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Piazza Bra pronta per il Rally Due Valli


XXXI Rally Due Valli

rally due vally 2013 anteprimaL’Automobile Club Verona in collaborazione con l’Assessorato allo Sport e Tempo Libero organizza per i prossimi 15 e 16 novembre  la manifestazione denominata “Rally Due Valli” giunta quest’anno alla 31^ edizione.

Si tratta di un’edizione speciale: infatti la gara principale di Verona quest’anno è valida sia come finale di Coppa Italia, sia come ultimo appuntamento del Trofeo Rally Asfalto.
Assume particolare rilievo la prova di apertura delle Torricelle di quasi tre chilometri che, come lo scorso anno, dà inizio alla competizione.
L’accesso alla prova per il pubblico è a pagamento alla tariffa di 10 Euro.
Per i residenti il transito sulla strada della prova speciale è garantito, presentando un documento di residenza, fino alle  20, mentre per il resto della cittadinanza la strada è chiusa dalle 18.
E’ attivo un servizio gratuito di bus-navetta per l’accesso alla prova dalle 18 alle 20 e dalle 23 alle 24 per il deflusso. Il bus fa la spola tra la partenza situata in Via Caroto e le aree autorizzate allo stazionamento del pubblico sul percorso.
Per la realizzazione della manifestazione sportiva gli organizzatori impegnano Piazza Bra nella serata di venerdì 15 novembre a partire dalle 20 circa, quando è previsto il transito delle auto partecipanti provenienti da Corso Porta Nuova e dirette verso la prova speciale delle Torricelle. Sabato 16 novembre, dopo lo svolgimento della prova speciale di Mezzane, le auto ritornano in Piazza Bra verso le 20.30, dove viene allestito il parco chiuso di fine gara.
E’ prevista la partecipazione straordinaria come apripista di Umberto Scandola; il famoso campione italiano di rally sarà presente con la sua Skoda Fabia S2000.
Notevole anche il numero delle vetture partecipant con ben 165 equipaggi. Un vero record per Verona!

Informazioni e contatti:

 Le informazioni sull’iscrizione, le mappe dei percorsi e gli specifici particolari organizzativi si possono trovare sul sito internet dedicato www.rallyduevalli.it


Groppi d’amore nella scuraglia – Photo Gallery


  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
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