Charles Aznavour, in Arena per l’unico concerto italiano
Arena di Verona
Mercoledì 14 settembre 2016
Charles Aznavour celebra i 70 anni di carriera con un unico concerto in Arena a Verona il 14 settembre. Alla soglia dei 92 anni Aznavour non smette di stupire.
Con la sua voce inconfondibile, tanto da meritare il soprannome di Charles Aznavoice, ha incantato milioni di spettatori in 94 paesi con un un repertorio di 1.200 canzoni e 294 album. Sono numeri da record e, nonostante Aznavour preferisca all’appellativo ‘star’ quello più composto di ‘artigiano’, i risultati sono eccezionali: 300 milioni di dischi venduti nel mondo e 80 film all’attivo. Quello all’Arena sarà un concerto epico, intimo e generoso perché l’artista francese desidera celebrare il grande amore professionale e personale che da sempre lo lega all’Italia. In scaletta hit come Tous les visages de l’amour, cantata da Aznavour in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e tedesco) e reinterpretata da vari artisti come Laura Pausini (celebre la sua Uguale a lei), La Bohème, Com’è triste Venezia, Ed io tra di voi (cantata anche da Battiato).
Il concerto di Charles Aznavour a Parigi nel 2004 per il suo 80mo compleanno
e un video per i suoi 90 anni.
Charles Aznavour
Charles Aznavour | ||
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Charles Aznavour nel 2014 a Varsavia |
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Nazionalità | Francia | |
Genere | Pop Chanson Jazz Cabaret |
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Periodo di attività | 1946 – in attività | |
Etichetta | Barclay, SIF, Philips | |
Album pubblicati | 43 | |
Studio | 39 | |
Live | 3 | |
Raccolte | 1 |
« Perdonatemi se con nessuno di voi / non ho niente in comune: / io sono un istrione a cui la scena dà / la giusta dimensione. » |
(Charles Aznavour, L’istrione) |
Charles Aznavour, nome d’arte di Chahnourh Varinag Aznavourian (armeno: Շահնուր Վաղինակ Ազնավուրեան; Parigi, 22 maggio 1924), è un cantautore, attore e diplomatico francese di origine armena.
Noto con il soprannome di Charles Aznavoice, è anche detto il “Frank Sinatra della Francia”. Insignito dellaLegion d’Onore per il lustro dato alla Francia, è ambasciatore dell’Armenia in Svizzera dal 12 febbraio 2009.
Aznavour canta in sette lingue e ha venduto oltre 300 milioni di dischi nel mondo.
Biografia
Nasce a Parigi, in Francia, il 22 maggio del 1924 da Micha Aznavourian, un immigrato armeno originario di Akhaltsikhe (nell’odierna Georgia), figlio del cuoco del governatore d’Armenia[1], e da Knar Baghdassarian, un’immigrata armena originaria di Smirne (nell’odierna Turchia), figlia di benestanti commercianti, sopravvissuta al genocidio armeno[2].
Fin dalla giovanissima età è inserito dai genitori nel mondo teatrale parigino. Inizia infatti l’attività artistica all’età di nove anni già con il nome d’arte di Aznavour. Il suo colpo di fortuna giunge nel 1946, quando viene scoperto da Édith Piaf, che lo porta in tournée in Francia, negli Stati Uniti e in Canada. Se nel 1950 raggiunge la notorietà sul mercato francofono, sei anni dopo diventa una vera e propria star grazie alle esibizioni all’Olympia e alla canzone Sur ma vie, che arriva in prima posizione per quattro settimane.
Negli anni sessanta Aznavour rafforza la sua fama con una serie di successi, a partire da Tu t’laisses aller (1960), prima in classifica in Francia per tre settimane, Il Faut Savoir (1961), prima per 15 settimane, proseguendo con La mamma (1963), che nel febbraio 1964 arriva al primo posto, Et Pourtant, prima per cinque settimane, For Me Formidable (1964) e Que c’est triste Venise (1964), La Bohème (1965), che nel 1966 arriva prima per tre settimane, per finire con Désormais (1969).
Gli anni settanta si aprirono con una polemica sul suo esilio fiscale in Svizzera. In questo periodo l’artista intensificò le sue apparizioni sul mercato italiano, riproponendo in versione italiana anche alcuni suoi vecchi “cavalli di battaglia”.
La maggior parte delle sue canzoni parlano d’amore e nella sua lunga carriera ne ha scritte oltre 1000. Il fatto che canti in sette lingue (francese, inglese,italiano, napoletano[3], spagnolo, tedesco e russo) gli ha consentito di esibirsi in tutto il mondo divenendo ovunque famosissimo. Ha cantato alla Carnegie Hall ed in tutti i maggiori teatri del mondo, duettando con star internazionali come Nana Mouskouri, Liza Minnelli, Sumiva Moreno, Compay Segundo,Céline Dion e, in Italia, con Mia Martini e Laura Pausini.
In Italia ha collaborato con Giorgio Calabrese per quasi tutte le versioni italiane delle sue canzoni, e in parte con Sergio Bardotti, fino alla metà degli anni settanta; in seguito ha collaborato con Lorenzo Raggi e nel 1989 con Sergio Bardotti e Nini Giacomelli per l’intero album e CD Momenti sì, momenti no. Ha partecipato al Festivalbar 1972 con Quel che non si fa più (canzone poi divenuta colonna sonora di uno spot della Mulino Bianco); inoltre ha partecipato come ospite fuori gara al Festival di Sanremo 1981, presentando il brano Poi passa, ed al Festival di Sanremo 1989 con la canzone Momenti sì, momenti no.
Nel 1989, scrive il testo di Pour toi Armenie, (musica di Georges Garvarentz), (For you Armenia versione americana), canzone incisa in 45 giri, a scopo umanitario per i bambini Armeni. Per la versione italiana, Per te Armenia, (testo di Andrea Lo Vecchio), collaborano molteplici artisti: Aida, Alberto Radius, Alberto Solfrini, Alessandra Mussolini, Angelo Giordano, Antonella Bucci, Antonella Ruggiero, Bernardo Lanzetti, Bravo, Cristiano Malgioglio, Christian, Daiano, Dario Baldan Bembo, Decibel, Dori Ghezzi, Enrico Musiani, Enzo Jannacci, Eugenio Finardi, Fabioelisa, Francesco Baccini, Franco Simone, Franz Di Cioccio, Gazebo, Gepy, Gianfranco Manfredi, Gianni Bella, Gianni Dei, Gigliola Cinquetti, Gilda Giuliani, Gino De Stefani, Gino Paoli, Camaleonti, Iva Zanicchi, Strana Società, Lara St. Paul, Lorella Cuccarini, Luciano Rossi, Manuel De Peppe, Maria Pia Fanfani, Maria Scicolone, Marina Barone, Mario Castelnuovo, Mark Fontaine, Massimo Boldi, Mauro Lusini, Meccano, Memo Remigi, Mia Martini, Michele Pecora, Mietta, Milva, Mimmo Cavallo, Mino Reitano, Nilla Pizzi, Orietta Berti, Pierangelo Bertoli, Pino D’Angiò, Ricky Gianco, Rodolfo Grieco, Sabrina, Scarlet, Scialpi, Sergio Conte, Sergio Endrigo, Stefano Rosso, Tony Dallara, Tullio De Piscopo, Vivien Vee, Vittorio Gassman (lato B 45 giri voce narrante di “Sono caduti”)[4].
Molti interpreti della musica leggera italiana hanno inciso alcune sue canzoni; i primi furono Gino Paoli (Devi sapere, versione italiana di Il faut savoir) e Domenico Modugno (La mamma, inserita dal cantautore pugliese nel suo sedicesimo album Modugno, del 1964). Successivamente Ornella Vanoni (La boheme, incisa nel 1968nell’album Ai miei amici cantautori, Après l’amour, L’amore è come un giorno, incisa nel 1970 nel suo LP Ah! L’amore l’amore, quante cose fa fare l’amore!), Iva Zanicchi (che all’Artista ha dedicato nel 1971 un intero album,Caro Aznavour), Mina (Ed io tra di voi, incisa nel 1970 in Quando tu mi spiavi in cima a un batticuore), Gigliola Cinquetti (La boheme), Gipo Farassino (Porta Pila, versione di La boheme con testo in piemontese), Mia Martini, Enrico Ruggeri (A mia moglie), Renato Zero (L’istrione, incisa nel 2000 nel suo album Tutti gli Zeri del mondo), Franco Battiato (Ed io tra di voi, incisa nel 1999 in Fleurs), Massimo Ranieri(L’istrione, incisa nel 2006 in Canto perché non so nuotare… da 40 anni e Gilda Giuliani (Quel che non si fa più, incisa nel 1996 nel suo album Serena).
Nella saga “Mobile Suit Gundam” il nome del personaggio Char Aznable è chiaramente ispirato a quello di Charles Aznavour.
Carriera cinematografica[modifica | modifica wikitesto]
All’attività di cantautore, Aznavour ha affiancato una notevole carriera di attore, che lo ha portato a partecipare a oltre 60 film, esordendo come protagonista nel 1959 con Dragatori di donne (Les Draguers) di Jean-Pierre Mocky, nel 1960 in Tirate sul pianista di François Truffaut. Altre partecipazioni da ricordare sono state nei film …e poi, non ne rimase nessuno (1974) e Ararat (2002).
Premi[modifica | modifica wikitesto]
- 1959: Premio per l’interpretazione dell’Académie du Cinéma Français
- 1969: Premio Società Americana Compositori
- 1969: Medaglia Vermeille della Città di Parigi
- 1971: Leone d’Oro al Festival di Venezia per Morire d’amore
- 1985: Gran Prix National des Arts et Lettres
- 1995: Grande Medaglia della canzone francese dall’Académie française
- 1995: Ambasciatore itinerante dell’Armenia presso l’Unesco
- 1996: Inserito nella Hall of Fame dei cantanti
- 1997: César alla carriera
- 2001: Papa della canzone francese (Château Pape-Clément)
- 2002: Cittadino onorario di Montréal (Canada)
- 2004: Commendatore della Legione d’onore (ufficiale nel 1997)
- 2004: Eroe nazionale dell’Armenia
- 2005: Cittadino onorario di Cannes, Palma d’Oro della città
- 2006: Ambasciatore di Mantes-la-Jolie
- 2006: Premiato al Festival Internazionale del cinema di Città del Cairo
- 2008: Ufficiale dell’Ordine del Canada
Discografia italiana[modifica | modifica wikitesto]
33 giri[modifica | modifica wikitesto]
- 1964: Aznavour Italiano, volume 1 (Barclay BL 9022)
- 1964: Aznavour Italiano, volume 2 (Barclay BL 9023)
- 1966: Dall’Olympia i grandi della canzone francese. Charles Aznavour (Barclay BL 9033)
- 1968: Oramai Desormais (SIF, SIF/LP 90002)
- 1969: In diretta all’Olympia (SIF, SIF/LP 90004)
- 1970: Charles Aznavour e le sue canzoni (Barclay, BRC 60014)
- 1970: …e fu subito Aznavour (Barclay, BRC 60015)
- 1971-03: Morir d’amore (Barclay, BRC 60020)
- 1971: Buon anniversario (Barclay, BRC 60024)
- 1972: Canto l’amore perché credo che tutto derivi da esso (Barclay, BRC 60027)
- 1973: Il bosco e la riva (Barclay, BRC 60036
- 1975: Del mio amare te (Barclay, BRC 60049)
- 1977: Charles Aznavour (Philips, 6308 300.1)
- 1978: Un Natale un po’ speciale (Philips, 6492 214)
- 1989: Momenti sì, momenti no New Enigma su licenza Musarm prodotto da Charles Aznavour e Georges Garvarentz,
45 giri[modifica | modifica wikitesto]
- 1970: Dopo l’amore/Perché sei mia (Barclay, BRC NP 40003)
- 1970: Com’è triste Venezia/L’istrione (Barclay, BRC NP 40007)
- 1970: I lupi attorno a noi/Parigi in agosto (Barclay, BRC NP 40017)
- 1970: Ed io tra di voi/Ti lasci andare (Barclay, BRC NP 40019)
- 1970: Ieri sì/La boheme (Barclay, BRC NP 40021)
- 1971: No, non mi scorderò mai/Morire d’amore (Barclay, BRC NP 40023)
- 1971: Buon anniversario/Chi (Barclay, BRC NP 40032)
- 1972: Quel che non si fa più/Ho vissuto (Barclay, BRC NP 40035)
- 1972: Quel che si dice/Come uno stupido (Barclay, BRC NP 40046)
- 1973: Noi andremo a Verona/Quel che non si fa più (Barclay, BRC NP 40050)
- 1974: Lei/La baraka (Barclay, BRC NP 40059)
- 1975: Del mio amare te/Ti amo (Barclay, BRC NP 40064)
- 1978: Maria che se ne va/Tu e solamente tu (Philips, 6025 217)
- 1989: Per te, Armenia/Sono caduti (con artisti vari) (New Enigma Records, NEM 47002)
Discografia francese[modifica | modifica wikitesto]
Album[modifica | modifica wikitesto]
(da completare)
- 1953 Charles Aznavour chante Charles Aznavour n°1
- 1955 Charles Aznavour chante Charles Aznavour n°2
- 1956 Charles Aznavour chante Charles Aznavour n°3
- 1957 Bravos du Music Hall
- 1958 Believe in me! (Album con 9 canzoni in inglese e una in francese)
- 1959 C’est ça
- 1960 Les deux guitares
- 1960 Je m’voyais déjà
- 1961 Charles Aznavour
- 1962 Charles Aznavour
- 1963 Qui o là??? (Album con una canzone in inglese e 10 in francese)
- 1963 Charles Aznavour
- 1964 Que c’est triste Venise
- 1965 Aznavour 65
- 1966 Charles Aznavour
- 1966 Aznavour
- 1966 Aznavour
- 1966 Vedettes
- 1966 De t’avoir aimée
- 1967 Charles Aznavour
- 1967 Entre deux reves
- 1968 Face au public (Album dal vivo all’Olympia)
- 1968 Les prénoms
- 1969 Désormais
- 1969 Aznavour sings Aznavour 1 (Album in inglese)
- 1970 Aznavour sings Aznavour 2 (Album in inglese)
- 1971 Premiers succès
- 1971 No 2
- 1971 Non, je n’ai rien oublié
- 2007 Colore ma vie
- 2011 Toujours
Singoli[modifica | modifica wikitesto]
- 1966 La Bohème
Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]
- La fossa dei disperati, regia di Georges Franju (1959)
- Dragatori di donne (Les Dragueurs), regia di Jean-Pierre Mocky (1959)
- Il testamento di Orfeo, regia di Jean Cocteau (1960)
- Tirate sul pianista, regia di François Truffaut (1960)
- Le tentazioni quotidiane, regia di Julien Duvivier (1962)
- Le quattro verità, registi vari (1962)
- Il sentiero dei disperati, regia di Jean-Gabriel Albicocco (1963)
- Alta infedeltà, registi vari (1964)
- Thomas l’imposteur, regia di Georges Franju (1965)
- Candy e il suo pazzo mondo, regia di Christian Marquand (1968)
- L’ultimo avventuriero, regia di Lewis Gilbert (1969)
- Tempo di violenza, regia di Sergio Gobbi (1970)
- Il bel mostro, regia di Sergio Gobbi (1971)
- Il bunker, regia di Clive Rees (1973)
- …e poi, non ne rimase nessuno, regia di Peter Collinson (1974)
- Gli uomini falco, regia di Douglas Hickox (1976)
- Pazzi borghesi, regia di Claude Chabrol (1976)
- Il tamburo di latta, regia di Volker Schlöndorff (1979)
- I fantasmi del cappellaio, regia di Claude Chabrol (1982)
- Viva la vita, regia di Claude Lelouch (1984)
- Il maestro, regia di Marion Hänsel (1989)
- The Truth About Charlie, regia di Jonathan Demme (2002)
- Ararat – Il monte dell’Arca, regia di Atom Egoyan (2002)
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze francesi[modifica | modifica wikitesto]
Ufficiale dell’Ordine della Legion d’onore | |
— 1997 |
Commendatore dell’Ordine della Legion d’Onore | |
— 2004 |
Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Eroe Nazionale dell’Armenia (Armenia) | |
— 27 maggio 2004 |
Ufficiale dell’Ordine di Leopoldo (Belgio) | |
— 2004 |
Commendatore dell’Ordine della Corona (Belgio) | |
Cavaliere dell’Ordine di Leopoldo II (Belgio) | |
Ufficiale Onorario dell’Ordine del Canada (Canada) | |
«Cantante, cantautore e attore, Charles Aznavour è una delle icone musicali più popolari della Francia. Negli ultimi 60 anni, ha cantato le nostre storie d’amore e la vita quotidiana in molte lingue. Versatile e passionale, questa leggenda duratura ha incantato il pubblico di tutto il mondo, ma prima di tutto, rimane un ambasciatore della lingua francese. Dal momento della prima venuta a Montréal, è rimasto profondamente legato al Canada, dove ha disegnato ammiratori da costa a costa. Dedicato a cause umanitarie, egli condivide il suo talento artistico a sostegno delle organizzazioni di beneficenza in Armenia, dove è stato nominato Ambasciatore permanente dell’UNESCO.» — nominato il 10 aprile 2008, investito il 5 luglio 2008[5] |
Ufficiale Onorario dell’Ordine Nazionale del Quebec (Quebec) | |
— 2009 |
Medaglia per il contributo alla cooperazione internazionale (Russia) | |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Marco Cicala, Charles Aznavour Non sono mai stato giovane. Per questo non sono vecchio…, in Il Venerdì, n. 1176, 1º ottobre 2010, p. 60.
- ^ AZNAVOUR CHARLES (1924- ), Encyclopedia Universalis
- ^ Charles Aznavour canta in napoletano
- ^ PER TE ARMENIA 45 giri
- ^ (EN) Sito web del Governatore Generale del Canada: dettaglio decorato.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charles Aznavour
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Charles Aznavour (sito ufficiale)
ARENA. Mercoledì 14 settembre l’unica data italiana del tour mondiale del celebre cantante, alla soglia dei 92 anni
Aznavour, la voce che incanta il mondo
I grandi successi di una carriera lunga 70 anni fatta di 1.200 canzoni, 294 album, 300 milioni di dischi
Arriva mercoledì in Arena la voce straordinaria di Charles Aznavour, nel’unica tappa italia a del suo tour mondiale «Fai della tua vita un’avventura, sorprendi gli uomini e le donne intorno a te, con umiltà, gentilezza, semplicità». Questo è Charles Aznavour, voce unica, artista generoso, uomo straordinario, che ha scelto di celebrare 70 anni di magnifica carriera con un evento unico, che arriva dopo i concerti, tutti sold out, in Giappone e Spagna. Cantautore, attore, diplomatico impegnato, alla soglia dei 92 anni Aznavour non smette di stupire. Con la sua voce inconfondibile, tanto da meritare il soprannome di «Charles Aznavoice», ha incantato milioni di spettatori in 94 paesi, portando in scena un repertorio impressionate di 1.200 canzoni e 294 album.Sono numeri da record e, nonostante Aznavour preferisca all’appellativo «star» quello più composto di «artigiano», i risultati sono eccezionali: 300 milioni di dischi venduti nel mondo e 80 film all’attivo. Perché Aznavour non è nient’altro che «un uomo con una classe folle, una professionalità indiscutibile, una volontà feroce e un artista dalla penna imbattibile che osserva il mondo con gli occhi di un ragazzino». Settant’anni di lunga e onorata carriera che lo portano nel 2016 a regalarsi un nuovo tour internazionale. Dopo il tutto esaurito di Amsterdam, Dubai e Praga sarà la volta di Antwerp, Osaka, Tokyo, Barcellona, Marbella, Trélazé, Monaco e poi Verona, il 14 settembre.Un concerto epico, intimo e generoso perché l’artista francese, per questa sua prima volta all’Arena, desidera celebrare il grande amore professionale e personale che da sempre lo lega all’Italia. Immancabili i successi di sempre come Tous les visages de l’amour, cantata da Aznavour in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e tedesco) e ampiamente reinterpretata da numerosi artisti come Laura Pausini (celebre la sua Uguale a lei), La Bohème, Com’è triste Venezia, Ed io tra di voi (reinterpretata anche da Franco Battiato) e moltissimi altri.Nato a Parigi nel 1924 da immigrati di origine armena, Shahnour Vaghinagh Aznavourian, in arte Charles Aznavour, debuttò a teatro come attore di prosa. Nel dopoguerra, grazie a Edith Piaf che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti, si mise in luce come cantautore. Ma il riconoscimento mondiale arrivò nel 1956 all’Olympia di Parigi con la canzone Sur ma vie.