VeronaSpettacoli


Giovedì Via Marconi in festa


Giovedì, a partire dalle 18, si terrà la seconda edizione estiva dell’iniziativa «Via Marconi in festa», promossa dall’associazione «Uniti per via Marconi» in collaborazione con l’assessorato alle Attività economiche del Comune.    Dalle 18 fino alle mezzanotte i negozi di via Marconi resteranno aperti, con aperitivi e degustazioni gratuiti, musica dal vivo e animazione per famiglie e bambini. Per l’occasione, dalle 20 alle 22, il nuovo Teatro Ristori sarà aperto e visitabile al pubblico. Inoltre, lungo la via saranno allestiti schermi all’aperto dove sarà possibile seguire la partita dell’Italia. Giovedì, a partire dalle 18, si terrà la seconda edizione estiva dell’iniziativa «Via Marconi in festa», promossa dall’associazione «Uniti per via Marconi» in collaborazione con l’assessorato alle Attività economiche del Comune.

Dalle 18 fino alle mezzanotte i negozi di via Marconi resteranno aperti, con aperitivi e degustazioni gratuiti, musica dal vivo e animazione per famiglie e bambini. Per l’occasione, dalle 20 alle 22, il nuovo Teatro Ristori sarà aperto e visitabile al pubblico. Inoltre, lungo la via saranno allestiti schermi all’aperto dove sarà possibile seguire la partita dell’Italia.  Continue Reading


Verona, l’invasione delle cavallette… e Paul McCartney


Sotto il volto d’ingresso al cortile del Tribunale da Piazza Indipendenza, in alto a sinistra

1542 A DIE 28 DE AGOSTO VENE LE CHAVALETE IN QUESTO PAESE MAIO TUTE LE ERBE EL MEJO / EL PANICO VENE TANTE CHE OSCUREA EL SOLE

Il 28 agosto 1542 un’invasione di cavallette distrusse le coltivazioni di miglio e di panico; eran tante da oscurare il sole.

Sotto il volto d’ingresso al cortile del Tribunale da Piazza Inipendenza, in alto a sinistra  1542 A DIE 28 DE AGOSTO VENE LE CHAVALETE IN QUESTO PAESE MAIO TUTE LE ERBE EL MEJO / EL PANICO VENE TANTE CHE OSCUREA EL SOLE  Il 28 agosto 1542 un’invasione di cavallette distrusse le coltivazioni di miglio e di panico; eran tante da oscurare il sole.

Altro che scarafaggi! Cavallette al concerto di Paul McCartney

Simpatico imprevisto durante il nuovo tour dell’ex Beatle che il 25 giugno sarà all’Arena di Verona Continue Reading


Cento anni sullo schermo L’Arena di Verona in sette film


"Cento anni sullo schermo. L'arena di Verona in sette film" Immagine promozionale della rassegnaIn occasione del centenario del festival lirico areniano,
dal 25 giugno al 6 agosto 2013 in Sala Convegni del Palazzo della Gran GuardiaFondazione Arena di Verona
Verona Film Festival presentano

Cento anni sullo schermo L’Arena di Verona in sette film

L’icona assoluta della città scaligera attraverso la visione di sette film
tra storia, avventura, commedia e melodramma.

Scheda del film "Rockstar"
scheda del film "Barabba"
Scheda del film "Il merlo maschio"
Scheda del film "Gli amanti di Verona"
 Scheda del film "Spartaco"
Scheda del film "Gli amanti devono imparare"
Scheda del film "Fabiola"

CENTO ANNI SULLO SCHERMO: l’Arena di Verona nel cinema


CALENDARIO PROGRAMMAZIONE:

ROCKSTAR (India 2011, 159’) – 25 Giugno 2013


 BARABBA (Italia/Usa 1962, 134’) – 2 Luglio 2013


IL MERLO MASCHIO (Italia 1972, 113’) – 9 Luglio 2013


GLI AMANTI DI VERONA (Les amants de Vérone, Francia 1948, 85’) – 16 Luglio 2013


SPARTACO (Italia / Francia 1953, 106’) – 23 Luglio 2013


GLI AMANTI DEVONO IMPARARE (Rome Adventure, Usa 1962, 118’) – 30 Luglio 2013


FABIOLA (Italia 1949, 164’) – 6 Agosto 2013


 

INGRESSO GRATUITO!

Dal 25 giugno al 6 agosto, tutti i martedì alle ore 21.00 – Arena Festival Hall – Palazzo della Gran Guardia – Sala Convegni



Info: veronafilmfestival@comune.verona.it – arenafestivalhall@arenaextra.it

Verona Film Festival
Tel. 045 800 53 48
www.veronafilmfestival.comune.verona.it

[learn_more caption=”Programma completo della rassegna e schede dei film”]
100 anni sullo schermo. L’Arena di Verona in sette film

[/learn_more]


Paolo Fresu, Dhafer Youssef e Eivind Aarset a Rumors Festival


Photo gallery e video della seconda serata di Rumors Festival


[learn_more caption=”Eivind Aarset”]Eivind Aarset (born 23 March 1961 in Kolbotn, Oppegård, Norway) is a Norwegian guitarist who has worked with artists such as Ray Charles, Dee Dee Bridgewater, Ute Lemper, Ketil Bjørnstad, Mike Mainieri, Arild Andersen, Abraham Laboriel, Dhafer Youssef and Django Bates and trumpeter Nils Petter Molvaer.[1][2]
His style is often associated with that of nu jazz. His performing, improvising and albums feature a strong 21st century electronic influence.[3] He is considered to be one of the unique re-interpretations of what the role and sound of the electric guitarist can be.[/learn_more]

[learn_more caption=”Paolo Fresu”]

Paolo Fresu

Paolo Fresu (Berchidda, 10 febbraio 1961) è un compositore, trombettista e flicornista italiano.

Jazzista di fama internazionale, vive tra Pianoro (Bologna), Parigi e Berchidda.

È fondatore di Time in Jazz, festival che si tiene ogni anno a Berchidda.

Biografia 

Inizia lo studio dello strumento all’età di undici anni nella banda musicale Bernardo De Muro di Berchidda, suo paese natale. Dopo varie esperienze di musica leggera, condotte in Sardegna, scopre il jazz nel 1980, quasi per caso, ed inizia l’attività professionale nel 1982 frequentando dapprima i seminari senesi e registrando quindi per la RAIsotto la direzione di Bruno Tommaso. Sua è anche la sigla del TG3 nel 1999-2000.

Nel 1984 si diploma in Tromba presso il Conservatorio di Cagliari con il maestro Enzo Morandini e frequenta successivamente la facoltà universitaria del DAMS (sezione Musica) presso l’Università di Bologna.

Inizia intanto una straordinaria carriera da jazzista, che lo porta negli anni a registrare oltre 300 dischi e più di 2500 concerti, con centinaia di collaborazioni. Fresu è oggi uno dei più apprezzati jazzisti europei, e il suo suono è stato più volte paragonato a quello di due leggende come Miles Davis e Chet Baker.

Dal 12 giugno al 31 luglio 2011, per festeggiare i suoi cinquant’anni di età Paolo Fresu ha realizzato il tour “!50 anni suonati” con 50 concerti in altrettanti angoli della Sardegna, affiancato in ogni tappa da artisti diversi, tra i quali Ludovico Einaudi, Lella Costa, Flavio Soriga, Gianmaria Testa, Uri Caine, Omar Sosa, Stefano Benni, Paolo Rossi, Danilo Rea, Paola Turci, Enrico Rava.

« Penso che nella mia memoria non ci sia volutamente la Sardegna, ma mi rendo conto che il mio modo di essere e di stare sul palco ha a che fare con la terra, perché è da lì che vengo. »
(Paolo Fresu[1])

Formazioni

La formazione storica di Fresu è il Paolo Fresu Quintet, nato nel 1984 e ancora attivo con gli stessi componenti (record assoluto per il jazz italiano): oltre a Fresu, lo compongono Tino Tracanna, Roberto Cipelli, Attilio Zanchi ed Ettore Fioravanti. Il quintetto ha all’attivo decine di dischi, a cominciare da “Ostinato” (1985), sino a una serie di cinque dischi consecutivi composti e registrati per la Emi Italia negli ultimi anni, ciascuno scritto da uno dei membri del quintetto (anche questo fatto unico nella storia del jazz tricolore): “Kosmopolites” (2005, con musiche di Roberto Cipelli), “Parte” (2005, con musiche di Attilio Zanchi), “Incantamento” (2006, con musiche di Tino Tracanna), “Thinking” (2006, con musiche di Ettore Fioravanti), 7/8 – Sette Ottavi (2006, EMI-Blue Note, colonna sonora del film omonimo) e “Rosso, verde, giallo e blu” (2007, con musiche dello stesso Fresu). In passato il quintetto è stato a volte ampliato a sestetto con la presenza di Gianluigi Trovesi o del belga Erwin Vann.

Altro gruppo storico di Paolo Fresu è l’Angel Quartet, nato nel 1994, una straordinaria formazione composta da Furio di Castri al contrabbasso, Nguyên Lê alla chitarra elettrica e Roberto Gatto alla batteria. Tra gli album più significativi di questo progetto, nel quale Fresu e gli altri componenti facevano largo uso di effetti e di sperimentazioni elettroniche, vanno menzionati Angel (RCA/Victor-BMG, 1998) con Ornella Vanoni, e Metamorfosi (RCA/Victor-BMG, 1999) con Antonello Salis. L’Angel Quartet si è sciolto nel 2002, e dalle sue ceneri è nato nel 2003 un nuovo progetto di Paolo Fresu, il Devil Quartet, che comprende Paolino dalla Porta al contrabbasso, Bebo Ferra alla chitarra elettrica e Stefano Bagnoli alla batteria. Questa nuova formazione, che aveva all’attivo un solo album, “Stanley Music!” (Emi/Blue Note, 2007), rappresenta una delle novità più interessanti del jazz italiano degli ultimi anni, con all’attivo numerose e prolungate tournée in tutta Italia e in Francia. Il 29 gennaio 2013 il Devil Quartet ha pubblicato il nuovo lavoro “Desertico” (Tǔk Music/Bonsaï Music).

Altre formazioni

  • Il duo con Furio Di Castri.
  • Il Trio P.A.F. (Paolo Fresu – Antonello Salis – Furio Di Castri).
  • Heartland assieme a David Linx e Diederik Wissels.
  • Il duo con Dhafer Youssef (spesso trio con il norvegese Eivind Aarset).
  • Il duo con Uri Caine ed alcuni altre formazioni in duo con pianisti vari come Nico Morelli, Alain Jean-Marie, Roberto Cipelli, Danilo Rea e Bojan Zulfikarpacic.
  • Il progetto Fresu & Quartetto Alborada, Kind of Porgy and Bess (con Nguyên Lê, Antonello Salis, Dhafer Youssef, Morten Lund e Furio Di Castri).
  • Porgy and Bess assieme all’Orchestra Jazz della Sardegna (Blue Note Orchestra).
  • La Italian Trumpet Summit con i trombettisti Franco Ambrosetti, Flavio Boltro, Marco Tamburini e Fabrizio Bosso.

Inoltre svariati progetti legati alla musica tradizionale della Sardegna:

  • Sonos ‘e memoria (con Elena Ledda, Luigi Lai, il coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, Antonello Salis, Federico Sanesi ed altri).
  • Ethnografie (con Dhafer Youssef, Elena Ledda, David Linx, Diederik Wissels, Eivind Aarset, Joëll Allouche, l’Orchestra da camera Gli Arconauti ed altri) del 2003.
  • Il Rito e la Memoria con le tre Confraternite sarde di Castelsardo, Orosei e Santu Lussurgiu oltre al Quartetto Alborada nel 2004 su commissione del festival Musica dei Cieli di Milano.

Ha collaborato con le cantanti Alice nei dischi Mezzogiorno sulle Alpi Charade e Viaggio in Italia e, con Beppe Quirici, ha prodotto l’album Argilla di Ornella Vanoni, accompagnandola nei suoi concerti.

Dal 1988 è ideatore e organizzatore del festival Time In Jazz, che si svolge ad agosto a Berchidda.

Nel 2009 ha suonato nell’ultimo disco di Claudio Baglioni “Q.P.G.A.”, nella canzone “Pensione Stella”.

Paolo Fresu ha l’abitudine di suonare seduto e con il corpo piegato su sé stesso, quasi per convogliare più energia possibile sullo strumento. Molto spesso, per avere un maggior senso di libertà, si esibisce a piedi nudi.

Riconoscimenti

Dalla metà degli anni ottanta è sempre stato presente ai vertici delle classifiche del Top Jazz della rivista Musica Jazz sia come miglior musicista che come leader di gruppi o con proprie produzioni discografiche.

  • 1984 Miglior nuovo talento del jazz italiano (Musica Jazz).
  • 1984 Premio RadioUno jazz (RAI).
  • 1985 Premio Radio Corriere TV.
  • 1985 Premio Città di Alassio.
  • 1990 Miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco Live in Montpellier (Musica Jazz).
  • 1991 Riconoscimento Presidente Giunta Regionale Sardegna per l’attività artistica svolta.
  • 1995 Premio Bobby Jaspar della Académie du jazz francese.
  • 1995 Premio Concorso Golfo degli Angeli/Lyons di Cagliari.
  • 1995 Premio Choc des choc di Jazzman per il Cd Night on the City (Francia).
  • 1996 Premio Django d’Or francese come miglior musicista di jazz.
  • 1996 Premio Città di Ozieri.
  • 1996 Premio Accademia Mozart di Taranto.
  • 2000 Premio Arrigo Polillo (Musica Jazz) come miglior disco italiano con Shades of Chet.
  • 2000 Nomination per il Django d’Or francese come miglior musicista internazionale insieme a Keith Jarrett e Charlie Haden.
  • 2000 Premio Choc des choc di Jazzman per il Cd Mélos (Francia).
  • 2000 Cittadinanza onoraria della Città di Nuoro.
  • 2001 Premio Django d’Or francese come miglior musicista internazionale per il Cd Mélos (Francia).
  • 2002 Premio Django d’Or italiano come miglior musicista.
  • 2002 Premio Roma c’è.
  • 2003 Premio Banari Arte.
  • 2003 Cittadinanza onoraria della Città di Junas (Francia).
  • 2003 Nomination per i Nastri d’Argento per le musiche del film Il più crudele dei giorni di Ferdinando Vicentini Orgnani.
  • 2004 Premio Nastri d’Argento per le musiche del film L’Isola di Costanza Quatriglio.
  • 2005 Premio Porto Rotondo alla carriera.
  • 2005 Nomination per il Latin Grammy Awards 2005, Santa Monica, California.
  • 2005 Premio Mamuthones ad Honorem della città di Mamoiada.
  • 2007 Premio Blue Note, Milano
  • 2007 Premio alla carriera artistica, Othaca
  • 2007 Premio Navicella d’argento, Castelsardo
  • 2007 Italian Jazz Awards – Luca Flores: Nomination come Best Jazz Act
  • 2008 Italian Jazz Awards – Luca Flores: Nomination come Best Jazz Album per “Stanley Music”, con il suo Devil Quartet
  • 2010 Premio Maria Carta
  • 2013 Laurea Honoris Causa in Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici: Università degli Studi di Milano-Bicocca

Discografia

La sua attività discografica vanta oltre 260 dischi e quella concertistica oltre 2.500 concerti.

Paolo Fresu

  • Scores! (CamJazz, 2003).
  • Ethno Grafie (Isre/Time in jazz, 2004).

Paolo Fresu Quintet

  • Ostinato (Splasc(h), 1985).
  • Inner Voices (Splasc(h), 1986) con David Liebman.
  • Mämût (Splasc(h), 1987).
  • Qvarto (Splasc(h), 1988).
  • Live in Montpellier (Splasc(h), 1990).
  • Ossi di Seppia (Splasc(h), 1991) con Gianluigi Trovesi.
  • Ballads (Splasc(h), 1992).
  • Live in Lugano (Blue jazz, 1992).
  • Ensalada Mistica (Splasc(h), 1994) con Gianluigi Trovesi.
  • Night on the City (Owl-Emi, 1995).
  • 6 X 30 (Onyx, 1996) con Gianluigi Trovesi, Orchestra Utopia e Bruno Tommaso.
  • Wanderlust (RCA/Victor-BMG, 1997) con Erwin Vann.
  • Mélos (RCA/Victor-BMG, 2000).
  • Live in Studio – MI 06.12.2001 (JazzIt, 2004).
  • Kosmopolites (EMI-Blue Note, 2005).
  • Incantamento (EMI Italy, 2006).
  • 7/8 (EMI-Blue Note, colonna sonora 2006).
  • The Platinum Collection (EMI Italy, 2008).

Paolo Fresu e Furio Di Castri

  • Opale (Phrases, 1989) con Francesco Tattara.
  • Evening Song (Owl/Universal, 1991).
  • Urlo (Yvp, 1994).
  • Contos (Egea, 1995) con John Taylor.
  • Mythscapes (Soul Note, 1995) con Jon Balke e Pierre Favre.
  • Fellini (Audion, 2000).

Angel Quartet

  • Angel (RCA/Victor-BMG, 1998) con Ornella Vanoni.
  • Metamorfosi (RCA/Victor-BMG, 1999) con Antonello Salis.

Devil Quartet

  • “Stanley Music!” (Emi/Blue Note, 2007)
  • “Desertico” (Tǔk Music/Bonsaï Music) 2013

P.A.F.

  • The Hands” (Amiata Media, 1996) con Flavio Piras.
  • Live in Capodistria (Splasc(h), 1998).
  • Morph” (Label Bleu, 2004).

Palatino

  • Palatino (Label Bleu, 1996).
  • Tempo (Label Bleu, 1998).
  • Palatino – Chap. 3 (Universal, 2001).

Paolo Fresu e Uri Caine

  • Things (Blue Note, 2006).
  • Think (Blue Note, 2009).

con Paolo Damiani

  • Flashback (Splasc(h) HP 07, 1987).
  • Poor Memory (Ismez Polis Music IP 260002, 1983).

con Roberto Ottaviano

  • Ascpects (Tactus 0010, 1983). Prima registrazione in studio di Paolo Fresu

Varie

  • Paolo Fresu/Joan Minguell/Patrizia Vicinelli – Maiakowski, il 13° Apostolo (Lab. 2029, 1991).
  • P.Fresu/J.Pellen/E.Marchand/H.Texier – Condaghes (Silex/Naïve, 1998).
  • Enrico Rava/Paolo Fresu – Shades of Chet (Via Veneto/Label Bleu, 1999).
  • Paolo Fresu & Orchestra Jazz della Sardegna con David Linx – Porgy and Bess (Il Manifesto/P.d.M., 2001).
  • Sonos ‘e memoria – Sonos ‘e memoria (ACT, 2001).
  • David Linx/Diederik Wissels/Paolo Fresu – Heartland (Universal, 2001).
  • Pierluigi Castellano – Zonacalda (Ants, 2002)
  • Paolo Fresu Sextet – Kind of Porgy and Bess (RCA/Victor-BMG, 2002).
  • Italian Trumpet Summit – A Night in Berchidda (Time in jazz, 2002).
  • Kocani Orkestar meets Paolo Fresu e Antonello Salis – Live (Il Manifesto, 2005).
  • Canzoni per parrucchiere Paolo Fresu e Gaetano Curreri – L’amore è volubile 2005).
  • Paolo Fresu / Richard Galliano / Jan Lundgren – Mare Nostrum (ACT Music + VISION GmbH, 2007).
  • Joanna Rimmer – Dedicated to… just me! (Sam productions, 2008).
  • Paolo Fresu / A Filetta / Daniele di Bonaventura Mistico Mediterraneo (ECM, 2011).
  • Paolo Fresu / Omar Sosa – Alma (Tuk Music, 2012).

Note

  1. ^ Pagina 87, Paolo Fresu, Musica dentro; Universale Economica Feltrinelli, 2011.

Bibliografia

  • Parole e Musica (Orsara Musica, 1990).
  • 49 Composizioni (Senz’H Editore, 1996).
  • Paolo Fresu si racconta – I protagonisti del jazz italiano. A cura di Diego Raiteri (Archivio di Nuova Scrittura, Milano, 1996).
  • Paolo Fresu. La Sardegna, il jazz. Di Enzo Gravante (Condaghes Edizioni, Cagliari, 2004).
  • Paolo Fresu – Talkabout – Biografia a due voci. Luigi Onori (Nuovi Equilibri – Stampa Alternativa, 2007).
  • Paolo Fresu Musica Dentro Feltrinelli (Prima edizione in “Serie Bianca”, ottobre 2009; prima edizione nell'”Universale Economica”, giugno 2011)

Videografia

  • Paolo Fresu. Di Rolando Stefanelli (Italia, 1997).
  • La Sarditude de Paolo Fresu. Di Pascal Vannier (France 3, Francia, 1999).
  • Jazz Time in Berchidda. Di Gianfranco Cabiddu (RaiSat/Maganos, Italia, 1999).
  • Paolo Fresu – Un Italiano a Parigi. Di Serena Laudisa (RaiSat, Italia, 2000).
  • Jazz e dintorni: Un giorno con… Paolo Fresu. Di Francesco Conversano e Nene Grignaffini (Stream, Italia, 2001).
  • Berchidda: della Musica e della Memoria. Di Francesca Nesler (PaoFilm, Italia, 2002).
  • Time in jazz: la Follia. Di Luca D’Ascanio (CultNet, Italia, 2004).
  • Sur la route avec Paolo Fresu: Colpo di fulmine/Coup de foudre. Di Daniel Farhi (New Morning Productions, Francia/Svizzera, 2005).
  • “La bottega del jazz” di Carlo Sanna (Shardana videoproduzioni 2004)

Collegamenti esterni

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[learn_more caption=”Dhafer Youssef”]

Dhafer Youssef – nome completo Dhafer bin Youssef bin Tahar Maarref – (Teboulba1967) è unmusicista e cantante tunisino.

Dhafer Youssef è nato a Teboulba, in Tunisia, ed ha vissuto e lavorato in diversi paesi d’Europa fin dal1990. Durante questo periodo ha avuto la possibilità di esibirsi in AustriaFranciaGermaniaSvizzera,Regno UnitoItalia (dove ha avuto occasione di suonare con personaggi del calibro di Markus Stockhausen e Paolo Fresu) nonché nella natia Tunisia, dove cominciò a cantare all’età di 5 anni.

Le radici della musica di Dhafer Youssef affondano nella tradizione Sufi e nella musica mistica, tuttavia egli è sempre stato aperto alla musica di altre culture e al jazz. Dhafer Yussef costituisce una delle espressioni più importanti sulla scena musicale attraverso il suono dell’oud, il liuto arabo dal quale riesce a trarre composizioni complesse improntate alla tradizione araba. Il suo primo album Malakincorpora il lirismo arabo, la potenza ritmica, la forza della visione e l’improvvisazione contaminata da influenze multiculturale e jazzistiche; in questo modo Dhafer Youssef ha aperto la strada ad una nuova modalità di apprezzare le contaminazioni Oriente-Occidente.

I lavori di Dhafer Youssef hanno avuto nomine per importanti premi. Con il suo gruppo ha registrato quattro album. È stato artista ospite del musicista jazz norvegese Bugge Wesseltoft nell’album FiLM iNG.

Discografia[modifica]

  • Malak (1999)
  • Electric Sufi (2002)
  • Digital Prophecy (2003)
  • Divine Shadows (2006)
  • Glow (con Wolfgang Muthspiel) (2007)

Note[modifica]

  1. ^

Collegamenti esterni[modifica]

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Teatro degli orrori @ Rumors festival – Photo & video gallery


Il concerto del Teatro degli orrori (Pierpaolo Capovilla, Gionata Mirai, Francesco -Franz- Valente, Tommaso Mantelli, e Nicola Manzan) ieri sera, nella prima serata di Rumors Festival al Teatro Romano di Verona.


[learn_more caption=”Bio dal sito ufficiale”]

IL TEATRO DEGLI ORRORI, si riuniscono inizialmente in una sconquassata sala prove in Via dell’ Elettricità, a Marghera, dove erano di casa gli One Dimensional Man. Era l’Aprile del 2005. Pierpaolo Capovilla, Gionata Mirai, e Francesco -Franz- Valente, dopo un breve periodo di prove nella formazione a “trio”, con Pierpaolo al basso e voce, Gionata alla chitarra, e Francesco alla batteria, decidono di chiedere a Giulio Ragno Favero, già chitarrista e produttore artistico di One Dimensional Man, di entrare a far parte del gruppo in qualità di bassista.

Nel 2007, esce il loro primo album, Dell’ Impero delle Tenebre, per La Tempesta Dischi. È l’ inizio di una lunga avventura. Il successo di critica è immediato ed unanime. Forte è la sorpresa per l’ uso della lingua italiana nelle canzoni del disco. È banale, ma pochi si aspettavano un cambio di rotta tale nelle produzioni di Pierpaolo, che con One Dimensional Man aveva sempre cantato in inglese.Nel 2008 Il Teatro degli Orrori realizzano uno “split” in vinile (corredato dal suo equivalente in CD) con i romani ZU, contenente le canzoni Fallo! e Nostalgia. Il disco viene realizzato in sole 666 copie numerate per La Tempesta Dischi.
Il Teatro degli Orrori si impegna in un tour massacrante di un centinaio di date, prima di rinchiudersi nuovamente in sala prove, questa volta dalle parti di Padova, dove c’è lo studio di Giulio, il Blocco A, per elaborare le nuove canzoni che faranno parte del secondo LP, A Sangue Freddo, che verrà dato alle stampe sempre per La Tempesta Dischi, nel 2009.
Il successo dell’album questa volta non riguarda unicamente la critica, nuovamente entusiasta di musiche e contenuti narrativi, ma investe anche il pubblico. Giovani e meno giovani, si accorgono dell’esistenza di qualcosa di nuovo e dirompente nel rock italiano, e premiano gli sforzi della band riempiendo le sale di tutta l’Italia. È la consacrazione de Il Teatro degli Orrori nel concerto dei grandi gruppi italiani.

Sempre nel 2009, esce Raro EP, sei brani in download gratuito per i tipi di XL, il mensile di musica e cultura de La Repubblica. È la registrazione di un concerto elettro-acustico tenutosi all’ Auditorium di Sant’ Umiltà di Faenza in chiusura del Meeting delle Etichette Indipendenti, e contenente anche due brani già editi in versione alternativa (Direzioni Diverse e Compagna Teresa). In Il Paese È Reale, progetto compilazione degli Afterhours in occasione della loro apparizione a San Remo, Il Teatro degli Orrori pubblica Refusenik, canzone dedicata ai militari israeliani che si rifiutano di combattere nei territori occupati della Palestina.

Dopo una dozzina di show del tour di A Sangue Freddo, Giulio Ragno Favero, per motivi personalissimi, lascia il gruppo. Viene sostituito da due nuovi membri: Tommaso Mantelli, proveniente da Captain Mantell, al basso, e Nicola Manzan, deus ex machina di Bologna Violenta, alla chitarra, tastiere e violino.
La tournée, da questo momento in poi, “impazzisce”. Il contributo performativo e scenico di Tommy e Nicola è sostanziale, l’ attorialità di Pierpaolo si fa più incisiva, e spesso i locali dove il gruppo suona si riempiono a tal punto da non aver spazio per tutti. Si fanno date doppie nei club meno capienti.
È un periodo emozionante nella storia della band. Successo di pubblico, apprezzamenti unanimi, concerti devastanti nel più pieno stile rock ‘à la Jesus Lizard’.

Il riavvicinamento di Giulio -con il quale Pierpaolo ha stretto da tempo un vero sodalizio artistico- alle sorti de Il Teatro degli Orrori, e l’esclusione di Tommy e Nicola, provocano pungenti e spesso malevole polemiche nel web, naturale luogo di discussione di amanti e detrattori di una delle avventure rock più avvincenti degli ultimi anni. Per un breve periodo, persino Franz sembra andarsene, ma invece è sempre lui che al Traffic Festival di Torino, l’ 8 Luglio 2011, in una Piazza San Carlo gremita all’inverosimile, siede sicuro ed esperto dietro la batteria.

Nel frattempo, Giulio e Pierpaolo riuniscono, anche se solo per un breve periodo, il loro combo di sempre, ONE DIMENSIONAL MAN, con l’apporto del nuovo e talentuoso batterista napoletano Luca Bottigliero, proveniente dai Mesmerico. Esce A Better Man, quinto lavoro del trio, preceduto e succeduto da due tour che riscontrano un discreto successo di pubblico e critica. Gionata scrive, registra e performa dal vivo il suo primo album solista, Allusioni, entrambi per la ormai fidatissima La Tempesta Dischi (alla festa dell’etichetta, tenutasi il 3 Dicembre nei locali del Rivolta, forse il più grande centro sociale italiano, Gionata Mirai sbalordisce un pubblico gremito ed entusiasta, con una suite per sola chitarra acustica che rimarrà in mente a lungo).
Pierpaolo alla voce narrante, Giulio alle tastiere, campionamenti e chitarra elettrica, Richard Tiso (storico collaboratore de Il Teatro degli Orrori) al contrabbasso, e Kole Laca, dei Two Pigeons, al pianoforte, danno vita al progetto ERESIA, reading in due atti del poeta e drammaturgo russo Vladimir Majakovskij, che viene recitato in teatri, piccoli club, e centri sociali. Lo spettacolo viene registrato in occasione del M.E.I. di Faenza del 2010, e pubblicato in DVD per Auditorium Edizioni.

Con il rientro di Giulio, Il Teatro degli Orrori si reca a Lari, magnifico borgo medievale nelle colline pisane -è un luogo incantevole, così adatto ad astrarsi dal caos metropolitano, ed abitato da una comunità coesa ed accogliente- a registrare Il Mondo Nuovo, terza fatica full-lenght.
Nel S.A.M Recording Studio di Mirco Mencacci, Giulio, Gionata, e Franz iniziano le riprese delle sedici tracce del nuovo disco, tutte già sostanzialmente ideate da Giulio, ma che vengono implementate collettivamente ed insostituibilmente dal trio, con il successivo contributo di numerosi artisti, fra i quali anche Michele Salvemini, alias Caparezza (l’elenco completo è nella nota di presentazione dell’ album).

Pierpaolo si chiude in casa a Venezia, dove risiede, scrive i testi in un paio di mesi, e raggiunge la band in registrazione. I mixaggi avvengono subito dopo, sempre al S.A.M.Le parti di batteria vengono successivamente affinate dallo stesso Franz presso La Sauna Studio di Andrea Cajelli, in provincia di Varese, studio in cui verrà anche effettuata la post-produzione finale, ad eccezione di un brano, Nicolaj, mixato alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, a Milano.
Il mastering finale viene affidato a Matt Colton, nell’ Air Studio di Londra, il 7 e 8 Dicembre.

Preceduto dalla ristampa in vinile di Dell’Impero delle Tenebre (La Tempesta Dischi / Tannen Records), in uscita il 24 Dicembre 2011, Il Mondo Nuovo verrà pubblicato il 31 Gennaio 2012 da La Tempesta Dischi, distribuzione Universal. La versione in vinile sarà contemporaneamente pubblicata da La Tempesta Dischi / Tannen Records, con distribuzione Venus.
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