20121014-veronaparcheggiodisabilipiazzabra Rassegna stampa

Articolo del quotidiano L’Arena su pass disabili


Pass disabili, i furbetti senza paura

MALCOSTUME. Nonostante le continue sanzioni, aumentano i casi di chi utilizza in modo improprio i permessi per la Ztl
Sono già 26 le persone denunciate dall’inizio dell’anno. E adesso i vigili chiedono una legge ad hoc

09/08/2012
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Luigi Altamura, comandante della Polizia municipale FOTO FADDA

C’è chi indossa la faccia di bronzo e mente spudoratamente, chi si barrica in casa per evitare il controllo degli agenti e chi prova ad inventarsi storie senza capo né coda a propria discolpa. Solo alcuni ammettono candidamente che quel pass dei disabili sul loro cruscotto è fasullo, taroccato, scaduto o, peggio, intestato a un morto. Ci sono professionisti, operai, pensionati, imprenditori, commercianti e casalinghe tra i 26 denunciati dall’inizio dell’anno dalla polizia municipale per l’utilizzo improprio del tagliando che riserva il parcheggio agli invalidi. Insomma, un malcostume generalizzato cui l’attività del comando di via del Pontiere ha dichiarato ufficialmente guerra utilizzando gli ultimi strumenti tecnologici, dai pass con ologrammi non riproducibili né fotocopiabili al palmare in dotazione agli agenti che permette di controllare in tempo reale il numero dell’autorizzazione e conserva anche una sorta di «lista nera», ovvero casi tenuti d’occhio in quanto permessi «sospetti». Dall’inizio dell’anno ad oggi sono quindi state 26 le persone denunciate all’autorità giudiziaria per l’utilizzo di falsi pass invalidi e 127 le violazioni accertate all’ordinanza che regola uso ed esposizione del contrassegno. In particolare, sono 82 quelli che hanno usato il pass di familiari o parenti del titolare, 30 i conducenti sorpresi ad utilizzare permessi intestati a persone decedute e 18 i pass scaduti. Questi «furbetti» hanno quindi utilizzato il permesso per entrare senza averne titolo nella Zona a traffico limitato, hanno percorso le corsie dedicate agli autobus e sostato in parcheggi agevolati e, soprattutto, non hanno pagato il Verona-Park, comportamento che corrisponde quasi al 90 per cento del totale delle violazioni accertate. Un «esercito» di 2.800 agenti è stato impiegato negli ultimi sette mesi per controllare più di 11.200 stalli di sosta tra cui i 1.151 riservati ai disabili. Infatti, tra le soste irregolari accertate sono state 519 quelle sugli spazi gialli, segnando quindi una mancanza di rispetto nei confronti dei portatori di handicap che non accenna a diminuire, tanto che le richieste di liberare questi stalli dedicati arrivate in via del Pontiere dagli interessati sono state 357. Inoltre, dal 2007 ad oggi, i vigili hanno denunciato 150 persone per pass falsi e ritirato più di 500 permessi clonati o usati in modo irregolare. «Nonostante il gran numero di controlli e l’attenzione sempre altissima su questo tema», spiega il comandante della polizia municipale Luigi Altamura, «questi comportamenti non sembrano diminuire». Altamura chiede quindi con forza che i parlamentari veronesi si attivino per scrivere e approvare una normativa ad hoc in grado di «colpire con decisione chi utilizza indebitamente questi pass, dedicati alle persone disabili». Insomma, per Altamura occorre una norma specifica che preveda una multa e il fermo dell’auto a chi occupa spazi gialli impropriamente o usando «trucchi» illeciti. «Giochi di prestigio» che non funzionano di fronte alla determinazione degli agenti che, aiutati dal palmare, vanno a colpo sicuro. Ridicole, spesso, le scuse dei «pizzicati»: in un caso, racconta il vice commissario Massimiliano Gianfreddo, una automobilista si era barricata in casa cercando di sfuggire al controllo per poi pretendere di fissare un appuntamento al Comando con il titolare del pass che però i vigili già sapevano essere morto da tempo. «Una spregiudicatezza che non è più accettabile», conclude Altamura.

Giorgia Cozzolino