mostra-calendari-verona-31-dicembre-1889 Mostre

Di anno in anno. Almanacchi veronesi 1797-1866


Biblioteca Civica di Verona, Protomoteca
20 dicembre 2016 – 10 gennaio 2017
Inaugurazione: martedì 20 dicembre 2016 ore 17
Entrata libera

Mostra Di anno in anno. Almanacchi veronesi 1797-1866

Mostra di materiali della Biblioteca Civica a cura di Agostino Contò, Alessandro Corubolo e Gloria Marchi

alma invito

Quella della Biblioteca Civica, che con grande pazienza e cura Gloria Marchi e Alessandro Corubolo hanno recensito e riordinato, è una raccolta di almanacchi, calendari, libri strenna assai ricca, creatasi nel corso degli anni grazie all’acquisizione di biblioteche private, acquisti in antiquaria, doni. Ne risulta un panorama assai variegato sia per tipologia che per epoche di riferimento, che vanno dal tardo Cinquecento alla fine dell’Ottocento; tale da fornire una documentazione prevalentemente legata alla produzione locale, ma che solo locale non è, avendo nel corso degli anni i tipografi editori veronesi realizzato prodotti che circolavano anche in un territorio più vasto, che va dal Trentino al Trevigiano. Ma il repertorio comprende anche svariati almanacchi realizzati fuori Verona, a testimonianza di quanta fosse la loro circolazione e diffusione. E di quanto diversificata e fantasiosa fosse la tipologia e soprattutto l’intitolazione, studiata, possiamo immaginarlo, per accattivare l’attenzione dell’acquirente.
Ne è un esempio il catalogo di uno dei maggiori produttori di almanacchi nel corso dell’Ottocento, l’editore principe, il milanese Silvestri, cui si devono decine e decine di titoli alcuni dei quali presenti nel mercato addirittura per alcuni decenni: «Ogni giorno un fatto storico. Almanacco cronologicouniversale», giunto nel 1834 alla quattordicesima uscita, o «Servo a tutti e sono per chi mi vuole, o sia il Massaro del Curato di campagna», il cui primo numero era uscito nel 1810, «Il giuocolatore nelle serate invernali che diverte le conversazioni», uscito per sette anni dal 1830 al 1837, «Il nuovo sciaradista» che nel 1837 formava “il n.XI dell’Aguzza ingegno”, «L’impostura smascherata o sia Nil sub sole novum», nato nel 1826, un «Almanacco tedesco italiano con fogli bianchi»; vi furono poi anche degli almanacchi con vita breve o brevissima, come la «Vita di Esopo nuovamente scritta da Palamai e recata in italiano dall’ab. Michele Colombo», «L’Amico dell’agricoltore. Almanacco veterinario compilato da Roberto Fauvet» per gli anni 1824, 1825, 1827, «L’erba medica, il Seme pe’ bachi e la Foglia. Almanacco agrario per l’anno 1822, compilato dal conte Carlo Verri» uscito, appunto, solo nel 1822; e «L’Almanacco o Lunario pei contadini d’Italia compilato dal conte Filippo Re» per gli anni 1815, 1816 e 1817; e il «Giornale astronomico con memorie astronomiche» per l’anno 1832, e «Le glorie del gelso, del filugello e della seta descritte in madrigali» uscito per l’anno 1835.
Con i titoli e con gli indici di questi almanacchi, insomma, c’è da divertirsi, ma c’è anche da leggere fra le pieghe della cultura del tempo, l’importante funzione legata ad un nuovo e facile strumento di diffusione dell’informazione, che allora non poteva ancora immaginare un futuro con social network e blog.

Orari di apertura: lunedì 14.00 – 19.00 martedì – venerdì 9.00 – 19.00 – sabato 9.00-14.00

Informazioni e contatti:

Tel +39 045 8079700
Fax +39 045 8079797