carrozzina disabile a verona all'installazione sul magnetismo alla gran guardia per infinitamente 2013 Palazzo della Gran Guardia

Arte e magnetismo


Buvette Gran Guardia

H= NxI / l Una prospettiva artistica sul magnetismo

  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013
  • Una prospettiva artistica sul magnetismoInstallazione alla Buvette della Gran Guardia per Inifitamente 2013

A cura di Accademia di Belle Arti di Verona  . Le scuole coinvolte nell’esposizione sono per il  Dipartimento Arti visive: Scuole di Decorazione, Pittura, Scultura. Per il Dipartimento di Arti applicate: Progettazione artistica per l’impresa (Design).

A partire dall’800 la scienza entra lentamente a far parte della vita quotidiana. Si pensi alla Torre Eiffel, alla conquista della luna, sino ad arrivare al ruolo di internet nei romanzi cyber-punk di William Gibson. Voci come O.g.m, bioetica, clonazione, sistemi intelligenti affollano i media e i dibattiti contemporanei allo stesso modo di parole come vino, crisi, serie A e Monica Bellucci. Di qui l’idea di presentare un’installazione che includa il mondo di segni legati alle ricerche scientifiche sul magnetismo poste al centro dell’attuale edizione del festival come parte di un nuovo tipo di immaginario pop collettivo. Il grande oggetto enigmatico – forse un magnete ? – attrae e espone i grafici, le immagini e le formule legate ai fenomeni magnetici in modo analogo alla scatoletta di zuppa Campbell usata da Andy Warhol come icona della società dei consumi americana degli anni ’60. L’installazione stessa è realizzata in modo povero con cartoni da imballaggio riciclati che risultano in un certo senso “attratti” dalla vita quotidiana per dar vita ad un nuovo aggregato. In modo analogo operano i suoni provenienti dall’ interno dell’opera. Anche in questo caso si tratta di loop di suoni “attratti” dalla vita di tutti i giorni e ri-organizzati in una sequenza generativa che li intreccia in combinazioni mutevoli.

un’installazione che includa il mondo dei segni legati alle ricerche scientifiche sul magnetismo, al centro di questa edizione di Infinitamente, come parte di un nuovo tipo di immaginario pop collettivo