Al via i lavori per rendere accessibile il Museo del Teatro Romano
Teatro Romano, via ai lavori del museo
RESTAURO. In settimana si apre il cantiere per il primo stralcio legato a palazzo Fontana, attuale ingresso e biglietteria
Casali: «La Giunta ha deciso di ridurre il costo del biglietto visto che una parte non sarà visitabile»
2 novembre 2013 – Il museo archeologico del Teatro Romano si presenta ormai fasciato dalle impalcature. Il grande cantiere per il suo restauro e riallestimento – «uno dei più importanti d’Italia», commenta l’assessore all’edilizia monumentale, Stefano Casali – è ai blocchi di partenza. A breve, presumibilmente già questa settimana, l’avvio dei lavori sarà ufficializzato dal sopralluogo del sindaco Flavio Tosi, dalla posa simbolica della prima pietra, e dalla presentazione dettagliata del progetto. Il rinnovo strutturale e logistico del museo, anticipa Casali, è considerato dall’amministrazione comunale «il tassello più importante per la riqualificazione dell’intero colle San Pietro, dove nacque la civiltà veronese». Un ampio intervento, con la sistemazione di Castel San Pietro, in atto, e che poi ripesca il progetto della funicolare, per tornare infine a valle, appunto con l’ammodernamento del museo del Teatro Romano. Quest’ultima operazione è destinata a durare un paio d’anni e a costare circa 5 milioni, finanziati per il 70 per cento dalla Regione (con fondi di un bando europeo) e per il restante 30 dalla Fondazione Cariverona. Il primo stralcio riguarderà il restauro di palazzo Fontana, l’attuale ingresso con biglietteria, affacciato su Regaste Redentore. «L’obiettivo è rendere lo spazio conforme agli standard internazionali, facendolo diventare innanzitutto accessibile anche ai visitatori con disabilità. Verranno perciò eliminate le barriere architettoniche e installato un nuovo ascensore», spiega Casali. «Inoltre, saranno ricavate aule didattiche per le visite studentesche, oltre a un moderno bookshop, e il chiostro quattrocentesco verrà protetto con una copertura di vetro. Infine, la riorganizzazione dell’esposizione intende valorizzare al massimo i preziosi reperti conservati dal museo». Il complesso monumentale del Teatro Romano e del museo archeologico conta 60-70mila visitatori all’anno. Durante i lavori, ovviamente, la parte museale non potrà essere accessibile al pubblico. «Ecco perché», dice Casali, «la giunta ha deciso, su proposta della stessa direzione dei Musei civici, di ridurre temporaneamente il biglietto d’ingresso. Una scelta giusta, visto che per un periodo l’offerta del sito culturale non sarà completa». (fonte)
CULTURA E CANTIERI. Sopralluogo al Teatro Romano della terza commissione consiliare con la direttrice Paola Marini
Il nuovo Museo archeologico pronto per il giugno prossimo
Lorenza Costantino
Dal 22 ottobre tutta l’area verrà chiusa per ultimare l’intervento di riqualificazione. Nuovi spazi e niente barriere architettoniche
venerdì 19 settembre 2014 CRONACA, pagina 15
Pur con il Museo archeologico chiuso per lavori, decine di turisti salgono le scale e i gradoni del Teatro Romano per godere del panorama da questo sito ricco di storia. Ma ancora per pochi giorni. Da lunedì fino al 22 ottobre, infatti, tutta l’area sarà completamente chiusa per consentire l’opera di riqualificazione. E se farà brutto tempo, potrebbe volerci anche qualche tempo in più.
Intanto, ieri pomeriggio, alle comitive straniere si sono mescolati i consiglieri della terza commissione consiliare (Infrastrutture), guidati nel sopralluogo da Francesco Spangaro (Lista Tosi), e accompagnati dall’assessore all’edilizia monumentale, Stefano Casali, e dalla direttrice dei musei civici, Paola Marini.
La delegazione munita di caschetti, superando sbarramenti e impalcature, ha visionato la parte dell’area già ora preclusa ai turisti. Ovvero, il grande cantiere per la ristrutturazione di San Gerolamo, l’ex convento quattrocentesco che sovrasta il Teatro Romano, e di Palazzo Fontana, l’edificio rinascimentale affacciato su Regaste Redentore, che un tempo fu la casa del custode e poi diventò biglietteria.
L’intervento, cominciato nell’ottobre dell’anno scorso, ha ormai superato il giro di boa. L’architetto Costanzo Tovo e l’ingegnere Sergio Menon, che sovrintendono ai lavori, hanno informato la commissione consiliare del fatto che «tutti gli spazi del Teatro Romano saranno riconsegnati alla cittadinanza fra la primavera e l’estate prossima».
Più precisamente, il cantiere dovrebbe chiudere nel maggio 2015; seguirà l’allestimento museale con l’obbiettivo di riaprire i battenti ai visitatori in giugno. Sempre salvo sorprese: il ritrovamento di una pietra d’epoca romana sulla copertura di Palazzo Fontana, per esempio, ha già fatto sforare un po’ il cronoprogramma.
Paola Marini ha ricordato che «il solaio di Palazzo Fontana, dove tenevamo archiviati alcuni reperti, si presentava così precario da costringerci, per precauzione, a camminare sui bordi lungo le pareti. Una situazione ormai insostenibile. Grazie a questo intervento, al piano terra riconfermeremo la biglietteria, ma ai piani superiori avremo finalmente le aule necessarie per la didattica e le scolaresche».
Tovo e Menon hanno spiegato che «l’intervento più gravoso è consistito nel consolidamento e nell’adeguamento antisismico degli edifici, con interventi di cuci-scuci e l’inserimento di barre d’acciaio. Impegnativo anche il restauro degli intonaci. Attualmente, nel refettorio di San Gerolamo è in svolgimento il restauro di un affresco di scuola veronese del primo Cinquecento, un’Ultima cena, forse di Francesco Torbido o di Giovan Francesco Caroto».
La riqualificazione permetterà di recuperare varie sale prima d’ora inagibili. Così lo spazio espositivo aumenterà del 30 per cento, consentendo di estrarre dai magazzini ed esporre un maggior numero di reperti.
Particolare attenzione viene data all’accessibilità per disabili e persone con difficoltà motorie. Ecco perché all’interno dell’ex convento e di Palazzo Fontana arriveranno gli ascensori. E l’ingresso della biglietteria non sarà più dai gradini su Regaste Redentore, ma ne verrà creato uno nuovo, più comodo, sulla piazzetta a fianco dell’edificio.