Il sottotitolo di quello divertente librino (104 pagine) è Manuale di sopravvivenza per coppie di precari.
E non è un caso: l’autrice ha 28 anni e si definisce precaria. Da un punto di vista lavorativo, sì. Ma questo, lo sappiamo, significa anche esistenziale.
Le è venuto naturale, quindi, riflettere su come la mancanza di certezze sul futuro abbia delle ricadute sui rapporti tra uomo e donna.
Certo, a complicare le cose non è solo la precarietà: ci sono Facebook, e Skype e, diciamolo, anche tutta una serie di caratteristiche maschili che rendono l’incontro tra “noi” e “loro” più faticoso della maratona di NY.
Ecco un esempio del tono (ironico, ma non superficiale) delle riflessioni di Alessia:
«Se la donna è triste, abbattuta, con l’autostima sotto i piedi, e comincia a comprare abiti di qualsiasi genere, adducendo un “ma non ho niente da mettermi”, l’uomo invece nei momenti di autostima sotto zero cammina con fare circospetto, si guarda a destra e a sinistra per identificare la preda, semina testosterone inutilizzato, distribuendo occhiate ammiccanti per poi arrivare a trionfali entrate nei bar alla Fonzie.
Ha bisogno di sapere che è ancora vivo e lotta insieme a noi tramite il lancio dell’esca verso un numero non definito di prede per ottenere consensi e qualche standing ovation per poi tornare nella tana, lanciarsi in un selvaggio letargo meglio noto come “Ho bisogno dei miei spazi”».
Be’… come non essere d’accordo?
Un pomeriggio con Alessia Bottone
24 maggio 2013
by Cinzia Inguanta
Aspettando il 6 giugno, quando Alessia Bottone, la paladina dei precari italiani, finalmente presenterà nella sua Verona il suo divertentissimo Amore ai tempi dello stage, alla Feltrinelli di via 4 Spade, abbiamo trascorso un pomeriggio insieme. Chiacchiere tra donne di generazioni diverse che condividono svariati tipi di precariato da quello lavorativo a quello sentimentale.
Un bel pomeriggio del quale Veronainblog darà conto quanto prima.
Alessia è nata a Verona il 21 luglio del 1985. È laureata in scienze politiche. Dopo aver svolto, tra le altre cose, uno stage presso l’Onu, non trovando occupazioni a livello delle sue competenze si è risolta a lavorare anche come cameriera, sempre con contratti precari. Per questo, ha scritto una lettera aperta al ministro Fornero, per sensibilizzare la classe politica sulla situazione di grave precariato che i giovani italiani debbono subire, diventando immediatamente un grande caso mediatico e ricevendo inviti a partecipare in molte trasmissioni televisive. Ospite fissa in qualità di opinionista e blogger del programma “Tutta la vita davanti” di Arianna Ciampoli in onda su LA7. Curatrice della rubrica “Le storie di Alessia” in collaborazione con l’Agenzia di stampa Dire di Roma, è curatrice e fondatrice del seguitissimo blog Da Nord a Sud – Sogni a tempo (in)determinato.