A tu per tu con Veronese: il restauro della “Cena in casa di Levi”
A tu per tu con Veronese
un restauro da vicino
visite guidate gratuite da novembre 2013 a febbraio 2014
Il Comune di Verona, Direzione Musei d’Arte Monumenti, con la prestigiosa collaborazione della National Gallery di Londra, insieme con l’Università degli Studi di Verona e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, dedica alla figura di Paolo Caliari, detto il Veronese, e alla sua opera, un’importante mostra che si svolgerà a Verona, al Palazzo della Gran Guardia, dal 5 luglio al 5 ottobre 2014.
L’intervento, realizzato con la formula del cantiere aperto, è visibile a tutti i visitatori all’interno del percorso del Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle” alla Tomba di Giulietta, nello spazio della Chiesa di San Francesco al Corso.
[learn_more caption=”Photo Gallery del restauro”]
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Il cantiere è aperto al pubblico all’interno del percorso del “Museo degli Affreschi” e “Tomba di Giulietta”, il lunedì dalle 13.30 alle 19.30, dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30 (chiusura cassa 18.45), ed è possibile accedervi con il biglietto di ingresso al museo.
Visite guidate gratuite
Mercoledì 30 ottobre 2013, ore 18.00 e domenica 3 novembre 2013, ore 17.00
Prenotazione, sino ad esaurimento posti, allo 045 8036353
(Aster, lun-ven ore 9.00-13.00 e 14.00-16.00)
aster.segreteriadidattica@comune.verona.it
Organizzato da:
Comune di Verona, Direzione Musei d’Arte e Monumenti insieme con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare.
[learn_more caption=”Il grande restauro”]
IL GRANDE RESTAURO DELLA CENA IN CASA DI LEVI E LA RICERCA DEL COLORE PERDUTO
Nella prospettiva della sua esposizione alla mostra su Paolo Veronese, che si inaugurerà il 5 luglio 2014 al Palazzo della Gran Guardia, è in corso il restauro del grande dipinto Cena in casa di Levi (m 10,10 x 5,50), saldato nel 1591 agli eredi del pittore scaligero (il fratello Benedetto e i figli Gabriele e Carletto), per il refettorio del convento di San Giacomo alla Giudecca a Venezia, appartenente all’ordine dei Servi di Maria.
Il cantiere di restauro, reso possibile da un generoso contributo della Banca Popolare di Verona, gruppo bancario Banco Popolare, si svolge presso il Museo degli affreschi “Giovanni Battista Cavalcaselle” alla Tomba di Giulietta. Il pubblico può visitarlo entrando nella navata della chiesa di San Francesco al Corso, lungo il normale percorso museale.
Il Cena in casa di Levi si riferisce all’episodio del Vangelo in cui Gesù partecipa a un grande banchetto preparato da Levi (l’apostolo Matteo) nella sua casa, a cui siedono anche molti pubblicani. La bottega veronesiana interpreta il testo evangelico (Lc 5,29; Mc 2,15) come una cerimonia sontuosa nell’androne di un palazzo di stile palladiano, dove si sfoggiano abiti lussuosi e si vedono cani di razza e animali esotici.
L’enorme quadro fu staccato dal refettorio monastico al principio del XIX secolo, dopo le soppressioni delle corporazioni religiose, ed entrò nelle collezioni delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Nel 1910 le Gallerie veneziane diedero in deposito il Cena al Comune di Verona per abbellire i palazzi istituzionali: fu dapprima collocato al Palazzo della Gran Guardia e poi, nel secondo dopoguerra, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri.
Si tratta di uno dei grandi quadri da refettorio legati a Paolo Veronese esistenti al mondo. Gli altri sono la Cena in casa di Simone il Fariseo (1555-1556), eseguita per San Nazaro e Celso a Verona (ora alla Galleria Sabauda di Torino), le Nozze di Cana (1563) compiute per San Giorgio Maggiore a Venezia (oggi al Musée du Louvre di Parigi), la Cena in casa di Simone (1570) per il convento di San Sebastiano a Venezia (esposta alla Pinacoteca di Brera); il Cena in casa di Gregorio Magno (1572) realizzato per Santa Maria di Monte Berico a Vicenza, dove ancora si trova, la Cena in casa di Levi (1573) dipinta per i Santi Giovanni e Paolo a Venezia (esposta alle Gallerie dell’Accademia di Venezia) e, infine, la Cena in casa di Simone (1570-1573), già a Santa Maria dei Servi di Venezia e donata dalla Repubblica Veneta a Luigi XIV, re di Francia, nel 1664 (è collocata nella reggia di Versailles).
Il dipinto versava da tempo in condizioni precarie. La tela si era rilassata, provocando delle alterazioni alla superficie pittorica, che mostravano come le manutenzioni del passato fossero giunte al capolinea: stuccature irrigidite e ingiallite, ridipinture troppo evidenti, piccole cadute di colore. Nei decenni di esposizione nella sala pubblica, inoltre, si era depositato uno strato di polvere e sporco, che opprimeva i colori originari in un grigio indistinto.
Il restauro è stato affidato alla ditta Barbara Ferriani s.r.l. di Milano, mentre la direzione dei lavori è di Paola Marini e di Ettore Napione. La ditta Ferriani vanta una specializzazione nell’intervento su grandi teleri e una professionalità riconosciuta in Italia per l’aggiornamento nelle tecniche di restauro e nell’utilizzo di prodotti all’avanguardia.
Dopo le complicate operazioni di smontaggio e di trasporto, la manutenzione dell’opera è entrata nella fase cruciale: installata su modernissimi telai di alluminio a tensionamento costante e continuo, si procede in successione alla pulitura e al ritocco.
Il colore vivissimo, dove contrastano varie sfumature di giallo, di rosso, di verdi e di blu, affiora con sorprendente naturalezza. La sua riscoperta si prospetta straordinariamente importante e di insospettabile bellezza.
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