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Accessibile è meglio. Una mappa per raccontare la disabilità


Oggi pubblicato su Corriere Sociale, la sezione di Corriere della Sera dedicata ai temi del volontariato e del Terzo Settore, questo articolo dell’amica Daniela Motti su disMappa e Accessibile è meglio (grazie Daniela!):

Accessibile è meglio. Una mappa per raccontare la disabilità

 

VERONA – Un viaggio come tanti, una terra lontana ed esotica, l’autobus, l’autista ubriaco, l’incidente, i mesi in ospedale trattata da turista capricciosa e la lesione non rilevata subito diventa irreversibile. Il declino costante, prima le stampelle e poi la resa incondizionata alle quattro ruote.

Come cambia la vita quando quattro ruote diventano le tue gambe?

Cambia, perché la casa di prima non va bene, le scale, maledette scale, che appaiono dappertutto e ti separano dal mondo, anche andare al lavoro diventa un problema. Cambia, perché oltre a doverti confrontare con gli scalini, con le buche sui marciapiedi, con le porte troppo strette, ti devi confrontare con le persone che talvolta, magari inconsapevolmente, credono che la paraplegia abbia non solo bloccato le tue gambe ma anche il tuo cervello.

Una mappa per raccontare l’accessibilità

Essere paraplegici non significa essere incapaci di intendere e di volere, significa solo non usare le gambe; un errore comune che si commette è quello di spostare la carrozzina, senza chiederlo; riescono benissimo da soli a essere autonomi, senza barriere architettoniche.  E poi ti scontri con il business della disabilità, con le istituzioni che ti credono furbo e ladro, con le scale proprio negli uffici che dovrebbero attestare il tuo stato fisico. Lei, Nicoletta Ferrati, non si arrende, con il suo compagno condivide la vita e le scelte. Nasce l’idea di raccontare la DISabilità attraverso la MAPPA dell’accessibilità, detto, fatto:www.dismappa.it è il portale dell’accessibilità di Verona, luoghi, spettacoli e negozi accessibili, le foto della Verona di tutti i giorni, frammenti di vita quotidiana fissati in uno scatto, turisti e non solo, veronesi e non solo, l’occhio ormai allenato vede la città da una posizione “seduta” dal basso in alto, le narici delle persone prima del resto.

Provare a vivere su quattro ruote, come trasformare un problema in un’opportunità

Questa primavera decide di uscire allo scoperto con una mostra fotografica, quattromila foto che scorrono sui pannelli, e il titolo “accessibile è meglio”. La mostra fotografica dura lo spazio di un giorno, ospitata in pieno centro a Verona, Palazzo della Gran Guardia; a disposizione degli invitati 40 carrozzine, per “provare” a muoversi su quattro ruote, che strano, quattro è il numero magico, 4000 foto, 40 carrozzine, quattro ruote. Il numero forse è magico, la realtà purtroppo no. E guardando le sue foto ci si accorge di com’è diversa la città, dei pochi centimetri che fanno la differenza, i tacchi che si incastrano nel porfido contro le ruote che non riescono ad avanzare. E ci si inventa una nuova vita; non è stato facile e non lo è tuttora, ma lei è riuscita nel suo piccolo cosmo,  a trasformare, seppur con sofferenza e difficoltà, come si dice in gergo aziendalistico, una minaccia in opportunità, per tutti.

@CorriereSociale


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