammatica integrazione di natura, sensi, ragione e memoria.
Entrato nel novero di undici artisti internazionali raggruppati nel 1984 in una importante mostra nel Massachusetts dal significativo titolo di Radical Painting, dagli anni ’90 Sims si dedica alla realizzazione di veri e propri ‘cicli’ ispirati a un preciso luogo o alla storia dell’arte: gli Umbrian Paintings(1993), in cui rievoca i colori di fine estate del paesaggio rurale dell’Italia centrale; gli Stable Paintings (1995), che celebrano il cromatismo della Madonna del parto di Piero della Francesca; i Marienbad Paintings realizzati a Friburgo nel 1996.
Successivamente il suggestivo connubio tra le grandi tele dell’artista americano e un preciso contesto ambientale si è riproposto in una serie di installazioni, come quelle realizzate per il Palazzo Ducale di Gubbio (1998), per il Kunstmuseum di Bonn (2000); seguono importanti personali al Palazzo della Gran Guardia a Verona (2001), al MART di Rovereto nel 2003 e poi ancora a Londra, Vienna e soprattutto in Germania: significativa Color of my mind, allestita a Kaiserslautern nel 2008.
Molte opere di Sims fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private, tra cui quelle dei Musei di Lione e di Malmöe; a Williamstown, in Massachussets, nello Scripps Institute di La Jolla, in California, ad Hartford, nel Connecticut; per finire con la Collezione Panza di Biumo che raccoglie un centinaio di opere dell’artista americano esposte nella Villa Menafoglio Litta Panza, a Varese.
Phil Sims vive e lavora a New York e in Pennsylvania.