Amori, di Nicola Nicolis
Biblioteca Civica di Verona
Sala Farinati (primo piano, accessibile con ascensore e scivolo)
Giovedì 21 dicembre 2017, ore 17.15
Ingresso libero
Il salotto dell’avvocato Guarienti
Amori, di Nicola Nicolis
(Bonaccorso, 2017)
“Signora delle stelle, occhi ridenti,
quale dio ti ha inviata a donar gioia
e luce alla mia vita vagabonda?
La lunga onda che con sé ci porta
sfiora gentile l’oro di mattini
intatti, e sere di tranquilla quiete
dove posare il capo.
Sotto l’arco del cielo infinite
destinazioni, ed il canto dei giorni
in attesa del nostro passo lieto
e del silenzio attento.
Quale dio ti ha inviata a donar gioia
e luce alla mia vita vagabonda,
signora delle stelle, occhi ridenti?”.
Interverranno con l’autore
Mario Allegri e Guariente Guarienti.
Gli «Amori» di Nicola Nicolis un diario sentimentale per età
Alla faccia del “filosofo pigro”, Nicola Nicolis ha preparato per i fans un doppio dono natalizio: domenica scorsa, sul palcoscenico del Cohen ha presentato il suo nuovo, ricco album intitolato Quando quasi felici, realizzato con la sua nuova, giovane band; oggi, alle 17,15 nella Sala Farinati della Biblioteca Civica di via Cappello, il “Salotto dell’Avvocato”, Guariente Guarienti, “è lieto di ospitare” la presentazione dell’ultima silloge poetica di Nicolis, intitolata Amori, pubblicata ancora una volta dall’editore Bonaccorso nella collana di Poesia Contemporanea diretta da Antonio Seracini (127 pagine, 13 euro, disegno di copertina dello stesso Nicolis). Alla conversazione sulla raccolta, accanto all’autore e all’avvocato titolare del Salotto, interverrà Mario Allegri, già docente di Letteratura Moderna e Contemporanea all’Università di Verona. Amori, diviso in quattro sezioni che finiscono per tracciare uno ‘spaccato’ del cronologico diario sentimentale dell’autore tra il 1978 e il 2011, regala effettivamente quel che il suo titolo promette: l’Amore declinato in diversi momenti e riflessi, dal desiderio alla deflagrazione gioiosa della passione ricambiata e perfetta, dall’attesa fremente al ricordo, magari malinconico – ma mai rabbioso o rancoroso; perché rientra nel ‘giogo’ della vita lo spegnersi della corrente, ma rimanngono tracce lasciate dai giorni passati insieme negli oggetti, nelle parole scambiate, nei luoghi della città, scenari/complici della vitalità sentimentale del Poeta. Rispetto alle raccolte poetiche pubblicate in precedenza, qui amore e sentimenti vincono alla grande su echi politici e considerazioni filosofiche. B.M.