Accessibilità Museo Lapidario Maffeiano
Il Museo Lapidario Maffeiano, che da Piazza Bra mostra una comoda salita, è accessibile in autonomia solo per la parte centrale del cortile interno. Non è possibile visitare l’interno dei colonnati per la presenza di scalini e passaggi angusti, ma anche da fuori si possono ammirare molte lapidi e iscrizioni.
Il Museum Veronense di Maffei è un lapidario: lo studioso volle infatti creare un museo di lapidi, perché era convinto che le iscrizioni, più di qualsiasi altro manufatto antico, fossero vere “antichità parlanti”, fonte primaria ed insostituibile di conoscenza della storia, frammenti del passato capaci di narrare direttamente i fatti agli studiosi, senza la mediazione di riproduzioni cartacee o di trascrizioni a stampa.
Il Maffeiano è uno dei pochi musei in Italia con un cospicuo nucleo di opere greche, provenienti da territori interessati nel Settecento dal dominio o dai traffici commerciali della Repubblica di Venezia. Nella sala greca, al primo piano, sono esposte iscrizioni di tipo pubblico, stele funerarie e rilievi votivi, dedicati al culto degli eroi.
ENTRATA MUSEO
L’entrata alle sale del Museo è purtroppo preceduta da uno scalino, e si spera vivamente di veder presto comparire una rampa.
Grazie alla sensibilità degli organizzatori di ArtVerona è stata accolta nel 2015 la segnalazione di Dismappa: in occasione della mostra di Herbert Hamak è stata costruita una rampa per superare il gradino all’ingresso e donata stabilmente al Museo.
Attenzione, non sempre il cancello di entrata è completamente aperto, potrebbe esserci questo impedimento
Superato lo scalino si accede alla biglietteria, l’entrata, come in tutti i musei civici di Verona, è gratuita per disabile e accompagnatore.
A piano terra si il Museo conserva testimonianze relative al suo creatore, Scipione Maffei, e all’architetto che collaborò nella costruzione, Alessandro Pompei, oltre alla planimetria e all’alzato dell’edificio alla metà del Settecento.
Francesco Scipione Maffei, marchese di (1675-1755), fu un poliedrico studioso: drammaturgo, storico e museologo. Educato nel collegio dei Gesuiti di Parma e a Roma, iniziò la sua carriera come soldato, partecipando alla Guerra di Successione spagnola, ma in seguito si dedicò a interessi culturali; nel 1710 collaborò con Apostolo Zeno e Antonio Vallisnieri al “Giornale dei Letterati”. Una delle sue opere più importanti è la “Verona illustrata”, sulla storia, le antichità, le opere d’arte della città di Verona (1731-1732).
Ai piani superiori si accede tramite ascensore
Al primo e secondo piano le opere, le bacheche e le targhe didascaliche sono ben posizionate anche per chi visita il museo in carrozzina o per i bambini , gli spazi sufficientemente ampi. Da visitare anche la stupenda terrazza che si affaccia su Piazza Bra. Non dispone di bagno per disabili.
CIVILTÀ GRECA
Il Maffeiano è uno dei pochi musei in Italia con un cospicuo nucleo di opere greche, provenienti da territori interessati nel Settecento dal dominio o dai traffici commerciali della Repubblica di Venezia. Nella sala greca, al primo piano, sono esposte iscrizioni di tipo pubblico, stele funerarie e rilievi votivi, dedicati al culto degli eroi.
CIVILTÀ ROMANA
Il Maffeiano è ricchissimo di testimonianze sulla civiltà romana, esposte nel cortile, nella sala interna al secondo piano e nel sotterraneo. Nel cortile porticato si trovano in gran numero iscrizioni latine da Verona e dal suo territorio, oltre che dalla Dalmazia, dall’Istria, da Aquileia, da Brescia e da varie città venete. Sono esposti anche miliari (segnacoli posti lungo le strade romane per indicare la distanza tra una città e l’altra) della via Postumia, la più antica ed importante arteria romana dell’Italia Settentrionale. Vi sono infine iscrizioni da Roma e dal suo territorio, che offrono uno straordinario spaccato della vita quotidiana della grande città.
CIVILTÀ ETRUSCA
Fra le opere etrusche si segnalano urnette funerarie con vivaci rappresentazioni. Nella sala al secondo piano sono inoltre esposte tre stele e due segnacoli sepolcrali funerari (un ciottolo ed un cippo troncopiramidale) degli antichi Veneti, la cui civiltà si sviluppò nel corso del primo millennio a.C.; ai tempi di Maffei quasi nulla si sapeva di questo popolo.
Il Museo lapidario maffeiano, inaugurato nel 1738 a Verona dal marchese Maffei, è il più antico museo lapidario d’Europa. Si trova vicino a Piazza Bra, all’interno delle antiche mura della città di Verona. Precursore del museo odierno fu una raccolta di 28 iscrizioni. I reperti sono stati collocati nel vestibolo dell’Accademia Filarmonica costruita nel 1612.
Storia
Il museo venne istituito nel 1738 da Scipione Maffei, appassionato di storia, che inizialmente riordinò le epigrafi di origine etrusca, greca e romana già presenti nell’edificio, ed in un secondo momento aumentò la collezione con pezzi trovati o comprati durante i suoi viaggi.
Tra il 1718 e il 1727 ci fu una prima versione della mostra. Lungo il muro perimetrale furono collocate 230 iscrizioni. Questa prima mostra fu riorganizzata nel 1745 per essere completata. Il giardino dovrebbe essere stato, secondo i progetti originari, convertito in un giardino botanico. Maffei vi si dedicò fino al 1754, un anno prima della sua morte. Il suo posto sarà preso da Jacopo Muselli.
Nel 1797 il museo fu saccheggiato dopo la caduta della Repubblica di Venezia da Napoleone. Sebbene la maggior parte dei pezzi siano stati successivamente restituiti, alcuni sono rimasti al Louvre. Nel 1882 la città di Verona acquisì il museo, ma nel 1927, per motivi finanziari, il museo fu ridotto e molte iscrizioni vennero spostate al museo di Castelvecchio.
Verso la fine della seconda guerra mondiale gli edifici dell’Accademia Filarmonica furono danneggiati, ma il museo e l’accademia rimasero intatti. Durante la ricostruzione degli edifici danneggiati, il museo rimase chiuso fino al 1965. La ricostruzione ha visto un raddoppio della quantità della struttura esterna di fronte al complesso. Negli anni settanta del secolo scorso, il museo è stato nuovamente ristrutturato con una nuova sistemazione del 1982 su progetto dell’Architetto Arrigo Rudi, che ne ha evidenziato il maestoso pronao neoclassico.
La mostra
L’accesso al museo avviene attraverso una costruzione all’ingresso di Piazza Bra. Da lì un portico ad arcate e un ascensore permettono di raggiungere gli spazi chiusi del museo.
La raccolta comprende iscrizioni latine, miliari della Via Postumia e materiale lapideo figurato di epoca soprattutto romana e greca, ma anche etrusca e paleoveneta, tra cui stele, rilievi funerari e piccole urne cinerarie. Uno dei punti chiave della mostra nelle sale del museo sono proprio le steli e le urne. Le antiche iscrizioni e rilievi nel cortile, il portico e nella sala sono disposti in ordine cronologico.
Sono presenti più di 500 epigrafi in lingua latina, etrusca, greca, e di provenienza orientale e paleocristiana. Vengono inoltre illustrate le varie tipologie di scrittura adottate dai romani, in particolare l’uso dello stilo (legnetto appuntito) per incidere della creta (o cera) stesa su una tavoletta.
Museo Lapidario Maffeiano | |
piazza Bra, 28 | |
Verona | |
Museo Lapidario Maffeiano – biglietteria | |
+39 045 590087 | |
http://museomaffeiano.comune.verona.it/ | |
castelvecchio@comune.verona.it |
Info accessibilità
parzialmente accessibile | |
Nel Museo Lapidario Maffeiano, il cortile è accessibile alle persone con difficoltà motorie accompagnate, mentre i porticati e il pronao sono preceduti da gradini. Alle sale interne si accede con ascensore: per raggiungerlo è necessario superare un singolo gradino situato all’ingresso (che immette anche alla biglietteria). | |
sì | |
no | |
no | |
Ascensore | |
No | |
Mostre, attività didattiche e laboratori
solo alcune | |
Sì | |
Le attività didattiche sono rivolte potenzialmente a tutti, anche ai disabili, e possono essere adattate a seconda delle esigenze dei fruitori. |
Attuali politiche biglietti disabile + accompagnatore
2 omaggio | |
Alle sale interne del Museo si accede con ascensore: per raggiungerlo è necessario superare un singolo gradino situato all’ingresso (che immette anche alla biglietteria). |