Dieci anni di Valigia dei Suoni
Centro Studi Campostrini
5-12-19-26 giugno 2015, ore 21.00
La Valigia dei Suoni 2015
2005 – 2015 | Un lungo viaggio tra migrazioni e contaminazioni
Giunta alla 10° edizione, la Valigia del 2015 continua il suo viaggio nella realtà del villaggio sonoro globale in cui la musica non costituisce una realtà omogenea e definita ma un vero e proprio continuo crocevia tra vecchi e nuovi modelli.
La Valigia in nove anni ha viaggiato molto e il leitmotiv di ogni viaggio era la ricerca di contaminazioni tra culture, suoni, strumenti, tradizioni e innovazioni, costumi e modi di affrontare linguaggi musicali tra mondi diversi, apparentemente molto lontani, ma la musica, si sa, rappresenta e unisce l’anima di ogni terra e di ogni gente. La curiosità, la ricerca di linguaggi originali, di nuove risorse interpretative, la sperimentazione di nuove soluzioni melodiche e armoniche, il superamento di schemi interpretativi secolarizzati attraverso creazioni personali e originali, tutto questo ha cercato e rappresentato la Valigia nel suo percorso lungo nove anni.
Un viaggio appassionato e appassionante, attraverso territori abitati da molte culture, tradizioni, generi, stili, strumenti e poetiche differenti, cercando di superare confini, ampliare le esplorazioni favorendo nuove sintesi culturali all’interno dei grandi flussi migratori.
Per la decima edizione della Valigia la scelta dei gruppi musicali non segue un filo conduttore omogeneo come nei precedenti anni ma, per celebrare in modo coerente la nostra vocazione multiculturale, la proposta si presenta abbastanza eterogenea e, contemporaneamente di riproposizione di gruppi musicali già noti alla rassegna musicale, non i più bravi, ma quelli che, crediamo, abbiano maggiormente suggestionato o affascinato il magnifico pubblico che ci ha seguito in tutti questi anni.
Riassunti in quattro concerti, il lungo percorso compiuto in nove anni attraverso quattro passaggi sonori nel grande mondo della migrazione e della contaminazione.
INGRESSO: 15 euro – studenti 10 euro
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Per informazioni:
Fondazione Centro Studi Campostrini |
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Via S. Maria in Organo, 2/4 – 37129 – VERONA |
Tel. + 39 045 8670770 |
Fax + 39 045 8670732 |
info@centrostudicampostrini.it |
I concerti si tengono all’aperto presso il grande “cortile dei pavoni” della Fondazione Centro Studi Campostrini in Via Santa Maria in Organo, 2.
In caso di pioggia i concerti si terranno comunque al coperto, in uno spazio dove è stata allestita una nuovissima camera acustica con una resa sonora di ottima qualità.
Programma dei concerti
HOSOO TRANSMONGOLIA
Ven 05 Giugno 2015 | ore 21:00
Hosoo | tamburi, banjo, voce solista |
Uuganbaatar Tsend-Ochir | contrabbasso, voce |
Tumursaikhan Janlav | primo violino mongolo, voce |
Amartuvschin Baasandorj | secondo violino mongolo, voce |
Nel corso dei secoli, la forma di canto höömii, armonico e di gola, si è sviluppata a partire dall’intimo amore che i nomadi della Mongolia provavano per la natura. Gli animali, in particolare cammelli e cavalli, i fiumi e le montagne, i venti della steppa e del deserto vengono vocalizzati e imitati dai cantori.
Il canto dei Hosoo Transmongolia è in grado di esprimere una gioia di vivere lieta e piena di rispetto per tutte le cose e le contaminazioni con il mondo occidentale non hanno intaccato il legame con la tradizione mongola: i costumi che indossano sul palco, le particolari tecniche di canto e gli strumenti suonati in assenza di qualunque forma di amplificazione, rappresentano il cordone ombelicale con una terra e una cultura così lontane.
Gli artisti, provenienti tutti dai monti Altai della Mongolia occidentale, hanno un’eccellente educazione nel canto armonico oltre ad essere virtuosi suonatori di strumenti tradizionali mongoli come il violino con tastiera a testa di cavallo, il violino basso, l’oboe mongolo e altri vari strumenti a pizzico e a corde.
HOSOO TRANSMONGOLIA – Valigia dei Suoni Ed. 2008
IL MARE DI MEZZO
Ven 12 Giugno 2015 | ore 21:00
Sabrina Gasparini | Voce |
Claudio Ughetti | Fisarmonica |
Gen Llukaci | Violino |
Pablo Del Carlo | Contrabbasso |
Chiara Guerra | Ballerina |
Silvia Melotti | Ballerina |
Viaggio tra le culture musicali dei paesi affacciati sul mare dall’oceano al Mediterraneo, dall’Argentina al Messico, dalla Spagna alla Francia, all’Italia, ai Balcani, con una parentesi dedicata alla cultura ebraica… in eterno movimento.
Un brano balcanico, un tango argentino, una melodia ebraica, una canzone d’amore francese… diverse emozioni senza confini che aprono a paesaggi sonori originali e del tutto inaspettati. Ad accompagnare l’ensamble due ballerine che con movimenti sinuosi arricchiscono l’atmosfera.
I LIGURIANI
Ven 19 Giugno 2015 | ore 21:00
Fabio Biale | voce e violino |
Michel Balatti | flauto traverso |
Fabio Rinaudo | cornamusa |
Filippo Gambetta | organetto diatonico |
Claudio De Angeli | chitarra |
I Liguri sono di carattere chiuso per l’asprezza e la parsimonia del loro territorio, ma aperti per via di quel Mediterraneo “inevitabile” che hanno di fronte. Gente che canta quando lavora in mare e che balla la sera sull’Appennino. Uomini che intonano le storie della propria quotidianità e quelle imparate chissà dove, forse da qualcuno sbarcato dal mare o in fuga sulle “Vie del Sale” della montagna.
Come un colpo d’occhio dal mare verso la costa, i Liguriani raccontano questo mondo, dipingono l’universo multiforme della tradizione, raccogliendolo in un sound personale e inconfondibile, arricchendolo con propri arrangiamenti e alcune originali composizioni. Ciascuno dei componenti della formazione è un importante individualità nell’ambito della musica tradizionale italiana e contribuisce con la propria abilità alla riuscita di un sound tanto dirompente nelle danze quanto evocativo nei brani più intimi o cantati.
ZAMBRA MORA
Ven 26 Giugno 2015 | ore 21:00
Luca Cacciatore | sax soprano, sax alto, flauto traverso, clarinetto |
Paolo Bedini | chitarra classica, oud |
Lucio Forghieri | percussioni |
Mario Sehtl | violino |
Igino Luigi Caselgrandi | batteria |
Gianluca Lione | basso |
Zambra Mora significa letteralmente “camera araba” e al tempo stesso è il nome di un preciso stile del Flamenco caratterizzato da una forte influenza Orientale, nome che ben si adatta a rappresentare un progetto di occidentali sulla musica d’Oriente. I componenti del gruppo, infatti, provengono da esperienze e collaborazioni comuni sulla musica etnica e sono legati da una profonda passione per la cultura spagnola e medio orientale.
Il gruppo propone sia una rilettura di brani tradizionali che composizioni originali, dalla musica orientale al flamenco vissuto nei suoi stili più immediati come rumba e tango, dalla musica ebraica klezmer allo swing manouche… il tutto colorato da ispirate sonorità balcaniche e zingare. Negli anni hanno portato il loro spettacolo in gran parte d’Italia ed Europa (Spagna, Macedonia, Turchia, Croazia, Ungheria, Bulgaria, Francia, Svizzera).