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Arena di pace e disarmo


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È stata presentata l’iniziativa “Arena di pace e disarmo”, manifestazione nazionale nonviolenta, che si terrà nell’anfiteatro areniano venerdì 25 aprile.

Programma Arena di pace e disarmo

ore 12.00 inaugurazione Arena Pace e Disarmo in Piazza Bra, con mostre e conferenza stampa con Cecilia Strada

ore 12 – 13 animazione in Piazza Bra, arrivo delle biciclettate, dei giovani in servizio civile, banchetti, flash mob, ecc.

ore 13 apertura cancelli Arena – sarà possibile entrare, prendere posto, sistemare striscioni, bandiere… e musica del Nardo Trio

ore 14.00 evento Arena di pace e disarmo

(parole, musica, testimonianze, video)

Interventi di Lidia Menapace, Alex Zanotelli, Luigi Ciotti, Alice Mabota; Gad Lerner intervista Gianni Bottalico e Susanna Camusso

Testimonianze su: servizio civile, spese militari, No F35, interventi civili di pace, militarizzazione dei territori con i sindaci Paolo Pisu (Sardegna) e Renato Accorinti (Sicilia)

Artisti: Simone Cristicchi, Grazia De Marchi, Vittorio De Scalzi, Farabrutto, Eugenio Finardi, Deborah Kooperman, Alessio Lega, Alberto Patrucco, Pippo Pollina, David Riondino e con la partecipazione delle “Bocche di rosa”

ore 18.00 presentazione della campagna “Disarmo e difesa civile non armata e nonviolenta”

ore 18 – 20 prosegue la musica: Concerto per la pace e il disarmo

Regia: Michelangelo Ricci

Direzione artistica: Enrico de Angelis

Conducono: Valeria Benatti e Antonio Silva

Ingresso Libero

Diretta in streaming TV www.lanuovaecologia.it

#arenapacedisarmo

Diretta Radio: Network Radiopoplare e Radio Articolo 1

La locandina Arena di Pace e Disarmo 2014

Volantino Arena di Pace 2014

Al 21 aprile non ci sono ancora informazioni sulle modalità di accesso per il pubblico con disabilità, aggiorneremo sull’argomento appena l’organizzazione fornirà le indicazioni.

“L’Arena di Verona, abitualmente adibita ad ospitare eventi di musica e spettacolo – ha detto il sindaco Flavio Tosi – in più occasioni è stata anche contenitore di eventi di natura diversa che coinvolgono la comunità. A distanza di oltre un decennio dall’ultima edizione dell’iniziativa, l’Amministrazione comunale ha accolto quindi positivamente la richiesta di concedere gratuitamente l’anfiteatro areniano per questa manifestazione, che porta con sé un importante messaggio sociale in favore della pace e vede la partecipazione, in maniera trasversale, di numerose realtà dell’associazionismo”.
Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato Mao Valpiana, presidente Movimento Nonviolento; Efrem Tresoldi, direttore di Nigrizia; Elisa Kidanè, direttrice Combonifem; Michela Faccioli, presidente Arci Verona; Lorenzo Fazzini, direttore EMI; Renzo Fior, presidente Emmaus Italia, Maria Pia Mazzasette, segreteria provinciale Cgil; Giuliano Pizzo, segreteria provinciale Cisl; Fabio Salandini, cooperativa sociale La Genovesa; Roberto Alberti, responsabile servizio civile nazionale Opera Don Calabria; Corrado Dini di Banca Etica; Maria Giuseppina Scala, coordinamento associazioni veronesi “Verso il 21 marzo”.

Venerdì 25 aprile l’Arena di Verona vestirà i colori della pace. Con ospiti d’eccellenza, si parlerà di disarmo, di prevenzione dei conflitti e di rilancio del servizio civile

Il 25 aprile l’Arena di Verona ospiterà la manifestazione «Arena di Pace e Disarmo», che riunirà l’intero movimento pacifista e nonviolento, laico e religioso, della solidarietà e del volontariato, per una giornata di resistenza e liberazione.

I temi principali dell’evento sono la riduzione delle spese militari, l’investimento nella prevenzione dei conflitti armati, la costruzione dei corpi civili di pace, il rilancio del servizio civile, la smilitarizzazione dei territori

Tra gli ospiti, saranno presenti Alex Zanotelli (missionario comboniano), Lidia Menapace (partigiana e femminista), don Luigi Ciotti (sacerdote antimafia),Alice Mabota (leader pacifista del Mozambico), Gad Lerner (giornalista e scrittore). Si potranno ascoltare tante testimonianze dirette delle iniziative nonviolente e campagne antimilitariste promosse dal variegato movimento per la pace in Italia e all’estero.

Sarà anche una giornata di festa, con tanta musica proposta dagli artisti che hanno aderito: Simone Cristicchi, Grazia De Marchi, Vittorio De Scalzi, Farabrutto, Eugenio Finardi, Deborah Kooperman, Alessio Lega, Alessandro Mannarino, Nardo Trio, Alberto Patrucco, Pippo Pollina, David Riondino e con la partecipazione delle “Bocche di rosa”.

La manifestazione è promossa da una vasta rete di organismi, fondazioni, media e centri studi, ed è organizzata dall’associazione Arena di Pace e Disarmo. PadreVenanzio Milani, della Fondazione Nigrizia, ha descritto l’evento come «un racconto di ciò che si sta facendo per costruire la pace», e Mao Valpiana, direttore di Azione nonviolenta, fa sapere che con esso «metteremo in scena le proposte del movimento disarmista e nonviolento». «Sul prestigioso palco dell’Arena – ha aggiunto Michela Faccioli, del comitato organizzatore – vedremo e sentiremo testimonianze, parole e musica che sapranno rappresentare le miriadi di azioni politiche, culturali, sociali che ogni giorno lavorano per la pace e contro la guerra»

Venerdì 25 aprile, giornata della Liberazione dal nazi-fascismo, sarà celebrata dai pacifisti con lo slogan La resistenza oggi si chiama nonviolenza, la liberazione oggi si chiama disarmo. Si inizierà alle 12 in piazza Bra con l’inaugurazione, che vedrà come testimonial Cecilia Strada, di mostre fotografiche e pittoriche, mentre la piazza si animerà con dei flash mob realizzati dagli studenti e dai giovani in servizio civile e arriveranno le «biciclettate» resistere-pedalere-resistere degli Amici della Bicicletta; i cancelli dell’Arena si apriranno alle 13 per prendere posto e allestire gli striscioni delle associazioni e i cartelli dei vari gruppi. Alle 14 inizierà lo spettacolo con alternanze di testimonianze, musica, letture, video; alle 18 verrà presentata la nuova campagna «disarmo e difesa civile non armata e nonviolenta» e poi proseguirà la maratona musicale fino all’imbrunire.

Una manifestazione-spettacolo, a entrata gratuita, che vedrà la regia di Michelangelo Ricci, la direzione artistica di Enrico de Angelis, con la conduzione di Valeria Benatti e Antonio Silva. (fonte Verona In)

Le Arene

“Le Arene” sono i grandi momenti assembleari celebrati nell’Arena di Verona a partire dal 1986. Promosse inizialmente dal movimento “Beati i costruttori di pace”, vedono una forte partecipazione della società civile. Nelle assemblee, organizzate poi dal più vasto movimento per la pace, intervengono testimoni da tutto il mondo e sono messi a fuoco i grandi temi delle sfide della nonviolenza.

Arena 1 (4 ottobre 1986): Educazione alla mondialità e alla pace, disarmo, obiezione di coscienza, stili di vita.

Arena 2 (30 maggio 1987): L’apartheid e le obiezioni di coscienza.

Arena 3 (30 aprile 1989): Giustizia, pace, salvaguardia del creato.

Arena-Golfo (edizione straordinaria 27 gennaio 1991): Cessate il fuoco

Arena 4 (22 settembre 1991): Dalla conquista alla scoperta: a 500 anni dalla conquista dell’America Latina.

Arena 5 (19 settembre 1993): Quando l’economia uccide bisogna cambiare.

Arena di pace (1 giugno 2003): Per la pace mi espongo anch’io.

Arena di pace e disarmo (25 aprile 2014): La resistenza oggi si chiama nonviolenza, la liberazione oggi si chiama disarmo. 

PACE E DISARMO

25 APRILE 2014, RIPARTIAMO DALL’ARENA!

Un nuovo appuntamento per chi non si rassegna allo strapotere dell’apparato militare-industriale. E un nuovo inizio per il popolo dell’impegno civile e della nonviolenza, che vuole scelte politiche per il disarmo. Nel solco della Arene dei Beati i costruttori di Pace. Come spiegano quattro direttori di riviste dell’arcipelago del cambiamento.

“In piedi costruttori di pace” gridava don Tonino Bello, voce profetica della nonviolenza, in Arena a Verona nel 1989 invitando migliaia di donne e uomini di buona volontà riunite nell’anfiteatro ad unirsi contro l’assurdità di ogni guerra, per denunciare che la produzione e il commercio delle armi sono una grossa violenza alla giustizia e un attentato gravissimo alla pace.Nei 25 anni trascorsi da quell’Arena di pace, molto lavoro è stato fatto individualmente e collettivamente per resistere alla logica della guerra e promuovere tante iniziative pacifiche: il movimento per la pace e la nonviolenza è cresciuto, ma molto ancora resta da fare. Occorre ritrovarci insieme (nella foto, l’Arena settembre 1993) nuovamente per confrontarci e affrontare più uniti le tante sfide alla pace nel mondo di oggi, per non cedere all’individualismo, per reagire con le proposte della nonviolenza all’emergenza politica-sociale-democratica che stiamo attraversando.

E il 25 aprile vuole esser una giornata, come recita l’appello, di resistenza nonviolenta e di disarmo.

Nonostante la crisi l’Italia continua ad essere tra le prime 10 potenze militari del pianeta nella corsa agli armamenti più dispendiosa della storia. Il settore italiano dell’esportazione di armi non conosce austerità. In nome della salvaguardia dei posti di lavoro si continua a tacere sulla produzione di strumenti di morte destinati ad essere venduti a paesi terzi. La portaerei Cavour è un Carosello galleggiante che promuove arsenali bellici made in Italy nei porti del Golfo arabico e dell’Africa, aree di particolare tensione e che soffrono di un grave deficit di libertà democratiche.

È criminale e assurdo che montagne di denaro siano investite per strumenti di morte quando vengono sottratte preziose e necessarie risorse per le spese sociali: la scuola, la sanità, i beni culturali, la sicurezza, l’ambiente. Questo denaro potrebbe servire per alleviare le condizioni di oltre 9 milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, di cui quasi 5 milioni sopravvivono in condizioni di povertà assoluta.

Di fronte alle gravi minacce alla vita delle persone nel mondo, all’ambiente e alla concordia tra i popoli poste dall’espansione dell’apparato militare-industriale, non possiamo rassegnarci. Dobbiamo alzarci in piedi per dire ad alta voce che ci opponiamo all’idea che occorre armarsi per garantire la pace, che ripudiamo la guerra e gli strumenti che la rendono possibile, e per dire che la nonviolenza attiva è l’unico modo per sradicare oppressioni e risolvere conflitti.

Vogliamo una politica per il disarmo, che riduca le spese militari a vantaggio di investimenti per la pace. Infatti ciò che ci minaccia oggi non sono eserciti stranieri, ma povertà, disoccupazione, inquinamento, consumo di territorio, variazioni climatiche … e per difenderci da questi nemici ciò che serve non sono armi micidiali e costosissime, ma politiche di solidarietà, servizi sociali, risanamento ambientale. Dobbiamo ripensare completamente il concetto di “difesa”, che per la Costituzione è un «sacro dovere di ogni cittadino».

Quello di cui abbiamo bisogno non sono missioni militari ma interventi civili di pace; ciò che serve è una difesa civile, non armata, nonviolenta da costruire con risorse sottratte al settore militare: svuotare gli arsenali per riempire i granai.

Per questo abbiamo convocato una iniziativa nonviolenta nazionale: un grande raduno in Arena a Verona il 25 aprile 2014 di tutte le persone, le associazioni, i movimenti della pace, della solidarietà, del volontariato, dell’impegno civile. Tramite questa iniziativa facciamo appello ai politici di sostenere cammini di nonviolenza attiva e a noi stessi innanzitutto, chiedendo a chi vi parteciperà di assumersi la responsabilità di essere parte del cambiamento che vogliamo vedere.

“In piedi costruttori di pace”! Non manchiamo all’appuntamento del 25 aprile in Arena a Verona. Da lì inizieremo insieme a percorrere la strada del disarmo.

 

Alex Zanotelli, direttore di Mosaico di pace

Efrem Tresoldi, direttore di Nigrizia

Elisa Kidanè, direttrice di Combonifem

Mao Valpiana, direttore di Azione nonviolenta