A due voci – Mirco Marchelli tra Bach e Klee
A due voci | Mirco Marchelli
Galleria Marcorossi
17 maggio – 18 giugno 2014
Inaugurazione 17 maggio, ore 18.30
La Galleria MARCOROSSI artecontemporanea di Verona presenta A due voci, un nuovo progetto artistico di Mirco Marchelli, che si concluderà in una mostra autunnale alla Galleria eventinove a Torino.
Come sempre i titoli delle mostre, come quelli delle opere di Marchelli, sono giochi di parole, colte provocazioni che rispecchiano lo spirito del loro padre-inventore; A due voci fa riferimento a due grandi artisti del passato, il “compositore” Johann Sebastian Bach e il “pittore” Paul Klee, che rappresentano le due anime dell’artista e musicista piemontese.
Il progetto è quello di realizzare 30 opere, quante sono le variazioni Goldberg di J.S.Bach, (l’opera per clavicembalo composta da J. S. Bach fra il 1741 e il 1745, consistente in un’aria con trenta variazioni), dove Marchelli mette in opera varie azioni riprendendo i temi da lui trattati in questi anni: il recupero degli oggetti, delle foto, l’uso del plexi per prendere le distanze dagli oggetti stessi, l’uso del bianco e nero iniziale, il disegno e l’avvento del colore, nella sua evoluzione.
La musica scritta da Marchelli, che è parte integrante dell’opera, prevede anch’essa un gioco a due voci: saxofono e percussioni ad libitum e voce femminile e pianoforte improvvisato, e accompagna le poesie in tedesco di P.Klee, che fu musicista, pittore e poeta che amò moltissimo l’opera del grande compositore settecentesco.
I lavori di Marchelli, definito da Marco Vallora “musicista del pennello”, saranno corredati da piccole cuffie per l’ascolto, poste accanto alle opere stesse.
Al termine del progetto verrà editato un catalogo e un cd con le musiche, con un testo di Paolo Bolpagni sul lavoro di Marchelli e le sue traduzioni dal tedesco delle liriche di Paul Klee e un saggio di Sandro Cappelletto sulle variazioni Goldberg in riferimento all’utilizzo che ne ha fatto l’artista.
Mirco Marchelli è nato a Novi Ligure nel 1963; oggi vive e lavora a Ovada (AL).
Artista poliedrico, Mirco Marchelli da sempre dà voce alla sua creatività esprimendola in musica e poesia, ma soprattutto attraverso la pittura. Marco Meneguzzo definisce i suoi lavori come “pure opere di pittura ‘travestite’ da oggetto, da concentrato di storie che, per la natura stessa della forma di questi lavori, appaiono come storie personali, interiori, se non proprio intime, di una fanciullezza lontana, quella fanciullezza da giocattolo di legno.” Le opere di Marchelli vengono esposte in mostre personali e collettive dal 1994: prima a Gavi, Alessandria e Genova, poi nel 1997 a Verona con le mostre La casa di Mirco e Pause popolari presso la galleria Studio La Città. La sua prima mostra all’estero è nel 1998 presso la Galleria Sfeir Semler di Amburgo, seguita nel 2000 dalla collettiva “Carte blanche à Helene de Franchis” presso la Galleria Lucien Durand Le Gaillard di Parigi. L’anno successivo presenta a Regensburg la personale C’era una volta il re alla Baumler e nel 2005 il suo lavoro è esposto a Barcellona dalla Galleria Miguel Alzueta. La galleria Studio La Città di Verona presenta nel 2003 la mostra Acqua calda acqua fredda. Nel 2004 Marchelli partecipa alla Biennale di Arte Sacra presso il Museo Stauros a Isola del Gran Sasso (TE) e la Galleria Il Traghetto presenta a Venezia la mostra Quindici diciotto. L’anno successivo Cardelli e Fontana allestisce Cime, segni e specchi d’acqua a Sarzana. Nel 2006 Marchelli è presente con Via Crucis al Monastero di Villafranca Piemonte a Torino e alla Galleria San Fedele di Milano nella mostra collettiva Sentire con gli occhi. Nel 2007 la sede milanese di Spirale Arte allestisce Trombe clarini e genis, a cura di Marco Meneguzzo, mentre per la nuova galleria Eventinove di Torino Luca Beatrice presenta un’altra personale, intitolata Ma c’è un Ma, che nel 2008 viene proposta anche nella galleria MarcoRossi SpiraleArte di Pietrasanta. Nel 2009 Angela Madesani cura la personale Aristocratica, esposta nelle gallerie GlobArt di Aqui Terme e Miquel Alzueta di Barcellona, mostra corredata da un ampio catalogo – con un interessante apparato fotografico e una ricca antologia critica – pubblicato da AlcionEdizioni. Il 2010 invece vede Marchelli partecipare al varo del progetto di un Museo della Ceramica Contemporanea a Cielo Aperto a Denice (AL), e allestire le mostre personali Piano pianissimo e Parole povere nelle gallerie MarcoRossi artecontemporanea, rispettivamente di Verona e di Monza. Nel 2011 si contano sue mostre personali a Venezia, Ortisei, Borgomanero, Casale Monferrato e Torino, e a giugno la partecipazione alla 54esima Biennale di Venezia con l’opera GiovinAstro, esposta al Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi. Nel 2012 partecipa alla collettiva Costellazione alla Galleria Cardelli e Fontana di Sarzana presenta la mostra Mezza bellezza, curata da Marina Mojana, nelle Gallerie Marcorossi artecontemporanea di Pietrasanta e Milano ed espone a Lugano allo Spazio Perlartecontemporanea l’esposizione In Cauti Suoni, curata da Paola Formenti Tavazzani. Nel 2013 espone a Palazzo Fortuny a Venezia, la personale Scena muta per nuvole basse, a cura di Paolo Bolpagni ed Elena Povellato.