I ragazzi irresistibili con Pagni e Solenghi
Con il capolavoro di Neil Simon I ragazzi irresistibili prosegue al Nuovo la rassegna Il Grande Teatro. Ne sono protagonisti Eros Pagni e Tullio Solenghi.
Una ventata di allegria soffia sul Grande Teatro: martedì 4 febbraio alle 20.45 al Nuovo va in scena I ragazzi irresistibili (The sunshine boys), una delle più note commedie di quell’autore prolifico e di successo che è l’americano Neil Simon. A interpretarli due grandi attori, molto diversi tra loro, che recitano assieme per la prima volta: Eros Pagni e Tullio Solenghi diretti da Marco Sciaccaluga in un allestimento proposto dal Teatro Stabile di Genova nella versione italiana di Giuliana Manganelli. Nato a New York nel 1927, con le sue oltre quaranta commedie allestite a Broadway, Simon è in assoluto il commediografo contemporaneo più rappresentato nel mondo ed è considerato il “re della risata” per i suoi copioni brillanti che hanno conquistato il pubblico. Da A piedi nudi nel parco 1963) a La strana coppia (1965) e ad Appartamento al Plaza (1968) che, tra l’altro, hanno anche avuto fortunatissime trasposizioni cinematografiche. Negli anni Settanta la critica americana ha cominciato a considerarlo un grande autore teatrale, fautore di una nuova forma di pièce in grado di coniugare dramma e commedia e di valorizzare le sfaccettature umane dei personaggi. Tutto questo con dialoghi molto vivaci e grande comicità, caratteristiche che contraddistinguono I ragazzi irresistibili (1972) la cui stesura fu iniziata e interrotta più volte con numerose modifiche (soprattutto nei personaggi) da parte dell’autore, non del tutto soddisfatto del suo testo. Fu il regista Mike Nichols a convincerlo a ultimare la commedia. Un’intuizione giusta visto che il debutto teatrale in America nel dicembre del 1973 ebbe grande successo e aprì più tardi la strada alle versioni cinematografica e televisiva, altrettanto fortunate anche grazie alla bravura degli interpreti. Sul grande schermo (1975) I ragazzi irresistibili ebbero il volto e la gestualità di Walter Matthau e George Burns, in tivù (1995) quelli di Peter Falk e Woody Allen.
La commedia (un omaggio alla vecchiaia di due grandi comici e un’affettuosa testimonianza della gloriosa tradizione del vaudeville americano) mette perfettamente assieme humour e poetica nostalgia del teatro che fu.
Willie Clark (Eros Pagni) e Al Lewis (Tullio Solenghi) sono due ex comici di vaudeville che, dopo aver recitato assieme per oltre quarant’anni, abbandonano il palcoscenico su iniziativa di Al, ormai desideroso di ritirarsi. Willie non sarebbe d’accordo ma è costretto a subire la decisione del compare con il quale, proprio per questo, rompe ogni rapporto. A distanza di anni, la coppia si ricostituirà, sia pure solo per una sera, per partecipare a uno show televisivo dove rispolverare gli sketch più famosi. Vinte le titubanze iniziali, i due comici cominciano le prove per lo spettacolo, non senza liti e contrasti. Alla fine, questo essere di nuovo in scena favorirà la rappacificazione tra i due attori.
Spiega il regista Sciaccaluga: «Il loro ritrovarsi dopo anni, il tentare una difficile ripartenza nel loro mare che è il teatro, ci racconta di una sete, di una joie de vivre che è esplicitamente contenuta nella metafora del vaudeville di cui sono magnifici anche se un po’ arrugginiti specialisti. C’è tanto di Cechov – prosegue Sciaccaluga – in questo capolavoro di Neil Simon: il suo sguardo ironico sull’uomo, la sua nostalgia, il suo scanzonato refrain del tempo che passa… Due vecchi, due attori: in realtà nient’altro che due ragazzi, “irresistibili” perché irresistibile è l’eterna tentazione che è la vita».
Entrambi liguri i protagonisti: genovese Tullio Solenghi visto lo scorso anno al Grande Teatro nella Moscheta di Ruzante, spezzino Eros Pagni che il pubblico veronese conosce molto bene. Memorabile il suo Aspettando Godot accanto a Ugo Pagliai visto proprio al Grande Teatro.
Dopo il felice e lungo sodalizio con Massimo Lopez (conosciuto quando entrambi frequentavano la scuola di teatro dello Stabile di Genova) e con Anna Marchesini, Solenghi ha iniziato un’attività da solista ritornando al teatro doveva aveva esordito nel 1970 con Madre Coraggio e i suoi figli di Brecht. Negli anni ha interpretato opere di Molière, Shakespeare (tra queste La bisbetica domata al Teatro Romano nel 2005) , Feydeau e Pirandello. Notevole la carriera teatrale di Eros Pagni che proprio per questo fu insignito del premio “Renato Simoni per la fedeltà al Teatro” nel 2006. In particolare ha lavorato con Luigi Squarzina (spaziando da Pirandello a Goldoni, da Shakespeare a Brecht, da Gogol a O’Neill) e con Sciaccaluga (passando da Shakespeare a Miller, da Cechov a Kleist). Frequenti anche le sue apparizioni in televisione e al cinema dove è stato diretto, tra gli altri, da Lina Wertmüller, Mario Monicelli, Francesco Laudadio, Peter del Monte, Dino Risi, Daniele Luchetti e Alberto Sordi.
Completano il cast Massimo Cagnina (Ben Clark), Mariangela Torres (l’infermiera), Marco Avogadro (Eddie), Pier Luigi Pasino (il regista televisivo). Scene e costumi sono di Guido Fiorato, le musiche di Andrea Nicolini, le luci di Sandro Sussi.
Dopo la “prima” di martedì, lo spettacolo replica tutte le sere sino a sabato 8 (sempre alle 20.45) mentre l’ultima recita, domenica 9, è alle 16. Giovedì 6 febbraio alle 17 al Teatro Nuovo Eros Pagni, Tullio Solenghi e gli altri interpreti dei Ragazzi irresistibili incontreranno il pubblico. L’incontro sarà condotto dal giornalista Lorenzo Reggiani. Un quarto d’ora prima, alle 16.45, è previsto un approfondimento del testo, un “invito alla visione” a cura di Simone Azzoni che parlerà, riferendosi alla pièce di Neil Simon in programma, del parallelo “uscire di scena, uscire dalla vita”. Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero.